Gli appuntamenti a Firenze per il Primo Maggio

1 MAGGIO NON SOLO FESTA

30 APRILE 2016:

Dalle Ore 22.00: Performance Comunicativa, per le strade del centro, con cartelli slogan, striscioni per contestare il carattere consumistico della notte bianca, a ridosso del Primo Maggio, ritrovo all’Ateneo Libertario, Firenze, Borgo Pinti 50 rosso ore 21.30.

1° MAGGIO 2016:

Dalle Ore 11.00: Presidio in via Ricasoli, davanti a Carrefour, angolo piazza San Marco, contro le aperture festive dei centri commerciali e lo sfruttamento dei lavoratori del settore.

Tutti sono invitati a partecipare!

Dalle Ore 12.00: Pranzo e Musica Presso “il Fondo Comunista” di Rovezzano, in Via Rocca Tedalda 277, con interventi di lavoratori, studenti e realtà di lotta.

I lavoratori di Careggi saranno, sempre dalle 12, al Ponte Nuovo (vedi volantino sotto)

- il Comitato per la celebrazione della Festa del Primo Maggio all’Isolotto, che Organizza anche quest’anno anno la Giornata di Festa in Piazza dell’Isolotto dalle ore 13,00 con pranzo e dibattito, sostiene i contenuti del percorso unitario.

Dalle Ore 18.00: Serata di Festa e di Lotta in Piazza dei Ciompi, con le organizzazioni antagoniste e libertarie del quartiere.

“Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire” con questa parola d’ordine quasi due secoli fa i lavoratori di tutto il mondo dettero vita ad una straordinaria mobilitazione che vide il suo apice nella data del 1° Maggio 1886; lo sciopero per la riduzione dell’orario lavorativo, partito dalla fabbrica di macchine agricole McCormick a Chicago, si espanse a macchia d’olio e centinaia di migliaia di lavoratori incrociarono le braccia, le grandi manifestazioni che seguirono furono represse nel sangue, con l’uccisione nei soli negli stati uniti di 21 manifestanti e la ingiusta condanna di 8 organizzatori sindacali anarchici (i “Martiri di Chigago”) che avevano partecipato alle proteste, con l’accusa di “aver istigato allo sciopero e ai disordini.”

Degli otto attivisti, Oscar W. Neebe viene condannato a quindici anni di carcere; gli altri sette vengono condannati alla forca: Adolph Fischer, August Spies, George Engel e Albert Parsons, vengono impiccati nel novembre dell’anno successivo, Luis Lingg muore suicida in carcere due giorni prima dell’esecuzione, per Michael Schwab e Samuel Fielden, la pena viene commutata in ergastolo.

In onore di tali mobilitazioni, 1° Maggio divenne Giornata internazionale del lavoro, in Italia istituita nel 1890.

Oggi il capitalismo, anche in Italia, ha riportato a quel livello le condizioni del lavoro, i recenti provvedimenti governativi individuano infatti il precariato come modello generale, cancellano tutele e garanzie, diffondono la disoccupazione, inibiscono le lotte salariali e la difesa dei diritti, spingono le tensioni sociali e gli scontri tra lavoratori, per costringere a lavorare senza sicurezza e dignità persino nei giorni festivi; ne sono esempi il Jobs Act, la Riforma Fornero e gli attacchi al Diritto di Sciopero.

A Firenze, Sindacati di Base e molte organizzazioni cittadine, hanno deciso di collegare alcune iniziative pubbliche per la festa del Primo Maggio, per riscoprire il carattere di lotta e rivendicazione di questa giornata, rilanciando la mobilitazione unitaria e solidale, per la riduzione dell’orario lavorativo giornaliero a parità di retribuzione, per stipendi dignitosi, per un giusto regime pensionistico, per la sicurezza del lavoro e sul lavoro.

Vi saranno inoltre molte altre iniziative cittadine che, seppur non legate a questo percorso comune, onoreranno a Firenze la giornata del Primo Maggio 2016.

il 1° Maggio è la Festa internazionale del lavoro e dei lavoratori, non è il giorno dopo la “Notte bianca” dei locali e dei negozi aperti e asserviti al consumismo, non è il giorno dedicato allo shopping sfrenato in esercizi tenuti spesso aperti usando lavoratori precari, con contratti da fame.

Riprendiamocela!

Promuovono la giornata di lotta:

C.U.B FIRENZE, COBAS FIRENZE, U.S.I. FIRENZE, SGB FIRENZE, FONDO COMUNISTA, PCL FIRENZE, F.A.U.C., MOVIMENTO DI LOTTA PER LA CASA, CLASH CITY WORKERS, PRC FIRENZE, COLLETTIVO SKA GALILEO, COLLETTIVO ALBERTI, ATENEO LIBERTARIO, COLLETTIVO BUJANOV, C.A.R.C., Associazione “Firenze, le piazze degli anni ’70″ 

IL PRIMO MAGGIO DI GAVINANA: CONTRO LA VENDITA DI RUSCIANO E DEL PATRIMONIO PUBBLICO, PER LA RIAPERTURA DEL DISTRETTO SANITARIO NEL QUARTIERE

Ci avviciniamo al I° maggio, festa dei lavoratori in un contesto che da anni vede la trasformazione delle condizioni di lavoro e di vita di milioni di lavoratori in senso peggiorativo. Infatti, mentre sempre più persone faticano ad arrivare a fine del mese, la repressione avanza anche nei luoghi di lavoro con intimidazioni, licenziamenti politici e con l’applicazione di nuove forme di controllo. Fuori dai luoghi di lavoro assistiamo inoltre alla ripresa di tendenze reazionarie e fasciste ed alla militarizzazione d’ogni aspetto della vita sociale, mentre la macchina bellica italiana gira già a pieno regime nella situazione di perenne conflitto armato che si è andata determinando.
Contemporaneamente vengono imposte politiche di sacrifici e dirottati servizi essenziali quali sanità e scuola all’interno del processo di estrazione del profitto, politiche che stanno progressivamente impoverendo vasti strati sociali trasformandosi in una ulteriore appropriazione di parte del salario. Dall’alto dei palazzi del potere, siano essi a Bruxelles, Berlino o Roma, i costi della crisi vengono scaricati verso il basso e nelle nostre città e nei nostri quartieri ne vediamo segni tangibili con un progressivo impoverimento e sgretolamento del tessuto sociale. Gavinana, come altri quartieri, ne è un esempio: il tentativo di vendere il complesso di Rusciano semplicemente per far cassa, l’assurda perdita di un distretto sanitario nel nostro quartiere, la mancanza di spazi sociali e di aggregazione indipendenti da logiche di guadagno. Troppi, davanti a questa realtà, hanno piegato la testa e si sono fatti abbindolare dalla propaganda dei responsabili stessi di questa situazione. Gli immigrati per esempio sono diventati il capro espiatorio di ogni malessere sociale, di ogni tipo di rabbia e tensione, sull’onda di una campagna di criminalizzazione che ha fatto chiudere gli occhi anche di fronte al business che viene giocato sulle loro spalle. Noi invece pensiamo ci sia tanto altro di cui parlare. Il processo che siamo costretti a vivere non riguarda la semplice sfera personale, il proprio ambito familiare: non riguarda unicamente i soggetti coinvolti, ma tutto il tessuto sociale circostante. Per questo non può rimanere come un problema privato: noi rimaniamo dell’idea che abbiamo bisogno di raccontare e di raccontarci.
Quanti oggi nel quartiere sono disoccupati o cassaintegrati? Quanti rischiano lo sfratto o di vedersi pignorare la casa da quelle banche salvate con i nostri soldi? In troppi vivono con paura, vergogna e frustrazione questa realtà senza capire che da tutto ció si puó uscire solo collettivamente, con il mutuo appoggio, la solidarietà e la lotta per un riscatto che non arriverà mai dai tavoli concertativi, dalle acrobazie sindacali e dal falso dialogo delle istituzioni utile solo a farci stare zitti e farci stare buoni.

Il primo maggio è un giorno di lotta, rivendicazione e festa e per quanto ci sia ben poci da stare allegri noi non siamo disposti a rinunciarvi. L’abbiamo organizzato al Cpa fi-sud perchè pensiamo che il Centro popolare rappresenti un mezzo e uno stimolo per attivare delle pratiche collettive utili a tutti noi.
L’apertura della Palestra Popolare fi-sud ne è un esempio: se oggi il quartiere ha ancora quello spazio a disposizione lo si deve alle decine di persone cge si sono rimboccate le maniche per riaprirlo, non certo a chi l’aveva chiuso per mettere in vendita l’intera struttura. Chi vuol partecipare ai corsi non lo fa in cambio di soldi ma della sua partecipazione ai lavori di manutenzione, pulizia e all’organizzazione delle iniziative di autofinanziamento.
Questo primo maggio è stato organizzato dalle realtà di Gavinana che si battono contro la desertificazione sociale e culturale all’interno del nostro quartiere. Sarà un momento di aggregazione in cui ribadire che di fronte alla cultura del profitto e dello sfruttamento, all’individualismo dettato dalla competizione sociale e all’egoismo generalizzato che cresce di pari passo allo sfruttamento, al senso di precarietà ed all’insicurezza propagandata dai media, pensiamo che si possa e debba riaffermare i valori della solidarietà popolare e della costruzione di una società migliore.

A partire dalle 12.30 pranzo popolare, banchini informativi, musica dal vivo, giochi per bambini, proiezione video e alle ore 16.00 nel parco verranno ripiantati alcuni alberi che sono stati acquistati con il ricavato della cena popolare dello scorso 8 agosto che organizzammo subito dopo il nubifragio.

Al Centro Popolare Autogestito fi-sud in via di villamagna 27a.

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