Più di mille studenti in piazza a Firenze: cariche della polizia di fronte al Galileo

 Più di mille studenti in corteo a Firenze, cariche della polizia di fronte al liceo Galileo. 

La mobilitazione è iniziata per opporsi all’alternanza scuola-lavoro della “buonascuola” del Governo Renzi, la repressione nelle scuole (5 in condotta, cani antidroga, telecamere) e i test Invalsi.

Purtroppo, anche stamattina abbiamo avuto una conferma di quale sarà l’andazzo, dopo quanto visto un anno fa. 

Ma nonostante ciò si annunciano nuove iniziative: dopo le denunce e gli sgomberi dello scorso anno da parte di Questura e presidi sceriffo, sarà necessario capire come affrontare le forze della repressione e, possibilmente, includere più studenti possibile, senza lasciarsi andare alle solite diatribe fra sigle. 

Qui la piattaforma e i volantini degli studenti per la giornata di oggi. Di seguito il comunicato degli Studenti Autorganizzati dopo i fatti di questa mattina.

Oggi siamo scesi in piazza per dire la nostra, eravamo tanti, e non solo perché era il primo corteo dell’anno, non solo perché l’autunno è caldo, grazie anche al percorso che abbiamo costruito insieme, alle parole d’ordine che abbiamo scelto, alle rivendicazioni che abbiamo fatto nostre.

Sfruttamento, nozionismo, competizione, presidi sceriffo tante erano le parole d’ordine contro una scuola che ci vuole come automi, che ci insegna a essere i migliori a discapito degli altri e a chinare la testa davanti ai nostri superiori.

Nessuna di queste è stata ascoltata, nessuna delle rivendicazioni discussa, la risposta della preside del liceo agli studenti che, stanchi del clima carcerario della scuola volevano prendersi il diritto di parola che lei gli nega, è stata quella della polizia.

Oggi in piazza abbiamo vissuto quella che nelle scuole, come nelle piazze e in ogni ambito nelle nostre vite è la repressione, e non ci stancheremo mai di ripetere che le uniche risposte sono lotta e solidarietà.

Lotta dentro le nostre scuole, nelle piazze sui posti di lavoro, solidarietà non come una parola vuota, ma come la volontà di organizzarsi insieme per rispondere attivamente alla repressione, solidarietà umana perché nessuno che ne è colpito deve essere solo!

ALLE ORE 18 TUTTI DAVANTI ALLA PREFETTURA, È LÌ CHE DOBBIAMO PORTARE LA NOSTRA SOLIDARIETÀ CON UNA PRESENZA NUMEROSA E DETERMINATA!

LA NOSTRA SCUOLA NON HA PADRONE
LOTTA SOLIDARIETÁ ORGANIZZAZIONE!

Studenti Autorganizzati

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