Processati per aver contrastato Forza Nuova a Rignano. Venerdì 3° udienza per 8 imputati

Riceviamo e pubblichiamo, non si ferma la repressione del dissenso, a Firenze e provincia, come in tutta italia:

Il prossimo venerdi 31 maggio, a Pontassieve (FI) si terrà la terza udienza del processo che vede alla sbarra, come nella migliore delle tradizioni borghesi, 8 antifascisti chiamati in tribunale a rispondere alle accuse di aggressione contro i fascisti di Forza Nuova.
In breve, i fatti si sono svolti nel maggio del 2009 a Rignano sull’Arno durante un’accesa campagna elettorale che vedeva candidato il fascista Ilario Palmisani, il quale è risultato, nel dicembre dello stesso anno, colpevole di aver raccolto firme false o di persone defunte per far accedere la propria lista alla corsa elettorale.
Quella sera di maggio si era riunita l’Assemblea Popolare Antifascista di Rignano quando provocatoriamente un gruppetto di fascisti scorrazzavano per il paese per attaccare manifesti di propaganda xenofoba e razzista. I cittadini non hanno accettato questa provocazione decidendo così di affrontarli.
Come nella più banale delle storie, neanche il tempo di scambiarsi due parole che, i fascisti, si volatilizzano e dal niente compare una volante dei carabinieri che passa all’identificazione dei presenti alla quale seguiranno le denunce.
E’ chiaro il ruolo dei fascisti nelle nostre strade, così come è palese il ruolo di complicità che hanno con le forze dell’ordine. In questa fase di crisi acuta del capitale, al fine di contrastare ogni forma organizzativa di dissenso lo Stato mette in campo ogni propria forza istituzionale o meno, basti pensare a quel che succede durante le lotte rivendicative dei lavoratori della logistica al nord, dove durante picchetti e manifestazioni sono caricati dalla polizia e dentro ai magazzini sono minacciati e picchiati da fascisti prezzolati.
Maggio è un mese che nella storia è stato segnato da pagine buie per il nostro paese: Portella della Ginestra, via dei Georgofili, Piazza della Loggia…stragi che si è poi verificato essere state messe in atto più o meno direttamente da fascisti.
E’ dovere degli antifascisti ricordare la gloriosa Resistenza partigiana che liberò l’Italia dal nazifascismo, ma oltre alle commemorazioni ed i festeggiamenti, l’unico modo di onorare i nostri liberatori è quello di vigilare, denunciare, affrontare ogni rigurgito fascista ora e…sempre.

Gli 8 denunciati per i fatti di Rignano sull’Arno

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