Sugli arresti del 4 maggio e del 13 giugno 2011

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E’ necessario fare chiarezza su quanto successo a Firenze riguardo le misure repressive del 4 Maggio e del 13 Giugno 2011, i teoremi giudiziari sostenuti dalla questura che parlano di associazione a delinquere e vorrebbero far passare come atti di delinquenza momenti di ribellione, riguardo il tentativo di criminalizzare chi a Firenze ha portato e continua a portare avanti rivendicazioni sociali e istanze conflittuali. Abbiamo raccolto, con questo preciso obiettivo, alcuni comunicati delle realtà fiorentine che hanno subito la repressione e di quelle che hanno espresso la propria solidarietà, nelle parole e nei fatti, verso un movimento che cominciava a fare paura, in quanto si poneva al di fuori degli schemi istituzionali e legalitari, riuscendo ad aggregare centinaia di persone, soprattuto studenti.

Cosa è successo il 4 maggio e il 13 giugno a Firenze.

Sul 4 maggio:

Il 4 maggio all’alba, la DIGOS di Firenze, con il contributo “informativo” dell’ufficio centrale dell’UCIGOS e dell’AISI (il servizio segreto interno) ha svolto un’operazione che ha portato a 22 perquisizioni, 17 obblighi di firma e 5 arresti domiciliari come misure preventive e cautelari . Il procedimento, ancora nella fase delle Indagini Preliminari, non si limita all’uso di queste misure cautelari ma rischia di coinvolgere ed allargarsi ad altre 78 persone indagate a vario titolo.

Il PM Tommaso Coletta, sostenuto da un dossier abnorme della polizia politica di Firenze ed il GIP Giacomo Rocchi, hanno avallato l’accusa di associazione a delinquere (art.416) finalizzata ad una serie di reati (istigazione a delinquere, oltraggio a pubblico ufficiale, deturpamento e imbrattamento, manifestazione non autorizzata, resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio) per i presunti membri del gruppo “Spazio Liberato 400 Colpi” e per numerose altre persone impegnate nelle mobilitazioni e nelle proteste del movimento contro la riforma Gelmini tra il 2009 e l’inverno 2010. Tutte le persone coinvolte in questa operazione repressiva hanno partecipato attivamente nei propri ambiti di studio, di ricerca e di lavoro precario alle lotte sociali contro la cosiddetta “riforma Gelmini” ed hanno condiviso iniziative culturali, politiche e di solidarietà con tutte le realtà autonome e di base della città di Firenze. Sono nostri amici, compagni, colleghi, sono parte di noi, della quotidianità di quella parte di città che non accetta passivamente la progressiva mercificazione dei saperi, la distruzione dell’università e della scuola come luoghi di condivisione, di formazione, di crescita collettiva e personale. Sono parte di quelli che credono che Firenze come tante città d’Italia, sia antifascista nella memoria e nel cuore e che si sono opposti pubblicamente alle sfilate dei neo-fascisti, all’apertura delle loro sedi ed alla loro propaganda nefasta sia che venissero con la testa rasata o in doppiopetto. Condividono con molti milioni di persone nel mondo che la guerra e la repressione delle migrazioni siano delle pratiche inumane e per questo sono contro i CIE, credono che la città, come la terra, sia un bene comune di chi ci vive e ci lavora e non una proprietà privata da sfruttare escludendo la maggior parte degli abitanti. “Sostieni firenze 4 maggio” è una campagna per rifiutare la criminalizzazione dell’opposizione politica e sociale e Firenze come nel resto del paese ed a favore della piena libertà dei 22 compagni e compagne di Firenze colpiti dagli arresti domiciliari e dalle limitazioni della libertà personale durante l’operazione della DIGOS di Firenze del 4 maggio 2011. E’ anche un’iniziativa contro il tentativo di trasformare in atti delinquenza dei gesti di protesta e di ribellione, delle relazioni di amicizia, collaborazione e discussione che sono patrimonio di tutto il movimento contro la distruzione dell’Università pubblica ad opera del Governo Berlusconi con la cosiddetta riforma Gelmini. Infine vorrebbe essere uno spazio di confronto pubblico e di discussione sulle forme della gestione della sicurezza pubblica e della repressione del dissenso oggi in Italia, per diffondere una consapevolezza critica, estendere la solidarietà, inventare insieme forme di resistenza e percorsi di liberazione collettiva

Sul 13 giugno:

Già la retata del 4 maggio scorso aveva suscitato grande scalpore a livello cittadino e nazionale, con 5 arresti domicilari e 17 obblighi di firma: un tentativo evidente di frammentare il movimento, unito alla criminalizzazione mediatica di pratiche portate quotidianamente avanti dalle migliaia di persone scese in piazza durante le mobilitazioni di quest’anno.

A distanza di poco più di un mese la scena si ripete: stamani, 13 giugno, alle 6:30, 16 persone sono state svegliate da agenti della Digos nelle loro case. 6 di questi ragazzi sono ora agli arresti domicilari, con misure ancor più pesanti rispetto a quelle di maggio: non possono comunicare con nessuno, a meno che non viva nella loro stessa casa. A 9 è stato invece notificato l’obbligo di presentazione all’autorità giudiziaria, cioè l’obbligo di andare a firmare nel commissariato di turno svariate volte a settimana; come se non bastasse un compagno di Milano è stato rinchiuso in carcere, a San Vittore, dopo aver partecipato alla manifestazione in solidarietà agli arrestati di maggio. In totale gli indagati e i denunciati, tra studenti universitari, medi e compagni/e di realtà cittadine sono più di 90.

Quello di stamani si è configurato come l’ennesimo attacco alla libertà personale di ognuno a manifestare le proprie idee. Quest’anno Firenze è scesa in piazza per una scuola pubblica e accessibile a tutti, per città dove sia possibile porsi contro porvvedimenti del governo di turno senza essere manganellati, per un paese dove non esistano “lager democratici” dove persone vengono rinchiuse e umiliate, perché la memoria degli anni del fascismo non lasci spazio alle nuove destre: Firenze è scesa in piazza per un mondo migliore.

Riteniamo sia importante continuare a portare questi temi nelle piazze, manifestare contro ciò che di questo mondo ci digusta e per ciò che in questo mondo vorremmo creare. Durante quest’anno, come negli scorsi, nelle strade di Firenze non eravamo in 90. Eravamo migliaia. Facciamo appello proprio a queste migliaia di persone che con noi hanno condiviso momenti di lotta e di aggregazione, perché in questo momento tornino a manifestare le proprie idee nelle piazze e nelle strade, e perché portino la loro solidarietà ai compagni e alle compagne colpiti da questi provvedimenti.

Un abbraccio ai compagni e le compagne arrestati, amici, fratelli, che proprio in questo momento non devono mollare.

Ancora sugli arresti del 13 Giugno hanno scritto alcune realtà fiorentine. Questa seconda mandata repressiva, verificatasi a circa un mese di distanza dalla prima, è stata basata sulle reazioni tenute in piazza alle provocazioni di leghisti e sbirri della polfer, nel giorno in cui si erano verificati i primi arresti e si era radunato un corteo di protesta spontaneo nel centro della città.

Nuovi arresti a Firenze. Non si ferma l’attacco repressivo contro l’opposizione politica e sociale

Non si ferma l’ondata repressiva nei confronti delle realtà politiche e sociali fiorentine. Questa mattina, esaurita la cosiddetta “operazione “400colpi”, la Digos ha proceduto all’arresto di 7 compagni/e e l’obbligo di firma per altri 9.
Di questi uno è stato rinchiuso nel carcere di San Vittore, e gli altri 6 agli arresti domiciliari.
Le motivazioni sono riconducibili ai comportamenti tenuti durante le manifestazioni in risposta agli arresti del 4 maggio.
Non vogliamo stare qui a disquisire sulla entità dei fatti per i quali sono state emesse le custodie cautelari, o se siano o meno troppo pesanti, ma ci interessa rilevare il quadro repressivo che da troppo tempo impunemente si dispiega su tutte le componenti sociali e politiche nella nostra città.
Il clima è cambiato e non ci vuole molto a capirlo, ma nemmeno può essere una facile semplificazione o una sua inconscia accettazione.
Hanno iniziato con gli avvisi orali per gli studenti, hanno proseguito con sei mesi di arresto per un semplice petardo, con gli arresti della famosa operazione 400 colpi, con gli obblighi di firma, con la presunta associazione a delinquere per giustificare le misure cautelari, per arrivare poi agli arresti di oggi. Trentacinque compagni/e tra studenti, militanti di centri sociali sono attualmente sotto misure restrittive, ovvero resi inoffensivi, privati della libertà individuale, ma allo stesso tempo privati della loro possibilità di essere in prima persona dentro le lotte di cui sono parte, e continuano ad esserlo al nostro fianco.

Firenze città aperta! Questo era lo slogan con cui veniva elogiata la Firenze del social forum. Se non pensavamo che lo fosse allora, è ben chiaro a tutti che ancor meno possa descrivere quella attuale.

Firenze città della repressione, degli spazi chiusi, delle piazze blindate, degli sgomberi dei richiedenti asilo, delle operazioni mediatiche ben funzionali alle strategie repressive verso le legittime richieste degli studenti. La città dove anche l’Ataf partecipa attivamente alla repressione con le denunce verso i manifestanti per interruzione di pubblico servizio.
Un clima in cui sarebbe un errore non sentirsi direttamente coinvolti per chiunque pensi che sia necessario non sottacere davanti alle ingiustizie, non fermarsi davanti ai divieti o alle nuove disposizioni restrittive quando le ragioni di chi lotta sono quelle della “giustizia”, quella vera. La giustizia che non nasce dai tribunali, dalle divisioni investigative, ma quella che da sempre anima le istanze di chi lotta in una fabbrica come in una scuola, nelle carceri e in un quartiere.

SOLIDARIETA’ A TUTTI/E I COLPITI DALLA REPRESSIONE

Centro Popolare Autogestito Firenze Sud
Cantiere Sociale K100
Collettivo Politico Scienze Politiche
Collettivo di Lettere e Filosofia

Al fine di decostruire i teoremi giudiziari della questura è importante mettere in evidenza quali siano state le pratiche e le azioni portate avanti dai compagni fiorentini, quali siano stati i momenti di aggregazione e di lotta, dove e come si è verificato un conflitto all’interno della nostra città. Qui parlano di associazione a delinquere, ma se chi lotta è delinquente, allora siamo tutti criminali. Così abbiamo scritto all’indomani degli arresti e così continuiamo a ripetere quando questura e giornali costruiscono accuse ad hoc per reprimere ed emarginare chi non accetta le logiche dettate dal profitto e si organizza per contrastrarle.

BREVE CRONOLOGIA DELLE INIZIATIVE DEGLI ULTIMI ANNI (dal dossier scaricabile in cima al post)

Antifascismo
2009
· 28 maggio: presidio antifascista a Firenze
· 11 giugno : presidio antifascista a Rignano
· 26 giugno: Corteo contro apertura sede Casapound
2010
· 6 febbraio: Presidio regionale antifascista a Firenze
· 13 aprile: giornata antifascista al polo di Novoli contro la presenza dei fascisti nelle facoltà
· 25 aprile: Giornata antifascista a Santo Spirito; Corteo cittadino, corteo studentesco
· 25 novembre: Contestata l’On. Santanchè; Nel pomeriggio dello stesso giorno viene occupata la facoltà di Lettere e Filosofia in Piazza Brunelleschi in segno di protesta per quanto accaduto a Novoli e contro il DDL 1905.
2011
· 5 febbraio: corteo antifascista; contro-manifestazione al corteo in memoria dei “martiri” delle foibe; al corteo era presente anche la Giorgia Meloni.
· 26 marzo: Iniziativa ANTIFASCISTA in piazza Alberti per il sessantasettesimo anniversario dell’eccidio di Campo Marte.
· 25 aprile: Giornata antifascista a Santo Spirito; Corteo cittadino, corteo studentesco

Studenti in lotta
2009
· 11 maggio: caricato un corteo spontaneo di 50 studenti fra medi a universitari
· 16 maggio: corteo contro la repressione a Firenze, dopo cariche 11 maggio
· 17/18/19 maggio: controvertice al G8 University summit, Torino
· 27 maggio: Contestata la l’Oreal a Novoli
· 9 ottobre: primo corteo studentesco dell’anno scolastico/accademico
· 17 novembre: corteo studentesco
2010
· 10 marzo bloccato il senato accademico contro il processo di Bologna
· 11-14 marzo: contro-summit a Vienna sul Processo di Bologna (Bologna Burns!)
· 16 marzo: Corteo studentesco Bologna Burns!
· 20 maggio: presidio no Gelmini
· 8 ottobre: primo grande corteo studentesco dell’anno.
· Ottobre: una dopo l’altra vengono occupate quasi tutte le scuole superiori di Firenze

·  15 novembre: corteo per la liberazione del Mannu a Pontassieve
· 12 dicembre: corteo regionale per gli arresti di Pistoia e di Firenze

2011

· 4 maggio: presidio-manifestazione in risposta agli arresti della mattina dello stesso giorno
· 5 maggio: cena in via del Parione davanti allo spazio liberato 400 colpi sotto sequestro
· 21 maggio: corteo cittadino contro la repressione per gli arresti del 4 maggio

Lavoro/Precarietà

2009

· 3 luglio: serata di solidarietà per i lavoratori GKN di campi bisenzio
· 4 luglio: presidio per Moustapha Scara, morto alla Fortezza da Basso smontando uno stand di Pitti uomo.
· 7 luglio: Volantinaggio a Pitti per ricordare Moustapha Scara
· 23 ottobre: sciopero generale e manifestazione regionale
· 23 novembre: assemblea cittadina promossa da studenti e lavoratori in piazza Alberti

2010

· 25 gennaio: presidio lavoratori asili nido
· 1 maggio: Giornata di lotta e solidarietà al Fondo Comunista delle case minime, via rocca tedalda
· 15 maggio: presidio sotto la redazione del quotidiano “La Nazione” a Firenze

2011

· 28 gennaio: sciopero generale dei COBAS: 3000 tra studenti e operai attraversano il
centro e fanno irruzione in un cantiere della linea TAV bloccando i lavori per un’ora
· 4 aprile: Viale Dei Mille (sede ATAF) CORTEO al fianco dei lavoratori
· 6 settembre: sciopero generale: spezzone anticapitalista al corteo dei sindacati di base
Internazionale
2009

· 10 ottobre: manifestazione nazionale per la liberazione dei 5 eroi cubani. Milano
2010

· 20 febbraio: CORTEO internazionalista di solidarietà “TANTI POPOLI UN’UNICA LOTTA” a
Milano
· 8 maggio: presidio sotto il consolato spagnolo
· 20 maggio: presidio sotto il consolato Greco in concomitanza con il 3° e più partecipato
sciopero generale in Grecia
· 22 maggio: presidio in difesa della rivoluzione cubana
· 28 maggio: presidio per freedom flotilla sotto la prefettura
2011

· 22 marzo: presidio contro la guerra in Libia
· 2 aprile: manifestazione contro la guerra in Libia
· 6 aprile: Iniziativa su Rivolte, Guerra e Basi Militari @ CPA
· 17 aprile: presidio per ricordare Vittorio Arrigoni
· 6 maggio: corteo contro il governo della guerra, “fuori Frattini da Firenze”

· 17 novembre: in occasione della giornata internazionale per il diritto allo studio, un corteo di 5000 persone (tra studenti, ricercatori, precari e docenti dell’università) ha sfilato per le vie del centro. Poche ore dopo, al polo delle Scienze Sociali, un gruppo di studenti universitari occupa un aula nella facoltà di Scienze Politiche, denunciando la totale assenza di spazi di aggregazione e di discussione: nasce così lo Spazio Autogestito, uno dei luoghi centrali dell’organizzazione della successiva mobilitazione.
· 27 novembre: In contemporanea a dei blocchi del traffico in giro per la città, vengono calati degli striscioni contro la riforma dell’istruzione da alcuni dei principali monumenti della città: ponte Vecchio, ponte Santa trinita e la cupole del Duomo
· 29 novembre : un gruppo di 300 studenti si è diretto in corteo verso la stazione ferroviaria di Rifredi, occupando i binari e bloccando la circolazione di alcuni treni. La sera gli studenti occupano la facoltà di Scienze Politiche in vista del corteo del giorno dopo
· 30 novembre: in occasione della discussione alla camera del ddl Gelmini, migliaia di studenti dell’università di Firenze si sono concentrati al Polo delle Scienze Sociali di Novoli per dar vita a una lunga e determinata giornata di lotta
· 22 dicembre: corteo post 14 dicembre nel giorno dell’approvazione del ddl Gelmini 1905
2011

· 31 gennaio: contemporaneamente agli sgomberi avvenuti a Milano (spazio dell’Assemblea di Scienze Politiche) e a Napoli (Spazio Fanon e Spazio ZERO 81), anche a Firenze viene sgombrato lo Spazio Autogestito nella facoltà di Scienze Politiche.
· 14 marzo: contestata l’assemblea di presentazione della commissione statuto
Antirazzismo/No-CIE

2009

· 11 luglio: volantinaggio davanti alla Misericordia di pzza Duomo
· 1 Marzo: Sciopero Generale Dei Migranti. NESSUN UOMO E’ ILLEGALE!
· 26 luglio: presentazione dossier Toscana NoCIE a Piazzale Michelangelo
· 3 ottobre: presidio-manifestazione sotto la sede della croce rossa a Firenze
2010

· 13 gennaio: presidio antirazzista di fronte alla sede della Lega Nord a Firenze
· 1 Marzo: Sciopero Generale Dei Migranti. NESSUN UOMO E’ ILLEGALE!
· 25 settembre: giornata contro la costruzione di un CIE in TOSCANA e per la chiusura di tutti i CIE ESISTENTI
2011

· 1 Marzo: Sciopero Generale Dei Migranti. NESSUN UOMO E’ ILLEGALE!
Repressione/Solidarietà
2009

· 8 febbraio: presidio al tribunale dei minori in solidarietà agli studenti sotto processo
· 14 Giugno: Corteo contro la repressione a Prato
· 7 luglio: presidio contro arresti, fermi e repressione a Firenze e in Italia
· 8 luglio: Occupato il rettorato contro la repressione
· 8 luglio: presidio in solidarietà agli Aquilani caricati in piazza
· 10 luglio: corteo contro la repressione
· 13 luglio: presidio in solidarietà a Villa Panico e Riottosa
· 5 settembre: presidio in solidarietà ai detenuti del carcere di Sollicciano
· 6 novembre: presidio per la liberazione di Mannu.
· 7 novembre: corteo per la liberazione del Mannu a Firenze

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