Anche la Biblioteca Nazionale è una merce….senza frontiere

BIBLIOTECA NAZIONALE DI FIRENZE: ORA CI DIAMO AL GOLFRiceviamo e pubblichiamo il comunicato dell’associazione dei lettori della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze: pare che la direzione della biblioteca abbia in mente di utilizzare i locali interni per allestire un campo da golf con annessa partita, il 5 ottobre prossimo.  L’”evento” si chiamerà “In City Golf” e, come i lettori stessi sottolineano, si inserisce perfettamente nel solco tracciato dal sindaco di Firenze e dalla giunta comunale nella svendita di ogni bene per un immediato quanto agognato profitto. Come abbiamo avuto modo di far notare nel caso della cena targata Ferrari su Ponte Vecchio, questi episodi, ormai sempre più ricorrenti, confermano che certi beni sono tanto “comuni” quanto mercificati. E questo dipende dalla presenza o meno di chi può affittarli (vedi Montezemolo e co.) o, se va meglio, comprarseli per due spiccioli, come nel caso della svendita di Ataf a Ferrovie dello Stato (e quindi di gente come Mauro Moretti, responsabile della strage di Viareggio).

 ASSOCIAZIONE DEI LETTORI DELLA BIBLIOTECA NAZIONALE CENTRALE DI FIRENZE

                                                       COMUNICATO STAMPA

                           Da Biblioteca Nazionale a biblioteca… senza frontiere.

La Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (BNCF) diversifica gli svaghi. Dopo le serate dedicate alla danza (il tango nel 2011, la discomusic rimasta negli annali 2012), la Direzione della principale biblioteca italiana propone di passare a uno sport diventato di moda: il golf

http://www.sports-more.it/it/aktuelles.php

L’Associazione dei Lettori BNCF apprende con perplessità che la manifestazione “In City Golf” sabato 5 ottobre entrerà negli spazi della Biblioteca. Nello stesso giorno in cui l’AIB promuove il “Bibliopride” al fine di difendere e valorizzare il patrimonio bibliotecario italiano sempre più a rischio, verrà allestito all’interno della Biblioteca un putting green di 15 metri sul quale giocheranno i golfisti partecipanti all’evento. Sarà dunque questa la manifestazione di orgoglio della BNCF? Oppure è un’innovativa proposta di “Biblioglamour”? Come in altre occasioni,

                                   Assolettori esprime perplessità e preoccupazione.

Non si vede il legame di un evento del genere con i compiti istituzionali cui la BNCF dovrebbe attendere, tanto meno con la valorizzazione del patrimonio librario e artistico della Biblioteca. La Biblioteca pubblica dovrebbe costituire un presidio di democrazia, contribuendo, attraverso l’accessibilità del materiale che custodisce, al rafforzamento del senso di cittadinanza. Viene peraltro da chiedersi se la Biblioteca  ricavi  qualcosa a livello di immagine, pubblicità o denaro contante da tali iniziative. Il ritorno di immagine è quanto meno discutibile, quanto ai proventi, ci piacerebbe sapere se la BNCF ne ricaverà e, in tal caso, come pensa di impiegare questi eventuali introiti. Il contesto di questa vicenda è lo stesso che vediamo all’opera in tutta Italia (e Firenze si distingue per esempi continui, dall’affitto di Ponte Vecchio a quello di Palazzo Pitti):

                       una privatizzazione di fatto del patrimonio artistico e culturale;

l’idea che, in nome della salvezza di un patrimonio abbandonato da buone politiche pubbliche, si possano fare dei soldi (in genere pochi) svendendolo o affittandolo come “splendida cornice” per le manifestazioni più varie. Contestiamo – non solo come utenti della BNCF,  ma come cittadine e cittadini – la concezione della cosa pubblica che sottende a queste iniziative.

Leggi anche:

Ponte Vecchio merce comune: alcune considerazioni dopo la cena della Ferrari

Una vita senza senso nella città vetrina

“Chi comanda Firenze”: intervista all’autore Duccio Tronci

Dalla Edison a Red: ovvero il feticismo della merce-libro

Le mani sulla città: la gestione (speculativa) dello spazio a Firenze

Facebook

YouTube