Archivio

Archivio autore

NEMICI DELLA VOSTRA PACE
NEMICI DELLE VOSTRE GUERRE

21 marzo 2011 1 commento

Era nell’aria da diverse settimane ed infine si è concretato. L’intervento aereo NATO sui cieli di Libia fa da battistrada ad un ormai prossimo impegno delle fanterie d’occidente nell’ennesima guerra predatoria all’ombra del vessillo stelle e strisce della morte.
Dove sono, ora, i falsi pacifisti dalle bandiere arcobaleno? Perché non si indignano per questa oscena “missione di pace” dai miserabili secondi fini? Perché i “democratici” d’Italia plaudono all’intervento “umanitario”? Non è forse vero che la Costituzione tanto difesa ripudia ogni forma di guerra? O il feticcio costituzionale fa comodo solo quando è utile a strumentalizzare il popolo per squallidi fini elettoralistici?
Non ci beviamo le menzogne della “sinistra radicale” nè quelle di D’Alema che oggi usa le stesse odiose formule giustificatorie di 10 anni fa, quando fornì basi e mezzi per i bombardamenti “umanitari” di Belgrado e del popolo serbo.
Oggi, la casta politica liberista di destra e di sinistra (poche sono le eccezioni) fa a gara a chi sta più dalla parte degli insorti libici, perché nessuno tra loro ha fatto altrettanto nei primi giorni in cui i popoli d’Egitto e di Tunisia insorgevano, compatti, contro i loro tiranni? Chiunque, nella ricerca di informazioni, sia andato oltre i canali di propaganda ufficiali, ha potuto notare come in Libia, negli ultimi mesi, non si siano fronteggiati Popolo e dittatore sanguinario ma, molto meno eroicamente, clan militari l’uno contro l’altro armati.
Qualcuno ha mai visto, nelle manifestazioni pro o contro Gheddafi, più di qualche sparuto migliaio di persone (a dire tanto)? Dov’è, allora, questo popolo in nome del quale USA e fidi lacchè d’Europa, così eroicamente, sono disposti ad intervenire?  vete mai ricevuto prova delle stragi di massa di cui, qualche settimana fa, i maggiori telegiornali davano notizie “certe”? E le fosse comuni? I dieci mila morti in un solo giorno?
Oggi, si scopre che le riprese delle troupes occidentali di fosse comuni erano, in realtà, inquadrature contraffatte di un cimitero… Non può essere, allora, che siamo di fronte alle solite balle tipo quelle di qualche anno fa su Saddam Hussein detentore di armi chimiche per la distruzione di massa? Forse, come si suol dire, i nostri governanti “se la suonano e se la cantano”…
Dire queste cose significa schierarsi dalla parte di Gheddafi? Non nel nostro caso, a noi, il Rais piace ben poco ma proviamo ancora meno fiducia nell’ipocrita sciacallaggio in salsa occidentale.
La tanto sbandierata democrazia ha spinto puntigliosamente USA e compari ad intervenire in zone geopoliticamente appetibili, dove c’erano interessi economici (il petrolio è storicamente un mantra dello zio Sam) perché altrettanto non si è fatto dove in ballo sussistevano interessi di altra natura?
L’anno scorso si è verificato un colpo di Stato in Honduras che ha rovesciato il governo democraticamente eletto dal popolo e l’esercito ha sparato sui manifestanti inermi, perché in quel caso gli USA non sono intervenuti a difendere le ragioni dell’umanità? Perché hanno appoggiato la fazione golpista?
E se andassimo a ritroso nel tempo? Cile, Argentina, Salvador… l’elenco è lungo!

NEMICI DELLA VOSTRA PACE
NEMICI DELLA VOSTRE GUERRE
FUORI DALLA LIBIA $CIACALLI D’OCCIDENTE!

ONORE AI MARTIRI DELLE FOSSE ARDEATINE

19 marzo 2011 2 commenti

24 marzo 1944 l’eccidio delle Fosse Ardeatine: 335 romani sono fucilati dai nazi-fascisti, 335 romani cadono nella lotta per la Libertà.
24 marzo 2011, a 67 anni dal martirio, la loro memoria sarà infangata, ancora una volta, come accade di frequente negli ultimi anni, la nostra città si appresta a fare da ribalta per neonazisti, revisionisti di ogni specie e persecutori di partigiani. In questo caso, per l’appunto il 24 marzo, lo sponsor di questi signori sarà niente meno che l’Università Roma Tre, pronta a patrocinare un convegno-farsa sul futurismo con un manifesto sul quale campeggia in bella mostra il faccione di Benito Mussolini. Bel modo di rendere giustizia ai caduti antifascisti, ai caduti di Roma. Sia chiaro, dicendo questo non intendiamo piagnucolare per la scarsa sensibilità mostrata dalle Istituzioni (municipali e culturali) sulla questione memoria, oramai, ci abbiamo fatto il callo e non proviamo nessuna fiducia per chi ha gettato sul lastrico il museo della Liberazione di via Tasso, sabotato le commemorazioni dei rastrellamenti nazisti nei quartieri ed alle stesse Ardeatine. Ci piace, invece, che tutti sappiano che fine abbia fatto il “ribellismo” dei vari futuristi, Casapound ed amichetti assortiti pronti a gettare la maschera della sovversione per i trenta denari di Alemanno & co. Ai fa$cisti del III° milennio, ai loro protettori in doppiopetto, alla giunta comunale del clientelismo, dei Mokbel, degli Andrini, dei Lucarelli risponderemo facendo librare, il 23 sera, 335 lanterne volanti nel cielo di Roma affinché le fiamme dei caduti antifascisti illuminino a giorno la nostra città strangolata dalle trame nere, che il loro sacrificio non sia stato vano.
ROMA E’ STATA, E’, SEMPRE SARA’ ANTIFASCISTA.

<<Chi si pone per obiettivo quello di accendere i cuori degli altri con la sua fiamma interiore, costui getta una sfida al mondo dell’incomprensione, della negazione, al mondo ostile. Solo la lotta, infatti, ha un senso nella vita.>>
- Ernst Thalmann

16 Marzo 2003 / 16 Marzo 2011: DAX VIVE

18 marzo 2011 Nessun commento

Sono passati otto anni dalla notte nera di Milano: l’omicidio fascista di Dax e i pestaggi di polizia e carabinieri all’ospedale San Paolo. Ne sono passati dieci dall’omicidio di Stato di Carlo Giuliani e dalla mattanza del G8 genovese. Si muore per i coltelli e le botte dei fascisti e razzisti, si muore per la brutalità dello Stato in strada, in caserma e in carcere. Istituzioni repressive, polizia, carabinieri e guardie carcerarie uccidono, coperti da menzogne e depistaggi.
Continuiamo a ricordare Davide, insieme a Carlo e a tutti gli amici, i compagni e i fratelli uccisi da razzisti, fascisti o dallo Stato, in Italia come in Europa.

Con il sangue agli occhi e la rabbia nel cuore.
Dax odia ancora

17 MARZO 1861 – 17 MARZO 2011
Noi non festeggiamo, noi non ci omologhiamo

18 marzo 2011 Nessun commento

Ai “patrioti” dell’euro e del dollaro, agli $ciacalli d’occidente, ai banchieri e gli industriali, ai campioni del liberismo (destri o sinistri poco cambia), alle puttane della politica, a chi rabbuia l’orizzonte con nuove guerre e ha fegato e faccia tosta di chiamarle “missioni di pace”, ai politicanti del Palazzo e ai loro codazzi ossequianti, ai carnefici di disoccupati, giovani e studenti…

ITALIA, INSORGI PER RISORGERE!

gltricolore

Finché, domestica o straniera, voi avete tirannide come potete avere Patria? La Patria è la casa dell’uomo non dello schiavo. (Giuseppe Mazzini)

Per quanto mi riguarda, io non farei il più piccolo sacrificio per cambiare un ministero e per ottenere una costituzione, neppure per scacciare gli austriaci della Lombardia e riunire questa provincia al Regno di Sardegna. Per mio avviso la dominazione della Casa di Savoia e la dominazione della casa d’Austria sono precisamente la stessa cosa. Io credo pure che il regime costituzionale del Piemonte è più nocivo all’Italia di quello che lo sia la tirannia di Ferdinando II […] Io credo al socialismo… il socialismo di cui parlo può definirsi in qeste due parole: libertà e associazione. (Carlo Pisacane)

Il moto patriottico della gioventù italiana sotto la direzione di Garibaldi e Mazzini fu legittimo, utile e glorioso, non perché ha creato l’unità politica, lo stato unitario italiano -questo invece fu la sua colpa, perché non poté creare questa unità senza sacrificare le libertà e prosperità del popolo- ma perché distrusse le differenti dominazioni politiche, i differenti stati che avevano artificialmente, violentemente impedito l’unificazione sociale, popolare d’Italia. (Mikail Bakunin)

questa rabbia è l’unico futuro che abbiamo!

15 marzo 2011 Nessun commento

Molti hanno scritto sul 14 dicembre, rispolverando termini pensati per altre proteste, scorgendovi analogie nelle dinamiche, descrivendo le forme della rivolta per dargli un significato e trarne le prospettive di lotta futura.

La varia umanità presente in piazza: studenti, salariati, persone comuni esasperate dalla totalizzante precarizzazione di ogni aspetto della propria vita, dalle ipoteche sul proprio futuro, dalla mancanza di risposte alle richieste fatte a una classe politica autoritaria, unanimamente rifiutano il becero tentativo di ricondurre la manifestazione a mera esplosione di violenza cieca e distruttiva, a cui far seguire l’approvazione di nuove norme repressive.

Mentre i media mainstream demonizzano la piazza, facilitando il potere nel non dare risposte agli interrogativi e ai bisogni riaffermati il 14 a Roma, probabilmente la migliore replica alle loro menzogne sono le immagine dirette di quel pomeriggio.

TRAME NERE SULLA CAPITALE

11 marzo 2011 Nessun commento

Il Tolkien immaginario dei fascisti italiani

10 marzo 2011 Nessun commento

mordo

Dal Blog dei Wu Ming – www.wumingfoundation.com

Ecco l’audio della serata “Tolkien l’antinazista”, tenutasi a Roma il 19 febbraio 2011 a cura della RASH Roma, con la partecipazione di Wu Ming 4 e di Roberto Arduini dell’Associazione Romana di Studi Tolkieniani.

[WM4:] La serata organizzata dalla RASH (Red and Anarchist Skin Heads) ai Magazzini Popolari Casalbertone è stata un’occasione importante. Io e Roberto Arduini abbiamo parlato per quasi due ore delle strategie d’appropriazione che nel corso degli anni la destra ha messo in atto su un autore come Tolkien.

Nonostante non siano stati due interventi sistematici, ma appunto soprattutto esemplificativi e narrativi (nel mio caso perfino un po’ “rough”), ci pare che siano riusciti a toccare i punti salienti della questione. Molto utile anche la presentazione di Valerio Gentili della RASH [tra le altre cose, autore dei libri Roma combattente, La legione romana degli Arditi del Popolo e, di imminente pubblicazione, Bastardi senza storia ], che ha spazzato via con poche efficaci frasi le polemiche che la locandina della serata e la scelta dell’argomento avevano destato da parte di alcuni.

Un’ultima nota personale: non avrei mai creduto che un giorno avrei parlato di Tolkien con alle spalle un busto di Lenin e le bandiere rosse fuori dalla porta. Anche per questo risulta ancora più significativo che tutti i presenti – a partire dagli organizzatori – abbiano tenuto a ribadire il totale disinteresse a imporre a Tolkien qualsivoglia cappello ideologico (men che meno a inserirlo nel “pantheon” della sinistra).

L’impressione è che, alla buon’ora, the times are changing…

1- Introduzione di Valerio Gentili (6:38)

2- Intervento Wu Ming 4 (49:45)
Julius Evola, le “idee senza parole” e i simboli “riposanti in se stessi”. “Anche Zorro ha la spada”. Le grinfie fasciste su Tolkien alla luce di Cultura di destra di Furio Jesi.

3- Intervento di Roberto Ardiuni (38:42)
In quest’intervento, Arduini individua ed elenca i tratti distintivi della cultura di destra e neofascista (vittimismo, sconfittismo, esclusivismo, maledettismo, culto della nicchia, fascino del proibito) e spiega come questi elementi siano all’opera nella strumentalizzazione “evoliana” di J.R.R. Tolkien.

4- Coda (6:04)
WM4 su Alemanno che cita Tolkien a cazzo di cane, con effetto di ironia involontaria. Intervento di Norbert a proposito di Éowyn e Beregond. Arduini sul modello della “donna di destra”: la valkiria casalinga (!)

N.B. I file n.2 e 3 li abbiamo ottenuti montando due diverse registrazioni della serata: una via web (la serata è stata trasmessa in streaming sulla web-radio Trapped In Society), a cui mancavano alcune parti, e una fatta in sala con un registratore, integrale ma in alcuni passaggi disturbata da rumori di sottofondo. Il file n.1 viene dalla registrazione in sala, il file n.4 dalla registrazione via web.

BUON 8 MARZO!

8 marzo 2011 Nessun commento

L’otto marzo di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale della Donna, festività ormai di mero stampo commerciale per molti; viene spessa celebrata dalle istituzioni e dai suoi rappresentanti in maniera rituale, come se fosse qualche vecchia tradizione da rispettare, scordando, o meglio ignorando, il reale significato di tale data e di cosa realmente è la Giornata Internazionale della Donna.

La prima giornata della donna si tenne il 29 febbraio 1909 negli Stati Uniti, dopo che il Partito Socialista americano raccomandò a tutte le sezioni locali di riservare tale data per l’organizzazione di una manifestazione in favore del diritto di voto femminile; in Europa viene indetta per la prima volta come giornata della donna il 19 marzo 1911 su scelta del Segretariato internazionale delle donne socialiste; quella data fu scelta perché, in Germania, il 19 marzo 1848 durante la rivoluzione il re di Prussia dovette per la prima volta riconoscere la potenza di un popolo armato e cedere davanti alla minaccia di una rivolta proletaria. Tra le molte promesse che fece allora e che in seguito dimenticò, figurava il riconoscimento del diritto di voto alle donne.
In Russia si celebrò per la prima volta a San Pietroburgo il 3 marzo 1913 per iniziativa del Partito Bolscevico, con una manifestazione che fu interrotta dalla polizia zarista con numerosi arresti.
In Germania fu tenuta per la prima volta l’8 marzo 1914, giorno d’inizio di una «settimana rossa» di agitazioni proclamata dai socialisti tedeschi, mentre in Francia si tenne con una manifestazione organizzata dal Partito socialista a Parigi, il 9 marzo 1914.

Prosegui la lettura…

SCIACALLI D’OCCIDENTE

6 marzo 2011 Nessun commento

“Compagni, la dittatura è del denaro fascista col marchio di USA
Fuori dalla NATO, fuori dai piedi zio Sam
I cari compratori, i cari alleati devono andarsene a casa
Fuori dalla NATO, fuori sciacalli d’Occidente!”

Un bel articolo che non fa sconti a nessuno, si tratti del rinnegato Geddhafi o della piovra Occidentale con i suoi tentacoli: Informazione manipolata, Governi asserviti e a sovranità limitata, nuove campagne militari mascherate da ”missioni di pace”….

Occhio, La Libia è un’altra cosa
di Fulvio Grimaldi

“Noi siamo la razza che governa il mondo… Non rinunceremo al nostro ruolo nella missione della nostra razza, grazie a Dio, per la civilizzazione del mondo… Dio ci ha fatto il suo popolo eletto… ci ha reso tanto capaci di governare da poter gestire governi tra popoli selvaggi e senili.”
- Senatore Usa Alfred Beveridge

“La stampa è tanto potente nella creazione di immagini da poter far sembrare una vittima il criminale e mostrare la vittima come fosse il criminale. Questa è la stampa, una stampa irresponsabile. Se non stai attento, i giornali ti faranno odiare la gente che è oppressa e amare coloro che opprimono.”
- Malcolm X, “Discorsi e dichiarazioni selezionati”

“C’è da aspettarsi che i progressi in fisiologia e psicologia diano ai governi molto più controllo sulla mentalità dell’individuo di quanto non ne abbiano perfino gli Stati totalitari. Fichte disse che l’educazione dovrebbe puntare alla distruzione del libero arbitrio in modo che, quando gli studenti hanno lasciato la scuola, siano incapaci per il resto della vita di pensare o agire diversamente da quanto avrebbero voluto i loro maestri.”
- Bertrand Russell, “L’impatto della Scienza sulla Società”

Fatta la tara al sistema mediatico occidentale e magari ascoltata l’emittente dell’America libera, Telesur, e anche la problematicità di Al Jazira, deprechiamo pure il bagno di sangue in Libia, con la repressione dei settori fedeli a Gheddafi, ma anche con l’ambiguità di un’informazione le cui contraddizioni tra commenti e immagini sfida la logica. E le cui motivazioni e i cui burattinai dovrebbero sollecitarci qualche riflessone. Non arrendiamoci al sanguinolento Grand Guignol che tutta la stampa, destra e “sionistra”, in quell’unanimità che fa sempre gioco alla destra, spara sulla Libia e contro Gheddafi. Bombardamenti aerei sulla popolazione, mercenari stragisti, defezioni di militari, aviazione, ambasciatori, feriti sparati negli ospedali, testimoni rientrati che hanno “sentito colpi di fucile”, migliaia di cadaveri per le strade, “esperti” tv fuorusciti da trent’anni dalla Libia che invocano la democrazia occidentale, mosche su quella patacca che passa per viva ed è già putrescente e ancora vorrebbe infettare i popoli che ne sono esenti… In Iraq cianciavano di fosse comuni di Saddam, mai trovate, mentre ne allestivano per migliaia, oggi un po’ per volta scoperte con cadaveri datati dal 2003 in qua.

Prosegui la lettura…