Picchetti anti-sfratto: una realtà quotidiana

ALBA MECCANICA

Il giorno di solito comicia sporco.
Oramai ci siamo abituati. Ogni mattina a PICCHETTARE famiglie in crisi economica colpite da provvedimenti esecutivi, è un rituale quasi ossessivo, con scene che si ripetono nel tempo.
Questa mattina in VIA FURINI 4 gli scenari iniziali erano pìù inquietanti del solito.
Due blindati di POLIZIA, una volante, l’immancabile DIGOS e una cinquantina di sfrattati con aderenti al Movimento di Lotta per la Casa,
una donna sola con due figli, che ha vissuto la “strada” come condizione oggettiva per anni. Un passato tra centri di accoglienza e panchine dei giardini. Finalmente una casa e un lavoro, seppure precario. Tre anni di vita e poi, immancabile, lo sfratto per morosità.
Le istituzioni che continuano a RESPINGERE richieste di intervento, punteggi raccattati con fatica per Bandi inaccessibili.

Alla fine l’Ufficiale Giudiziario che SOSPENDE lo sfratto per MOTIVI DI ORDINE PUBBLICO e rimanda gli atti al Giudice. In poche parole lo sfratto in futuro sarà trasformato in uno SGOMBERO senza appello.

Di sicuro restano rabbia e amarezza. In una campagna elettorale che non contempla gli effetti devastanti della crisi.
Da crisi a crisi, cercheremo con la MOBILITAZIONE PERMANENTE DI FARGLI PRENDERE UNA CRISI DI NERVI, riprendendoci bisogni e diritti oggi negati.

GLI SFRATTATI DEL MOVIMENTO DI LOTTA PER LA CASA

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