pubblicato il 16.10.13
Priebke, caos e scontri ai funerali ad Albano Ingresso vietato ai neonazi, esequie sospese ·
Centinaia di persone in piazza: assassino
Priebke, caos e scontri ai funerali ad Albano Ingresso vietato ai neonazi, esequie sospese Centinaia di persone in piazza: assassino (ansa)
Lacrimogeni e tafferugli in serata tra militanti di estrema destra che hanno attaccato con caschi, cinghie e catene e manifestanti anti-Priebke. Due fermati. Gli incidenti davanti alla chiesa. Centinaia di persone ancora davanti ai cancelli della Confraternita lefebvriana dove, da metà pomeriggio, si trova il feretro dell'ufficiale Ss. Il primo cittadino aveva dichiarato: "Siamo sconcertati che si vogliamo celebrare qui i funerali" e aveva provato a vietare il rito poi imposto dal prefetto di Roma. Impedito l'ingresso dei neonazisti nella cappella e il prete lefebvriano interrompe la cerimonia. Contestati i religiosi. Il legale Giachini rimette il mandato
di SIMONA CASALINI, MARCO CIAFFONE e GABRIELE ISMAN
ROMA - Scontri con lacrimogeni in serata tra militanti di estrema destra e manifestanti anti-Priebke. Gli incidenti, con lanci di lacrimogeni, pietre e bottiglie, sono avvenuti davanti alla chiesa lefebvriana dove, da metà pomeriggio, si trova il feretro dell'ufficiale Ss. Una ventina di neonazisti con caschi, cinghie e catene ha raggiunto da una via laterale la folla che si accalcava all'ingresso dell'istituto religioso e ha cominciato la sassaiola. I manifestanti anti-Priebke hanno risposto. ma tutto è durato pochi minuti. E' intervenuta la polizia in assetto antisommossa. Quasi tutti gli estremisti di destra sono fuggiti, due sono stati fermati dagli agenti. La situazione resta tesa ma sembra tornata sotto controllo. E la salma del boia delle Fosse Ardeatine resterà probabilmente per tutta la notte ad Albano. Mentre a Roma cominciano le cerimonie per la Memoria, i 70 anni del rastrellamento del Ghetto, il 16 ottobre del 1943.
La giornata. Ore e ore di caos per i funerali di Erich Priebke, morto venerdi nella sua casa romana a 100 anni. Dal primo pomeriggio, prima decine poi centinaia di persone stanno tenendo in scacco Albano Laziale, la cittadina dei Castelli romani dove, dopo giorni polemiche e dinieghi, era previsto intorno alle 17 il rito funebre dell'ex ufficiale delle Ss all'interno della Confraternita lefebvriani San Pio X. Il feretro ha varcato i cancelli nell'istituto dei religiosi scismatici intorno alle 17,20, ed è stato subissato di insulti, pugni sulla vettura e grida di "assassini, fuori dal nostro paese". Ma in piazza poco dopo è apparso anche un gruppo di neonazisti al grido "Priebke è stato un grande" e "Boia chi molla". Poco dopo le 20, con la folla che non accennava a indietreggiare, la cerimonia funebre all'interno dell'istituto è stata sospesa. Il motivo? Il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, d'accordo con le forze dell'ordine, avrebbe vietato l'ingresso nella cappella ad un gruppo di appartenenti all'estrema destra e il legale di Priebke, Paolo Giachini, si sarebbe vivacemente opposto. Il sacerdote celebrante si è quindi tolto i paramenti e avrebbe lasciato il luogo della cerimonia.
Sospese le esequie "Il rito non è mai iniziato - ha dichiarato in serata l'avvocato Giachini, - Non l'ho autorizzato io, visto che i parenti e gli amici più stretti di Priebke sono stati lasciati fuori. C'era anche uno dei figli ma non lo hanno fatto entrare, perché fuori c'erano persone che picchiavano chi provava a entrare". E Giachini ha concluso dicendo: "Non sarò più io a occuparmi dei funerali, perché il mio mandato era quello di far celebrare un rito cattolico con dignità e così non è stato".
Il sindaco di Albano. Nel primo pomeriggio il sindaco di Albano, Nicola Marini, non appena ha saputo dell'intenzione di far celebrare nel suo Comune i funerali, si è detto "sconcertato e allibito per la scelta" e ha immediatamente emesso un'ordinanza che vietava il passaggio del feretro. Il prefetto di Roma, però, l'ha revocata. E, mentre il feretro è stato accolto tra grida e proteste, la gente ha continuato ad accalcarsi fuori dai cancelli per contestare la presenza del corpo del nazista. Fino a tarda sera Marini è rimasto in mezzo alla folla in strada.
I lefebvriani e la messa in latino. "Ad Albano è prevista una cerimonia religiosa con messa in latino a porte chiuse per amici intimi e familiari": l'aveva annunciato nel primo pomeriggio il legale di Erich Priebke, lasciando l'ospedale 'Gemelli', dove da venerdì era custodita la salma del capitano delle Ss poi caricata sul carro funebre. Il 'corteo', scortato da diverse auto delle forze dell'ordine, si è diretto verso il comune dei Castelli romani, dove intanto una folla si radunava davanti all'istituto San Pio X con un grande striscione di protesta: "Qui non ci deve venire".
A celebrare il rito funebre nella cappella del Sacro Cuore di Gesù ad Albano Laziale era previsto don Pierpaolo Petrucci, superiore dei lefebvriani di San Pio X. Che si aspettava polemiche per la decisione presa, ''ma per noi - ha detto - non c'è nessun risvolto. E' una celebrazione religiosa per un cristiano. Funerali, benedizione della salma tutto in forma privata. Basta". Nelle stesse ore, un altro lefebvriano, don Floriano Abrahamowicz dichiarava a una radio che "Priebke era un amico e lo considero un cristiano cattolico, un soldato fedele, unico caso di innocente dietro le sbarre. E non era nazista ma semplicemente un poliziotto della sua epoca". Abrahamowicz ha anche annunciato che sabato terrà una messa in sua memoria a Treviso.
La protesta. Vari momenti di tensione tra i manifestanti e le forze dell'ordine di fronte all'istituto. Uno dei funzionari di polizia ha tentato di allontanare la folla che premeva ai cancelli, generando però spintoni, urla rabbiose e indignazione. "Cercheremo di bloccare il passaggio del carro funebre - annunciava Ennio Morigi, segretario dell'Anpi di Albano - non possiamo accettare che questo boia sporchi la nostra cittadina". Altri momenti di tensione al passaggio di un prete lefebvriano che stava entrando nella chiesa: la folla ha tentato di aggredire il religioso che è stato protetto dalle forze dell'ordine. Il prete è entrato con difficoltà, tra insulti e strattoni. E' poi arrivato il feretro, accolto da calci, pugni battuti sull'auto e un lancio di monetine. Nella tensione, una donna è svenuta ed è stata subito soccorsa.
L'estrema destra. Ad Albano confluiscono anche una trentina di esponenti neonazisti che si fanno riprendere dalle telecamere a braccia tese. Tensione alle stelle. Davanti alla chiesa si fa vedere anche Maurizio Boccacci, leader della formazione di estrema destra Militia. "Una nostra piccola delegazione composta da 5 o 6 persone al massimo entrerà nella struttura per partecipare ai funerali privati di Priebke. Siamo qui per ricordarlo perché fa parte del nostro mondo", ha detto. "Sono qui perché partecipo a titolo personale - ha poi continuato - oggi è un giorno in cui si rispetta la morte di una persona poi dalla prossima settimana Dio vede e provvede". A chi gli ha chiesto il significato della frase, Boccacci ha attaccato il presidente della Comunità ebraica di Roma: "Riccardo Pacifici è sempre nei nostri cuori". Subito la risposta dell'Ucei: "Vicinanza e solidarietà al presidente della Comunità ebraica di Roma per le minacce del leader di Militia. Frasi sibilline e cariche di veleno che lasciano intendere azioni e intenzioni gravissime".
Allertato il cimitero di Prima Porta per la cremazione. A metà pomeriggio viene comunicato che il forno per le cremazioni in città resterà aperto fino a notte alta, probabilmente per l'arrivo del feretro di Priebke. Ma in serata, con il caos in piazza e il rito funebre sospeso, la possibile cremazione del corpo dell'ex ufficiale Ss viene rimandata e non è affatto data per certa. Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha commentato: "Priebke cremato nella capitale? Non mi risulta, bisogna chiedere al prefetto".
Braccia tese e slogan fascisti
La scomunica. "Ha diritto al rito funebre - dicono dalla Confraternita, scomunicata da Giovanni Paolo II e poi riabilitata da Benedetto XVI - il Vicariato ha solo detto di non avere ricevuto richieste, non ci pare che abbia vietato il funerale in chiesa'" E il rito è "per soli parenti e amici di Priebke: eventuali manifestanti e nostalgici non saranno ammessi nella nostra proprietà", assicura l'ordine che non gode di una forma canonica che lo riconosca ed è pertanto in una situazione di stallo: né dentro né fuori dalla Chiesa Cattolica.
La polemica sui funerali. Sulle esequie del capitano nazista, condannato all'ergastolo per la strage delle Fosse Ardeatine, da giorni si è scatenata la bufera. La sua morte è avvenuta a pochi giorni dalla ricorrenza del 70esimo anniversario del rastrellamento del Ghetto e il Vicariato nei giorni scorsi aveva stabilito: "no alle esequie dentro le chiese di Roma", e il prefetto e il questore della Capitale hanno vietato i funerali in forma pubblica e solenne. Il sindaco Ignazio Marino aveva inoltre deciso di non concederà un'eventuale sepoltura nel territorio della città per ragioni di ordine pubblico e perché "Roma è profondamente antifascista: sarebbe un'offesa alla città accoglierlo". Neanche l'Argentina lo vuole: il ministro degli Esteri Hector Timerman via twitter ha annunciato che "respingerà ogni procedura che possa permettere l'ingresso della salma del criminale Priebke" perché sarebbe "un affronto alla dignità dell'uomo". E no alla sepoltura anche dalla città natale in Germania
La comunità ebraica. "Non ci interessa tanto il funerale, quanto, piuttosto, il luogo dove verrà seppellito - ha osservato il portavoce della comunità ebraica di Roma, Fabio Perugia - Ci auguriamo che sia cremato e che le ceneri vengano sparse in mare. Non deve essere sepolto in Italia. L'Italia ha sofferto troppo per il nazismo e fascismo e Priebke non deve essere seppellito né a Roma né nel Lazio o nel resto del Paese. Non vogliamo che il suo funerale diventi un
evento, occasione per una manifestazione a suo favore e per dare modo ai 'nipotini di Hitler' o ai nostalgici del nazismo di farne un'idolo. E soprattutto, è fondamentale che il suo corpo non resti in Italia'', ha concluso Perugia.
http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/10/15/news/i_funerali_di_priebke_alle_17_ad_albano-68643001/?ref=HREA-1
Funerali Priebke ad Albano, caos e scontri: cerimonia sospesa. Due fermi
Dopo una giornata di proteste e polemiche la notte nella cittadina è iniziata con lancio di bottiglie e fumogeni ed esponenti di estrema destra armati di catene, caschi e catene che si sono scontrati con i manifestanti che erano contrari alla cerimonia per l'ex ufficiale nazista. La cerimonia, che sarebbe dovuta essere celebrata dai padri Lefevbriani, è stata sospesa. Nel pomeriggio braccio di ferro tra prefetto di Roma e sindaco. Il legale dell'ex Ss ha rimesso l'incarico
di Redazione Il Fatto Quotidiano
15 ottobre 2013
Funerali Priebke ad Albano, caos e scontri: cerimonia sospesa. Due fermi
Caos totale e scontri per i funerali mancati di Erich Priebke, il boia delle Fosse Ardeatine. La notte ad Albano Laziale è iniziata con lancio di bottiglie e fumogeni ed esponenti di estrema destra armati di catene, caschi e catene che si sono scontrati con i manifestanti che erano contrari alla cerimonia per l??ex ufficiale nazista: due i fermi. Ma tutta la giornata è stata condizionata da un clima incandescente e una tensione sempre più alta con il carro funebre colpito con calci e pugni al grido di assassini, un prete lefebvriano aggredito, gli agenti impegnati per tutto il pomeriggio di martedì a tentare di separare manifestanti ?? che cantavano ??Bella ciao? ?? e militanti di estrema destra ?? che facevano il saluto romano e gridavano ??Boia chi molla?. La cerimonia alla fine è stata sospesa e forse sarà definitivamente annullata.
E?? stato un pomeriggio confuso, dopo il via libera ai funerali del prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, contro la volontà del primo cittadino, Nicola Marini. A fine serata quindi il confronto ??armato? tra i cittadini scesi in piazza per protestare contro la cerimonia, prevista nell??istituto Pio X dei padri Lefebvriani e considerata offensiva per una città medaglia d??argento al valore della Resistenza, e il gruppo di estremisti di estrema destra. Mentre un gruppo di circa 400 manifestanti si trovava davanti all??ingresso principale dell??istituto per protestare contro la presenza della salma sul territorio comunale, circa venti neonazisti hanno raggiunto il presidio da una via laterale lanciando sulla folla pietre e bottiglie. E?? intervenuta la polizia in assetto antisommossa e con i blindati per fermare la sassaiola. Quasi tutti gli estremisti di destra sono fuggiti, ma due sono stati fermati dagli agenti. Almeno un personaggio legato ad ambienti di estrema destra, a quanto apprende ilfattoquotidiano.it, aveva poco prima minacciato incidenti e ritorsioni per quanto accaduto nel pomeriggio: ??Avete permesso di sputare sulla bara del capitano? ha detto a uno dei dirigenti di Polizia. Poi gli scontri.
Dopo ore di proteste, tafferugli e cori, il sacerdote celebrante, intorno alle 20, si era tolto i paramenti e aveva lasciato il luogo della cerimonia. La salma resterà quindi ad Albano facendo sfumare, per ora, anche l??ipotesi di una cremazione a Roma nel cimitero di Prima Porta; anche se fonti vicino al Campidoglio non hanno escluso il divieto di rientro per il feretro nella Capitale. L??avvocato Paolo Giachini aveva spiegato che il rito non è mai iniziato perché sono stati lasciati fuori figlio e amici: ??Hanno lasciato persone fuori. Il figlio era qui ma non lo hanno fatto entrare, perché fuori c??erano persone che picchiavano chi provava a entrare?. La bara resta custodita dai Lefebvriani, irriducibili cattolici ultraconservatori, scomunicati e poi perdonati dai Papi. ??Ho rimesso il mandato da procuratore, non sarò più io a occuparmi dei funerali, non sarò io l??interlocutore, perché il mio mandato era quello di far celebrare un rito cattolico con dignità e così non è stato? ha dichiarato.
Cerimonia prima autorizzata dal prefetto e poi sospesa. Le esequie, che dovevano essere celebrate alle 17.30, alle 19.30 non erano ancora cominciate perché c??erano stati diversi tentativi da parte di alcune persone di infiltrarsi alla cerimonia. Tra questi alcuni esponenti di Militia e anche di tedeschi che si si spacciavano come parenti. Il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, d??accordo con le forze dell??ordine, ha poi vietato l??ingresso nella cappella ad un gruppo di appartenenti all??estrema destra e di fatto annullato i funerali. Giuseppe Pecoraro nel pomeriggio aveva revocato l??ordinanza del sindaco che vietava il passaggio della salma: ??E?? una ferita lacerante. Sicuramente non consentiremo la tumulazione, visto che è di nostra competenza. Non potremmo permetterlo per rispetto dei caduti, di chi ha combattuto, e delle famiglie che hanno perso parenti nell??eccidio delle Fosse Ardeatine? spiegava Nicola Marini. Ma il prefetto aveva fatto sapere di essere venuto incontro a una richiesta specifica della famiglia.
I cittadini: ??Siamo antifascisti, lo portino alla discarica qui vicino?. Le esequie dell??ufficiale nazista, morto venerdì scorso all??età di 100 anni, erano state previste in forma privata nell??Istituto Pio X, struttura che appartiene ai padri Lefebvriani. Un gruppo di persone, prima del funerale, aveva esposto uno striscione davanti ai cancelli della struttura ??Priebke Boia??. ??Lo portino alla discarica che è qui vicino? gridavano. Al passaggio del sacerdote celebrante la folla aveva tentato di aggredire il religioso che è stato protetto dalle forze dell??ordine.
??Sarà un cerimonia religiosa con messa in latino a porte chiuse per amici intimi e familiari? aveva rivelato l??avvocato Paolo Giachini prima che scoppiasse il caos. Dal canto loro i lefebvriani avevano spiegato: ??Non è una nostra iniziativa: l??avvocato di Priebke ha chiesto se c??era la disponibilità e noi l??abbiamo data. Per noi non c??è nessun risvolto. E?? una celebrazione religiosa per un cristiano che non si nega a nessuno. Funerali, benedizione della salma tutto in forma privata. Basta?. Nel 2009 i lefebvriani erano stati costretti a chiedere perdono al Papa, Benedetto XVI, per le affermazioni negazioniste di uno dei suoi appartenenti, monsignor Richard Williamson che era riuscito a dire che le camere a gas nei campi di sterminio nazisti non sono mai esistite.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/10/15/priebke-funerali-saranno-organizzati-dai-lefebvriani-ad-albano-laziale/744464/
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