I deliri di Repubblica e La Nazione sulla festa a Lettere di venerdì
Non c’è niente di meglio che svegliarsi la domenica mattina e leggere i deliri di Repubblica (presenti solo nel cartaceo, vedi sotto l’articolo) e La Nazione. Le cronache della festa a Lettere di venerdì sembrano ispirate alla letteratura horror-trash, piazza Brunelleschi diventa lo scenario di un’Apocalisse distopica in cui i giovani venuti a ballare e divertirsi vengono trasformati in pericolosi zombies che attentano alla vita pacifica e onesta dei normali cittadini. Peccato che non si tratta di un romanzo di Philip Dick o di un film di Romero, ma di articoli di “media ufficiali” che pretenderebbero di raccontare la realtà.
Contrariamente ai giornalisti, noi a Lettere c’eravamo e abbiamo visto niente di più e niente di meno di ciò che sono sempre state le feste in Brunelleschi: tanti ragazzi e ragazze che per una sera vogliono divertirsi in un contesto tranquillo, a basso costo e non strozzato dalle misure “anti-degrado” che tanto piacciono ai politici e giornalisti fiorentini. Ultimamente però le feste universitarie (i rave sono tutt’altro… informatevi prima di informare), sono diventate delle occasioni per dei finti scoop sensazionalistici con cui riempire le pagine di cronaca locale. Questo anche grazie all’appoggio di “alcuni” (quanti??) residenti che (evidentemente affetti da un certo voyerismo) non trovano niente di meglio che fotografare ragazzi che fanno la pipì dietro un cassonetto. Certo, comprendiamo che la piscia sotto casa non sia cosa gradevole, ci mancherebbe… ma viene naturale chiedersi perché dopo le “notti bianche” (tanto care al nostro giovane sindaco) ci siano solo articoli di plauso alla grande iniziativa. Eppure in quelle occasioni non una piazza, ma l’intera città viene ridotta ad una “latrina a cielo aperto”. Naturalmente quella è un’iniziativa “legale”, consentita, anzi, patrocinata dalle istituzioni e non è certo un problema se “la birra scorre a fiumi”…A Firenze ci si può divertire e anche “fare degrado”, ma solo previa autorizzazione!
Anche sull’ “illegalità” della festa ci sono da fare delle precisazioni. La richiesta di autorizzazione è solo una mera questione burocratica (complicata per i gruppi studenteschi che non hanno rappresentanza in consiglio di facoltà), che non cambia di una virgola lo svolgimento della serata. Infatti, qualche mese fa è stata una festa autorizzata a finire nel mirino dei giornali!
Ribadiamo anche che queste serate non vengono organizzate “per capriccio”, come gli organi di (dis)informazione vorrebbero lasciar credere.
Esse rispondono all’esigenza di autofinanziamento dei collettivi che si è fatta, loro malgrado, sempre più stringente dopo i fatti del 4 maggio e del 13 giugno 2011, quando una gigantesca montatura giudiziaria si è abbattuta sull’intero Movimento fiorentino, rendendo necessaria un’enorme raccolta fondi per far fronte al processo.
Un altro particolare curioso lo apprendiamo da La Nazione: secondo il giornale fiorentino alla festa sarebbero stati presenti tanti “infiltrati”… Cioè? Cosa significa? Agenti provocatori come quelli di Cossiga? Forse erano loro a praticare “scene di autoerotismo” nel parcheggio… (per chi avesse scarso senso dell’umorismo: scherziamo ragazzi!).
Ovviamente non potevano mancare anche dei passaggi caratterizzati da un malcelato razzismo contro la presenza di Rom in piazza Brunelleschi, questione che con la festa non ha niente a che fare.
In realtà la posta in palio di queste campagne mediatiche è, come alla fine esplicita la preside Marchese, la ristrutturazione di piazza Brunelleschi, con tanto di innesti di tornelli e controlli degli accessi. Così finalmente i “mostri” verranno sconfitti e “il degrado lascerà il posto ai libri e l’ingresso a scheda farà da deterrente”.
Che dire… Cyber-punk state of mind!
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