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Archivio per la categoria ‘Internazionalismo’

Prossime Iniziative:

20 novembre 2009 Nessun commento

qui_belfast

Qui Belfast è una raccolta di articoli, pubblicati nel corso di vent’anni, con cui Silvia Calamati, oggi collaboratrice di RAI News 24, cerca di aprire ancora una volta una breccia nel muro di omertà e connivenze costruito attorno al conflitto nord-irlandese: una censura il cui prezzo più alto è stato pagato da migliaia di cittadini innocenti. Girando in lungo e in largo le sei contee nord-irlandesi la giornalista ha raccolto le voci di gente comune, ma anche di personalità di spicco del mondo politico e culturale e religioso. Ha inoltre seguito il difficile processo politico che ha portato, dagli inizi degli anni Ottanta, alla firma dello storico “Accordo del venerdì santo” dell’aprile 1998. Nonostante tale accordo non si è ancora giunti a una “pace con giustizia” in Irlanda del Nord. Oggi il tentativo di far affievolire in tempi brevissimi una memoria storica di un conflitto in cui Londra ha avuto pesantissime responsabilità si scontra con il pressante bisogno di portare alla luce la verità su quel che è accaduto, così come richiesto dai familiari delle vittime, dai più prestigiosi organismi internazionali per i diritti umani e da giornalisti indipendenti (come Brian Feeney, del quotidiano The Irish News di Belfast, o Roy Greenslade, del londinese The Guardian), i cui articoli sono riportati in questo libro.


spartaro

Berluscoiti
Quando, nel 1994, Silvio Berlusconi annunciò alla nazione la sua volontà di «scendere in campo» per strappare l’Italia a un non meglio precisato complotto partitocratico, il fondatore del potente gruppo Mediaset, nonché padrone indiscusso della televisione, ottenne un immediato consenso presentando se stesso come uomo lontano dal «chiacchiericcio della politica» ma sempre pronto a «rimboccarsi le maniche» per regalare al Paese la stessa (seppur poco trasparente) fortuna che aveva arriso alle sue innumerevoli aziende e alla sua squadra di calcio. Erano, questi, i tempi di «un milione di posti di lavoro» promessi agli elettori, conquistati dal «contratto con gli italiani» che il futuro Presidente del Consiglio avrebbe sottoscritto negli studi televisivi nel nome della «politica del fare». Da quel momento in poi, Silvio Berlusconi ha presieduto ben tre Governi ma, mentre l’Italia è sprofondata nella più grave crisi economica dell’ultimo mezzo secolo, regalando a tutto il mondo – grazie alle figure del suo leader – l’immagine di un popolo di pagliacci e veline, anche la tanto sbandierata praticità del Cavaliere ha finito per mostrare il suo vero volto. È stato così che Silvio Berlusconi, più che per «la politica del fare», è divenuto noto per «la politica del farsele», inaugurando una nuova stagione di scandali sessuali capaci di travolgere giornalisti, ministri e showgirl in una girandola di episodi esilaranti e disgustosi al tempo stesso. Gli stessi episodi che, con la consueta cattiveria, la matita di Alessio Spataro mette nero su bianco spiando i «berlus-coiti» del re di Arcore. Un premier «affamato», sì. Ma non solo di potere!

La Ministronza
Il fumetto satirico dedicato a Giorgia “Mecojoni” Meloni, la Ministronza del governo Berlusca, che fa indignare tutti i parrucconi della politica italiana e ridere tutti i lettori di satira!
Esilarante e dissacrante, nato da un blog, da uno dei migliori fumettisti satirici della nuova generazione.

“Vignette di scarso valore e intrise del più banale maschilismo da caserma” (Gianfranco Fini)
“E’ indecente e volgarissimo” (Stefania Prestigiacomo)
“L’ennesimo picco di volgarità che ha come bersaglio una donna” (Mara Carfagna)
“Fosse stata la Bindi, sarebbe successo il finimondo” (Il Secolo d’Italia)
“Volgare maschilismo che offende tutte le donne” (Rosi Bindi)
“Aspettiamo un fiume di dichiarazioni in difesa soprattutto della donna e della rappresentante delle istituzioni da parte di tutti coloro che in altre occasioni hanno gridato allo scandalo per affermazioni di gran lunga meno offensive” (Maurizio Gasparri)

L’AUTORE:
Alessio Spataro (Catania, 1977) è uno dei protagonisti della scena satirica italiana. Le sue vignette compaiono regolarmente sulle pagine di «Internazionale», «Carta», «il Manifesto» e «Liberazione».
Sito: www.pazzia.org.

Riposa in pace Compagno Kostolom

19 novembre 2009 Nessun commento

Kostolom1

Il 16 Novembre 2009 a Mosca è morto un compagno.

Ivan Khutorskoy, anche conosciuto come “Kostolom”, era un antifascista, ed è morto per i suoi ideali.
Ivan era uno dei fondatori del movimento antifascista militante russo.
Era uno di quei pochi ragazzi che si opposero alle orde neo-naziste che dominavano la scena punk/hardcore negli anni 90 e inizio anni 2000.
Mentre la maggior parte della scena scendeva a compromessi con i nazisti, Kostolom e I suoi amici più stretti cominciarono a cacciare i fascisti dai concerti e le iniziative. Presto Ivan divenne il fondatore e il rispettato leader della RASH Mosca.
Con il passare degli anni combatté senza tregua la feccia neo-nazista per le strade, organizzando la sicurezza ai concerti punk/hc, prendendo parte attiva alle manifestazioni, addestrando ragazzi e ragazze nell’autodifesa e nelle arti marziali.
I nazisti odiavano Ivan, lo temevano e consideravano uno dei loro nemici più pericolosi. Le sue foto, i suoi indirizzi insieme a tante minacce di morte erano stati pubblicati su numerosi siti internet neo-fascisti.
Era stato attaccato tante volte, vittima di varie imboscate sotto casa, aggredito da numerosi nemici con coltelli, mazze e cacciaviti. Era abituato oramai a essere ricoverato per settimane negli ospedali, spesso in equilibrio fra la vita e la morte. Ma rimase sempre fedele ai suoi credi e ai suoi ideali.
Sempre in prima linea, sempre pronto a combattere il nemico, anche quando in forte minoranza numerica. Il suo soprannome era Kostolom, in russo significa spaccaossa.

Ivan è stato assalito vicino casa. I codardi gli hanno sparato due volte dietro la nuca, troppo codardi per affrontalo anche con una pistola nelle mani.
Ha vissuto come un guerriero ed è morto come un vero eroe.

Riposa in pace Ivan “Kostolom” Khtorskoy, continueremo per te la tua battaglia!

ASSALTO AL CIELO

1 novembre 2009 Nessun commento

rivoluzione_09

Sabato 7 novembre 2009:

ore 17,00 – Sally Brown, via degli Etruschi 3a:
Dibattito con la partecipazione di Carlo Fredduzzi (giornalista esperto di storia sovietica). A seguire aperitivo russo
ore 22,00 – Spazio Sociale 26, via dei Volsci 26:
Festeggiamenti.

Sul finire di ottobre di quasi un secolo fa pattuglie d’avanguardia di soldati e operai, a Mosca e Pietrogrado, davano l’assalto ai cadenti fortilizi del vecchio ordine, postzarista e neodemocratico, liberando verso l’alto le energie giovani e creative della parte più avanzata della società. Armato di fede e volontà l’esercito di popolo (comunisti, anarchici, socialisti) cambiavano per sempre il corso della storia, infondendo coraggio e determinazione alla lotta degli oppressi e dei lavoratori in ogni parte del mondo.

Senza voler tessere lodi acritiche di un uomo o di un partito, senza fini agiografici fuori tempo massimo, ma con pervicace spirito critico e autocritico che si misuri coi limiti storici dell’utopia, intendiamo affrontare ciò che resta in una società che sembra essere la negazione ontologica dell’ardimento e della volontà, di quel meraviglioso spirito rivoluzionario.

RASH Roma e Patria Socialista

BUON 1° MAGGIO

1 maggio 2009 Nessun commento

1_maggio

INSURREZIONE DI PASQUA – 93° ANNIVERSARIO

24 aprile 2009 Nessun commento

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24 aprile 1916, 93 anni fà da oggi accadeva quel che è probabilmente stata la principale insurrezione irlandese contro il dominio e l’imperialismo britannico, da cui poi scaturì la successiva Guerra d’indipendenza irlandese (1919 – 1921) che terminò con una tregua e la firma del trattato di pace, che stabiliva lo stato “libero” d’Irlanda, spartendo però l’isola in due, lasciando le sei contee del nord in mani inglesi.
La Sollevazione, che fu per gran parte organizzata dalla Irish Republican Brotherhood, durò dal 24 al 30 aprile 1916. Membri dei Volontari irlandesi, guidati dal poeta, insegnante e avvocato Pádraig Pearse, si unirono alla Irish Citizen Army di James Connolly, occuparono punti chiave e simbolici di Dublino e proclamarono la Repubblica irlandese indipendente dalla Gran Bretagna.
La rivolta fu sedata in sei giorni, e i suoi leader furono processati alla corte marziale e fucilati nel carcere di Kilmainham a Dublino, tra di loro James Connolly, sindacalista e rivoluzionario, che marcò la sua appartenenza al gruppo di coloro che si sarebbero più tardi chiamati comunisti, come per esempio Lenin, Rosa Luxemburg. Era inoltre membro della radicale organizzazione Industrial Workers of the World.
Le lotte del popolo irlandese, dall’insurrezione di pasqua ad oggi, sono ispirate ai coraggiosi combattenti, uomini e donne del 1916, molti dei quali caduti in battaglia combattendo per un Irlanda libera e socialista.