Argentina - Comunicato prigionieri cileni Miristi e Libertari

Argentina - Carcere di Zapala: Lettera dei Prigionieri Politici Cileni Miristi e Libertari

*A tutte le reti d'appoggio che manifestano la loro solidarietà attiva in Cile, Argentina e in diversi paesi dell'Europa;
*Alle individualità coscienti che lottano per l'abolizione delle prigioni, dello Stato e del Capitale;
* Ai nostri familiari, amici/che e compagni/e

E' già trascorso più di un mese dal nostro arresto a San Martín de Los Andes (Patagonia Argentina) in cui c'è stato un misto di xenofobia dei militari ed agenti locali e di una nostra scarsa conoscenza della zona.
La stampa, complice dello Stato e le sue polizie, non ha lesinato sforzi per diffamare, dimostrare e mentire fino alla nausea pubblicando cronache sui "delinquenti cileni pericolosi che brandivano armi e che ubriachi minacciavano le persone..."

Tuttavia non hanno detto nulla dell'infinito pestaggio che ci è stato propinato durante la notte nel 23° commissariato di San Martín, provocandoci distorsioni ai polsi, contusioni multiple, ematomi e ammaccamenti su tutto il corpo, perfino bruciature da sigarette. Il tutto condito da epiteti e aggressioni anticilene, fomentati dalla decennale cultura xenofoba delle classi dominanti e dei militari patriottici, schiavi guardiani delle loro borghesie.

La stampa di regime cilena, servile allo stato di polizia, ha applicato il vecchio metodo nazista del ministro della propaganda Goebbels: "mentire, mentire fino a che resta qualcosa".
Dall'ottobre scorso sono state scritte una infinità di menzogne dettate dalle fosche caserme del violentatore e torturatore José Bernales, nuovo direttore generale dei Carabineros della socialfascista Michel Bachelet.

L'assedio dei poliziotti ha oltrepassato ogni limite concesso dal loro "stato di diritto": pestaggi notturni ai nostri familiari, persecuzioni e minacce rivolte ai compagni, repentini assalti contro le nostre figlie e fratelli e la violazione sistematica di tutti gli spazi d'intimità che qualsiasi famiglia dovrebbe avere.
Al contempo, le reti di informatori che persistono attorno agli spazi radicali non hanno smesso nel loro intento di ottenere qualche soffiata sulla localizzazione di qualche nucleo sovversivo. In tal senso dobbiamo affermare che questa è la peggiore tipologia del genere umano: informatori e trafficanti di storie che pullulano nel sottomondo di sinistra e libertario, che si nascondono nell'anonimato intessendo menzogne, fomentando la sfiducia ed utilizzando le peggiori e sempre più schifose trappole... Occhio compagni, attenti compagni che il nemico è sempre vicino ma non è indistruttibile!! A costoro diciamo solo: il lungo braccio della giustizia proletaria e sovversiva sopravvive ogni volta più forte, con memoria, storia e sempre in posti diversi!!
Il trattamento che lo Stato ed i suoi carcerieri ci riservano oggi è lo stesso di quello ricevuto ieri ed è simile a quello riservato al popolo Mapuche nella sua lotta per la ricostruzione come Popolo-Nazione. I loro territori assediati, i loro Konas (guerrieri), Lamien (fratelli e sorelle)e Weichafes (lottatori) perseguitati ed ammazzati, le loro organizzazioni incarcerate...

Qualche politico dice qualcosa? Le organizzazioni dei diritti umani si danno da fare? Gli avvocati, i giudici e i magistrati sono imparziali? Danno garanzie? Qualche mezzo di comunicazione scrive o denuncia qualcosa... niente!!
Stigmatizzare, diffamare, criminalizzare questa è la vecchia e nuova scuola della controinsorgenza appresa dagli yankees presso l'esimia Università dei Torturatori nota come "Scuola delle Americhe". Non ci interessa che ci trattino da "delinquenti", "vandali" o "terroristi".
Storicamente le classi dominanti hanno trattato così la dissidenza politica, sia guerriglieri marxisti che sovversivi anarchici, visto che le nostre scelte di vita e le nostre storie di lotta parlano da se stesse... Avendo tutto per vivere secondo la vita e la logica capitalista, la nostra decisione è stata, è e sarà la ricerca e la lotta per un mondo nuovo, senza patrie, senza frontiere, abolendo la società di classe e dando vita ad una vita in comunità, lungi dall'esasperante individualismo consumista dei borghesi e dei loro lacchè.

Anche se venissimo uccisi, le idee che portiamo avanti dalla nostra adolescenza saranno le stesse che portano avanti altri ed oggi, con sano orgoglio, notiamo che sono fatte proprie da centinaia di giovani in diversi punti dell'America Latina.
Le nostre esistenze non sono state affatto facili, chi ci conosce lo sa. Tuttavia la paura non ha mai paralizzato il nostro agire e per questo salutiamo oggi con un bacio d'amore libertario ognuna delle persone che ci accompagnano in questa nuova e dura lotta, battaglia per nulla facile in cui lo stato di polizia cileno, disconoscendo persino i trattati internazionali, pretende rinchiuderci a vita per il solo fatto di essere dei lottatori sociali e dei combattenti popolari capaci di dare tutto per questo mondo nuovo che portiamo nei nostri cuori!!
Avanti compagni, con forza, senza paura e con l'insolente dignità che ci viene dall'essere figli ribelli del popolo povero e proletari in rivolta!
Fino a che ci sarà miseria, ci sarà la ribellione!
Sola la lotta ci renderà liberi!

* Marcelo Villarroel Sepúlveda
* David Cid Aedo
* Freddy Fuentevilla Saa

Cárcel de Zapala
Unidad de detención Nº 41
Junín de los Andes

Argentina

Prisioneros Políticos Chilenos Miristas y Libertarios
Patagonia Argentina
16 aprile 2008

* * *

Carcel de Zapala: Carta de los Prisioneros Políticos Chilenos Miristas y Libertarios

Comunicado Publico Nº 3

*A todas las Redes de Apoyo que manifiestan su solidaridad activa en Chile,
Argentina y en diferentes lugares de Europa;
*A las individualidades concientes que luchan por la Abolición de las Prisiones, el Estado y el Capital;
* A nuestros Familiares, Amig@s y Compañer@s;

A transcurrido ya más de 1 mes desde que fuimos detenidos en San Martín de Los Andes, Patagonia Argentina, en un hecho en que se mezclo la xenofobia de milicos, Patovicas y la Policía Provincial con nuestro desconocimiento de la zona.
La prensa Cómplice del Estado y sus policías, los primeros días no escatimó esfuerzos para difamar, demostrar y mentir hasta la saciedad publicando crónicas que hablaban de “Delincuentes Chilenos Peligrosos que andaban blandiendo Armas y borrachos amenazando a la gente…”
Sin embargo, nada dijeron de la paliza infinita que nos dieron durante toda la noche en la 23 Comisaría de San Martín, provocándonos esguinces en las muñecas, dedos, contusiones múltiples, moretones y magulladuras por todo el cuerpo, incluyendo quemaduras con cigarrillos. Todo esto esta junto a un vendaval de epítetos y agresiones antichilenas fomentadas por la cultura xenofóbica alimentada por décadas desde las clases dominantes y milicos patrioteros, esclavos guardianes de sus burguesías.
A la vieja usanza nazi, la prensa chilena servil al Estado Policial, ha trabajado con la lógica del ministro de propaganda de Hitler, Goebles: “Miente, miente que algo queda”
Desde octubre del año pasado se han escrito infinidad de Falsedades tejidas en los sombríos cuarteles del Violador y Torturador José Bernales, flamante director General de Carabineros de la Social Fascista Michel Bachelet.
El cerco de los policías ha traspasado todos los límites que “Su Estado de Derecho” otorga: Golpizas nocturnas a nuestros Familiares, Hostigamientos y Amenazas directas a compañeros, repentinos asaltos a nuestras hijas y hermanos y una violación sistemática de todos los espacios de intimidad que cualquier familia debiera tener.
Del mismo modo, las redes de Soplonaje que perviven alrededor de los espacios radicales no han cesado en sus intentos por conseguir alguna información que les lleve a dar con el paradero de algún núcleo subversivo, y en este sentido no podemos dejar de decir que esta es la peor calaña humana, soplones y traficantes de historias que pululan en los mundillos de Izquierda y Libertarios y que se esconden en el anonimato tejiendo farsas, fomentando la desconfianza y usando las peores y más asquerosas artimañas…. Ojo Compañeros, Cuidado Compañeras que el enemigo está siempre cerca pero no es indestructible!! A ésta gente sólo decirles: ¡El largo brazo de la Justicia Proletaria y Subversiva sobrevive cada vez más fuerte, con Memoria, Historia y cada vez por más lugares diferentes!!
El Tratamiento que es Estado y sus carceleros nos dan hoy, es el mismo que nos dio ayer y es similar al que se le da al Pueblo Mapuche en su Lucha por la reconstrucción como Pueblo Nación. Sus territorios sitiados, sus Konas, Lamien y Weichafes Perseguidos y Asesinados, sus Organizaciones encarceladas…
Algún político dice algo? Las organizaciones de DDHH actúan cotidianamente? Los Abogados, Jueces y Fiscales, son imparciales? Entregan garantías?
Algún medio de desinformación masivo escribe o denuncia algo… Nada!!
Estigmatizar, difamar, criminalizar esa es la vieja y nueva escuela de la contrainsurgencia aprendida de los yankis en su eximia Universidad de Torturadores conocida como “La Escuela de las Américas” No nos interesa que nos traten de “delincuentes”, de “vándalos”, de “terroristas”.
Históricamente las clases dominantes así han tratado a la disidencia política. A Marxistas Guerrilleros y Anarquistas Subversivos puesto que nuestra opción de vida y nuestras historias de lucha hablan por sí solas…Teniendo todo para vivir adaptados a la vida y lógica Capitalistas; nuestra decisión fue, es y será buscar y luchar por un mundo nuevo, sin patrias, sin fronteras, aboliendo la Sociedad de Clases y enarbolando una vida en comunidad, lejos del exasperante individualismo consumista de burgueses y sus lacayos.
Incluso aunque nos mataran, las ideas que desde nuestras adolescencias enarbolamos son las mismas que enarbolaron los antiguos y hoy, con sano orgullo vemos, son asumidas por cientos de jóvenes en diferentes lugares de Latinoamérica.
Nuestras vidas no han sido para nada fáciles y quienes nos conocen así lo saben, sin embargo, el miedo nunca paralizó nuestro accionar y por ello hoy saludamos con un beso de Amor Libertario a cada una de las personas que nos acompañan en el presente en esta nueva y dura pelea, batalla nada fácil en la que el Estado Policial Chileno, desconociendo incluso Tratados Internacionales, pretende encerrarnos de por vida por el solo hecho de ser Luchadores Sociales y Combatientes Populares capaces de entregarlo todo para ese mundo nuevo que llevamos en nuestros corazones!!
Adelante Compañeros, con fuerza, sin miedo y con la Insolente Dignidad que nos otorga ser Hijos Rebeldes del Pueblo Pobre y Proletarios en Revuelta!!
¡! MIENTRAS EXISTA MISERIA HABRÁ REBELION!!
¡! SOLO LA LUCHA NOS HARA LIBRES!!

* Marcelo Villarroel Sepúlveda
* David Cid Aedo
* Freddy Fuentevilla Saa

Cárcel de Zapala
Unidad de detención Nº 41
Junín de los Andes
Prisioneros Políticos Chilenos Miristas y Libertarios
Patagonia Argentina
16 de Abril de 2008

Sab, 26/04/2008 – 00:33
tutti i contenuti del sito sono no-copyright e ne incentiviamo la diffusione