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Archivio per la categoria ‘Antifascismo’

APPUNTI DEL PRIMO SEMINARIO DI ECONOMIA

8 dicembre 2011 Nessun commento

Pubblichiamo gli appunti dei primi due incontri del seminario di approfondimento sull’attuale crisi sistemica del capitalismo internazionale (vedi locandina accanto); per comprendere e formulare la lotta sull’analisi – Senza teoria non c’è azione!

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Riposa in pace Compagno Kostolom

16 novembre 2011 Nessun commento

Kostolom1

A due anni dalla morte di Ivan Khutorskoy, portiamo avanti la sua memoria, e in suo nome l’impegno a batterci per un mondo migliore.

Il 16 Novembre 2009 a Mosca è morto un compagno.

Ivan Khutorskoy, anche conosciuto come “Kostolom”, era un antifascista, ed è morto per i suoi ideali.
Ivan era uno dei fondatori del movimento antifascista militante russo.
Era uno di quei pochi ragazzi che si opposero alle orde neo-naziste che dominavano la scena punk/hardcore negli anni 90 e inizio anni 2000.
Mentre la maggior parte della scena scendeva a compromessi con i nazisti, Kostolom e i suoi amici più stretti cominciarono a cacciare i fascisti dai concerti e dalle iniziative. Presto Ivan divenne il fondatore e il rispettato leader della RASH Mosca.
Con il passare degli anni combatté senza tregua la feccia neo-nazista per le strade, organizzando la sicurezza ai concerti punk/hc, prendendo parte attiva alle manifestazioni, addestrando ragazzi e ragazze nell’autodifesa e nelle arti marziali.
I nazisti odiavano Ivan, lo temevano e lo consideravano uno dei loro nemici più pericolosi. Le sue foto, i suoi indirizzi insieme a tante minacce di morte erano stati pubblicati su numerosi siti internet neo-fascisti.
Era stato attaccato tante volte, vittima di varie imboscate sotto casa, aggredito da numerosi nemici con coltelli, mazze e cacciaviti. Era abituato oramai a essere ricoverato per settimane negli ospedali, spesso in equilibrio fra la vita e la morte. Ma rimase sempre fedele ai suoi credi e ai suoi ideali.
Sempre in prima linea, sempre pronto a combattere il nemico, anche quando in forte minoranza numerica. Il suo soprannome era Kostolom, in russo significa spaccaossa.

Ivan è stato assalito vicino casa. I codardi gli hanno sparato due volte dietro la nuca, troppo codardi per affrontarlo anche con una pistola nelle mani.
Ha vissuto come un guerriero ed è morto come un vero eroe.

Riposa in pace Ivan “Kostolom” Khtorskoy, continueremo per te la tua battaglia!

AZIONI DI SOLIDARIETA’ – GALLERIA FOTO

CARLOS, NI OLVIDO NI PERDON

12 novembre 2011 Nessun commento

A 4 anni dal suo assassinio, ricordiamo il nostro Compagno Carlos Palomino, ucciso a 16 anni con una coltellata al cuore nella metropolitana di Madrid.

CASA – LAVORO – ISTRUZIONE SONO DIRITTI DI TUTTI
NON PRIVILEGIO DI POCHI

10 novembre 2011 Nessun commento

Assemblea cittadina ore 17 in via dei Reti 39 (San Lorenzo) alla nuova occupazione.

Mentre l’unica preoccupazione della classe politica italiana sembra quella di non deludere le aspettative dei banchieri e degli speculatori finanziari stranieri che hanno gettato il nostro paese nella crisi, esplode il dramma sociale di una gioventù cui è negato il proprio futuro.

Nella nostra città un giovane su 2 è disoccupato, gli altri sempre più spesso costretti ad una vita di ricatti ed incertezze tra lavoro precario o nero senza tutele, diritti, garanzie. Pochi soldi in tasca e ancora meno speranze di avere una casa, una famiglia, una vita dignitosa.
Quotidianamente, l’Europa delle banche esige il suo tributo di sangue: chiudono gli impianti produttivi, si tagliano servizi, decine di migliaia di posti di lavoro cancellati, la scuola pubblica fatta a pezzi, chirurgicamente.
Proprio a ridosso del 11 novembre, storica giornata internazionale di mobilitazione studentesca, apriamo il nostro fronte di lotta sui bisogni essenziali negati alla gioventù: casa, lavoro, istruzione.

Stanchi delle false promesse dei privilegiati in doppio petto che siedono nel Palazzo e che nulla hanno fatto per la gioventù e che -oggi- temendo la sua giusta ira invocano leggi speciali per criminalizzarne preventivamente il dissenso.
Memori del fatto che, in anni e anni di dominio incontrastato, il neoliberismo ha prodotto soprattutto guerre, sofferenze, squilibri sociali, piegando gli uomini alle sole esigenze del denaro.
Consapevoli che solo attraverso la lotta otterremo la forza necessaria per prenderci da soli ciò che ci spetta di diritto e ci viene negato.

Iniziamo dal quartiere, occupando un edificio fatiscente di tubi e lamiere, da 30 anni simbolo di abbandono, disinteresse e degrado.
Basta carovita, basta caro affitti e speculazioni edilizie.

OGGI SAN LORENZO, DOMANI LA CITTA’
RIPRENDIAMOCI IL FUTURO

1917 – 2011 ASSALTO AL CIELO

10 novembre 2011 Nessun commento

94 anni fà, con la rivoluzione russa, avanguardie di popolo costruivano un modello di società più giusto, risollevando i popoli del mondo intero dalla misera e dalla povertà, rafforzando la causa internazionale della giustizia sociale.
Seguirono molti errori ma critiche giuste agli imperfetti sistemi passati del “socialismo reale”, da parte antagonista, non possono essere quelle mosse a partire dal punto di vista dell’avversario.

In ricordo dei martiri della rivoluzione caduti nella lotta:
CONTRO CAPITALISMO IMPERIALISMO E FASCISMO

5 NOVEMBRE – CORTEO

2 novembre 2011 Nessun commento

Sabato 5 novembre 2011, ore 15 metro B Garbatella:
CORTEO in risposta allo sgombero dell’ex deposito Atac di San Paolo
Contro la politica della paura per la dignità – No alle leggi speciali no alla militarizzazione della nostra città.
Sabato 5 la solidarietà è un’arma, con 5 dita sconfiggi il nemico!
///

Segue comunicato unitario delle realtà territoriali:

Sgomberato l’ex-deposito Atac San Paolo

Quattro mesi fà abbiamo occupato l’ex-deposito Atac di San Paolo per denunciare la svendita dei beni pubblici messa in atto dalla giunta Alemanno per cercare di porre rimedio ad una gestione fallimentare caratterizzata dallo scandalo parentopoli.
In questi quattro mesi abbiamo costruito una risorsa di socialità per il quartiere ed allo stesso tempo anche un tetto per 20 nuclei familiari senza casa.

Polizia e Comune di Roma restituiscono questo luogo all’abbandono ed alla speculazione trattanto l’autorganizzazione dal basso come un crimine.

BASTA SPECULAZIONI SULLE NOSTRE VITE
LA CRISI LA PAGA CHI L’HA CREATA

SABATO ORE 15 METRO GARBATELLA

Corteo per il quartiere
alla fine del corteo Assemblea pubblica a Largo Leonardo da Vinci

NON CI SONO “BUONI” E “CATTIVI”:
C’E’ IL SISTEMA E I NEMICI DEL SISTEMA

20 ottobre 2011 1 commento

Dalla politica di “lacrime e sangue” alla politica di “lacrimogeni e sangue”. Il primo passo è compiuto, la prima mutazione qualitativa, in direzione regressiva, può dirsi realizzata. Ad essa hanno contribuito, più o meno consapevolmente, tutti i partiti che si riconoscono, con sfumature diverse, in questo Sistema.

Il nostro Paese si trova stritolato nelle spire di una crisi che attanaglia tutti i protettorati (nazioni europee in prima linea) del moribondo gigante unipolare a stelle e strisce e il matrimonio d’interesse tra capitalismo e democrazia rappresentativa, con buona pace di Sinistra e Destra nostrane, si avvia ad un prossimo, imminente divorzio.
Mentre questa crisi totale, provocata dagli organismi finanziari sovranazionali -che de facto dettano l’agenda politica di ciascun singolo governo europeo- distrugge in forma criminale ciò che nell’ultimo ventennio è rimasto in piedi dello Stato sociale, la nostra classe politica non trova di meglio da fare che offrirci lo spettacolo rivoltante del litigio infinito per chi sia l’interlocutore e l’esecutore più affidabile dei diktat che, proprio dalle centrali bancarie e finanziarie europee, provengono e per giunta, con crescente arroganza.
Sarebbe a dire: affidiamoci a chi ha scientemente provocato il male per sconfiggerlo! Un paradosso..

La verità è che il nostro Paese si trova schiacciato sotto il tallone dell’imperialismo economico, beninteso, non di un altra nazione ma di quello Stato Transnazionale (grandi capitalisti, banche, finanza) che da oltre vent’anni governa indisturbato -e di sicuro non nell’interesse dei popoli- il cosiddetto “occidente libero”. Le classi politiche e di governo “locali” altro non fanno che esercitare il ruolo di comitati di propaganda delle decisioni prese altrove, proprio per questa ragione, i loro sbandierati interventi di cosmesi correttiva non daranno mai risposta alcuna alle piaghe sociali del III millennio. Crediamo, al contrario, che una ripresa decisa dell’antagonismo e della lotta di classe, nel nostro e negli altri paesi, debba necessariamente partire dall’analisi profonda, prima, e dalla recisone decisa, poi, di questo nodo epocale.
E invece.. la Sinistra neoliberista si accoda a quanti, prendendo a pretesto 6 macchine bruciate nel corso di un corteo, invocano leggi speciali, fermi e arresti di polizia preventivi, daspo ecc. ecc.
All’interno di questa “sindrome di Weimar” si consuma la parabola pavloviana del deputato Antonio Di Pietro capace di passare – nel giro di 2 settimane- dal massimalismo radicale del “ci scappa il morto in piazza” all’invocazione di una nuova legge Reale!

Le emergenze di questo Paese si chiamano: precarietà e povertà diffusa nell’universo giovanile, diritto alla casa e allo studio negati, disoccupazione dilagante, 4 morti sul lavoro ogni giorno.. potremmo andare avanti a lungo..
Qualcuno, invece, grazie al mistificatore e sapiente uso dei mezzi d’informazione, ha interesse nel farci credere che il vero mostro, da esporre al pubblico ludibrio, sia un ragazzino immortalato dai flash mentre tira un estintore in piazza.. Per favore non fateci ridere, anche perché, potrebbe essere proprio una risata quella che presto vi seppellirà.

Per la costruzione di un polo anticapitalista
Un nemico! Un fronte! Una lotta!

LA CACCIA ALLE STREGHE

18 ottobre 2011 8 commenti

Rispondiamo alle menzogne, ai teoremi assurdi, alle congetture deliranti elencando i fatti:
la Rash Roma ha sfilato lungo il corteo senza bastoni od altri oggetti “impropri”, portando bandiere e striscione, mettendoci la faccia, a volto scoperto. Se avessimo avuto intenzione di scatenare una “guerriglia urbana” per le strade della nostra città saremmo stati così sprovveduti da avere una presenza tanto riconoscibile?
Il punto è proprio questo: abbiamo marciato con un profilo netto, organizzato, visibile e di massa tutto il contrario, cioè, del castello accusatorio fatto di “organizzazione informale”, a piccoli gruppi, pronti ad infiltrarsi negli spezzoni altrui di corteo per scatenare violenze e per giunta, sempre ben attenti a celare la propria identità dietro un anonimato fatto di maschere e cappucci.
Quello che ci viene imputato, a torto, quindi, è immediatamente smentibile e confutabile dalla prova dei fatti, del materiale video e delle foto.

Ripetiamo, per chi fosse ostinatamente duro di comprendonio, quanto segue: nello spezzone che abbiamo contribuito ad organizzare, hanno sfilato migliaia di giovani che sarebbero arrivati in piazza San Giovanni, con le altre decine di migliaia di persone, se all’altezza di via Labicana non fossero stati travolti da un “carosello” di volanti della polizia che a circa 80 kmh ha di fatto investito i manifestanti e spezzato in due il corteo. Ovviamente non vedremo mai foto e articoli con titoli ad effetto su questa vicenda palesatasi IN UNA ZONA DOVE NON STAVA AVVENENDO NESSUN INCIDENTE.

La Rash Roma non ha bruciato macchine né distrutto madonnine, chi insinua il contrario, mente ben sapendo di mentire: le nostre pratiche sono altre e si svolgono, ogni giorno, nei quartieri alla luce del sole.
Forse è proprio questa presenza, il nostro radicamento nella conflittualità territoriale che a qualcuno sembra dare fastidio.

A breve, pubblicheremo la nostra analisi riguardo la sproporzionata deriva securitaria che, guarda caso, segue la partecipata manifestazione di sabato 15 ottobre e che accumuna il, fino a ieri “radicale” Di Pietro con il ministro Maroni e i fascisti di Casa Pound.

LA SANTA ALLEANZA DEI DEMENTI

18 ottobre 2011 2 commenti

L’Unità + Terra:
La mancanza di capacità analitica, il pressappochismo, l’assoluta incomprensione di fenomeni diversissimi tra loro e il gettarli nel medesimo calderone fatto di una mostruosa ignoranza (del presente come del passato) fanno di queste due testate la retroguardia dell’informazione.
Le “Tre frecce” simbolo dell’antifascismo da quasi un secolo, attraverso le penne di questi signori, diventano segno dell’estrema destra.
Povero Gramsci…