questa rabbia è l’unico futuro che abbiamo!
Molti hanno scritto sul 14 dicembre, rispolverando termini pensati per altre proteste, scorgendovi analogie nelle dinamiche, descrivendo le forme della rivolta per dargli un significato e trarne le prospettive di lotta futura.
La varia umanità presente in piazza: studenti, salariati, persone comuni esasperate dalla totalizzante precarizzazione di ogni aspetto della propria vita, dalle ipoteche sul proprio futuro, dalla mancanza di risposte alle richieste fatte a una classe politica autoritaria, unanimamente rifiutano il becero tentativo di ricondurre la manifestazione a mera esplosione di violenza cieca e distruttiva, a cui far seguire l’approvazione di nuove norme repressive.
Mentre i media mainstream demonizzano la piazza, facilitando il potere nel non dare risposte agli interrogativi e ai bisogni riaffermati il 14 a Roma, probabilmente la migliore replica alle loro menzogne sono le immagine dirette di quel pomeriggio.