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Archivio per la categoria ‘Antimperialismo’

Report Fotografico della Marcia Commemorativa

18 aprile 2011 3 commenti

Ciao Vittorio!

18 aprile 2011 1 commento

Alla fine Vittorio non ce l’ha fatta. Il suo corpo è stato trovato privo di vita ieri notte dalle forze di sicurezza di Hamas, soffocato dai suoi rapitori. Si è avverato purtroppo quello che tutti scongiuravamo e ritenevamo totalmente privo di senso, umanamente e politicamente. Questo assassinio è un atto contro il popolo palestinese e un favore insperato per il suo nemico dichiarato, lo stato di Israele, oggi facilitato nel mostrare al mondo il presunto fanatismo dei palestinesi di Gaza. La cosa insopportabile è che oggi sentiremo parole dolci di circostanza e lacrime di coccodrillo versate da uomini che Vittorio lo detestavano. Ciò che fa più male, è il suo essere diventato martire per mano palestinese. Chi ha conosciuto Vittorio in questi anni sa quanto era “preparato” (se lo si può essere) alla morte. Ci conviveva quotidianamente, visitando e aiutando le vittime dei tanti raid israeliani, sentendo fischiare a pochi centimetri del proprio corpo i proiettili israeliani che i cecchini di Tsahal sparavano per divertirsi ai contadini e pastori che Vittorio e altri scudi umani internazionali accompagnavano nelle loro uscite.

Chi l’ha ucciso è un nemico del popolo palestinese. Lo stanno dicendo da ore i post che in rete, su facebook e gli altri social network, testimoniano l’amore che il popolo di Gaza e tanti altri uomini e donne in giro per il mondo, stanno dimostrando per Vittorio, riconoscendo in lui un compagno prezioso e un testimone insostituibile. La frase più tipica che potete trovare in questi messaggi è questa: “Vittorio era più palestinese di chi l’ha sequestrato”.
Il coraggio e l’umiltà che lo contraddistinguevano erano quanto di più lontano dall’olografia celebrativa e sterile dell’eroe senza paura. Nei suoi racconti, nelle sue preziose testimonianze, non nascondeva mai gli effetti traumatici e terrorizzanti del vivere assediato in una terra percorsa dalla guerra. Raccontava con grande semplicità le paure e le tensioni dell’essere bersaglio mobile dei cecchini israeliani o vittima statistica di una bomba piovuta dal cielo. La sua stessa fisicità, il tono della sua voce, erano in qualche modo testimonianza vivente e concreta degli orrori perpetrati da Israele contro il popolo palestinese. Confessava senza falsi pudori la paura del corpo che trema sotto i bombardamenti e l’essere afflitto cronicamente da disturbi da stress post-traumatico, la condizione “normale” dei/le palestinesi della Striscia.
Una testimonianza molto umana la sua. “Restiamo umani” era infatti il sigillo con cui chiudeva ogni sua corrispondenza.

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YURI GAGARIN, FIGLIO DELL’OTTOBRE ROSSO!
1961 – 2011

12 aprile 2011 1 commento

da senzatregua.org

Il 12 aprile del 1961 Yuri Gagarin è il primo uomo nello spazio. Lanciata alle 9.07, ora di Mosca dal cosmodromo di Bajkonur, la navicella spaziale Vostok 1, la prima progettata per portare un uomo, compì in 88 minuti un giro dell’orbita terrestre per atterrare in URSS alle 10.20, riportando il suo pilota sano e salvo, acclamato come un eroe di tutti i popoli.
Gli occhi del mondo si rivolsero all’Unione Sovietica e alla sua storica impresa; l’occidente scommetteva in una clamorosa disfatta che avrebbe umiliato l’URSS davanti ai riflettori del mondo intero. Ma non fu così. Appena giunto in orbita Gagarin poté vedere ciò che prima nessun uomo aveva mai visto. “La Terra è bellissima, è azzurra, non ci sono confini né frontiere.”

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ONORE E GLORIA ETERNA AI CADUTI PARTIGIANI

6 aprile 2011 1 commento

Sabato 16 aprile, è ormai il terzo anno, sfileremo su via Tiburtina per portare il nostro commosso saluto al sepolcreto dei caduti della Resistenza romana.
Pochi mesi fa, ci ha lasciato la staffetta partigiana Zaccaria Verucci che, negli scorsi due anni, aveva marciato al nostro fianco aprendo simbolicamente il corteo. E’ stato un grande onore per noi poter condividere con lui quei momenti ma il tempo è impietoso e se da un lato gli ultimi partigiani rimasti se ne vanno per sempre, dall’altro, gli uomini di potere non perdono occasione per relegare la tensione etica che ha animato i resistenti nella soffitta delle lontane nostalgie. Per le caste trasformiste d’Italia la Resistenza non può che rappresentare un precedente scomodo.
Il sangue dei partigiani ha scritto, ieri, alcune delle pagine più belle e gloriose nella storia di questo Paese. Oggi, per noi, quel sangue versato deve tornare ad essere linfa vitale, solo rendendo onore quotidianamente all’esempio dei combattenti antifascisti, infatti, avremo la forza di trovare, domani, stimoli e impulsi continui nella lotta per un orizzonte futuro. Non ci rassegniamo allo schifo di chi ci governa, alle meschinità della classe politica, a chi plaude alle guerre di razzia contro altri popoli e paesi, alle prepotenze istituzionalizzate sui luoghi di lavoro e nelle scuole. Settant’anni fa la gioventù d’Italia si ribellò alla guerra e ai mercenari dell’arbitrio e del dispotismo, oggi tocca a noi! La Resistenza rappresenta le nostre radici e le nostre ali, l’esortazione più nobile a combattere per la Giustizia Sociale e la Libertà.
Nell’Italietta dei Marchionne, dei papponi ben vestiti che siedono in parlamento, dei 4 morti sul lavoro ogni santo giorno, IL SANGUE DEI VINTI, contrariamente a quanto qualche noto pennivendolo ha cercato di farci credere negli ultimi anni, E’ IL SANGUE DEI PARTIGIANI. Per loro, a chi tutto ha dato senza niente chiedere, il nostro perenne ricordo e la nostra promessa di lotta. Che il loro sacrificio non sia stato vano.

1945-2011
LA RESISTENZA CONTINUA

Libia: la “rivoluzione” dei mercenari dell’euro e del dollaro‏

28 marzo 2011 Nessun commento

“Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità”
- Josef Goebbels
nato_assassini

Ci poniamo alcuni interrogativi sul conflitto: Se la guerra in Libia, secondo qualcuno, non può essere nemmeno definita come tale ma, più corretamente, “missione umanitaria di pace” per esportare democrazia, perchè fa parte della coalizione NATO, che attualmente sta bombaradando obiettivi civili di uno Stato sovrano, una nazione come il Qatar? Vale a dire una sanguinaria monarchia teocratica? Perché i freedom fighter$ d’oltralpe e a stelle e strisce non hanno fatto nulla, tre settimane fa, quando il piccolo Regno del Bahrain è stato invaso dall’Arabia Saudita col preciso obiettivo di reprimere nel sangue la locale rivolta di popolo contro il feroce monarca? La regola dei “diritti umani” funziona, allora, solo quando fornisce un comodo paravento per altri interessi (magari economici)?
Fino ad ora, questa guerra ha fatto emergere, da un lato, lo scontro tra gli “imperialismi straccioni” d’Europa (Inghilterra e Francia vs Italia) e dall’altro, ha realizzato il capolavoro machiavellico del premio nobel (?) per la “pace” Barak Obama, un uomo che è riuscito a fare una guerra di razzia passando, grazie ad un’abile manipolazione e cura dei mezzi di propaganda, per un campione del pacifismo. Il bello è che qualcuno, in alto, ha finito per fingere di crederci davvero (!), un esempio? Il nostro presidente della repubblica, che ha negato, mentre l’aviazione NATO bombardava obiettivi civili in Libia, l’esistenza stessa di una guerra.
Nel mondo libero d’occidente si aggira uno spettro…quello di Goebbels!

Un interessante articolo da Peacereporter svela alcuni retroscena di questa moderna “crociata umanitaria”:

Rivelazioni sul coinvolgimento dei servizi segreti francesi nella pianificazione delle rivolte anti-Gheddafi e sulla presenza in Cirenaica di forze speciali angloamericane fin dalle prime fasi della ribellione, se non da prima.
Se non fosse per l’aspro scontro diplomatico in atto tra Italia e Francia sulla Libia, difficilmente saremmo venuti a conoscenza degli imbarazzanti retroscena della ‘rivoluzione libica’ pubblicati ieri dalla stampa berlusconiana, che dimostrano come la rivolta popolare contro Gheddafi sia sta orchestrata da Parigi fin dallo scorso ottobre.

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335 Spine nei Nostri Cuori

24 marzo 2011 Nessun commento

Una suggestiva manifestazione ha ricordato l’eccidio del 24 marzo 1944: ieri sera, più di cento persone si sono ritrovate in Largo Bompiani per un presidio commemorativo. Verso le 21 è stata accesa e lanciata in volo la prima lanterna e progressivamente le altre 334, ognuna in ricordo delle vittime dei nazisti.

L’appuntamento è stato organizzato da Rash Roma, Senza Tregua, realtà antifasciste di Roma sud, san Lorenzo e Casalbertone, per comunicare alla città che i valori dell’antifascismo non possono essere archiviati o parificati a quelli dei fascisti. Lo scorso anno, da parte di settori della destra, vi furono ripetuti tentativi di proposte di promulgare una legge che equiparasse i partigiani ai repubblichini, ma una viva opposizione ha fatto cadere nel vuoto questa insostenibile tesi.
Per Cristiano Armati, scrittore di “Cuori rossi”, è stata un’iniziativa: “Bellissima e toccante soprattutto in un momento in cui le istituzioni hanno smarrito il senso della patria vero e autentico, questo senso è rifondato dal basso da un gruppo di ragazzi che hanno inventato questo modo per celebrare i partigiani, una forma per ripartire e immaginare un’altra idea di paese”.

Fabrizio, uno dei presenti ha commentato con emozione; “In questa serata di marzo forse non tutti ricordano, ma se avessero alzato lo sguardo verso il cielo avrebbero visto volare più di 300 anime sacrificate, Noi li ricordiamo cosi. Con la fierezza di un antifascismo che è sempre vivo”.

Alcune foto dell’evento qui e qui

NEMICI DELLA VOSTRA PACE
NEMICI DELLE VOSTRE GUERRE

21 marzo 2011 1 commento

Era nell’aria da diverse settimane ed infine si è concretato. L’intervento aereo NATO sui cieli di Libia fa da battistrada ad un ormai prossimo impegno delle fanterie d’occidente nell’ennesima guerra predatoria all’ombra del vessillo stelle e strisce della morte.
Dove sono, ora, i falsi pacifisti dalle bandiere arcobaleno? Perché non si indignano per questa oscena “missione di pace” dai miserabili secondi fini? Perché i “democratici” d’Italia plaudono all’intervento “umanitario”? Non è forse vero che la Costituzione tanto difesa ripudia ogni forma di guerra? O il feticcio costituzionale fa comodo solo quando è utile a strumentalizzare il popolo per squallidi fini elettoralistici?
Non ci beviamo le menzogne della “sinistra radicale” nè quelle di D’Alema che oggi usa le stesse odiose formule giustificatorie di 10 anni fa, quando fornì basi e mezzi per i bombardamenti “umanitari” di Belgrado e del popolo serbo.
Oggi, la casta politica liberista di destra e di sinistra (poche sono le eccezioni) fa a gara a chi sta più dalla parte degli insorti libici, perché nessuno tra loro ha fatto altrettanto nei primi giorni in cui i popoli d’Egitto e di Tunisia insorgevano, compatti, contro i loro tiranni? Chiunque, nella ricerca di informazioni, sia andato oltre i canali di propaganda ufficiali, ha potuto notare come in Libia, negli ultimi mesi, non si siano fronteggiati Popolo e dittatore sanguinario ma, molto meno eroicamente, clan militari l’uno contro l’altro armati.
Qualcuno ha mai visto, nelle manifestazioni pro o contro Gheddafi, più di qualche sparuto migliaio di persone (a dire tanto)? Dov’è, allora, questo popolo in nome del quale USA e fidi lacchè d’Europa, così eroicamente, sono disposti ad intervenire?  vete mai ricevuto prova delle stragi di massa di cui, qualche settimana fa, i maggiori telegiornali davano notizie “certe”? E le fosse comuni? I dieci mila morti in un solo giorno?
Oggi, si scopre che le riprese delle troupes occidentali di fosse comuni erano, in realtà, inquadrature contraffatte di un cimitero… Non può essere, allora, che siamo di fronte alle solite balle tipo quelle di qualche anno fa su Saddam Hussein detentore di armi chimiche per la distruzione di massa? Forse, come si suol dire, i nostri governanti “se la suonano e se la cantano”…
Dire queste cose significa schierarsi dalla parte di Gheddafi? Non nel nostro caso, a noi, il Rais piace ben poco ma proviamo ancora meno fiducia nell’ipocrita sciacallaggio in salsa occidentale.
La tanto sbandierata democrazia ha spinto puntigliosamente USA e compari ad intervenire in zone geopoliticamente appetibili, dove c’erano interessi economici (il petrolio è storicamente un mantra dello zio Sam) perché altrettanto non si è fatto dove in ballo sussistevano interessi di altra natura?
L’anno scorso si è verificato un colpo di Stato in Honduras che ha rovesciato il governo democraticamente eletto dal popolo e l’esercito ha sparato sui manifestanti inermi, perché in quel caso gli USA non sono intervenuti a difendere le ragioni dell’umanità? Perché hanno appoggiato la fazione golpista?
E se andassimo a ritroso nel tempo? Cile, Argentina, Salvador… l’elenco è lungo!

NEMICI DELLA VOSTRA PACE
NEMICI DELLA VOSTRE GUERRE
FUORI DALLA LIBIA $CIACALLI D’OCCIDENTE!

17 MARZO 1861 – 17 MARZO 2011
Noi non festeggiamo, noi non ci omologhiamo

18 marzo 2011 Nessun commento

Ai “patrioti” dell’euro e del dollaro, agli $ciacalli d’occidente, ai banchieri e gli industriali, ai campioni del liberismo (destri o sinistri poco cambia), alle puttane della politica, a chi rabbuia l’orizzonte con nuove guerre e ha fegato e faccia tosta di chiamarle “missioni di pace”, ai politicanti del Palazzo e ai loro codazzi ossequianti, ai carnefici di disoccupati, giovani e studenti…

ITALIA, INSORGI PER RISORGERE!

gltricolore

Finché, domestica o straniera, voi avete tirannide come potete avere Patria? La Patria è la casa dell’uomo non dello schiavo. (Giuseppe Mazzini)

Per quanto mi riguarda, io non farei il più piccolo sacrificio per cambiare un ministero e per ottenere una costituzione, neppure per scacciare gli austriaci della Lombardia e riunire questa provincia al Regno di Sardegna. Per mio avviso la dominazione della Casa di Savoia e la dominazione della casa d’Austria sono precisamente la stessa cosa. Io credo pure che il regime costituzionale del Piemonte è più nocivo all’Italia di quello che lo sia la tirannia di Ferdinando II […] Io credo al socialismo… il socialismo di cui parlo può definirsi in qeste due parole: libertà e associazione. (Carlo Pisacane)

Il moto patriottico della gioventù italiana sotto la direzione di Garibaldi e Mazzini fu legittimo, utile e glorioso, non perché ha creato l’unità politica, lo stato unitario italiano -questo invece fu la sua colpa, perché non poté creare questa unità senza sacrificare le libertà e prosperità del popolo- ma perché distrusse le differenti dominazioni politiche, i differenti stati che avevano artificialmente, violentemente impedito l’unificazione sociale, popolare d’Italia. (Mikail Bakunin)

SCIACALLI D’OCCIDENTE

6 marzo 2011 Nessun commento

“Compagni, la dittatura è del denaro fascista col marchio di USA
Fuori dalla NATO, fuori dai piedi zio Sam
I cari compratori, i cari alleati devono andarsene a casa
Fuori dalla NATO, fuori sciacalli d’Occidente!”

Un bel articolo che non fa sconti a nessuno, si tratti del rinnegato Geddhafi o della piovra Occidentale con i suoi tentacoli: Informazione manipolata, Governi asserviti e a sovranità limitata, nuove campagne militari mascherate da ”missioni di pace”….

Occhio, La Libia è un’altra cosa
di Fulvio Grimaldi

“Noi siamo la razza che governa il mondo… Non rinunceremo al nostro ruolo nella missione della nostra razza, grazie a Dio, per la civilizzazione del mondo… Dio ci ha fatto il suo popolo eletto… ci ha reso tanto capaci di governare da poter gestire governi tra popoli selvaggi e senili.”
- Senatore Usa Alfred Beveridge

“La stampa è tanto potente nella creazione di immagini da poter far sembrare una vittima il criminale e mostrare la vittima come fosse il criminale. Questa è la stampa, una stampa irresponsabile. Se non stai attento, i giornali ti faranno odiare la gente che è oppressa e amare coloro che opprimono.”
- Malcolm X, “Discorsi e dichiarazioni selezionati”

“C’è da aspettarsi che i progressi in fisiologia e psicologia diano ai governi molto più controllo sulla mentalità dell’individuo di quanto non ne abbiano perfino gli Stati totalitari. Fichte disse che l’educazione dovrebbe puntare alla distruzione del libero arbitrio in modo che, quando gli studenti hanno lasciato la scuola, siano incapaci per il resto della vita di pensare o agire diversamente da quanto avrebbero voluto i loro maestri.”
- Bertrand Russell, “L’impatto della Scienza sulla Società”

Fatta la tara al sistema mediatico occidentale e magari ascoltata l’emittente dell’America libera, Telesur, e anche la problematicità di Al Jazira, deprechiamo pure il bagno di sangue in Libia, con la repressione dei settori fedeli a Gheddafi, ma anche con l’ambiguità di un’informazione le cui contraddizioni tra commenti e immagini sfida la logica. E le cui motivazioni e i cui burattinai dovrebbero sollecitarci qualche riflessone. Non arrendiamoci al sanguinolento Grand Guignol che tutta la stampa, destra e “sionistra”, in quell’unanimità che fa sempre gioco alla destra, spara sulla Libia e contro Gheddafi. Bombardamenti aerei sulla popolazione, mercenari stragisti, defezioni di militari, aviazione, ambasciatori, feriti sparati negli ospedali, testimoni rientrati che hanno “sentito colpi di fucile”, migliaia di cadaveri per le strade, “esperti” tv fuorusciti da trent’anni dalla Libia che invocano la democrazia occidentale, mosche su quella patacca che passa per viva ed è già putrescente e ancora vorrebbe infettare i popoli che ne sono esenti… In Iraq cianciavano di fosse comuni di Saddam, mai trovate, mentre ne allestivano per migliaia, oggi un po’ per volta scoperte con cadaveri datati dal 2003 in qua.

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