Livorno – Contestazione alla festa del Pd: “Fermare le speculazioni edilizie, basta deportazioni”

contestazione_pd_1Questa sera, alla rotonda di Ardenza, si sarebbe dovuto svolgere un dibattito sul piano strutturale con l’assessore Bruni Picchi  e altri appartenenti al Partito Democratico.

Verso le nove e mezzo un centinaio di persone appartenenti al comitato diritto all’abitare dell’ex Caserma Occupata si sono presentate all’interno dello spazio esponendo alcuni striscioni e interrompendo l’intervento di Picchi.

La situazione è presto degenerata con il servizio “d’ordine” del Partito Democratico e alcuni agenti della Digos. Dopo una piccola colluttazione è tornata la calma e i manifestanti hanno chiesto all’assessore di rispondere ad alcune domande riguardanti i profitti milionari di Fremura sul Nuovocentro. Nessuna risposta..

I motivi della protesta sono da ricondurre alla volontà dell’amministrazione di demolire alcuni blocchi di case popolari che potrebbero essere assegnati a famiglie in difficoltà.

Di seguito il comunicato:

Fermare speculazioni edilizie e piani di “recupero”

Rilanciare l’edilizia popolare

Impedire la deportazione delle famiglie Livornesi

contestazione_pd_speculazioniDa alcuni mesi si stanno intensificando le deportazioni di numerose famiglie che vengono costrette ad abbandonare la propria casa per far spazio ai cosiddetti piani di recupero. Si continua a preparare la demolizione di interi blocchi di case popolari senza che contemporaneamente ne vengano costruiti di nuovi.

In questo modo le famiglie costrette ad abbandonare la propria abitazione occupano alloggi potenzialmente assegnabili intaccando il patrimonio popolare già ridotto ai minimi termini a causa delle politiche criminali della nostra amministrazione e di Casalp.

Inoltre, i nuovi blocchi vengono costruiti con l’apporto di imprese private che speculano ulteriormente grazie alle concessioni pubbliche.

Per chi non riesce più a pagare l’affitto e si trova senza casa non rimane che arrangiarsi in alloggi di fortuna aspettando che arrivi la seconda deportazione in centri plurifamiliari dove andranno a vivere in piccole stanze con cucina e bagno in comune.

Mentre si combatte questa guerra sotterranea contro i cittadini Livornesi già colpiti dalla “crisi” c’è chi fa affari sulle nostre teste. Grazie a numerose varianti urbanistiche la nostra città è un vero e proprio cantiere edile. Le solite famiglie speculano senza fine incassando milioni di euro di profitto Nuovocentro, Cantiere, Piazza Logo Pio…

L’assessore Picchi del partito Democratico è uno dei primi responsabili di queste politiche,  emanazione diretta degli interessi privati e degli speculatori.

Pretendiamo:

- Lo stop immediato ai piani di recupero.

- Livorno è la prima città per numero di sfratti in proporzione agli abitanti. Neanche un alloggio deve essere demolito. La perdita dei fondi regionali o europei non può essere una scusa per deportare centinaia di famiglie e ridurre il patrimonio pubblico.

- L’assegnazione di tutti gli alloggi disponibili secondo una graduatoria pubblica e trasparente che veda riconosciuti adeguati punteggi a chi da mesi o anni vive in alloggi di fortuna o nelle emergenze abitative.

Comitato diritto all’abitare ex caserma occupata

15 luglio 2013

da Senzasoste, vedi anche

Livorno maglia nera degli sfratti. Se ne interessa anche il Tg2 dossier

Emergenza sfratti: irruzione in Consiglio Comunale del comitato della Ex Caserma occupata

A Livorno ancora sfratti: un’analisi della situazione e intervista

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