Sardegna, un mare di... repressione!
E' in corso in Sardegna una operazione “contro gli anarco-insurrezionalisti”, condotta dai militari del Ros e
dagli uomini della Digos di Cagliari e coordinata dal Servizio Centrale Antiterrorismo della Direzione Centrale
della Polizia di Prevenzione.
Una cinquantina di perquisizioni sono state effettuate nell'isola e sette compagni del centro di
documentazione “Fraria” sono stati arrestati. Non si conoscono reati specifici addebitati a questi ultimi: sono
in manette, dunque, per una costruzione basata solo su reati associativi.
Il Fraria, secondo gli investigatori, «serviva da schermo per occultare pratiche illecite riferibili all'associazione
sovversiva» con finalità di terrorismo. All'interno del circolo sarebbe esistita una «struttura eversiva incentrata,
secondo gli schemi tipici dell'area anarco-insurrezionalista, sulla logica del gruppo di affinità, ovvero un nucleo
operativo su base territoriale e cementato dalla progettualità dell'azione diretta contro obiettivi comuni,
mediante attacchi non necessariamente correlati e concordati. Una metodica tipica dell’anarchismo».
L’accusa che viene mossa ai sette arrestati di Cagliari è di aver «promosso, costituito, organizzato, diretto e
finanziato o comunque partecipato ad un'associazione sovversiva, finalizzata al compimento di atti di
violenza, con finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico, nonchè attività di propaganda ed
apologia sovversiva».
Sabato 28 maggio a Cagliari manifestazione contro il carcere e la
repressione
- Comunicati del Fraria: [ 1 ] [ 2 ]
- Rassegna stampa: [ 1 ] [ 2 ] [ 3 ] [ 4 ] [ 5 ] [ 6 ]
- Solidarietà: [ 1 ] [ 2 ] [ 3 ]
- Contributi dal NW: [ 1 ] [ 2 ] [ 3 ]
- Blocco proiezioni della R.A.I. (Riproduzioni Audiovisive Indipendenti): Comunicato
Questo è solo l’ultimo episodio di una pesante campagna repressiva che da alcuni anni coinvolge la
Sardegna:
- Il 22 ottobre 2003,
a Cagliari, il sit-in in solidarieta' a Massimo Leonardi trasformatosi in corteo, si è concluso con
l'accerchiamento da parte della polizia e la successiva carica con caccia all'uomo.
Numerosi manifestanti sono stati picchiati e 12 sono stati i fermi, 4 dei quali trasformatisi in arresti.
Il processo si e' concluso dopo un anno, con condanne a 10, 8 e 7 mesi di reclusione e 1.500 Euro di
multa.
- Il 12 giugno 2004
sono stati arrestati a Quartu S. Elena (CA) tre compagni anarchici del circolo "Fraria" di Cagliari con l'accusa
di avere piazzato un ordigno incendiario nel comitato elettorale di Mauro Pili e Giorgio La Spisa (Forza
Italia).
Nel pomeriggio sono scattate le perquisizioni nella sede del "Fraria" e, con un decreto prefettizio, ne è stata
decisa la chiusura per 60 giorni (per questioni di ordine pubblico).
Il 10 agosto, alla soglia della scadenza dei 60 giorni, ne è stata decretata la proroga per altri 60 giorni.
Perquisizioni anche nelle case degli
arrestati e in quelle di altr* 7 compagn*.
- La notte fra il 12 e il 13 agosto a Sassari altri due anarchici sono stati fermati perché
portavano con sé bottiglie piene di benzina e un grembiule. Processati, sono stati successivamente
prosciolti.
- Il 16 sono state perquisite le case di 2 compagni, che si aggiungono agli altri indagati per i fatti di
Quartu.
- Mercoledi' 23 marzo 2005, a Cagliari, nel corso di un presidio davanti alla clinica psichiatrica per la
giornata di mobilitazione contro le istituzioni del controllo sociale indetta dall'Assemblea aperta contro
Psichiatria e il controllo sociale e' stata arrestata Michela, una compagna presente,
con l'accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
- Il 7 aprile i carabinieri hanno perquisito le
abitazioni di alcuni compagni di Sassari sequestrando il solito materiale "interessante" motivando con
gli articoli 110 (in concorso con altri) e 435 (detenzione e fabbricazione di materiale esplodente), in relazione
ai fatti "antecedenti e prossimi" al 5 aprile avvenuti a Sassari
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