Cobas Ataf: “l’azienda riduce il servizio, diminuisce le pause e sfrutta i lavoratori”

http://altracitta.org/show_image_NewsSP.php?filename=/2013/12/autisti-ataf.jpg&cat=9&pid=21527&cache=falseRiceviamo dai Cobas Ataf e pubblichiamo:

Questi tirano a fare (del) male!

Da quanto la privatissima proprietà (Busitalia/Cap/Autoguidovie) ha acquistato Ataf, per mano dei suoi rampanti e agguerriti manager ha: ridotto il servizio, deportato giovani autisti fino nelle nebbie venete e ai conducenti superstiti allungato l’orario di guida e diminuito le pause fra i periodi al volante a 15 min.

Dal 3 u.s. non ancora soddisfatti dell’opera, gli stessi hanno ulteriormente peggiorato le condizioni di lavoro dei propri dipendenti allungando l’orario di lavoro a costo zero non certo per potenziare il servizio ma solo per far cassa.

Ma le nefaste novità non finiscono mai. In questi giorni, come facilmente prevedibile, si vocifera che i nostri manager nella trattativa nazionale per la contrattazione di secondo livello di tutte le aziende del gruppo bussitalia vogliano far toccare il fondo agli Autisti togliendogli anche il diritto alla salute, negandogli il pagamento dei primi tre giorni di malattia: non è gia pericolosamente bastevole per “questi squali” l’aver già legato alla presenza a lavoro una parte dello stipendio.

Questa situazione è molto grave non solo rispetto ai lavoratori ma anche per tutti coloro che, passeggeri e utenti della strada, si trovano a salire o incrociare gli autobus urbani.

Ma perché mai avranno avuto tale “diabolica” trovata?? Non ci è dato sapere l’insondabile, ma ci viene il dubbio che nel nostro settore a livello nazionale sia aumentata la percentuale di malattia negli ultimi anni! Proviamo a far due dolorosi conti:

Sarà forse perché ci fanno lavorare più a lungo, sulle stesse strade degne del terzo mondo?

Sarà forse perché siamo spossati dalle continue aggressive accuse e lamentele da parte dei Passeggeri per un T.p.l sempre più insoddisfacente?

O forse perché guidiamo con dei tempi di percorrenza incredibili per il trasporto urbano e sugli stessi mezzi fatiscenti e mal tenuti? (I mezzi nuovi per ora ce li hanno fatti solo guardare ma senza toccare: “darli a noi Autisti è come dare le perle ai maiali” (per altro animali molto intelligenti e sicuramente più del colletto bianco che ha proferito queste testuali parole).

Magari è “semplicemente” perché Noi Autisti e Autiste, durante l’orario di lavoro, siamo alla perenne ricerca di “servizi igienici” nel miraggio di espletare umane e primarie necessità, che questa “grande dirigenza” ancora non è riuscita a garantire ai suoi oltre 700 C.d.l.

Alla faccia della legge 81/08 sulla sicurezza e salute sul lavoro, bisogna iniziare a preparare il cittadino che se ci vedono guidare moccicosi, febbricitanti, con le lacrime agli occhi per dolori della testa, addominali o muscolo-scheletrici; se ci trovano imbarazzati per problemi urinari o intestinali o non nel pieno delle nostre funzioni cognitive e con tempi di razione troppo lunghi a causa di assunzione di antidolorifici per i quali è sconsigliata la guida in genere (figuriamoci su un mezzo pubblico), non ci facciano caso e che stiano alla sorte: anche noi autisti dobbiamo mangiare e pagare il mutuo.

Nel caso accada qualche sciagura, chiedano lumi ai nostri dirigenti, che in stile del “maestro” Moretti risponderanno che: “si è trattato di uno spiacevole incidente” .

Gli Autisti Ataf ricordano e stringono i famigliari delle 32 vittime della strage di Viareggio-29/6/2009.

Firenze, 15 maggio 2014

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