Anche all’ospedale Don Gnocchi si tagliano i salari con la scusa della crisi

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un lavoratore, infermiere all’Ospedale Don Gnocchi di Torregalli, riguardo la situazione degli infermieri della struttura. Con la solita scusa della “crisi”, dei “sacrifici” e della “mancanza di fondi adeguati”, la Fondazione Don Gnocchi (quella che gestisce le finanze dell’ospedale) vuol disdire il contratto collettivo di lavoro e, in pratica, tagliare i salari dell’aumento stabilito e, logicamente (secondo la “logica” imperante) aumentare l’orario di lavoro di altre due ore settimanali, passando da 36 a 38, a parità di salario. Insomma: il solito modo di aumentare lo sfruttamento di chi lavora, a danno della vita di tutti, tanto in questa struttura, come a Careggi.

Vi lasciamo alla lettera, non mancheremo di seguire da vicino i prossimi sviluppi. (Nella foto, l’inaugurazione della struttura alla presenza delle locali “istituzioni”, religiose e simili).

E’ iniziato tutto così….

Con la presente Vi comunichiamo la determinazione della sottoscrivente Fondazione di disdettare il contratto collettivo nazionale, sottoscritto in data 23 novembre 2004 per la parte normativa e in data 17 giugno 2011 per la parte economica, ad oggi applicato dalla fondazione.

La decisione in oggetto è dettata dalla preoccupante e inarrestabile crisi economico-finanziaria e produttiva delle aree di attività presidiate dalla Fondazione, in modo particolare dei settori sanitario-riabilitativo, socio sanitario, socio assistenziale e socio educativo.

Riteniamo che anche alla OO.SS firmatarie del vigente contratto collettivo nazionale sia evidente la necessità di adottare gli istituiti contenuti in un contratto concordato e sottoscritto in tempi e scenari completamente diversi rispetto alla complessità dell’attuale situazione economica.

Gli effetti della presente disdetta si produrranno in via definitiva decorsi sei mesi dalla data odierna. Nell’ambito di tale periodo di preavviso la scrivente Fondazione rimane a disposizione per le opportune valutazioni e per l’apertura di un tavolo di negoziazione di eventuali nuove intese idonee a sostituire, con reciproca soddisfazione, la disciplina contrattuale previgente.

Distinti Saluti

Fondazione Don Carlo Gnocchi

Il Presidente

Mons. Angelo Bazzari”

… alla Fondazione Don Gnocchi di Firenze è scoppiato il caos!!!!

Ci sono state un sacco di voci che si sono rincorse e dopo pochi giorni è stata indetta una riunione sindacale dai rappresentanti di CGIL e CISL, sono state dette tante cose, le più significative e improponibili:

- la Fondazione vorrebbe disdettare l’ultimo contratto collettivo nazionale, quindi togliere ai lavoratori l’aumento di 70 euro dato a luglio.

- la Fondazione vorrebbe aumentare le ore lavorative da 36 a 38 settimanali mantenendo sempre lo stesso stipendio.

Quindi la Fondazione a detta delle OO.SS vorrebbe un sacrificio da parte di tutti noi (infermieri, oss, fisioterapisti e amministrativi), ma i medici dove sono?? NON SONO STATI MENZIONATI!!!! CI DOBBIAMO TASSARE SOLO NOI????

La rappresentante della CGIL ha dichiarato di aver già fatto questa domanda e di non aver ricevuto nessuna risposta!!!

Durante la riunione ci è stato comunicato che le OO:SS CISL e UIL hanno firmato il contratto ARIS per strutture private di assistenza e riabilitazione, questo contratto oltre a non tutelarci più offre una remunerazione molto più bassa di quella già esistente!! Io per capire meglio di cosa parlavamo ho letto il contratto in rete e mi sono venuti tutti i capelli bianchi!!!!! I rappresentanti CGIL hanno voluto sottolineare che la loro sigla non ha firmato l’accordo!!!

Dopo tutto ciò la conclusione è stata che aspettiamo a breve l’apertura di un tavolo di trattative tra la Fondazione e le OO.SS a livello nazionale sperando che non si parli di contratto ARIS e soprattutto che si capisca che pensare sempre a tagliare i fondi va a discapito di tutti, di noi lavoratori ma soprattutto degli utenti!!!

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