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PALESTINA 01/10/2005
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Un rumore insopportabile

Dal 23 settembre la Striscia di Gaza è soggetta a un ulteriore tipo di attacco militare da parte di Israele: gli "attacchi sonori" causati dagli F-16. Si tratta di fortissimi rumori provocati dai jet militari che volano a bassa quota: viaggiando a una velocità inferiore a quella del suono e successivamente superandola, provocano infatti il cosidetto bang sonico, udibile anche a grandi distanze. Questi raid sonori si sono già ripetuti decine di volte, di notte e di giorno, terrorizzando la popolazione. L'intensità del rumore è così elevata che può causare la perdita dell’udito: danni di questo tipo sono già stati riscontrati tra la popolazione civile di Gaza, specialmente tra bambini e anziani, oltre a seri problemi per la salute mentale, dolori all'apparato uditivo, manifestazioni di incontrollabile fobia specialmente nei bambini e molte altre conseguenze. Gli attacchi piu' intensi sono avvenuti di notte, mentre le persone dormivano, causando elevato stress e paura.
Queste azioni sono un esempio di punizione collettiva operata da Israele contro la popolazione civile di Gaza. Il diritto di essere protetti da violenze fisiche e psicologiche è sancito nelle convenzioni di Ginevra: Israele, paese firmatario di queste convenzioni le sta violando chiaramente e in maniera sistematica. Medici professionisti che lavorano e vivono a Gaza e che hanno sperimentato tre attacchi di questo tipo testimoniano che queste aggressioni toccano il limite della sopportazione umana.

Appello redatto dai medici Tayseer Abu Morad e Samir Radi

IMC Beirut: Gaza "Withdrawal" a Smoke-Screen for Military Occupation
IMC Israel: Israeli refusniks - soldati israeliani che si rifiutano di prestare servizio nelle zone della striscia di Gaza
IMC Italy: Dossier Palestina
IMC Italy: Il muro illegale
Peacereporter: Più coloni, più muri: gli inganni del disimpegno di Mustafa Barghuti
Medioriente.net: Gaza, un buco sul confine


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ASSASSINIO IN COLOMBIA 14/09/2005
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Continua la mattanza dei sindacalisti

LUCIANO ENRIQUE ROMERO MOLINA, dirigente del SINALTRAINAL, è stato assassinato a Valledupar (Cesar).
Il suo corpo e' stato ritovato la mattina dell' 11 settembre legato, torturato e trafitto da 40 coltellate.
Luciano Romero aveva lavorato negli stabilimenti della NESTLE' per 20 anni ed era stato licenziato nel 2002 con motivazioni considerate illegali anche dal Ministero della Protezione Sociale.
A riguardo e' in corso una causa di lavoro contro le aziende NESTLE' COLOMBIA s.a., CICOLAC ltda. e DAIRY PARTENS AMERICAS MANOFACTURING COLOMBIA ltda.
Il sindacalista assassinato fu costretto a rifugiarsi in Spagna per le numerose minacce di morte ricevute. Era tornato a Valledupar all'inizio dell'anno, ottenendo misure di protezione da parte della Commissione Interamericana dei Diritti Umani (dell'Organizzazione degli Stati Americani) che dovrebbe impedire le violazioni dei diritti umani nel quadro dei conflitti interni o internazionali.
E' evidente come l'ingannevole processo di pace, avviato dal governo Colombiano con la "Legge di Giustizia e Pace", consenta ai gruppi paramilitari di massacrare la popolazione inerme nella piu' assoluta impunita'.
LE MULTINAZIONALI UCCIDONO 14/09/2005
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Continua la mattanza di sindacalisti in Colombia

Non si ferma, anzi aumenta la repressione ai sindacalisti in Colombia. Un duro attaco al SINALTRAINAL e ai lavoratori colombiani: LUCIANO ENRIQUE ROMERO MOLINA, dirigente del SINALTRAINAL e delegato presso la Fondazione Comitato di Solidarietà con i Prigionieri Politici, è stato assassinato a Valledupar (Cesar).

Lavoratore della Nestle per 20 anni, licenziato nel 2002 con motivazioni considerate illegali anche dal Ministero della Protezione Sociale, è stato visto in vita fino alle 9 di notte del 10 settembre, mentre la mattina del giorno dopo, 11 settembre, è stato ritrovato legato, torturato e presentava sul suo corpo 40 coltellate.
Negli anni scorsi Il sindacalista assassinato fu costretto a rifugiarsi in Spagna per le numerose minacce di morte ricevute. Tornato in Colombia aveva ottenuto misure di protezione da parte della Commissione Interamericana dei Diritti Umani dell'Organizzazione degli Stati Americani (OEA).

Il SINALTRAINAL è il sindacato colombiano che ha lanciato la campagna di boicottaggio internazionale contro Coca-Cola, accusata di utilizzare gli squadroni della morte per annientare qualsiasi opposizione sindacale alla sua politica di licenziamenti, precarizzazione e sfruttamento del lavoro.

E' evidente come l'ingannevole processo di pace, avviato dal governo Colombiano con la "Legge di Giustizia e Pace", consenta ai gruppi paramilitari di massacrare la popolazione inerme nella piu' assoluta impunita'.

Approfondimenti
[Audio] registrazione dell'incontro con Diego Paez del Sinaltrainal
Elenco dei sindacalisti assassinati In spagnolo
Campagna di boicottagio contro Nestlè. Italiano: 1 | 2 | Spagnolo
Diritti umani in Colombia(?) Spagnolo | Italiano: 1
Campagna di boicottaggio contro Cocacola. Italiano: 1 | 2 | 3 | 4

MESSICO - DIRITTI INDIGENI 12/09/2005
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Legge indigena? Resistenza indigena!

Dal 7 al 9 settembre varie comunità maya dello Yucatán, in Messico, hanno dato vita al P'uj - una battuta di caccia ai cervi - per rappresentare la capacità dei maya di organizzarsi intorno a un obiettivo comune. Il P'uj é stata una mobilitazione per riportare alla ribalta le parole e la memoria dei maya, gettate nell'oblio dal governo. La marcia di tre giorni é partita da Cisteil, luogo in cui nel 1761 iniziò la ribellione indigena contro il colonialismo spagnolo capeggiata da Jacinto Canek, ed é arrivata a Merida, capitale dello Yucatán, dove si vuole consegnare un documento al congresso locale.
Il documento "Non nel nostro nome" é l'espressione di un gruppo di maya che si oppongono alla nascita di una legge locale dei diritti indigeni e chiedono invece una riforma della Costituzione messicana che rispetti gli Accordi di San Andrés ([1] - [2]) firmati nel 1996 da EZLN, rappresentanti di vari popoli indigeni e rappresentanti del governo messicano.
Ma il P'uj é solo una delle forme di resistenza organizzate ultimamente dai gruppi indigeni messicani. In luglio si é tenuto a Città del Messico un incontro dal titolo "Le sfide dell'economia indigena", a cui hanno partecipato comunità e organizzazioni da tutto il Messico. Al termine dei lavori é stata prodotta la "Dichiarazione in Difesa dell'Economia Indigena": una risposta netta alle pressioni esercitate sul governo Fox dalle multinazionali interessate allo sfruttamento dei territori e delle risorse naturali indigene.
Ed é di fine agosto la notizia che il colosso Wal-Mart, dopo aver aperto nel 2004 un centro commerciale a ridosso delle piramidi di Teotihuacan, complesso archeologico e importante centro religioso per la cultura azteca ([1] - [2] - [3] - [4]), si sta ora "interessando" ad altre due città a forte presenza indigena: Pátzcuaro, nello stato di Michoacán, e Juchitán, nello stato di Oaxaca. Ma nemmeno stavolta le comunità indigene hanno intenzione di stare a guardare...

Per approfondimenti: il sito della campagna "Tampoco en nuestro nombre" || Indymedia Mexico || Indymedia Chiapas

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COLOMBIA 03/09/2005
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Re-plazados

Leggi gli aggiornamenti
Trovato un accordo con il governo colombiano dopo dieci giorni di occupazione.

Il 29/08/2005 300 famiglie di contadini erano entrate in 200 appartamenti rivendicando il diritto alla casa, alla salute e all'istruzione. Sono chiamati desplazados [ 1 | 2 | 3 ], perche' sono stati scacciati dalle loro terre e costretti a fuggire nelle città. Si tratta di contadini che non fanno parte di nessuna delle fazioni che animano il conflitto [ 1 | 2 | 3 ] che da più di cinquant’anni distrugge il paese, ma di questo conflitto sono loro a pagare il prezzo più pesante. Attraverso l'occupazione pacifica che portano avanti una parte di queste famiglie richiede di tornare alle loro terre; un'altra parte rivendica il diritto a pagare un regolare affitto per la propria abitazione, cosa che la condizione di desplazados assegnata loro dal governo attualmente vieta. Il governo colombiano sta rispondendo con lo spiegamento di forze armate e bloccando loro la fornitura di alimenti e acqua. Queste persone si ritrovano circondate da robocop, polizia ed esercito.
Non ci è data possibilita' di avere contatti con loro ne' di portar loro soccorso.

[aggiornamenti in italiano 1 | 2 | 3 | la polizia aggredisce giornalisti e sequestra documentazione]
[audio 1 | 2 | 3]
[foto 1 | 2 | 3]

[Indymedia Colombia]

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