Le pressioni di Renzi per accelerare sulle grandi opere inutili sono da rigettare

COMUNICATO STAMPA
Firenze, 28 marzo 2015

Presto e bene non vanno insieme.
Le pressioni di Renzi per accelerare sulle grandi opere inutili sono da rigettare.

Il Comitato No Tunnel TAV giudica molto negativamente le dichiarazioni del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, dopo aver preso l’interim del ministero delle Infrastrutture, in cui pretende che con le grandi opere inutili “bisogna correre e lavorare”.
A Renzi va riconosciuta la grande capacità di distogliere l’attenzione dai veri problemi per distrarre l’opinione pubblica con le sue frasi taglienti anche se spesso vuote di significato. Le uscite del Presidente del consiglio alla riunione al Ministero delle Infrastrutture farebbero supporre che il problema siano i tempi non rispettati nella realizzazione delle grandi opere, come si evidenzia dalla realizzazione di solo l’8% dei lavori messi in cantiere con la “legge obiettivo” 14 anni fa da un Berlusconi al pieno del suo potere.
Renzi finge di non sapere che il problema dei ritardi non sono “incidenti di percorso”, ma sono strutturali alle grandi opere stesse. La “legge obiettivo” non si limita a ridurre i controlli e sveltire le vicende burocratiche, bensì mette in mano ai costruttori privati ogni controllo tecnico, ambientale, progettuale. Le imprese che realizzano le grandi opere non hanno nessun interesse a chiudere presto i cantieri perché questo fermerebbe anche il flusso generoso di soldi pubblici verso i loro conti correnti. La cattiva progettazione, i problemi tecnici, gli impatti ambientali non sono incidenti di percorso, ma strumenti pianificati per far crescere in maniera inverosimile i costi delle infrastrutture.
Forse Renzi non ha letto la relazione della magistratura di Firenze dove si legge chiaramente che i problemi esistenti non sono legati a singoli corrotti, ma sono un sistema marcio che asseconda l’oligarchia di imprese parassitarie e i loro satelliti politici e ministeriali.
Sulle grandi opere inutili c’è bisogno di fermarsi, riflettere, abolire la “legge obiettivo” e tutti i suoi corollari, soprattutto riportare la progettazione e la pianificazione delle infrastrutture alle reali necessità delle persone e non ai loschi interessi di una oligarchia parassita.

Comitato No Tunnel TAV

335 1246551

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