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Archivio per la categoria ‘Antirazzismo’

CIAO COMPAGNO ZACCARIA !

7 febbraio 2011 Nessun commento

zaccaria

BLACK PANTHER PARTY

5 febbraio 2011 Nessun commento

Organizzazione politica o gang criminale?
Terroristi o Soldati politici?
Paradossalmente è possibile leggere la storia delle Pantere Nere in un modo o nell’altro, modificando la prospettiva con cui si guarda alle fonti: rapporti di polizia vs letteratura di movimento, giornali conservatori vs controinformazione.
Nate nel 1966, le Pantere divennero la più nota organizzazione rivoluzionaria degli afroamericani negli USA, un mito vero e proprio. La primigenia sezione di Oakland rappresentò il proverbiale cerino pronto ad incendiare le sterminate praterie stelle e strisce e, nel giro di pochi anni, l’organizzazione si stutturò attraverso decine di chapters dislocati in ogni parte del mondo.
Un’Avanguardia militante, un fiero cuneo nero, conficcato nel ventre molle dell’indolente America, panciona e razzista. In breve, le Pantere cominciarono ad essere considerate dal Potere costituito alla stregua di una minaccia da estirpare “con ogni mezzo necessario”.
Tutto in loro sembrava eccessivo: armati, troppo giovani, troppo arroganti, troppo determinati, troppo riconoscibili.
Il Mito delle Pantere, il loro “Ethos” militante, hanno catturato l’immaginario di svariate generazione di ribelli in epoche e contesti geografici diversi, dagli anni ’60 del secolo scorso fino a giorni nostri.

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Non sono state sufficienti Repressione polizesca, da un lato, e tentativi postumi di trasformazione dell’esperienza in innocua icona Pop, ad opera della cultura liberal (bianca) della parte “benpensante” d’America, dall’altro, a cancellare dalla memoria il piglio guerriero e rivoluzionario delle Pantere.
Tra le fila degli Antagonisti, negli avamposti degli avversari irriducibili della società divisa in classi e razze, il Mito delle Pantere continua, tutt’ora, a riverberarsi.

Nella foto (del 2010), il feretro di un giovane militante ucciso dalla polizia viene salutato col pugno chiuso dai compagni del New Black Panther Party nel South Carolina.

16 Novembre – COMPAGNO KOSTOLOM PRESENTE!

15 novembre 2010 1 commento

A un anno dalla morte di Ivan Khutorskoy, portiamo avanti la sua memoria, e in suo nome l’impegno a batterci per un mondo migliore.

Il 16 Novembre 2009 a Mosca è morto un compagno.

Ivan Khutorskoy, anche conosciuto come “Kostolom”, era un antifascista, ed è morto per i suoi ideali.
Ivan era uno dei fondatori del movimento antifascista militante russo.
Era uno di quei pochi ragazzi che si opposero alle orde neo-naziste che dominavano la scena punk/hardcore negli anni 90 e inizio anni 2000.
Mentre la maggior parte della scena scendeva a compromessi con i nazisti, Kostolom e I suoi amici più stretti cominciarono a cacciare i fascisti dai concerti e le iniziative. Presto Ivan divenne il fondatore e il rispettato leader della RASH Mosca.
Con il passare degli anni combatté senza tregua la feccia neo-nazista per le strade, organizzando la sicurezza ai concerti punk/hc, prendendo parte attiva alle manifestazioni, addestrando ragazzi e ragazze nell’autodifesa e nelle arti marziali.
I nazisti odiavano Ivan, lo temevano e consideravano uno dei loro nemici più pericolosi. Le sue foto, i suoi indirizzi insieme a tante minacce di morte erano stati pubblicati su numerosi siti internet neo-fascisti.
Era stato attaccato tante volte, vittima di varie imboscate sotto casa, aggredito da numerosi nemici con coltelli, mazze e cacciaviti. Era abituato oramai a essere ricoverato per settimane negli ospedali, spesso in equilibrio fra la vita e la morte. Ma rimase sempre fedele ai suoi credi e ai suoi ideali.
Sempre in prima linea, sempre pronto a combattere il nemico, anche quando in forte minoranza numerica. Il suo soprannome era Kostolom, in russo significa spaccaossa.

Ivan è stato assalito vicino casa. I codardi gli hanno sparato due volte dietro la nuca, troppo codardi per affrontalo anche con una pistola nelle mani.
Ha vissuto come un guerriero ed è morto come un vero eroe.

Riposa in pace Ivan “Kostolom” Khtorskoy, continueremo per te la tua battaglia!

Vai alla galleria foto “Solidarietà Internazionale ai Compagni Russi” (2009)

ANGELIC UPSTARTS ALLO STRIKE

15 ottobre 2010 Nessun commento

Pubblichiamo di seguito un report mediatico della serata di sabato 9 ottobre. Cogliamo l’occasione, per ringraziare di cuore, tutti coloro che hanno partecipato. La vostra presenza massiccia e il sostegno materiale, per noi, significano molto, in primo luogo, la possibilità di replicare, molto presto, iniziative come quella di sabato. Fieramente opposti alle logiche di profitto che, purtroppo, sottintendono, sempre più frequentemente, al circuito PUNK, lontani dal sistema dei locali e dall’edonismo dilagante negli ambienti musicali cosiddetti alternativi, gratificati dall’aver portato a Roma una band come gli Angelic Upstarts mantenendo il costo di entrata al prezzo POLITICO e POPOLARE di 5 euro.
Di nuovo grazie a tutti, ai prossimi appuntamenti dell’AO! festival e NON SERVIUM. Un ringraziamento particolare ai ragazzi e ragazze di Casalbertone.

PROSSIMAMENTE A ROMA..

6 ottobre 2010 Nessun commento

Saluti dalla Colombia

5 agosto 2010 Nessun commento

Pubblichiamo un filmato della seconda marcia antifascista tenutasi a Bogotà in Colombia, organizzata dalle sezioni RASH colombiane, ha visto la partecipazione di circa duemila fra membri e simpatizzanti del movimento Red & Anarchist SkinHeads.

“ROMA COMBATTENTE” di Valerio Gentili

17 maggio 2010 Nessun commento

Presentazione del libro “ROMA COMBATTENTE” di Valerio Gentili
Sabato 22 Maggio 2010 – ore 18,30
Casa del Popolo di Trionfale – P.le degli Eroi 9

A seguire cena a sottoscrizione per le attività della Casa del Popolo.
Saranno esposte due mostre su Arditi del Popolo e Resistenza sconosciuta di partigiani e ribelli nelle borgate romane.

Nel 1915, la Prima Guerra Mondiale devastò l’Europa ma non servì a risolvere le contraddizioni che avevano spinto i diversi eserciti nazionali a schierarsi l’uno contro l’altro. Per una moltitudine di soldati italiani, inquadrati nei reparti di fanteria e destinati a sopportare in trincea la parte più dura e sanguinosa della battaglia, abbracciare la causa del conflitto aveva significato lottare affinché, insieme alle dinastie imperialiste, venisse sconfitto un ordine sociale ritenuto ingiusto. All’indomani della firma dei trattati di pace, quando fu chiaro che la guerra non si sarebbe mai trasformata in rivoluzione, gli uomini che avevano animato il fenomeno del combattentismo progressista insorsero e, da Roma, diedero origine alle organizzazioni a cui occorre fare riferimento per comprendere come, in Italia, ebbe origine, insieme alla resistenza al fascismo, anche il fenomeno della lotta armata: una storia scomoda che, con passione e rigore, Valerio Gentili sceglie finalmente di raccontare, rendendo onore alla vita, al sacrificio, alla memoria di tanti uomini diversi per orientamento ideologico (comunisti, anarchici, repubblicani, sindacalisti rivoluzionari, arditi, legionari fiumani ecc) ma uniti da una “intuizione resistenziale” per la quale, primi fra tutti, imbracciarono le armi per resistere all’incombente dittatura. Il contesto era quello dell’immobilismo paralizzante del partito socialista che, anzichè formare militarmente i suoi iscritti e/o cooptare il consenso del proletariato ex combattente (come fatto negli stessi anni in Russia con esiti favorevoli e in Germania con esiti sfavorevoli), se lo mise contro.

L’avvento del fascismo fu davvero ineluttabile? Lo sono anche i nuovi fascismi?

Una pagina di Storia poco dibattuta ma gravida di insegnamenti per il presente.

UNA DOVUTA RISPOSTA

2 maggio 2010 Nessun commento

Un tempo dicevate “ricordati di osare sempre”.
Un tempo dicevate “me ne frego”.
Un tempo dicevate “marciare per non marcire”.
Invece oggi accettate, per quieto vivere, di marcire in una piazza autorizzata piuttosto che sfidare l’ignoto.
Sono anni che negli stadi prendete in giro i ragazzi di strada spacciandovi per ribelli, nemici dello stato e delle sue leggi. Ieri, però, non avete esitato a piagnucolare di fronte al ministro ideatore della tessera del tifoso.
Sono anni che vi riempite la bocca con la lotta “contro il pensiero unico” ma che ribellione esprimete stringendo la mano a ministri e uomini di potere?
Sono anni che nei vostri comunicati non ravvisiamo più alcuna traccia di quell’onore che per anni avete sbandierato: avete appreso il vizio peggiore della sinistra, il vittimismo.
Gridate inorriditi, come l’ultimo dei benpensanti, alla violenza, alla prepotenza, al razzismo. Mentendo ben sapendo di mentire.
Mentite quando fingete di non sapere che: i giornali vi coccolano, i partiti vi stipendiano, le questure vi regalano le sedi, i tribunali vi assolvono.
In tutto questo non c’è ribellismo, futurismo, arditismo ma solo avidità e compromesso.
Elencate dati e percentuali democratiche come burocrati e funzionari di partito, come vili riformisti.
Dove sono i fasti di San Sepolcro?
Il mero calcolo politico vi ha reso ipocriti: per un pugno di voti e poltrone siete disposti a rinnegare quello che siete razzisti e violenti. Avete avuto il “coraggio” di inventare delle accette e metterle in mano a studenti che non sanno neanche da che parte si impugnano.
La vostra “forza tranquilla” ha preso a calci in pancia una ragazza che priva di sensi vi era caduta davanti. Non c’è onore nel picchiare le donne. Avete inventato falsi dossier per poter piangere meglio dai vostri amici in questura.
La gioventù non è vostra così come non lo è la giovinezza. La vostra maschera sta cadendo insieme a voi.
Avete accettato il divieto e vi siete sottomessi, chiusi nella morsa del sistema contro cui dicevate di scagliarvi e con il quale invece vi ritrovate, oggi, ad attacchinare.
Volete fare la storia e vivere da uomini liberi ma la vostra storia fatta di angherie, corruzione e pensiero unico è stata scritta col sangue di quegli eroi che, solitari, vi combatterono in nome della libertà e della giustizia sociale. Parole che, oggi come ieri, voi non siete degni di pronunciare.

BUON 1° MAGGIO

30 aprile 2010 1 commento