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(( i )) Roma Indymedia

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...stiamo pensando ad altri incontri, in sedi anche diverse dal circuito dei centri sociali romani, per cui fatevi sentire con le vostre proposte!


ANCORA REPRESSIONE A ROMA 19/10/2006

Succede al Liceo Albertelli

Mercoledì 18 Ottobre gli studenti del Liceo Albertelli, a causa delle gravi carenze nelle strutture (nelle quali è persino presente l'amianto) e dell'atteggiamento autoritario del Dirigente Scolastico, decidono di occupare l'istituto. Immediato l'intervento della polizia: durante il tentativo di far uscire gli studenti, un agente in borghese estrae la pistola e la punta in faccia ad uno studente, minacciandolo di morte.
Un episodio gravissimo, che non ha intimidito però gli studenti che hanno deciso di proseguire l'occupazione ed anzi ha provocato l'immediata reazione in altri istituti (presidi, assemblee, volantinaggi, incontri con gli occupanti).
Un episodio emblematico non solo dell'atteggiamento delle istituzioni di fronte alle mobiltiazioni studentesche, ma anche dei comportamenti da far west sempre più diffusi tra le forze dell'ordine: dalla vicenda di Como (dove una squadra antiwriters ha sparato ad un ragazzo di 19 anni), a quella di Federico Aldrovandi passando per il pestaggio di Sassuolo e per i tanti soprusi quotidiani nelle nostre strade e nelle nostre scuole senza che abbiano l'onore dei media.

aggiornamenti mobilitazioni:
Sabato 21 Ottobre - Assemblea cittadina al Liceo Albertelli

solidarietà coordimento autorganizzato | collettivo Democrito | collettivo Aristofane | collettivo virgilio | collettivo mamiani | simeoni | fgci

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LA FESTA DEL PRECARIATO 17/10/2006
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Incontrotempo 3.0

Dal 19 al 21 ottobre si svolgerà al LOA Acrobax Incontrotempo 3.0, la terza festa delle precarie e dei precari.
Uno spazio di discussione e confronto tra quelli e quelle che rivogliono il proprio tempo e che rivendicano la possibilità di scegliere. Un momento di incontro tra chi non segue i ritmi del mercato e tra chi lotta contro una vita messa al lavoro.
Dalle rivendicazioni sociali, dalle diverse esperienze territoriali, dalla lotta per la casa, dalla questione di una comunicazione libera e la formazione di un sapere condiviso, dalla volontà di arginare chi ci vorrebbe appiattiti su di una cultura fascistoide, oggi più che mai c'è bisogno di capire come far comunicare queste esperienze, come generalizzare queste parzialità, come porre al centro della discussione la costruzione di possibili percorsi relazionali, reticolari e comunicanti, affinché si riduca lo spazio di divisione tra i soggetti precari e nasca invece una nuova cospirazione in grado di trasformare materialmente la nostra vita.
Durante le giornate di Incontrotempo 3.0 si sta anche organizzando una rassegna video che affronta il tema della precarietà della vita. Sarà un momento per presentare l'archivio dedicato ad Antonio. Un sapere che incontra altri saperi: condividilo portando le tue diverse autoproduzioni.
Sarà inoltre possibile iscriversi al torneo di calciotto “Renoize cup”.

Tavoli: Letteratura a progetto. Come si scrive pecarietà? | Precarietà, reddito e nuove garanzie sociali | Lavoratori e lavoratrici informatici&che uniamoci | Sport: socialità, comunicazione o repressione politica? | Raniero Panzieri, un uomo di frontiera | Dal media mainstream al media sociale: le relazioni e il sapere come spazi di innovazione dei conflitti | Programma completo

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TURBO-GASATI AD APRILIA 18/10/2006
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Realizzazione centrale Turbogas ad Aprilia

La liberalizzazione del mercato dell'energia voluta da Bersani nel primo governo Prodi, seguita dal decreto sblocca centrali dell'ex Ministro Marzano, ha portato al via libera per la costruzione di una centrale Turbogas ad Aprilia.
Sono state diverse in questi mesi le manifestazioni dei cittadini, associazioni, comitati di quartiere, agricoltori, insegnanti contrari a questa centrale che significherebbe maggior inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo con emissioni di monossido di carbonio, di ossido di azoto e l'innalzamento della temperatura di circa 1 o 2 gradi, l'abbassamento delle falde acquifere, milioni di metri cubi di gas di scarico al giorno, l'innalzamento del rumore (24 ore su 24) e l'aumento della malattie tumorali.
Marrazzo in campagna elettorale aveva assicurato: "la turbogas non si farà". Un impegno che ora tradisce, perché ad oggi ha dato l'ok alla realizzazione dell'impianto ed ha deciso di tagliare fuori i cittadini da ogni legittima possibilità di partecipazione, di scelta e di pianificazione territoriale.
Quali sono le offerte che non può rifiutare? Ci sono pesci più grandi di lui che lo costringono a nuotare con loro?
Se oggi non lo manda più Raitre ma una Spa a tutto gas, lo dica, almeno uno cambia canale.

Prossime iniziative:
Giovedi 19 ottobre ore 9.00 in PIazza Roma ad Aprilia., in concomitanza con il Consiglio Regionale del Lazio.

SABATO E DOMENICA mobilitazione di massa.

Approfondimenti:
Blog altrogas | Belli dentro/ | Acqua pubblica lazio

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FARE INDYMEDIA 17/10/2006

Become The Media

Non ci stancheremo mai di ripeterlo. Il Media sei tu! Nessuno meglio di te può raccontare le tue lotte, le tue testimonianze, i tuoi pensieri e sensazioni. E' importante che tu scriva e rispetti la policy che la comunità nel corso degli anni ha definito. Abbiamo visto nel tempo come la delega ai media tradizionali della propria informazione non funzioni. Il mondo dell'informazione è sempre e comunque un mondo che deve fare soldi e non vera informazione. Si piega agli interessi economici in ballo e manipola il cervello delle persone.
Indymedia si (ri)mette in gioco: venerdi 20, all'interno del festival dei precari e delle precarie (IncontroTempo 3.0), alle ore 12 nella Sala del Consiglio della facoltà di lettere dell' Universita' Roma 3 ci sara' un momento di racconto e confronto con chi e' interessato al giocattolo/strumento Indymedia e non solo.
Il sabato 21, al LOA Acrobax , alle ore 17 si terra' invece un workshop sul funzionamento di Indymedia, un momento per capire cosa si cela dietro e per poter tecnicamente partecipare al progetto senza cercare disperatamente un admin.

Ancora una volta: BECOME YOUR MEDIA!
LA SCOPERTA DELL'ALBA 05/10/2006
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La scoperta dell'alba

Non manca proprio nessuno. Ci sono tutti a ronzare intorno ai "fatti del Trullo".
Politici e prefetti che, dopo aver invocato più controllo, in fretta e furia costruiscono commissariati. Malavitosi in carriera. Fascisti avvoltoi, pronti a cavalcare ed agitare gli istinti piu' beceri.
Tutti che parlano di degrado e di abbandono, proprio mentre mercoledì mattina per l'ennesima volta veniva sgomberato violentemente uno spazio di aggregazione sociale, l'Angelo Mai.
La scoperta dell'alba: di una città diversa da quella pubblicizzata dalla vetrina della giunta veltroniana.
La scoperta dell'alba soprattutto per la comunità rumena, che si è vista spazzata via anche dagli argini del Tevere. Gli sfortunati che non sono riusciti a scappare sono stati portati in un capannone abusivamente trasformato in un CPT "just in time" .
La Roma di Veltroni implode, tra un festival e il romanzo del sindaco, invocando controllo e repressione.
Si afferma una città fatta di crescita economica da una parte e precarizzazione diffusa dall'altra. Di cultura della tolleranza sbandierata, mentre crescono le aggressioni neofasciste. Del dialogo interrazziale, mentre aumentano le baraccopoli. La Roma del falso modello integratorio e dei falsi investimenti nelle periferie, che sono fuori dal centro, ma anche sotto gli argini del fiume. La capitale delle notti bianche e delle albe illuminate da sgomberi e rastrellamenti.
La periferia è al centro, come diceva una campagna del Comune: peccato che sia al centro dell'interesse dei peggiori sciacalli.

Assemblea cittadina venerdì 6/10 a Acrobax, ore 15.00

Sabato 7/10 assemblea dalle 15.30 davanti al cso Ricomincio dal Faro - via del Trullo 330.

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OMICIDIO A FOCENE 09/19/2006
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Il silenzio dei colpevoli

Sono trascorse poche settimane, neanche un mese, da quella notte insopportabile, da quell’aggressione spietata e odiosa. Due ragazzi, uno di diciannove, l’altro di diciassette anni, celtica tatuata sul braccio, coltello alla mano, ci hanno raccontato, con l’uccisione di Renato, una città che tutti vogliono far finta non esista. Una città che non coincide con il “salotto buono” delle nottate romane, dell’amministrazione “di tutti”. Una città dove si riprende ad uccidere, dove la violenza neo-fascista può muoversi impunita, dove le periferie diventano incubatrici efferate. È in questo mare caotico che ha mosso i suoi passi una nuova destra fascista, garantita dall’opposizione berlusconiana, favorita dal clima di scontro ingaggiato dall’ex candidato sindaco Alemanno.
Una verità questa difficile da pronunciare in una società politica e della comunicazione che preferisce espressioni come «bipartisan» e che ritiene la storia strumento tattico di mediazione politica, dove la pace si fa con la guerra e dove la violenza condannabile è solo quella di chi ha ancora la forza di lottare e di dire la verità sul potere e sullo sfruttamento.
Da qui il silenzio della città politica, delle sue istituzioni. Un silenzio assordante, che parla delle trasformazioni di questi anni, di un’amministrazione che fa di «governance» ed equidistanza ricette magiche per sopire i conflitti.

Ma Roma è anche molte altre cose. E' una città ricca di conflitti per il diritto alla casa e al reddito, sul sapere e la formazione, per i beni comuni. Una città ricca di produzione culturale indipendente e di pratiche solidali, di autogestione e di riqualificazione autonoma dei territori. Una città fatta di molte città, dove ancora vive maggioritario e solido uno spirito pubblico sinceramente antifascista.

È a questa città che la "Rete Antifascista Metropolitana" chiede ancora di rompere il silenzio, di gridare con forza la verità che la ragion politica vorrebbe silenziosa e opaca. Una manifestazione che attraversi la città di Fiumicino e porti con calore e forza senza pari un fiore a Renato, nel luogo nefasto della sua uccisione: questa è la proposta lanciata alla città di Roma e al suo hinterland, alla società civile e all’associazionismo solidale, ai movimenti, ma soprattutto a tutt* quell* – e sono tantissim* – che quella sera, come mille altre sere, sarebbero potut* essere in quella dance-hall o in mille altre dance-hall.

Perchè tutto questo non accada più!

CORTEO SABATO 23 SETTEMBRE A FIUMICINO.

Appuntamento ore 15, Darsena Fiumicino.
Da Roma, ore 14, Stazione Termini.

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ROMA ULTIMO MODELLO 09/15/2006
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L'immigrazione disintegrata

Un'operazione in grande stile, come piace al prefetto Achille Serra. Uno sgombero condotto all'alba da polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia municipale. Un quartiere occupato da decine di mezzi. Centinaia di migranti sgomberati (foto) da un edificio occupato da anni a Tor Marancia nel comprensorio del S. Michele, a pochi metri dall'edificio occupato dal Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa, portati in commissariato e poi chissà. Vigilantes privati già pronti a sorvegliare la zona. Sui marciapiedi, qualcuno solidarizza con gli sgomberati, mentre altri lamentano che chi occupa una casa non paga l'ICI e alza il volume la sera. Questa è la cronaca di un'alba normale nella città normale della premiata ditta "Serra & Veltroni". Una normalità in cui non possono avere spazio conflitti e contraddizioni, come quella rappresentata da un edificio occupato da centinaia di persone, una delle occupazioni abitative più grandi di Roma.

Da oggi, decine famiglie ormai integrate nel quartiere hanno diversi problemi in più, dal tetto sulla testa all'istruzione, dato che molti bambini studiavano nelle scuole del quartiere. Ora dovranno arrangiarsi come potranno, e magari illegalmente, anche se la Guardia di Finanza parla di operazione "anti-racket". Proseguiranno lungo il circolo vizioso che dalla precarietà porta all'illegalità, alla repressione e infine a nuova precarietà. E fa contenti tutti: chi sfrutta il lavoro a basso costo e chi ha bisogno di mostrare ai buoni cittadini che "la città è più sicura". Come Batman & Robin, sindaco e prefetto si vanteranno di aver risolto un altro problema a Waltertown. Veltroni rassicurerà che "gli immigrati vivevano in condizioni di degrado" e che "verranno individuate soluzioni nel rispetto dei diritti di tutti". Serra parlerà di "smantellamento della microcriminalità". Le facce dei bambini nei pullman blu della polizia sembravano dire tutt'altro.

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OMICIDIO A FOCENE 29/08/2006

L'ennesima vile aggressione con lame alla mano

L'ennesima aggressione a freddo in cui non si è scelto di spaventare ma di lasciare un segno che non si cancella.
Renato muore con 7 coltellate sul corpo.
Renato non era un militante, Renato era un ragazzo che condivideva il suo impegno sociale, il suo rispetto per la vita, la tolleranza e la bellezza della diversità negli spazi sociali di questa città. Per Renato divertirsi voleva dire passare una serata ascoltando musica con i suoi fratelli. Per i ragazzi che lo hanno ucciso il divertimento è uscire di casa con l'intenzione di andare a cercare qualunque persona diversa da se stessi, seminare paura, terrorizzare, misurare la propria superiorità con la violenza ingiustificata, uccidere, come hanno fatto con Renato.
Violenza e intolleranza che sono ormai un atteggiamento sociale e culturale diffuso che colpisce il "diverso", che sia per colore di pelle, per religione, per orientamento sessuale, culturale, politico, o diverso semplicemente per modo di vestire. Violenza ed intolleranza che in tutta Italia vengono diffuse da luoghi fascisti ben individuabili.
Negli ultimi mesi abbiamo assistito a campagne elettorali basate su manifesti e camioncini nostalgici che hanno attraversato indisturbati tutta la città, appoggiati economicamente e politicamente da quei signori che ogni giorno sui giornali e telegiornali parlano di immigrati terroristi, di Italia agli italiani, di guerre in nome del petrolio. Legittimati anche da quelle amministrazioni che tentano di governare i conflitti sociali riducendoli all'opposizione di estremismi fra chi produce morte e chi diffonde solidarietà con speranze di cambiamento e trasformazione.

Chiediamo a tutti i compagni, le compagne, gli amici e le amiche di rispettare il dolore che la famiglia di Renato sta vivendo.

Appuntamenti:
Sabato ore 17 Corteo con partenza da Porta San Paolo

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LA JUNTA MARRAZZO 13/07/2006
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Una casa per tutti, tranne che per i senza casa

Anche con le giunte "buoniste", chi reclama casa riceve solo manganellate. E' accaduto di nuovo mercoledi 12 luglio, quando il Coordinamento cittadino di lotta per la casa manifestava davanti al consiglio regionale alla Pisana. Le forze dell'ordine hanno caricato le famiglie e i precari che da mesi occupano l'ex-Istituto d'arte del S. Michele. Si tratta di un luogo chiave per l'emergenza abitativa della città di Roma: l'istituto di via Casal de Merode, infatti, fa parte del patrimonio Ipab, snodo di un giro di finanziamenti illeciti che mette sotto accusa la gestione della Regione Lazio e della Sanita' da parte di Storace e dei suoi amici.

Proprio per sottrarre alla gestione malavitosa e speculativa il patrimonio edilizio pubblico, il Coordinamento chiedeva alla regione Lazio il rispetto degli impegni presi sull'emergenza abitativa, che avrebbero dovuto portare alla creazione di un Centro di Assistenza Alloggiativa Temporanea, alla ricognizione del patrimonio Ipab con l'obiettivo di "prevederne la corretta destinazione per i fini istituzionali e pertanto anche per le finalita' sociali dettate dalla grave situazione dell'emergenza abitativa".

Nulla di tutto ciò è avvenuto, e chi lo ha denunciato pubblicamente è stato preso a manganellate dai "bravi ragazzi" del prefetto Serra. Anche l'incontro successivo con consiglieri e assessori regionali ha lasciato insoddisfatti i manifestanti, che hanno deciso di rendere permanente la mobilitazione di fronte alla regione e di indire una manifestazione sotto al Campidoglio lunedì 17 luglio alle 15.

Il sindaco Veltroni, dopo aver dato casa al Jazz, alle Letterature, al Cinema, alle Letterature, all'Architettura, ai Teatri e alla Memoria, troverà il tempo di dare una casa anche alle precarie e ai precari?

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GENOVA E' TUTT'ALTRO CHE FINITA 21/03/2006
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Roma Sostiene Supporto Legale

Riprende la campagna del Supporto Legale a Roma.
Incontri e iniziative di finanziamento per sostenere, a cinque anni dal G8 di Genova, il lavoro della segreteria legale.
Perché Genova è tutt'altro che finita.

Dopo l'assurda archiviazione del processo sui fatti di piazza Alimonda, le udienze continuano: da un lato i procedimenti contro i manifestanti (tra cui il processo ai 25 accusati di "devastazione e saccheggio"), dall'altro quelli che vorrebbero portare luce sugli avvenimenti della scuola Diaz e della caserma di Bolzaneto. Alcuni attivisti - ancora troppo pochi - stanno cercando di fare luce su quel che è accaduto durante quelle 3 giornate: sull'operato di Polizia e Carabinieri e sulle violenze in piazza e dentro le caserme. Poche persone che si sono fatte carico di tenere alta l'attenzione e viva quella memoria che stenta ad essere condivisa.

Aggiornamenti: 20 Luglio: Presentazione del fumetto su Genova G8, a finanziamento di supporto legale.
Aggiornamenti: 17 Luglio: Serata di controinformazione sugli appuntamenti contro il G8
Aggiornamenti: 25 Marzo: Genova tutti i giorni, spettacolo teatrale e dance hall reggae

Ascolta tutti i giovedi alle 20.30 su Radio Onda Rossa la trasmissione di SL

la memoria è un ingranaggio collettivo, olialo!

ROMA ANTIFASCISTA 07/05/2006

L'anno nero di Roma

Le prime avvisaglie c'erano state già nel periodo precedente, ma negli ultimi 13 mesi le violenze dei neofascisti sono cresciute.
Da giugno dell'anno scorso ( tentato omicidio all'interno del Forte Prenestino) a luglio di quest'anno (7 auto incendiate durante un assalto all' Ex Lavanderia) ci sono stati altri attacchi o infamie in un crescendo vertiginoso ( La Torre, Ricomincio dal Faro, CasalBertone).
Come sempre nel mirino centri sociali, associazioni, migranti e singoli compagn* in giro per Roma.
La destra neofascista dopo i fallimenti politici ed elettorali, evidentemente, cerca un'affermazione "di strada" per mantenere vivo il proprio immaginario.
Un immaginario fatto di vergognose marce squadriste, occupazioni fantasma e una progettualità politica inesistente, nonostante appoggi e accordi con le destre "istituzionali". Le "forze democratiche" veltroniane invece, dopo aver dato loro spazio e agibilità, chiedono lumi al prefetto Serra (sic!), preoccupati che la loro "vetrina Roma" possa essere infangata da scontri tra opposti estremismi.

Approfondimenti
Precedenti feature: [1] [2] [3]
ANTIFASCISMO 28/06/2006

Roma Sud libera dai fascisti

Domenica 11 giugno 2006 alcuni esponenti del partito neofascista Fiamma Tricolore hanno occupato un sottopassaggio in via del Tintoretto, proprietà del comune del Roma. Il covo, denominato "Galleria Mafarka", è stato liberato mercoledì 14 giugno dalle forze antifasciste di Roma sud.
I/le compagni/e di primo mattino, sono entrati nel posto occupandolo e presidiandolo nel corso di tutta la mattinata.
All'arrivo delle forze dell'ordine, il municipio XI ha deciso, di fronte alla determinazione dei/lle compagn*, di mediare ed assegnare lo spazio a una cooperativa sociale operante nel territorio.
Dopo l'ultimo anno, segnato da episodi infami e da una forte tensione dovuta alla campagna elettorale dei neofascisti candidati, arriva l'ennesima dura risposta degl* antifascist* volta a ricacciare chi degli ideali fascisti e razzisti fa una bandiera e con ogni mezzo (e spesso con le lame), cerca agibilità politica.
POP PARADE! 06/18/2006
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Parte l'Estate Precaria

La Roma veltroniana, forte della recente vittoria elettorale, si appresta a vivere la sua ennesima estate romana: sempre più vetrina e sempre meno evento culturale.
Ma dietro quella vetrina ci sono migliaia di vite precarie, che permettono lo svolgimento di eventi e spettacoli; è grazie ai precari di Roma che la capitale ha realizzato quel sorprendente 4,1% di avanzamento del Pil di cui si vanta l'amministrazione comunale.
E' per questo che diversi attivisti e precari di Roma, dai precari di Atesia agli studenti ai sindacati di base hanno deciso di inaugurare "l'estate precaria".
Precari uniti, per rivendicare reddito e lavoro: contro le leggi precarizzatrici di centrodestra e centrosinistra e per un nuovo welfare che dia reddito per tutti.

Appuntamento il 28 giugno '06, h.19.00 Porta San Paolo

Approfondimenti:
Partecipa agli eventi dell'estateprecaria!

audio dal corteo: [1] [2] || foto: [1] [2] [3] [4] [5] [6] || report: [1]

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NO BUJU SI REGGAE 18/06/2006
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Boicotta Buju Banton, boicotta musica omofobica!

Torna a Roma e in Italia il reggae che non vogliamo ascoltare: quello sessista ed omofobo di Buju Banton.
Un "artista" bandito in tutta Europa per i contenuti espressi dai suoi testi; un artista che alle parole ha fatto seguire i fatti, sottraendosi alle proprie responsabilità con un silenzio assordante.
Nonostante tutto questo, vorrebbero riproporcelo nuovamente in un concerto dal vivo, il 28 giugno a Milano, il 29 a Roma e il 30 a Lecce.

Approfondimenti:
Comunicato contro il concerto di Buju Banton previsto il prossimo 29 Giugno a Roma.
Aderisci alla campagna "non solo reggae disertiamo il silenzio".
Informazioni su Reggae, sessismo, omofobia.
Trasmissione di Radio Onda Rossa sulla Campagna di Boicottaggio a Buju Banton.

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ESPROPRI PADRONALI 03/04/2005
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Precariato a giudizio

Il 12 marzo 05, il tribunale del riesame ha valutato la possibilità di arresti domiciliari preventivi per 9 attivist*, e qualche decina di obblighi di firma per i restanti 64. Le denunce riguardano le azioni del 6 novembre all'ipermercato Panorama e alla libreria Feltrinelli. E la risposta che Pisanu promise subito dopo le azioni - ribattezzate per l'occasione "espropri proletari" - che gli hanno fatto rispolverare qualche fantasma del passato.
La decisione e' giunta l'11 maggio, e prevede gli arresti domiciliari per cinque attivisti e attiviste e l'obbligo di firma per altre 14 persone. La decisione non sarà esecutiva, poiché occorre attendere l'esito del ricorso alla Corte di Cassazione da parte degli indagati.
La repressione non è un problema esclusivo de* precar*, ma di tutti coloro che in questa città (e non solo) praticano e vivono in prima persona le lotte sociali - dalla casa all'università, passando per i posti di lavoro. Le circa 7000 denunce - solo negli ultimi 10 anni - riguardanti i/le protagonist* delle lotte, spingono a una riflessione più ampia che faticosamente si sta cercando di fare nelle assemblee cittadine e nei dibattiti pubblici.

Aggiornamenti 2006:
22 giugno 06 - ore 12 conferenza stampa in via Cesare de Lollis 6
21 giugno 06 - Ore 11 presidio - presenza - conferenza stampa davanti al ministero di grazie e giustizia (largo cairoli) in contemporanea all'udienza della cassazione che deciderà le misure cautelari per gli imputati del 6 novembre.
La Cassazione di Roma si pronuncia in merito alle misure restrittive richieste per 15 attivist* che parteciparono alle azioni del 6 novembre 2004. Si tratta di 5 arresti domiciliari e 10 obblighi di firma.

21 giugno pomeriggio: Confermati gli arresti! // Rassegna stampa sugli arresti // Raccolta comunicati

Precedenti feature su Indymedia:
- "Fermi tutti - e una rapina?!?"

VERITA' E GIUSTIZIA 19/05/2006
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Fiaccolata a Roma

La notte fra 24 e 25 settembre 2005 un ragazzo di 18 anni, Federico Aldrovandi, è morto nelle mani della polizia, a Ferrara.
Il silenzio sul caso è stato interrotto dalla madre, che ha aperto un blog chiedendo di fare luce sulla morte del figlio.
Grazie a una campagna di informazione partita dalla rete e alla mobilitazione dei cittadini che chiedono verità sull'ennesimo mistero italiano di polizia si è arrivati, lentamente, a un cambiamento di clima nella procura di Ferrara e all'apertura di nuove indagini. Ma non è che l'inizio. La cortina fumogena sarà dissipata solo se non ci sarà un calo di attenzione intorno al caso.
Dopo Ferrara e Bologna, la notte del 19 maggio anche la piazza di Roma si riempirà di fiaccole per Aldro, per chiedere che si faccia luce in una storia ancora troppo buia.

Appuntamenti - mercoledì 21 giugno assemblea a lettere

Aggiornamenti - Spunta una supertestimone

Gr di Radio Onda Rossa del 18/5 | Aggiornamenti fino a marzo 2006 | Audio (gennaio 2006) | Video | Il blog
LA PILLOLA DI ROMA 13/06/2006
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Pillola del giorno dopo? Prendo un treno e vado in Francia

Quello che non è riuscito a fare una legge è nei fatti una realtà.
Farsi prescrivere la pillola del giorno dopo *il giorno stesso* è quasi impossibile...oppure si chiama così per il tempo che si impiega per riuscirci?
Lo dimostra nei fatti questa azione di un gruppo di donne negli ospedali di Roma e provincia.

Dal newswire Post di sista

Approfondimento: Opuscolo autoprodotto sui consultori

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