“Chi paga il prezzo di un appalto ambiguo e poco chiaro? Noi!”. Riparte la guerra dei dipendenti di Archivi e biblioteche comunali, dopo la pausa elettorale, e riparte in quarta.
Il primo passo, una letterache ieri è arrivata sulle scrivanie del neo sindaco Nardella, del primo cittadino di Scandicci, di quello di Lastra a Signa della dott.ssa Lucia Bartoli (direttore cultura pro-tempore) e dell’assessore alla cultura (da nominare e nominati).
“Avevamo ragione – scrivono i lavoratori, riferendosi al fatto che da mesi avevano già anticipato i disagi in cui sarebbero incorsi con il nuovo appalto –
Abbiamo appreso in questi giorni che il soggetto che gestirà l’appalto è costretto, per effetto delle condizioni di gara e del ribasso economico, a tagliare la retribuzione degli stipendi dei lavoratori del 5 %, nonostante il nuovo appalto preveda un aumento delle mansioni lavorative e dei servizi: un maggior carico di lavoro e meno soldi”, in altre parole: si lavora di più e si guadagna di meno. Senza contare che per una parte di dipendenti il subappalto in questione finirà per rendere più precaria la loro condizione.
Concludono i lavoratori: “Siamo stanchi di parole spese in promesse, ma in vista della scadenza dell’appaltofissata per il primo di luglio e in vista del prossimo incontro tra le Organizzazioni Sindacali e le cooperative fissato per il 4 di giugno, vogliamo con questa lettera richiamare per l’ennesima volta la Vostra attenzione nella speranza che riusciate una volta per tutte ad intervenire e a risolvere questa penosa e ingiusta situazione