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Archivio per la categoria ‘Antifascismo’

AL VOLGA NON SI ARRIVA, RESISTE STALINGRADO!

2 febbraio 2010 Nessun commento

67 anni fa, il 2 febbraio del 1943, l’Armata Rossa sconfiggeva le forze tedesche, italiane, rumene ed ungheresi nella battaglia di Stalingrado, scontro decisivo della seconda guerra mondiale che portò negli anni a seguire alla sconfitta della Germania nazista e dei suoi alleati.

Arrivati a Stalingrado con l’intento di ottenere il controllo della regione strategica tra il Don e il Volga e dell’importante centro politico ed economico sul fronte orientale, gli invasori ottennero infine solo una bruciante sconfitta.
Dopo mesi di offensiva il 2 febbraio 1943 il popolo russo con immenso ed esemplare sacrificio sconfisse e cacciò i nazisti da Stalingrado e cominciò l’offensiva nei territori dell’est Europa.
Una vittoria storica che coinvolse nella lotta contro la sesta armata nazista, l’armata di von Paulus, la popolazione locale in uno spietato combattimento corpo a corpo, casa per casa, aprendo la strada all’inarrestabile controffensiva dell’armata rossa che avrà i suoi momenti più alti nella vittoria della più grande battaglia di mezzi corazzati che la storia ricordi, sul saliente di Orel-Kursk e nella presa di Berlino nel 1945.

Questa decisiva battaglia svelò finalmente quanto la famigerata invincibilità dell’esercito nazista, fosse in realtà mera propaganda politica; diede ai popoli europei oppressi una valida e tangibile speranza di libertà e di pace; dimostrò al mondo la tenacia del popolo russo e l’ostilità di quest’ultimo a cedere, dinanzi alla prepotenza e all’arrogante violenza delle truppe dell’asse, i suoi diritti e la sua volontà di pace conquistati con enorme sacrificio durante la Rivoluzione.

Che nessuno, mai, dimentichi gli sforzi e la tenacia degli eroi sovietici.

Stalingrado in ogni città!

Via dei Volsci Resiste!

21 gennaio 2010 Nessun commento

La RASH Roma ringrazia tutti i compagni, i centri sociali, le realtà cittadine e San Lorenzo per la partecipazione alla mobilitazione del 21 Gennaio contro il tentato sgombero dei locali “22″ e “26″ di via dei Volsci. Da oggi abbiamo la rinnovata consapevolezza di poter fare affidamento su realtà diverse capaci, però, di dimostrare una grande forza unitaria per il raggiungimento di obiettivi comuni.
Sullo sgombero: La longa manus della politica di palazzo ha cercato di sfruttare alcune procedure d’uffico, innescate dal fallimento della società immobiliare prorietaria degli immobili, col vile intento di cancellare in un sol colpo 30 anni di lotte sociali portate avanti, sempre in prima linea, dalle occupazioni di via dei Volsci.
SAPPIANO questi signori che, oggi come ieri, siamo determinati a portare avanti le nostre battaglie contro le speculazioni, il degrado e in difesa dei soggetti meno tutelati.
SAPPIA chi di dovere che non ci siamo fatti intimidire nè lo faremo in futuro.
Pronti a difendere ad ogni costo ciò che ci appartiene ed è patrimonio del nostro quartiere, della nostra città e di tutti coloro che lottano per un alto ideale di giustizia sociale.
Gli spazi sociali sono di chi li vive attivamente giorno per giorno non di speculatori immobiliari e/o politici.
Lanciamo un appello al cuore ribelle di questa città affinchè la mobilitazione sia continua, vigile e sempre pronta.
Non abbassiamo la guardia! Ora e sempre Resistenza.

RASH Roma ///

ONORE AL COMANDANTE GUIDO PICELLI

5 gennaio 2010 Nessun commento

guido-picelli

Domani 5 Gennaio riccorrerà il 73° anniversario dalla morte del comandante Guido Picelli, Ardito del popolo, combattente antifascista in Spagna, figura pura ed esemplare del combattentismo rivoluzionario. Da anni il Comune parmense fa orecchie da mercante rispetto alle numerose richieste degli antifascisti cittadini affinchè si eriga un monumento in onore dell’uomo che guidò la vittoriosa resistenza del popolo dell’Oltretorrente alla calata delle decine di migliaia di camice nere agli ordini di Italo Balbo, nell’agosto 1922:

Fu Parma a salvare, allora, l’onore del proletariato italiano… Parma con il successo della sua resistenza, dovuto alla partecipazione unitaria di tutte le componenti del movimento operaio e popolare, costituì un luminoso punto di riferimento per la lotta contro il fascismo.

Di seguito la vita, vissuta tutta in prima linea, dell’Ardito Guido Picelli…
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Categorie:Antifascismo, Memoria Storica Tag:

Il Reichstag brucia?

20 dicembre 2009 Nessun commento

 CUI PRODEST?

reichstag

“Il Reichstag brucia?” Questo era il titolo di un volantino diffuso, pochi giorni dopo il 12 Dicembre di quaranta anni fa, in Piazza Fontana e davanti alle più importanti fabbriche di Milano nel momento di massima criminalizzazione del movimento antagonista. Il testo del volantino, esempio solitario di immediata comprensione della strategia paragolpista che sottintendeva alle bombe del 12 Dicembre, anticipava coraggiosamente quello che l’opinione pubblica democratica” avrebbe scoperto, in parte, solo alcuni mesi più tardi. Così recitava l’incipit del testo:

Di fronte al montare del movimento rivoluzionario, malgrado la metodica azione di recupero dei sindacati e dei burocrati della vecchia e nuova “sinistra”, diviene fatale per il Potere rispolverare ancora una volta la vecchia commedia dell’ordine, giocando questa volta la falsa carta del terrorismo, nel tentativo di scongiurare la situazione che lo costringerà a scoprire tutto il suo gioco di fronte alla chiarezza della rivoluzione

 40 anni dopo, in un clima sociale e politico profondamente mutato e a fronte alla rotta senza fine del movimento operaio organizzato, il governo più reazionario che la storia repubblicana ricordi trasforma un episodio isolato ed estemporaneo, il lancio di una STATUETTA al primo ministro, in un pericoloso PARADIGMA, addirittura il prodromo di una rinnovata e possibile minaccia terroristica scientemente pianificata (col gran rispolvero iperbolico degli epiteti tanto cari al giornalismo dei ’70, “ANNI DI PIOMBO”-”CATTIVI MAESTRI” ecc. ecc.), innescata dall’INSANO modo di concepire la politica di quelle aree che si mostrano, legittimamente peraltro, poco o nulla ossequiose e/o accomodanti verso le politiche governative. Quello che oggi il governo può temere non è certo una fantomatica minaccia rivoluzionaria quanto l’accrescersi e il saldarsi dei numerosi focolai di protesta sociale che già da tempo covano rabbiosi sotto la cenere dell’imbavagliamento mediatico. Il POPOLO sembra cominciare a stancarsi di essere turlupinato, stufo, più in generale, di una CLASSE politica oscenamente trasversale. La REALTA’ rischia seriamente di superare la FANTASIA: quando l’ottimistica sequela di spot propagandati dai quattro quinti dei TG nazionali morderà la polvere, a quale ARMI ricorrerà questo esecutivo ammalato di popolarità, immeritata, ad ogni costo? Nel frattempo meglio cercare di chiudere i conti preventivamente con quelle aree che possono rappresentare un imminente PERICOLO, meglio trasformare l’isolato Tartaglia, nonostante le indagini dicano altro, nella punta di diamante di una ILLIBERALE COSPIRAZIONE ORGANICA, ricorrendo per decreto alla chiusura di quei siti che propagandano VIOLENZA (in base a quale criterio? Quello politico?) limitando il sacrosanto diritto alla protesta di piazza (se verrà impedita la contestazione dei comizi altrui, si arresteranno per intero i presidii antifascisti che impediscono le manifestazioni dei NAZISTI di FORZA NUOVA? Dov’è la COSTITUZIONE?). Tutto questo mentre a gran voce dai microfoni di RADIO PADANIA i militanti leghisti (la LEGA, la spina dorsale del GOVERNO DELL’AMORE) chiedono a gran voce la BASTONATURA dei ragazzi dei centri sociali. L’ODIO che oggi sembra tanto inorridire Berlusconi e la sua corte dei miracoli è la “qualità” specifica con cui la Destra due anni fa ha vinto le elezioni in questo paese, fomentando gli istinti peggiori contro le minoranze politiche, religiose, etniche. La Destra che oggi ambisce ad essere il “partito dell’amore” è la stessa che ha introdotto pochi mesi fa, nella Patria forgiata dal sangue versato in nome di uomini come Garibaldi e Mazzini, il REATO DI CLANDESTINITA’ (che si legge REATO DI POVERTA’), che a livello locale partorisce abominii come il WHITE CHRISTMAS, che vanta tra i suoi più insigni esponenti, figuri che da un lato vagheggiano nuove “MARCE SU ROMA” (di centinaia di migliaia di camicie, da nere diventate verdi), dall’altro augurano a quella Sinistra che si mostra poco accomodante e concertativa di “ANDARE A MORIRE AMMAZZATA”! E’ la stessa Destra che a livello locale, nella capitale, spalleggia e foraggia economicamente i nazisti di Casapound (e non solo, anche di quelli, più spudorati, che promuovono convegni sulle WAFFEN SS), apponendo sui loro manifesti lo scudetto comunale (ROMA, CITTA’ MEDAGLIA D’ORO ALLA RESISTENZA) .

In questo quadro schizofrenico si inseriscono ad arte le campagne mediatiche, pompate sulle inesistenti minacce bombarole, si tirano in ballo ancora una volta gli anarchici, con la stessa infamità di 40 anni fa.
E’ TEMPO CHE IN QUESTO PAESE TORNINO A SUONARE LE CAMPANE A STORMO E LE FORZE SANE, PURE DELL’OPPOSIZIONE SOCIALE RIALZINO LA GUARDIA

l’Ardito rosso.

Libertà per i Compagni!

15 dicembre 2009 Nessun commento

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SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI RUSSI

11 dicembre 2009 Nessun commento

Questa mattina la RASH Roma ha voluto portare solidarietà ai Compagni russi in lutto, alcuni nostri militanti hanno calato uno striscione in memoria di Ivan Khutorskoy dalla facciata dell’univeristà la Sapienza prima della partenza del corteo studentesco concentratosi nel piazzale sottostante.
Riportiamo sotto il comunicato della Confederazione Internazionale RASH United sulla situazione in Russia, e linkiamo una galleria di fotografie delle azioni fatte da alcune sezioni RASH in memoria di Ivan.

(///) DENUNCIA POPOLARE

DENUNCIA PUBBLICA INTERNAZIONALE – R.a.s.h. United – dal 1.993

Denunciamo con forza la morte del nostro compagno e amico Ivan Khutorskoy – Kostolm – avvenuta il 16 novembre di quest’anno, davanti all’ingresso della sua casa in via Khabarovsk, a est di Mosca, in Russia. Denunciamo il suo vile assassinio, un atto di vigliaccheria che mette in evidenza la debolezza dei fascisti mentre assistono al prosperare delle idee della rivoluzione nelle menti di un popolo umiliato e sottomesso da tanto tempo da quegli stessi oligarchi che non vogliono vedere risorgere un nuovo avvenire di giustizia sociale.

Ciò dimostra chiaramente come questi idioti siano solo una elitè piccolo-borghese che serve a difendere gli interessi dei ricchi in qualsiasi parte del mondo e a tal fine porta avanti queste azioni criminali, che hanno come risultato il nostro moltiplicarci e che ci danno il motivo della nostra esistenza, per costruire un futuro degno con LIBERTA’, UGUAGLIANZA E SOLIDARIETA’ in tutti gli angoli del mondo.

Per questo motivo esprimiamo solidarietà con i compagni antifascisti russi per le numerose perdite subite, rinforzando prima di tutto lo spirito combattivo che dobbiamo mantenere in questi momenti difficili. Inviamo un saluto fraterno da compagni a tutta la famiglia di Ivan e ai suoi compagni di lotte: sappiano che tutto questo cambierà e che ci muoveremo in tutte le aree dove siamo presenti con azioni dirette, coscienza di classe e disciplina rivoluzionaria – perché i fascisti NON PASSERANNO! Questo lo giuriamo!

Denunciamo il narco-governo russo di Dimitry Medvedev, complice di tutti questi omicidi mirati, e di tutti i suoi ministri perché permettono la crescita e rafforzamento di questi gruppi radicali di estrema destra. Così come denunciamo soprattutto tutti i gruppi fascisti presenti in questa zona, dal Partito Nazional Socialista Russo, al NSO, il HCO, il RNE, il Slavjanskij Sojuz, fino al PHE Russo. Tutti questi gruppi sono coinvolti direttamente nella morte del nostro compagno.

Facciamo un appello a tutta la comunità mondiale e ai movimenti sociali perché si esprimano su questa vicenda e facciamo così una forte pressione politica affinché a questi idioti venga tolta qualsiasi agibilità, ricordandoci che il modo più efficace è organizzarci e perseguirli con un’attività seria, ferrea e popolare.


Vai alla galleria foto “Solidarietà Internazionale ai Compagni Russi”
Vai all’articolo “Riposa in pace Compagno Kostolom”

UNA STRAGE LUNGA 40 ANNI

8 dicembre 2009 Nessun commento

La RASH Roma aderisce e promuove l’appello per la costruzione di una giornata di mobilitazione nazionale in occasione del quarantennale della strage di Piazza Fontana.

NOI NON DIMENTICHIAMO

NOI NON PERDONIAMO

leggi l’appello su www.12dicembre.net

LA BANDIERA ROSSA SVENTOLA SUGLI UFFICI DEGLI SQUADRISTI

26 novembre 2009 Nessun commento

ROMA 26/11/2009

Oggi giovedì 26 novembre, 30 persone hanno occupato gli uffici della “Barani Group”, il service di “sicurezza” che ha prestato il braccio all’infame azione squadrista, verificatasi due settimane fa ai danni dei lavoratori che occupavano la sede dell’ Eutelia, pianificata dall’amministratore delegato della fabbrica.
La nostra azione aveva un duplice obbiettivo:

1) ESSERE MONITO CATEGORICO A TUTTI QUEI NOSTALGICI CHE, IN UN CLIMA DI CRESCENTE INTIMIDAZIONE A DANNO DI CHI LOTTA PER LA PROPRIA DIGNITA’ E IL PROPRIO POSTO DI LAVORO, RIMPIANGONO IL TRISTE ARMAMENTARIO DELLA CAMICIA NERA, DEL BASTONE E L’OLIO DI RICINO. CARI SIGNORI RISPONDEREMO COLPO SU COLPO ALLE VOSTRE INDEGNE PROVOCAZIONI, PRONTI A SCENDERE IN STRADA A DIFESA E AL FIANCO DI TUTTI QUEI LAVORATORI OFFESI E UMILIATI DALLA TRACOTANZA PADRONALE.

2) RIAPRIRE IL DIBATTITTO SU QUANTO, NELLO SPECIFICO, ACCADUTO NELLA NOTTATA DEL BLITZ ALL’EUTELIA. DIETRO ALL’ODIOSO SCENARIO DELL’ATTACCO AI LAVORATORI CHE PRESIDIAVANO IL PROPRIO POSTO DI LAVORO SI CELA, INFATTI, UN’OSCURA MANOVRA. ALCUNI DOCUMENTI SAREBBERO STATI TRAFUGATI DAL DELEGATO AZIENDALE GRAZIE ALLA COPERTURA FISICA DI QUESTI UTILI IDIOTI, SPACCIATISI PER TUTORI DELLE FORZE DELL’ORDINE..
VOGLIAMO VERITA’ E CHIAREZZA CRISTALLINA SU QUANTO ACCADUTO!

NEMICI DEI PREVARICATORI, DI CHI TRAMA PER DIVIDERE E OFFENDERE LE SACROSANTE LOTTE DEL MOVIMENTO DEI LAVORATORI. AL FIANCO DI CHI LOTTA NELLE FABBRICHE, NEGLI UFFICI, NELLE SCUOLE PER LA GIUSTIZIA SOCIALE.

RASH Roma – Patria Socialista – Magazzini Popolari Casalbertone

Riposa in pace Compagno Kostolom

19 novembre 2009 Nessun commento

Kostolom1

Il 16 Novembre 2009 a Mosca è morto un compagno.

Ivan Khutorskoy, anche conosciuto come “Kostolom”, era un antifascista, ed è morto per i suoi ideali.
Ivan era uno dei fondatori del movimento antifascista militante russo.
Era uno di quei pochi ragazzi che si opposero alle orde neo-naziste che dominavano la scena punk/hardcore negli anni 90 e inizio anni 2000.
Mentre la maggior parte della scena scendeva a compromessi con i nazisti, Kostolom e I suoi amici più stretti cominciarono a cacciare i fascisti dai concerti e le iniziative. Presto Ivan divenne il fondatore e il rispettato leader della RASH Mosca.
Con il passare degli anni combatté senza tregua la feccia neo-nazista per le strade, organizzando la sicurezza ai concerti punk/hc, prendendo parte attiva alle manifestazioni, addestrando ragazzi e ragazze nell’autodifesa e nelle arti marziali.
I nazisti odiavano Ivan, lo temevano e consideravano uno dei loro nemici più pericolosi. Le sue foto, i suoi indirizzi insieme a tante minacce di morte erano stati pubblicati su numerosi siti internet neo-fascisti.
Era stato attaccato tante volte, vittima di varie imboscate sotto casa, aggredito da numerosi nemici con coltelli, mazze e cacciaviti. Era abituato oramai a essere ricoverato per settimane negli ospedali, spesso in equilibrio fra la vita e la morte. Ma rimase sempre fedele ai suoi credi e ai suoi ideali.
Sempre in prima linea, sempre pronto a combattere il nemico, anche quando in forte minoranza numerica. Il suo soprannome era Kostolom, in russo significa spaccaossa.

Ivan è stato assalito vicino casa. I codardi gli hanno sparato due volte dietro la nuca, troppo codardi per affrontalo anche con una pistola nelle mani.
Ha vissuto come un guerriero ed è morto come un vero eroe.

Riposa in pace Ivan “Kostolom” Khtorskoy, continueremo per te la tua battaglia!