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Archivio per la categoria ‘Comunicati’

report concerto sabato 4 dicembre

8 dicembre 2010 Nessun commento

Ringraziamo tutti i presenti al concerto di sabato, il quale nonostante la mancanza dei Non Servium ha visto la partecipazione di circa 400 persone.
Contiamo di continuare sul percorso intrapreso, organizzando presto altri concerti e serate per tenere viva la scena musicale romana.

Alla prossima!

LIBERTA’ PER GLI OSTAGGI DI KHIMKI!

20 settembre 2010 Nessun commento

28 luglio 2010 davanti del palazzo dell’amministrazione della città Khimki vicino Mosca più di 200 giovani antifascisti e anarchici fecero una manifestazione spontanea per la protezione della foresta di Khimki, che ora viene tagliata per i bisogni del grande business. Quest’azione, durante la quale fu spaccato qualche vetro, ha ricevuto una ampia risonanza pubblica. Il giorno successivo furono arrestati 2 noti attivisti pubblici – Alexey Gaskarov e Maxim Salopov. Stanno rischiando fino a 7 anni di carcere per il vandalismo nonostante non ci siano le prove della loro partecipazione nelle azioni illecite. Continua la caccia poliziesca ad altri attivisti, specie a quelli che partecipano al movimento antifascista.

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VALERIO MARCHI: IL TUO SAPERE, LA NOSTRA VITA

29 giugno 2010 2 commenti

valerio

“Valerio il tuo sapere è la nostra vita”. E’ la scritta che campeggia sotto al ritratto di un “vecchio” skin, sul muro al civico 41 in via dei Volsci a Roma. Il muro è quello della libreria Internazionale. Il graffito è quello dedicato a Valerio Marchi, fatto a pochi giorni dalla sua morte, nel 2006. Al suo ricordo, al suo sapere conquistato e sempre condiviso è dedicata anche: Valerio il tuo sapere la nostra vita, l’iniziativa che si svolgerà in via dei Volsci giovedi 1 e venerdi 2 luglio.
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QUANDO LA SOLIDARIETA’ DIVENTA AZIONE – Blitz al Pertini

26 giugno 2010 1 commento

Questa mattina alle ore 7,30 circa 40 militanti di Patria Socialista, RASH Roma e Magazzini Popolari Casalbertone hanno ‘consegnato’ simbolicamente 50 kg di zucchero al reparto penitenziario dell’ospedale Sandro Pertini, reparto in cui venne lasciato morire Stefano Cucchi il 22 ottobre scorso dopo le percosse delle guardie carcerarie.

Questo il testo del volantino distribuito durante l’azione:

In memoria di STEFANO CUCCHI, vittima della viltà e della prevaricazione

15 Ottobre 2009: Stefano Cucchi viene fermato da una pattuglia dei Carbinieri nei pressi del Parco degli Acquedotti, trovato in possesso di un modesto quantitativo di hascisch è arrestato e tradotto in caserma. Al processo per direttissima nel tribunale di piazzale Clodio, il giorno seguente, Stefano già reca sul volto i segni delle prime percosse. Dall’abisso della sezione penale dell’ospedale Pertini, dove viene trasferito, la figura di Stefano riemergerà soltanto attraverso una serie di fotografie crude e raccapriccianti: il suo volto tumefatto, gli occhi incavati, la mascella spezzata. Il suo corpo esanime, martoriato, simbolo di una violenza crudele e insensata.

Dichiarato morto la mattina del 22 Ottobre, Stefano Cucchi è diventato il simbolo dei diritti calpestati e della triste, infinita, serie di omicidi istituzionali nelle “patrie galere”.

17 Giugno 2010: Tredici persone – 3 guardie carcerarie; un funzionario, 6 medici e 3 infermieri dell’ospedale Pertini – vengono rinviati a giudizio dai Pm che si occupano dell’inchiesta sulla morte di Cucchi. Le accuse per le guardie carcerarie sono le solite: lesioni ed abuso di autorità. L’accusa per il personale sanitario è invece di aver omesso volontariamente perfino i più elementari interventi che avrebbero potuto salvare la vita al ragazzo, addirittura la somministrazione di un cucchiaino di zucchero.
E’ per queste persone che siamo qui oggi, per ciò che rappresentano nella vita quotidiana e per ciò che colpevolmente non hanno voluto fare quei maledetti giorni dell’Ottobre scorso.

Nel consegnare simbolicamente 50 kg di zucchero al reparto penitenziario di questo ospedale, pretendiamo che quello che è accaduto a Stefano Cucchi non accada più.

Che mai più la prevaricazione di chi vede nella divisa che veste l’impunità al di sopra della Giustizia, possa permettersi di strappare la vita di ragazzi innocenti come Stefano.

Che mai più il personale sanitario, custode in terra della salvaguardia della vita degli uomini, si permetta di asservirsi alla barbarie istituzionale che governa e disonora il nostro Paese, venendo meno per viltà e convenienza al Giuramento che ha donato loro il camice che indossano.

“In qualsiasi casa andrò, io vi entrerò per il sollievo dei malati, e mi asterrò da ogni offesa e danno volontario…

…e a me, dunque, che adempio un tale giuramento e non lo calpesto, sia concesso di godere della vita e dell’arte, onorato degli uomini tutti per sempre; mi accada il contrario se lo violo e se spergiuro.”

dall’antico Giuramento di Ippocrate

PER QUANTO VOI VI CREDIATE ASSOLTI SIETE LO STESSO COINVOLTI

RASH Roma – Magazzini Popolari Casalbertone -Patria Socialista

POPOLI D’EUROPA INSORGETE!

4 giugno 2010 Nessun commento
grecia_riseup

La RASH Roma partecipa alla manifestazione nazionale dei sindacati di base di sabato 5 Giugno,  appuntamento alle ore 15 a piazza della Repubblica.

LA CRISI VA PAGATA DA CHI L’HA PROVOCATA!
SOLIDARIETA’ E LOTTA UNITARIA CON I LAVORATORI GRECI ED EUROPEI!

UNA DOVUTA RISPOSTA

2 maggio 2010 Nessun commento

Un tempo dicevate “ricordati di osare sempre”.
Un tempo dicevate “me ne frego”.
Un tempo dicevate “marciare per non marcire”.
Invece oggi accettate, per quieto vivere, di marcire in una piazza autorizzata piuttosto che sfidare l’ignoto.
Sono anni che negli stadi prendete in giro i ragazzi di strada spacciandovi per ribelli, nemici dello stato e delle sue leggi. Ieri, però, non avete esitato a piagnucolare di fronte al ministro ideatore della tessera del tifoso.
Sono anni che vi riempite la bocca con la lotta “contro il pensiero unico” ma che ribellione esprimete stringendo la mano a ministri e uomini di potere?
Sono anni che nei vostri comunicati non ravvisiamo più alcuna traccia di quell’onore che per anni avete sbandierato: avete appreso il vizio peggiore della sinistra, il vittimismo.
Gridate inorriditi, come l’ultimo dei benpensanti, alla violenza, alla prepotenza, al razzismo. Mentendo ben sapendo di mentire.
Mentite quando fingete di non sapere che: i giornali vi coccolano, i partiti vi stipendiano, le questure vi regalano le sedi, i tribunali vi assolvono.
In tutto questo non c’è ribellismo, futurismo, arditismo ma solo avidità e compromesso.
Elencate dati e percentuali democratiche come burocrati e funzionari di partito, come vili riformisti.
Dove sono i fasti di San Sepolcro?
Il mero calcolo politico vi ha reso ipocriti: per un pugno di voti e poltrone siete disposti a rinnegare quello che siete razzisti e violenti. Avete avuto il “coraggio” di inventare delle accette e metterle in mano a studenti che non sanno neanche da che parte si impugnano.
La vostra “forza tranquilla” ha preso a calci in pancia una ragazza che priva di sensi vi era caduta davanti. Non c’è onore nel picchiare le donne. Avete inventato falsi dossier per poter piangere meglio dai vostri amici in questura.
La gioventù non è vostra così come non lo è la giovinezza. La vostra maschera sta cadendo insieme a voi.
Avete accettato il divieto e vi siete sottomessi, chiusi nella morsa del sistema contro cui dicevate di scagliarvi e con il quale invece vi ritrovate, oggi, ad attacchinare.
Volete fare la storia e vivere da uomini liberi ma la vostra storia fatta di angherie, corruzione e pensiero unico è stata scritta col sangue di quegli eroi che, solitari, vi combatterono in nome della libertà e della giustizia sociale. Parole che, oggi come ieri, voi non siete degni di pronunciare.

REPORT MARCIA COMMEMORATIVA 17 APRILE 2010

19 aprile 2010 2 commenti

Nel pomeriggio di sabato, 17 aprile 2010, si è svolta la marcia commemorativa in onore dei partigiani caduti della Resistenza Romana. Per il 2° anno consecutivo, nel silenzio di via Tiburtina i ragazzi di Patria Socialista, RASH Roma e Magazzini Popolari Casalbertone hanno marciato inquadrati al suono dei tamburi in 3 file capeggiate dalle 3 bandiere simbolo dell’unità delle forze che, oggi come un tempo, si pone come presupposto fondamentale per la riscossa della compagine antagonista.
Davanti alle bandiere, quest’anno, si è alzato fiero il labaro della legione romana degli Arditi del Popolo che, in una fedele riproduzione dell’originale, ha reso omaggio a chi con audacia e disciplina respinse le scorribande delle camicie nere negli anni ‘20, tornando poi a combattere tra le file partigiane vent’anni dopo.
Le oltre 100 persone che hanno marciato sono state accompagnate fisicamente e moralmente dagli abitanti del rione che hanno sfilato in silenzio ai lati dello schieramento e fatto ascoltare dalle proprie finestre il canto simbolo della lotta partigiana.
Giunti infine nei pressi del Verano, al suono dei tamburi si è sostituito quello del ricordo e della consapevolezza di chi, dinanzi al monumento ai caduti della Resistenza Romana, ha giurato a nome di tutti i presenti che non resteremo inermi di fronte al tradimento degli ideali di libertà, giustizia ed uguaglianza che la lotta di quegli indomiti spiriti ci ha lasciato in eredità.
Tra commozione e rabbia, fiori ed alloro, il suono del Silenzio ha chiuso la commemorazione.

ONORE E GLORIA ETERNA AI CADUTI PARTIGIANI
RASH Roma, Patria Socialista, Magazzini Popolari Casalbertone

“…Presto i marosi scavalcheranno i ponti e stroncheranno le dighe sbattendoci entrambi sulle barricate. Tu combatterai per la realizzazione d’un sogno collettivo e sociale, io troverò nella battaglia il balsamo dell’immediata libertà di violenta espansione individuale. E canteremo insieme l’epico canto degli antichi Eroi. Forse nella lotta comune potremo scorgere qualche lato nuovo di questo eterno perché della Vita. La mia Negazione e la tua Fede si stringeranno nell’amplesso titanico della distruzione. Tu cadrai abbracciato al tuo utopistico sogno di redenzione collettiva e sociale ed io al crimine sacrilego della mia rinnegazione e della mia Libertà sanguinante. E forse la Morte farà splendere nelle nostre spente pupille i raggi folgoreggianti ed immortali del medesimo Sole!”

- R. Novatore


Vai alla galleria foto “Marcia Commemorativa 2010″

ROMA COMBATTENTE – Valerio Gentili

18 aprile 2010 Nessun commento

Nel 1915, la Prima Guerra Mondiale devastò l’Europa ma non servì a risolvere le contraddizioni che avevano spinto i diversi eserciti nazionali a schierarsi l’uno contro l’altro. Per una moltitudine di soldati italiani, inquadrati nei reparti di fanteria e destinati a sopportare in trincea la parte più dura e sanguinosa della battaglia, abbracciare la causa del conflitto aveva significato lottare affinché, insieme alle dinastie imperialiste, venisse sconfitto un ordine sociale ritenuto ingiusto. All’indomani della firma dei trattati di pace, quando fu chiaro che la guerra non si sarebbe mai trasformata in rivoluzione, gli uomini che avevano animato il fenomeno del combattentismo progressista insorsero e, da Roma, diedero origine alle organizzazioni a cui occorre fare riferimento per comprendere come, in Italia, ebbe origine, insieme alla resistenza al fascismo, anche il fenomeno della lotta armata: una storia scomoda che, con passione e rigore, Valerio Gentili sceglie finalmente di raccontare.

La presentazione del libro si terrà sabato 24 all’Acrobax (via della Vasca Navale 6 – Marconi) alle ore 18, nella sala adiacente alla birreria.
Interverrà l’autore Valerio Gentili assieme a Cristiano Armati (scrittore).
Alla presentazione del libro seguirà la presentazione del Festival “Liberation Fest” e un dibattito aperto a tutti, singoli e strutture, sulle ragioni dell’antifascismo oggi.

All’interno della sala saranno esposte le mostre fotografiche:
“Il primo antifascismo: gli Arditi del Popolo”
“La Resistenza sconosciuta: partigiani e ribelli nelle borgate romane”

ONORE E GLORIA ETERNA AI CADUTI PARTIGIANI

13 aprile 2010 Nessun commento

Il 18 Aprile dello scorso anno il quartiere romano di San Lorenzo è stato attraversato da una marcia di militanti antifascisti, che ha sfilato da Piazzale Tiburtino a Piazzale del Verano per commemorare i combattenti della Resistenza Romana.
Un corteo insolito, diverso dall’ordinario, perché ordinato, marziale, silenzioso così come la ricorrenza imponeva. Un corteo riuscito nell’obiettivo che i suoi promotori si erano prefissati: vedere sfilare UNITE varie anime dell’antifascismo romano in un omaggio doveroso e commosso ai martiri, agli eroi della nostra Libertà.
Un anno è passato da quel giorno e, oggi più di ieri, la vecchia cancrena fascista torna a farsi nuovamente strada spalleggiata e tutelata dalle forze governative. Siamo in un periodo meschino e difficile, fatto di revisionismo, finte verità, populismo da due soldi, un periodo in cui uomini che hanno il potere cercano, attraverso i mezzi più scorretti, di inculcare la credenza che “un caduto fascista sia eguale ad un caduto partigiano”. Attraverso scaltri stratagemmi e mezzucci burocratici, figli entrambi della stessa viltà, si prova (e in alcuni casi con successo) a cancellare le commemorazioni della Resistenza con il fine di sdoganare quelle legate al fascismo
Nel giro di pochi giorni abbiamo così assistito a commemorazioni, più o meno direttamente foraggiate da ambienti economici e politici che contano, delle divisioni Waffen SS italiane, al tentativo di derubricare dai programmi scolastici il tema della Resistenza. Tre settimane fa, l’oltraggio più infame alla Storia gagliarda e ribelle della nostra città: una commemorazione, promossa dal PDL nel cimitero di Milano, per quegli squadristi che 90 anni fa assaltarono i quartieri popolari di Roma per spianare la strada alla dittatura fascista. Allora il popolo di Roma seppe resistere eroicamente con coraggio e determinazione versando copioso il suo sangue. Quel sangue noi lo consideriamo nostro. E’ per gli Arditi del popolo, per i Partigiani, per quei proletari, che in ogni luogo e in ogni epoca, hanno dato la propria vita per i supremi ideali di Giustizia e Libertà che sabato marceremo. Per non scordare MAI il sacrificio l’onore di chi si oppose con Spirito indomito all’infame regime fascista, all’invasore nazista fino a cadere sotto il piombo dell’oppressore o ad avanzare solennemente nella liberazione della nostra città e del nostro paese.

Sabato 18 Aprile ore 15 Piazzale Tiburtino.
RASH Roma, Patria Socialista, Magazzini Popolari Casalbertone.

ONORE E GLORIA ETERNA AI CADUTI PARTIGIANI
INSORGERE RISORGERE!