Nel momento di massimo scollamento tra la politica istituzionale e la realtà sociale, sempre più spesso il disagio rifiuta il meccanismo della rappresentanza e sceglie di autorganizzarsi, di elaborare in autonomia forme e tempi di lotta, di rifiutare la contrattazione istituzionale come unico sbocco delle proprie istanze. La manifestazione del 19 Ottobre ne è la più recente testimonianza: movimenti per la tutela del territorio, lavoratori, migranti, e parti sociali hanno invaso le strade della Capitale.
Anche nella Puglia migliore di Vendola si moltiplicano le esperienze di lotta: dalla vertenza operaia e ambientale dei cittadini di Taranto, alla lotta dei migranti contro lo sfruttamento del lavoro stagionale, contro la violazione del diritto internazionale sull’accoglienza, contro le condizioni di detenzione nei CIE, nella lotta per il diritto alla casa. Tutte vertenze che anche la nostra città ha imparato a conoscere e praticare da qualche anno, così come da qualche tempo a questa parte il 28 Novembre cerca di essere, oltre che una data commemorativa, un momento di raccordo ed espressione di tutte le realtà in lotta presenti sul nostro territorio.
Nell’anniversario della morte per aggressione fascista di Benedetto Petrone, i collettivi in lotta di Bari rivendicano la libera necessità di aggregazione e resistenza ai tentativi repressivi delle istituzioni; contro l’ordinanza anti-bivacco nelle piazze, rivendica la necessità sociale di vivere gli spazi cittadini senza restrizioni dal sapore nostalgico.
Il 28 novembre reclamiamo il diritto ad essere libere/i cittadini antifascisti che difendono, sia una piazza o una valle, il diritto a vivere i propri territori liberi dal ricatto occupazionale e dal disastro ambientale.
A chi si ostina a credere che parlare dei fascisti e della loro violenza (quando tutelati dai padroni e compari in divisa) sia anacronistico, ahi noi rispondiamo che di fascismo si muore ancora. Poco più di un mese fa un commando di Alba Dorata uccide il compagno Pavlos Fyssas, mentre a Parigi a soli 18 anni muore Clemènt! Nella città dove non è possibile guardare con "aria di sfida", vengono concessi spazi di aggregazione (pubblici e non) ai neonazisti nostrani che, per non essere da meno, lo scorso novembre organizzavano un agguato a quattro compagne/i in piena Bari Vecchia con mazze e cinte alla mano.
Affinchè non gli sia concessa la possibilità di girare impuniti per la nostra città
Per l'immediata chiusura dei covi fascisti
Per il diritto alla casa
Per la tutela ambientale dei nostri territori
Per la libera circolazione degli individui
Contro il razzismo e l'omofobia
Contro le carceri, i C.I.E. e la repressione
Contro le politiche di austerity e il governo delle lobby e delle banche
INVITIAMO TUTTE/I I CITTADINI LIBERI E ANTIFASCISTI ALLA
MANIFESTAZIONE DEL 28 NOVEMBRE 2013 IN PIAZZA UMBERTO
ORE 18:30
CON BENEDETTO PETRONE NEL CUORE
Antifascisti/e baresi