* THE 1 UP FEVER *: nelle strade di Berlino a caccia di Bitcoin

The 1 Up Fever from Silvia Dal Dosso on Vimeo.

* THE 1 UP FEVER * 2013

Berlin 13,11 min

Scritto e Diretto da Silvia Dal Dosso Musiche e Sound design Niccolò Presenti Musiche Originali Cristiano Crisci (Digi G’alessio) Montaggio e Grafiche Silvia Dal Dosso Suono Andre Ufer.

Cast

Andre Ufer Nicolas Languillé Noel Nicolaus Virginia Vannucchi Matt Belbin Johanna Sieben Janis Geiger Michael Nischt Alberto Ferrero Mario Corapi Cristiano Milia Janislav Malahov Lorenzo Francesconi Marcel Schulz Giancarlo Montanari Gül Namazova.

Intervistati

Michael Straeubig Jürgen Geuter Andreas Schildbach, Joerg Platzer

Bruno Gola Johnpaul Barretto Falk Gärdner Dennis Daiber Harald Schumann.

SINOSSI

Nella città di Berlino, è esplosa una nuova moda. Chiunque abbia uno smartphone sembra essere diventato dipendente da una nuova App. Questa App permette agli utenti di giocare ad una sorta di Super Mario Bros in Realtà Aumentata. I giocatori perlustrano la città di Berlino attraverso gli schermi dei loro smarphone, andando a caccia delle monete che si nascondono in ogni angolo della città. Ma c’è di più: queste monete hanno un valore reale, che corrisponde a 0.01 Bitcoins, la famosa valuta virtuale. Il che significa che raccogliendo ad esempio 100 monete, il giocatore avrà guadagnato 1 Bitcoin, corrispondente secondo il cambio attuale a circa 600 euro. Il tessuto sociale della città è lentamente stravolto. Molti berlinesi lasciano il posto di lavoro per dedicarsi al gioco. Ovunque per la città le persone saltellano con in mano il loro smarthphone, in cerca di monete invisibili.

Ci spostiamo nel Bitcoinkiez, un piccolo quartiere di Berlino dove i proprietari dei locali hanno iniziato a vendere i loro prodotti in Bitcoin attraverso un’applicazione creata da uno degli intervistati, il Bitcoin Wallet per Androids e Iphone. Come per il fantomatico gruppo che si cela dietro il nome di Satoshi Nakamoto, inventore della valuta virtuale, così anche i developers del gioco mantengono segrete le loro identità. Ma chi sono? E qual è il motivo che li ha spinti a ricoprire d’oro la città di Berlino?

AMBIENTAZIONE

Ho avuto questa idea di Super Mario giocato per le strade di Berlino da un episodio successo 2 anni fa. Ero al Fusion Festival, un festival mitologico che ha luogo ogni anno in un vecchio aeroporto militare dell’unione sovietica, a nord di Berlino. Era ancora buio, intorno alle 3 di notte. A un certo punto su uno degli hangar scavati nelle colline, il dj aveva iniziato a suonare il jingle di Super Mario Bros, in 8 bit, a loop, per ore. Tutti erano impazziti, senza motivo, avevano iniziato a saltare, a correre sotto la console da altri stage, finché il festival sembrava essersi trasformato in un’enorme Super Mario Land. Per tutta la settimana seguente, tornati a Berlino, questo jingle era diventata un’ossessione collettiva. Lo sentivi dalle autoradio, dalle casse mobili nei parchi, la gente lo fischiettava per strada. Ed è stato lì che mi sono accorta come alcune cose della città di Berlino assomiglino moltissimo alle ambientazioni del gioco. Con quei misteriosi tubi rosa o blu sospesi per la strada, la giungla di erbacce e le piante rampicanti che crescono dappertutto tra i giardini e le fabbriche semi abbandonate, i mattoncini rossi dei vecchi palazzi dell’est e infine l’Oberbaumbrucke, identico, senza alcun dubbio, al palazzo del mostro finale. Ripensandoci forse non sono stata l’unica ad accorgersene… La crew di graffiti writers più attiva a Berlino si chiama

proprio 1 UP. Basta alzare gli occhi camminando per Kreuzberg o Neukölln per vedere i loro rooftops giganti, dipinti a rullo sopra i tetti.

TECNOLOGIA

Il concetto visionario che è alla base di questo falso documentario è qualcosa che posso vedere del tutto realizzato in un paio d’anni. Una app in Augmented Reality a cui tutti possano accedere tramite il loro Smartphone o magari con i loro Google Glass. Durante il making of ho avuto varie discussioni con gli hackers, bloggers, game developers che stavo intervistando a proposito del gioco. Siamo giunti alla conclusione che, sebbene con le tecnologie attuali non sia ancora possibile realizzare un’applicazione così precisa (gli smarphone non dispongono di abbastanza memoria nel loro hard drive, il gps ha una gaussiana di 2-4 metri ecc..), questa è soltanto questione di tempo.

INTERVISTE E UTILIZZO DEL WEB

Il mio obbiettivo era quello di far sorgere delle domande che possono essere relative anche al tempo presente. Da dove vengono questi soldi? Chi sono i developers del gioco? Perché ti stanno regalando dei soldi? E’ forse utile a qualcos’altro il tuo saltellare, raccogliere dati, fornire la tua posizione, esplorare e fotografare ogni piccolo angolo della città?

Credo che a tale proposito gli intervistati, tra cui blogger del circuito di re:publica, membri del Chaos Computer Club, brokers, economisti o bitcoins fans, abbiano saputo raccogliere la mia sfida. Ad oggi, gran parte degli utenti del world wide web non sono affatto a conoscenza dell’uso e dei guadagni che i grandi motori di ricerca o compagnie di social networking traggono dalle loro informazioni private, dal loro data roaming, dal loro vendere, comprare, parlare. Per gli utenti del net fare uso di apps, social networks e via dicendo è poco più che un gioco, eppure qualcuno ha già iniziato a parlare di un Bill of Rights dei cittadini virtuali, e spero che in futuro questo diventi un tema all’ordine del giorno.

ESPERIMENTO MEDIATICO

E’ stato un gioco divertentissimo raccogliere interviste false ed è stato un gioco lanciare il video sul web. Gli intervistati erano spinti a immaginare cosa avrebbe voluto dire per la città di Berlino se un gioco del genere si fosse diffuso su scala massiva. Agli utenti del web era presentato un documentario in cui è difficile comprendere cosa sia vero o cosa no. Alcuni blog hanno pubblicato la notizia come se tutto ciò stesse accadendo sul serio, altri si sono messi ad indagare. Sulle varie boards, blogs dedicati all’augmented reality o al game developing sono nate discussioni lunghissime sulla possibilità materiale di realizzare il gioco. Un blog giapponese (warld.tv),

preoccupato per la forma fisica dei lavoratori, ha suggerito il gioco a tutti i suoi lettori; Giga Games, un popolare blog di videogame tedesco, denunciando la mancanza di idee e originalità degli attuali developers di giochi, ha richiesto alla sua comunità di lettori di sviluppare un gioco in AR simile a quello di The 1 Up Fever.

BITCOINS

Il documentario è stato concluso nell’Agosto 2013, è dunque precedente alla chiusura di Silk Road da parte della CIA, alla bolla di Mr. Gox e alla conseguente diffusione mediatica che la moneta ha avuto negli ultimi mesi. Eppure la valuta e l’ambiente legato a questa valuta virtuale, i Bitcoins, rimane quanto di più strano e indecifrabile. Per quello che ho notato sotto questo ambito la città di Berlino si è letteralmente divisa in due. Ci sono sostenitori fedelissimi che partecipano ad incontri di discussione sulla valuta riunendosi almeno una o due volte al mese; il bitcoinkiez, una piccola divisione tra Kreuzberg e Neukölln è il quartiere con la più alta densità al mondo di attività commerciali (ristoranti, negozi) che accettano i Bitcoins come valuta corrente. Per loro i Bitcoins non sono solo una valuta virtuale in fase di sperimentazione, essi rappresentano il futuro delle transizioni monetarie, una possibile via di uscita dalla crisi economica e da un ingiusto monopolio statale. Ma molti altri sono diffidenti. Non solo per la fama che i Bitcoins hanno dalla loro nascita (2008) di rappresentare un veicolo per il mercato nero del deep web, o per il riciclaggio di denaro sporco da parte delle mafie, ma soprattutto per il destino incerto della valuta e per un certo tipo di avidità causata dal continuo uso e abuso di transizioni e speculazioni monetarie legate a tale ambiente.

Quel che è certo è che l’era digitale sta portando a delle profonde rivoluzioni del nostro vivere privato e sociale e che per essere membri attivi di tale rivoluzione esiste una sola possibilità per gli utenti del net: apprendere il codice, utilizzare il codice.

GRAFICHE E MUSICA

La struttura e le grafiche del video vogliono ricordare quei vecchi giochi delle arcades, per questo la storia è divisa in sette livelli e ogni livello è introdotto da dei piccoli characters in .gif, ridisegnati in 8 bit e accompagnati da effetti sonori composti in 8 bit.

Il jingle di Super Mario è stato remixato da Cristiano Crisci aka Digi G’alessio. Ascolto la sua musica da quelle che credo siano state le primissime tracce pubblicate online, tra cui “Gorgonzola Marittimo” che ho dovuto mettere per forza nella colonna. Le altre musiche della colonna sono prese da uno dei suoi ultimi ep, “Songs For The Animals”, realizzato sotto il nome di Troubled

Mind Cabin Crew in collaborazione con Kae. Lo ammiro soprattutto per il suo originalissimo metodo di lavoro: i beat utilizzati per comporre ogni traccia sono direttamente campionati da lui in ambienti naturali, boschi spiagge, giardini. Condivido a pieno anche le sue scelte contro il rispetto del copyright e a favore dei creative commons.

Anche la partecipazione di Niccolò Presenti, come music and sound designer è stata fondamentale. Un nerd della musica, specializzato in sound design e composizione per multimedia. L’ho conosciuto quando suonava nei Telematik Guru e mi hanno sempre incuriosito tutte quelle macchinine elettriche di cui si circonda. Nei giorni in cui componeva il suono di The 1 Up Fever è riuscito nel frattempo ad aggiustare l’iphone e il pc dei miei coinquilini e praticamente ricostruire la casa dove lo stavano ospitando a Berlino… A Firenze ha pure costruito uno studio di regia audio in un co-working che si chiama Multiverso, dove adesso lavora.

BIO

Silvia Dal Dosso – Laureata con pieni voti in Teoria della Letteratura e New Media all’Università degli Studi di Firenze, in collaborazione con Goldsmith University of London, e Diplomata alla MET Film School di Berlino come Documentarista, collabora dal 2011 con l’agenzia creativa Mirror Production.

FESTIVAL

The 1 Up Fever è stato selezionato per una o più proiezioni nei seguenti festival: CineGlobe 2014 – The international film festival at CERN (Geneve, CH) http://cineglobe.ch Currents 2014 – The Santa Fe International New Media Festival (New Mexico, US) http://currentsnewmedia.org/

Boddinale 2nd edition – International Movie Festival (Berlin, DE)

http://boddinale.com

Urban Research 2014 – Directors Lounge (Berlin, DE)

http://berlinlounge.tumblr.com/

RASSEGNA

The 1 Up Fever è online all’indirizzo http://vimeo.com/71559751 Motherboard – Vice New York http://motherboard.vice.com/blog/super-mario-meets-bitcoin-in-silvia-dal-dossos-1-up-fever

L’Oeil du Links – Canal + (FR)

http://canalplus.fr/c-infos-documentaires/c-ms-l-oeil-de-links/cid963055-1up-fever.html

Co.Esist – Fast Company (US)

http://fastcoexist.com/3015875/could-earning-money-one-day-resemble-a-real-life-video-game

Korben (FR)

http://korben.info/la-fievre-du-1up.html

The Unstitute (UK)

http://theunstitute.org/Projection.Room.html

Nerdcore (DE)

http://www.crackajack.de/2013/08/09/the-1-up-fever-fake-doku-about-augmented-bitcoin- jumpnrun/

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