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Archivio per la categoria ‘Antifascismo’

ONORE AL COMANDANTE ARGO SECONDARI

17 marzo 2010 3 commenti

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“Nel corso avventuroso della mia vita, da quando avevo 12 anni e percorrevo gli oceani sulle navi o mi abbeveravo di libertà nelle foreste del Brasile, lontano dalle famiglia, completamente solo, fino ad oggi, dopo quattro anni di guerra vissuta giorno per giorno in trincea, io non ho avuto che una sola forza, in me stesso: una fede senza limiti per tutto ciò che trascende l’attimo fuggente e fida in un avvenire più sano e più umano.”
- Argo Secondari

Ricorre oggi l’anniversario della scomparsa, causata dall’infame viltà squadrista, del Comandante Argo Secondari. Ci riempie di orgoglio, oggi, poter ricordarne la vita e le gesta affinchè, per chi avrà cuore di leggerle, suonino come meravigliosa esortazione all’azione pura, decisa, audace.

Noi non dimentichiamo l’esempio e il martirio di questo solitario Spirito Libero. Il tuo sogno, Comandante, è il nostro sogno. Forza, Bellezza, Giovinezza e Ardimento: Onore a te Immortale Fiamma Nera!

Argo Secondari nasce a Roma il 12 Settembre 1895. Di estrazione sociale borghese è il quinto di sette figli. Dopo la prematura morte della madre, sebbene giovanissimo, viene fatto imbarcare come mozzo in una nave in partenza per il Sud America, dove, fatte perdere le proprie tracce, vive di espedienti. Tra le varie professioni esercita anche quella di pugile ed entra in contatto con i circoli sovversivi dell’emigrazione italiana. E’ sicuramente questa scuola di vita che forgia il suo carattere barricadero, generoso e ribelle e che, allo scoppio del conflitto mondiale, lo conduce, al pari di molti sindacalisti rivoluzionari a fare ritorno in Italia per arruolarsi -assieme ai fratelli- nella guerra contro gli imperi centrali.
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DAX ODIA ANCORA

16 marzo 2010 Nessun commento

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16 MARZO 2003, LA NOTTE NERA DI MILANO

Alcuni compagni usciti dal pub Tipota si scontrano con tre neofascisti armati di coltelli che li colpiscono ripetutamente, ferendone gravemente due. Uno sarà operato d’urgenza mentre Davide “Dax” non arriverà vivo in ospedale. Sul uogo sopraggiungono invece numerose pattuglie di polizia e carabinieri che, ostruendo la circolazione stradale, contribuiscono a ritardare i soccorsi. Poco dopo la partenza delle ambulanze arriva anche un reparto di celere con caschi e manganelli, respinti subito dalle grida indignate dei presenti…un avvertimento…

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Secondo incontro con i Compagni russi

11 marzo 2010 Nessun commento

(clicca per ingrandire)

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8 marzo 2010 Nessun commento

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L’otto marzo di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale della Donna, festività ormai di mero stampo commerciale per molti; viene spessa celebrata dalle istituzioni e dai suoi rappresentanti in maniera rituale, come se fosse qualche vecchia tradizione da rispettare, scordando, o meglio ignorando, il reale significato di tale data e di cosa realmente è la Giornata Internazionale della Donna.

La prima giornata della donna si tenne il 29 febbraio 1909 negli Stati Uniti, dopo che il Partito Socialista americano raccomandò a tutte le sezioni locali di riservare tale data per l’organizzazione di una manifestazione in favore del diritto di voto femminile; in Europa viene indetta per la prima volta come giornata della donna il 19 marzo 1911 su scelta del Segretariato internazionale delle donne socialiste; quella data fu scelta perché, in Germania, il 19 marzo 1848 durante la rivoluzione il re di Prussia dovette per la prima volta riconoscere la potenza di un popolo armato e cedere davanti alla minaccia di una rivolta proletaria. Tra le molte promesse che fece allora e che in seguito dimenticò, figurava il riconoscimento del diritto di voto alle donne.
In Russia si celebrò per la prima volta a San Pietroburgo il 3 marzo 1913 per iniziativa del Partito Bolscevico, con una manifestazione che fu interrotta dalla polizia zarista con numerosi arresti.
In Germania fu tenuta per la prima volta l’8 marzo 1914, giorno d’inizio di una «settimana rossa» di agitazioni proclamata dai socialisti tedeschi, mentre in Francia si tenne con una manifestazione organizzata dal Partito socialista a Parigi, il 9 marzo 1914.

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ROBERTO VIVE

24 febbraio 2010 Nessun commento

20/02/2010 – Rabbia Mossa da Amore

21 febbraio 2010 Nessun commento

Valerio era un ragazzo di 19 anni, era studente del liceo scentifico Archimede e aveva una passione per la politica, il Karate, l’AS Roma e la fotografia, ed è proprio attraverso i suoi scatti che inizia a documentare gli avvenimenti politici dell’epoca e a redigere una personale inchiesta sui movimenti di estrema destra nella capitale. Il cosidetto “Dossier NAR” sui legami tra neofascisti, criminalità e ambienti dello stato che lo porterà al centro dell’attenzione di coloro che poi lo fanno uccidere per cercare di coprire quella scomoda verità.

Ieri, in prossimità del trentesimo anniversario del suo assassinio, sono scese per strada migliaia di persone, per ricordare Valerio e il suo sacrificio, per gridare la necessità di giustizia e verità; al corteo hanno partecipato anche le realtà sociali del quartiere San Lorenzo che si sono unite dietro lo striscione “San Lorenzo Antifascista”.
Una grande manifestazione ha sfilato per le vie di Montesacro e Tufello concludendo in piazza Sempione, dove dopo le parole della madre di Valerio, Carla Verbano, si è tenuto un concerto in sua memoria.


Vai alla galleria foto “Valerio Verbano – 30° Anniversario”

NOI NON DIMENTICHIAMO – NOI NON PERDONIAMO

16 febbraio 2010 Nessun commento

Trent’anni fa veniva ucciso nella sua casa Valerio Verbano, davanti gli occhi della madre Carla, per mano dei fascisti dei Nar.
Valerio era uno studente del liceo Archimede, attivo nelle campagne di contro-informazione che denunciavano i legami tra settori dello stato, eversione nera e poteri forti.
Un anniversario dal forte valore simbolico che, ancora una volta, vogliamo vivere come occasione collettiva di difesa della memoria storica, battaglia di verità e giustizia. Ma anche come occasione di lotta e di movimento.

Non è un caso che negli ultimi anni si sono moltiplicati i progetti culturali, sociali e sportivi dedicati a Valerio, per fare della memoria uno strumento di trasformazione radicale del presente.
Ricordare oggi Valerio, significa lottare per una società più libera, contro la paura e l’egoismo, per nuovi diritti di cittadinanza, contro un modello sociale fondato ancora sullo sfruttamento. Strappare spazi alla speculazione, affermare il diritto alla casa, contrastare la precarietà di vita e di lavoro, aprirsi a una società meticcia e multiculturale, praticare autonomia e indipendenza.

Oggi la storia di Valerio vive nei percorsi e nei progetti avviati in questi anni nei nostri quartieri, nelle scuole e in tutta la città. Per queste ragioni abbiamo pensato a un calendario di iniziative che prova ad esprimere tutta la ricchezza di questo filo rosso della memoria.

A distanza di trent’anni, vogliamo proseguire il percorso di Valerio, ricordare la sua passione per la libertà e per la vita.
Non per odio, ma per dignità.
Valerio vive.

Le compagne e i compagni di Valerio

- Mercoledì 17 febbraio
Assemblea antifascista a San Lorenzo
Presso lo Spazio Sociale Onda Rossa 32, via dei Volsci 32, ore 18
con: Guido Caldiron e Nunzio D’Erme
Promuovono: Volsci 32, RASH Roma, Patria Socialista, ESC

- Giovedì 18 febbraio
Presentazione del libro scritto da Carla Verbano con Alessandro Capponi alle ore 17,00
ASTRA 19 in via Capraia

- Sabato 20 febbraio
CORTEO
Concentramento ore 16 in via Monte Bianco
Concerto a fine corteo alle ore 20, p.zza Sempione

- Lunedì 22 febbraio
Un fiore per Valerio – trentesimo anniversario del suo assassinio
Ore 16 in via Monte Bianco

FOIBE: LA VERITA’

10 febbraio 2010 Nessun commento

Lunedì 15 febbraio 2010 - ore 16.00   
Aula A del Dipartimento di Storia contemporanea – Facoltà di Lettere e Filosofia
Università “La Sapienza” - Roma

Fare chiarezza su quanto è accaduto in Istria durante la 2° Guerra mondiale;
Capire perché un circoscritto episodio storico viene strumentalizzato dalla politica di palazzo al fine di arrivare ad un’impossibile pacificazione;
Ragionare su come le foibe diventano un fenomeno mediatico utile per fomentare vecchi odi nazionalistici;
RICORDARE GLI ANTIFASCISTI ITALIANI E SLAVI MORTI PER LA LIBERTA’.

Interverranno:

Alessandra Kersevan – Ricercatrice storica esperta di storia istriana

Sandi Volk – Ricercatore storico della Biblioteca Nazionale Slovena e degli studi di Trieste

Valerio Gentili – Scrittore

UN VIAGGIO ATTRAVERSO LA PALUDE MALEODORANTE DELLA “MEMORIA CONDIVISA”: LA FOIBOMANIA

8 febbraio 2010 Nessun commento

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La storiografia moderna si è riempita di pidocchi revisionisti che pretendono di cambiare gli accaduti, la memoria, la toponomastica, i libri di testo […] “I morti –diceva Pavese- sono tutti uguali, partigiani e repubblichini” tutti travolti dal fato. Ma non erano uguali le loro storie, le loro idee. La pietà è una cosa che fa parte del sentimento umano, solidale ma la pietà per le idee non ha senso, non si può avere pietà per le idee barbare, assassine, non si può revisionare l’orrore, si può al massimo dimenticarlo.

Giorgio Bocca.

Cosa ha spinto, negli ultimi anni, una certa area politica a strumentalizzare un avvenimento di secondo piano, il cosiddetto eccidio delle foibe, sezionandolo accuratamente dal contesto storico d’appartenenza, gonfiandone fino all’inverosimile la portata, sovrapponendolo artatamente, in sede di elaborazione storiografica, ad avvenimenti successivi di ben più grande portata?
Non è sicuramente estranea a questa Operazione l’ossessione che, da oltre 15 anni, la Destra (più o meno fascista) manifesta nervosamente: giungere alla tanto agognata pacificazione nazionale (fascismo/antifascismo) su basi paritetiche.
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