Casapound, ultimo round (a Coverciano)

31 marzo, giornata di armi e bagagli a Coverciano: Casapound Firenze, capeggiata dal perdigiorno Di Giulio (Responsabile Provinciale) ha passato mezza giornata ad inscatolare e portare via quei pochi testi revisionisti che occupavano la libreria “Il Bargello”. Bagagli, ma anche armi. Infatti il capetto di Casapound, assieme ai suoi sgherri romani, forse accorsi in aiuto per il trasloco, consegnava pure la loro maschera di “bravi ragazzi”. I fascisti, armati di un pappagallo e varie spranghe di ferro, hanno minacciato in pieno giorno tre abitanti del quartiere che stavano sostando davanti al forno chiedendosi cosa stesse succedendo.

Ciò che denunciavamo, da quando questa libreria ha aperto, si è fortunatamente verificato solo al momento di abbandonare il campo. Ci chiediamo a quanti episodi del genere avremmo assistito nel corso dell’ultimo anno, se non ci fosse stato il quotidiano intervento dell’assemblea.

Un anno in cui, prima dell’apertura della libreria, i fascisti tentarono di vergare scritte sui muri ed attaccare manifesti, azioni che non sono state permesse grazie alla vigilanza dell’assemblea e ad un quartiere che li ha lasciati sempre isolati. Non solo un quartiere ma anche una città, viste le tante persone accorse ai presidi ed ai cortei organizzati in questi mesi.

Ognuno di quegli studenti, lavoratori, pensionati o disoccupati intervenuti, è cosciente che il fascismo è una delle tante espressioni del sistema: perchè aiuta i potenti contro l’organizzazione delle lotte sociali.

Scendere in piazza, quindi, è importante ed utile per rinfrescare la mente anche a chi se n’è scordato…

Noi non abbiamo dimenticato quando Casapound si presentava come una proposta di aggregazione nel quartiere in un momento in cui “la tecnologia moderna diventa sempre più ingombrante”. Riportiamo questo curioso estratto del loro primo volantino, in quanto agli albori la libreria stava aperta qualche giorno la settimana, sì e no un’oretta per utilizzare il computer. E Facebook era l’unica piazza concessa a queste canaglie.

Se non fossero stati fascisti ci avrebbero fatto solo pena!

Ma nell’ultimo anno i “bravi ragazzi” hanno invitato criminali internazionali del calibro di Andrea Antonini e Gianluca Iannone, attaccato odiosi manifesti sui muri delle nostre case, inneggiato al 15-18 come se la guerra fosse un evento da festeggiare e fatto foto a pacchi di pasta millantando una raccolta alimentare.

L’ultima genialata è stata coprire un graffito apparso ai giardini della Torre “UNICI STRANIERI – FASCISTI NEI QUARTIERI” con una bella mano di verde scuro, “un troiaio” che toccherà riparare a chi veramente in questo quartiere ci vive, a differenza loro.

Casapound a Coverciano ha portato solo polizia, come loro scorta personale a nostre spese; denunce a tante persone che si sono adoperate per cacciarli e preoccupazione in tutto il quartiere!

Il lavoro svolto dall’assemblea antifascista conferma che solo la mobilitazione e la lotta dal basso portano ai risultati sperati. Le istituzioni ancora una volta si sono dimostrate incapaci di dare un seguito pratico alle proprie posizioni, infatti “RICORDANO LE RESISTENZE DI IERI E LASCIANO APERTE LE SEDI FASCISTE NEI QUARTIERI”, come abbiamo fatto notare nuovamente pochi giorni fa.

Casapound è fuori da Coverciano, come volevamo, ma i conti non si chiudono fino a che rimarrà anche una sola sede fascista in qualsiasi luogo.

FUORI I FASCISTI DAI NOSTRI QUARTIERI !

Assemblea Antifascista Q2 

email: coverciano.antifa@gmail.com

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