Se le migrazioni fossero davvero “invasioni”, l’Europa tremerebbe sul serio!

Varie organizzazioni umanitarie e le Nazioni Unite ci informano che l’Europa dovrà accogliere nei prossimi anni almeno un milione di disperati.

Poca cosa, dal momento che il quadro si presenta ancora più sconfortante, quando si consideri che circa 60 milioni di persone sono costrette a fuggire dalle loro case in tutto il mondo (secondo il rapporto global trends 2014 dell’ UNHCR o ACNUR, Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, un  incremento di oltre otto milioni tra rifugiati, richiedenti asilo e sfollati interni, il più alto registrato in un solo anno).

Riflettiamoci un attimo:  almeno…un milione ?! Però, in questa Europa patinata, l’Europa di Schengen, già dimentica delle devastazioni causate dalla ex Jugoslavia, poi in Libia, e in seguito a quelle in Afghanistan e in Iraq e poi in Siria e Ucraina, e che ostentò unità in piazza con Charlie Hebdo, oggi, da Ventimiglia a Calais a Lampedusa, si continua a litigare sulla distribuzione di… a mala pena 24.000 profughi ! Che siamo ormai nell’epoca dei paradossi e della menzogna da parte dei governanti su scala allargata, se prima di questi ultimi due anni ciò era solo una sensazione,  è diventato, oltre che una realtà tragica con lo stato di guerra di tutti contro tutti in cui il mondo si è cacciato, anche la vera emergenza, la migliore arma per tenere le popolazioni in uno stato di ignoranza per alimentarne la paura e la manovrabilità.

F. Fossi, dell’ufficio stampa dell’UNHCR [1], riassume: nel 2014, in media, ogni giorno 42.500 persone sono state costrette a fuggire dalle proprie case… a oggi in tutto il mondo una persona ogni 122 è rifugiato, sfollato o richiedente asilo. E’ noto che la Siria è oggi il Paese che dà origine al maggior numero di rifugiati nel mondo: quasi 4 milioni di rifugiati e 7,6 milioni di sfollati. Si aggiunga poi la crisi in Iraq, con oltre 3 milioni e mezzo di sfollati alla fine del 2014. In Europa il massimo incremento di sfollati è stato durante il 2014 anche a causa del conflitto in Ucraina, con +51% di persone costrette alla fuga. In Turchia, oltre un milione e 500 mila rifugiati siriani nel il 2014. La cifra dovrebbe far pensare i rimbambiti seguaci di Salvini e soci, ossessionati dalla menzogna cinica dell’invasione.

Le “invasioni”, per chi non lo sapesse, sono sempre composte di gente in armi, e non di desperados ridotti alla fame senza scarpe, spesso nudi e per oltre la metà… bambini. Ma la falsità più dissennata è quella che vuol millantare l’Europa o comunque i paesi ricchi come la mèta prediletta di questi cosiddetti invasori. Chi fugge dalla fame, dalle guerre e persecuzioni, non sceglie di fuggire, ma vi è costretto, e la mèta non può essere un paradiso lontano ma un paese il più vicino possibile, da cui poter tornare prima o poi in tempi migliori. Ma guardando ai dati, in realtà ben l’87% dei rifugiati nel mondo (circa 9 su 10) sono ospitati nelle regioni, nei Paesi considerati economicamente meno sviluppati .

[1] Intervistato da M. Guerra per Radio Vaticana,

in Rapporto Acnur: aumento senza precedenti di rifugiati e profughi

http://www.news.va/it/news/rapporto-acnur-aumento-senza-precedenti-di-rifugia

Il rapporto è qui

http://marisdavis.com/foundation/doc/varie/UNHCR_GlobalTrends2014.pdf

Dante Lepore

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