A Firenze la cocaina scorre “a fiume”: spaccati di realtà da La Nazione

 http://www.inventati.org/cortocircuito/wp-content/uploads/2014/03/2233760-cocaina1.jpgPubblichiamo questo recente articolo de La Nazione perchè riflette bene quanto da noi rilevato con l’intervista agli operatori del Centro Java rispetto all’uso di sostanze in città. Viene da chiedersi, però, se ci sono o ci fanno (quelli de La Nazione) quando, tra un piagnisteo contro il “degrado” e uno sulla “tolleranza zero“, fanno spuntare certi spaccati di realtà. Oppure, chissà, sono i fatti ad avere la testa un po’ più dura di qualche capo redattore annoiato dalla vita e, probabilmente, bisognerebbe chiedersi cos’è che porta milioni di persone in tutto il mondo, in questa società, a ricercare sempre quel qualcosa di “più” per evadere dalla realtà.

SEBBENE sia da tenere in considerazione che Firenze è tra le città italiane più attrattive per il turismo (solo il museo degli Uffizi conta cinque milioni di visite all’anno), non è attribuibile solamente al turismo l’abuso di sostanze psicoattive. Le mete classiche per gli habitué del consumo (in questo caso libero) di stupefacenti sono altri, a partire da Amsterdam. Se da una parte c’è un’importante presa di coscienza che il fenomeno dello sballo sta dilagando, la vera emergenza sociale, soprattutto fra i più giovani è l’alcol: «Ci accorgiamo del pericolo solo quando e, purtroppo assai spesso, arrivano ragazzi intossicati al pronto soccorso, o quando si verificano incidenti. Nel quotidiano continuiamo a favorire stili di vita inappropriati, a promuovere il ‘consumo moderato’ di vino, relegando il problema alcol a fenomeno generazionale, ovvero dei giovani scapestrati», spiega Valentino Patussi, responsabile del centro alcologico regionale della Toscana.

LO STESSO vale per l’abuso di sostanze stupefacenti. L’arresto di tre giovanissimi, due diciottenni e un minore che spacciavano nei giardinetti della scuola superiore, ha destato grande imbarazzo. Ma passata l’ondata di piena della riprovazione sociale, il problema è rientrato nei ristretti ambiti di competenza, confinato nei servizi di tossicodipendenza delle Asl.
La droga a Firenze si trova a buon mercato. E facilmente. La sera e la notte, per una ricognizione basta andare alla stazione. O sotto i portici di piazza della Repubblica, all’arco di San Pierino, in Santo Spirito, in Santa Croce. In pieno centro storico, insomma. Per una dose di cocaina bisogna scucire 50 euro, si sale a 80 se la polvere è più pura. L’eroina si trova anche a 30 euro. Un grammo di hashish oscilla tra i 10 e i 15 euro, per la marijuana mai più di 10. Ma questa è la droga di strada.

IL CONSUMO privilegiato di cocaina è nei festini da ‘Grande bellezza’. Il giro e i fornitori, però, sono gli stessi. Pusher che si fermano a Firenze e ripartono. Più spesso in treno. Con le distanze tagliate dalle ‘frecce’. Un fenomeno descritto anche dalle azioni di contrasto di polizia e guardia di finanza che, nel 2013, hanno sequestrato 62 chili di cocaina, 241 tra hashish e marijuana, con 400 persone arrestate per spaccio, 186 denunciate, quasi 500 consumatori segnalati al prefetto.
Una curiosità: il consiglio comunale, lo scorso 10 marzo, ha approvato in mezzo a grandi lacerazioni (alla fine solo 17 i voti favorevoli), una risoluzione politica sulla depenalizzazione, consumo e cessioni di piccole quantità di cannabis.

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