Galileo e Capponi: dopo l’occupazione, gli studenti ottengono i primi risultati

Dopo una settimana intensa, tra cariche al corteo del 7 Ottobre e le due occupazioni al Galileo e al Capponi (oltre a varie autogestioni in altri istituti) gli studenti ottengono i primi risultati. Infatti sia il Collettivo del Galileo che quello del Capponi-Machiavelli denunciavano l’impossibilità di poter avere accesso ad un’aula in cui ritrovarsi a scuola (problema presente in diverse scuole); vari problemi che hanno a che fare con l’edilizia scolastica; un clima di crescente repressione del dissenso e una gestione meramente aziendale della scuola stessa, vedi la famosa “alternanza scuola lavoro“. In sintesi, rigettavano e rigettano l’impianto della “Buona scuola” del Governo. 

Starà ora agli studenti non farsi fregare (rispetto agli impegni formali di presidi e docenti che, si sa, valgono il giusto) e continuare la lotta. Il segnale dato lo scorso anno con denunce e sospensioni a chi “si oppone”, ribadito anche oggi con polizia e gogna mediatica, non va sottovalutato. 

Potrebbe essere d’aiuto cercare di estendere la mobilitazione ad altre scuole, quindi a tutti quegli studenti (e insegnanti) più “timidi” politicamente e, di conseguenza, anche ad altre città: perchè il nocciolo delle rivendicazioni emerse riguarda tutti, non “solo” alcuni istituti o categorie. Servono, quindi, parole d’ordine comuni, replicabili a prescindere dalla propria specificità. Un problema che riguarda sia le lotte degli studenti che quelle di lavoratori, pensionati e disoccupati. 

Di seguito i comunicati dei due collettivi.

L’Assemblea Capponi Occupato, dopo una settimana di protesta con blocco della didattica, ha “disoccupato” questa sera, verso le 19.
In questi giorni abbiamo parlato con la preside, i professori e i rappresentanti dei genitori: confronti dai quali è emerso che il Consiglio d’Istituto sostiene i contenuti delle nostre lotte, ma, come era prevedibile, non i nostri metodi.
Durante questa occupazione gli studenti hanno condiviso spazi di dialogo e di approfondimento importanti, che non avrebbero potuto verificarsi in qualsiasi forum o autogestione.
Momenti di accrescimento personale e collettivo, in un contesto di protesta convinta contro le politiche scolastiche degli ultimi anni, che danno sempre più alla scuola un profilo aziendalistico, mettendo in secondo piano cultura e formazione.
Questa settimana rappresenta solo l’inizio di un lungo percorso di lotta e rivendicazione.
Tutte le richieste presentate alla preside sono state approvate, ed abbiamo ottenuto un incontro con la vice-sindaca Cristina Giachi, per la messa in sicurezza dei solai, recentemente crollati al Machiavelli, del teatro di Palazzo Rinuccini, della cosiddetta “piccionaia” e del quarto piano.
Dalla prossima settimana potremo contare sull’ impegno del Consiglio d’Istituto nel garantire l’apertura della biblioteca, di un’aula autogestita in entrambe le sedi e nell’avviare un progetto di apertura pomeridiana della scuola.
E’ stato dimostrato che, con una mobilitazione dal basso, si ottengono esiti concreti, e non solo. Riteniamo infatti che l’aspetto più significativo di questa occupazione non siano i risultati pratici, ma il clima che si è creato tra di noi: condividere ideali e progetti, discutere, autorganizzarci e vivere la scuola come casa nostra ci ha fatto crescere come persone e come comunità.
Invitiamo gli studenti a continuare la lotta: attivamente partecipi e con lo spirito costruttivo che ci ha permesso di mandare avanti questa occupazione.

Collettivo K1

NOTA: La preside non sa se sarà possibile riprendere la normale attività didattica lunedì e pubblicherà in tal proposito una circolare sul sito della scuola (c’è l’eventualità che l’entrata venga posticipata alle 9 o alle 10).

Oggi abbiamo vinto.

Dopo queste intense settimane di lotta ecco la prima vera vittoria per gli studenti del Galileo, eccola qui, chiara, su carta, reale.
Grazie a questa occupazione siamo riusciti ad ottenere risultati, in parte, mai nemmeno sperati! Ovvio è che ci adopereremo perchè ciò che è scritto su questo foglio diventi reale e rispettato in tutto e per tutto.
Abbiamo ottenuto che:
-L’aula Autogestita, che sarà l’aula che prima era adibita allo spogliatoio delle ragazze al piano terra(quella che abbiamo addobbato in questi giorni), sia concessa con alcuni firmatari e che la responsabilità non ricada solamente su quest’ultimi. E si potrà rimanere sempre in autogestita dopo la scuola, anche per mangiare.

-Le famose “bacheche degli studenti” che saranno finalmente disponibili in luogo da destinarsi.
-Dopo tante proteste da parte sia dagli studenti di terza che dal collettivo, la preside ha dichiarato che non farà mai più alcun progetto Scuola-Lavoro con “L’incubatore di imprese” posto dove si tendeva molto a cercar di formare nuovi piccoli manager, che a fare altro,

Stasera invitiamo tutti all’ultima serata al Galileo occupato per festeggiare i risultati ottenuti, anche quei nostri compagni di scuola che ci hanno detto che occupare non serviva a nulla!

SOLO LA LOTTA PAGA

Collettivo Ska Galileo

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