Pisa- Contestato Profumo, scontri tra studenti e polizia

alt Da Infoaut Pisa – Questa mattina il ministro dell’istruzione Profumo era ospite della Scuola S.Anna per partecipare ad un convegno dal titolo “Uguaglianza dei meritevoli”, con lui il presidente della Scuola Giuliano Amato, possibile futuro capo del governo. Dunque l’ennesima passerella di politici che, nel chiuso delle loro stanze, vorrebbero discutere e decidere del futuro di tanti e tante. Ma gli studenti e le studentesse dell’università di Pisa non ci stanno, non accettano la presenza di questi personaggi nella propria città e stamattina si sono radunati davanti alla scuola per portare il loro dissenso.

Decine di studenti borsisti, ex-borsisti, pendolari, fuori sede le cui famiglie stanno pagando la crisi e non riescono più a mantenere i propri figli in un’università che taglia i fondi del diritto allo studio, in una città in cui gli affitti per case fatiscenti sono altissimi, i servizi sempre di meno e accessibili a pochi.

In questo contesto il ministro Profumo stamattina ha dato vita ad un incontro i cui temi sono intrisi della retorica del merito e della competizione, una retorica che gli studenti e le studentesse hanno rispedito al mittente portando la propria voce fuori dalla sede dove si stava svolgendo l’incontro.

Qui, come già visto e rivisto in tante altre occasioni, a proteggere i “potenti” c’erano schierate le forze dell’ordine che non hanno esitato a caricare più volte gli studenti, alcuni dei quali sono rimasti contusi, uno dei manifestanti è stato ferito alla testa ed è dovuto ricorrere alle cure in pronto soccorso.

Nonostante le cariche e i tentativi di intimidazione da parte della questura, gli studenti e le studentesse hanno proseguito sulla strada della contestazione, il presidio si è ingrossato e in centinaia hanno deciso di sfilare in corteo non autorizzato per le vie del centro. Subito la manifestazione ha raggiunto un altro ingresso della scuola che è stato trovato barricato dall’interno…il ministro Profumo vuole che il suo decreto sull’università venga approvato, che l’università si trasformi in un luogo di mera competizione e di guerra tra poveri, ma pretende anche che gli studenti, sulle cui teste decide, siano tenuti a debita distanza!

Il corteo ha poi raggiunto le facoltà del centro, tanti studenti e studentesse si sono uniti alla protesta. Al grido di “ma che competizione, che meritocrazia, i nostri diritti non li portate via”, i manifestanti hanno deciso di occupare la sede del Dsu, l’azienda del diritto allo studio, i cui dirigenti sono tra i maggiori responsabili di una gestione delle risorse verso l’alto che porta loro ad avere stipendi altissimi e gli studenti ad essere tagliati fuori dall’assegnazione delle borse di studio.

Lungo il percorso, molti gli interventi che hanno sottolineato le condizioni di vita precarie a cui è costretto chi frequenta l’università: la mancanza di posti letto e servizi, i ritmi insostenibili di esami e lezioni, il taglio dei corsi di studio, la chiusura degli spazi come le aule studio. Nel frattempo, l’università lascia interi edifici abbandonati e li mette nei piani di alienazione per poi svenderli allo speculatore privato di turno.

A tutto questo gli studenti hanno già cominciato a rispondere con la riappropriazione: proprio una settimana fa, a Pisa, l’assemblea di ateneo ha deciso di occupare un edificio sfitto dell’università per trasformarlo in uno studentato autogestito.

La contestazione di questa mattina dunque è solo una tappa di un percorso che vedrà gli studenti e le studentesse, giorno dopo giorno, riappropriarsi di quanto i ministri di turno, i dirigenti delle aziende per il diritto allo studio, i baroni dell’università e i rettori, vorrebbero sottrarre.

Possono rinchiudersi nelle loro stanze, sbarrare porte e cancelli, schierare le forze dell’ordine, alzare scudi e manganelli, ma nessun ostacolo potrà fermare studenti e studentesse che hanno deciso di lottare per il proprio futuro e per una vita dignitosa.

Leggi anche:

Il vostro merito, la nostra escusione. Riprendiamoci il diritto allo studio (il comunicato degli studenti e delle studentesse)

Di seguito il comunicato dell’Assemblea Aula R di Pisa

NE’ MINISTRO, NE’ MILITARI!

Oggi Pisa è teatro di due avvenimenti importanti e legati tra loro: è prevista la presenza del Ministro Profumo e l’incontro dei militari con i bambini delle scuole primarie della città, nella cosiddetta “Giornata della Solidarietà”.

Facciamo parte di un’università sempre più assoggettata agli interessi dei privati, colpita ripetutamente da tagli selvaggi al diritto allo studio e alla didattica, perciò siamo in piazza per esprimere il nostro fermo dissenso contro chi alimenta la disuguaglianza sociale e viene a parlare di “Uguaglianza dei meritevoli”.
La scelta del luogo dell’evento presso la scuola superiore S. Anna, inoltre, ricalca un copione già visto svariate volte negli ultimi anni, “poli di eccellenza” che diventano teatri della propaganda anti-egualitaria mascherandola con l’effimera meritocrazia.

La volontà è quella di rendere un privilegio per pochi quello che dovrebbe essere un diritto per tutti.

Anche la giornata della solidarietà si inserisce in questo quadro generale, in cui l’istruzione pubblica è asservita agli interessi economici dei privati e strumentalizzata da visioni politiche militariste.
Sono proprio i bambini delle scuole elementari e medie i primi a subire il processo di strumentalizzazione dell’istruzione pubblica alle logiche dei “garanti della pace”, poiché vengono continuamente esposti al contatto con reparti storicamente noti per la loro violenza ingiustificata contro i civili, come la Folgore. È ormai evidente come le “missioni di peacekeeping” siano espressione di meri interessi economici, a discapito dei popoli che subiscono l’esportazione della cosiddetta “democrazia occidentale”.
La Giornata della Solidarietà così intesa si riduce a una parata militare a tutti gli effetti, nella quale si educano i bambini a interiorizzare come valori i concetti ormai tristemente conosciuti in Italia di patria, nazione e onore, filtrati e mascherati attraverso il mito degli “italiani brava gente”.

Si vuole far dimenticare che queste guerre hanno provocato e continuano a provocare la morte di milioni di civili, tra cui moltissimi bambini, altro che solidarietà! Si vuol far dimenticare soprattutto che la guerra è proprio dentro di noi, a due passi da casa. Pisa viene sempre più trasformata in una base militare: dall’aeroporto a pochi chilometri dal centro cittadino, di cui è in corso l’ampliamento come HUB militare nazionale, decollano già aerei carichi di armi, tra cui si presume proiettili all’uranio impoverito.

Riteniamo pertanto inaccettabile sia la visita del Ministro Profumo, che aggiunge l’ennesimo tassello al processo di affossamento del sistema dell’istruzione pubblica, sia la Giornata della Solidarietà quale mezzo di diffusione di una cultura militarista.

NO ALLE VUOTE RETORICHE ISTITUZIONALI!

BASTA RACCONTARE MENZOGNE AI BAMBINI, LE VOSTRE MISSIONI ESPORTANO GUERRA, NON PACE!

Assemblea Aula R

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