ERRICO MALATESTA
22 luglio 1932/22 luglio 2011 – 79° anniversario dalla morte
Condottiero dell’Anarchia, martire della libertà e della classe operaia.
Uomo di rara tensione etica seppe guadagnare attorno alla sua figura la stima e la fiducia non solo dei militanti anarchici ma dei sovversivi di ogni tendenza, indipendentemente dalla fede politica.
Sempre in prima linea, negli anni del Regime scelse volontariamente di non abbandonare Roma e l’Italia per continuare senza posa la lotta contro il fascismo. Fu tra i pochi e pagò con la soppressione di ogni libertà personale, persino quelle più basilari.
Il giorno del suo funerale, il 22 luglio 1932, le autorità fasciste vietarono le pubbliche esequie e ricorsero ad ogni mezzo, compresi quelli più sleali, per impedire che il popolo di Roma portasse il proprio saluto all’apostolo della Rivoluzione Sociale.
Oggi, 79 anni dopo, resta un’anonima tomba nel cimitero Verano e l’esempio incrollabile di uomo coraggioso, sincero, incorruttibile che rifiutò gli agi e i privilegi della politica di palazzo per vivere, da semplice elettricista, col popolo e per il popolo coerentemente coi propri ideali.
Onore a lui.
“La libertà che noi vogliamo per noi e per gli altri, non è la libertà assoluta, astratta metafisica, che in pratica si traduce fatalmente in oppressione del debole; ma è la libertà reale, la libertà possibile, che è la comunanza cosciente degli interessi, la solidarietà volontaria.”