Livorno – Processo Prefettura: una sentenza politica da 34 anni totali e 30.000 euro di risarcimenti

prefettura conf stampaAlla fine la sentenza è arrivata (nella foto la conferenza stampa fuori dal Comune). Una sentenza politica contro il movimento livornese: 34 anni totali, oltre 30.000 euro fra risarcimenti e spese processuali, un’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni, una condanna di 6 mesi ad un imputato verso cui il Pm aveva chiesto l’assoluzione. Si tratta comunque solo del primo grado e tutte le disposizioni della sentenza saranno impugnate. Una sentenza politica pesante. Il Tribunale di Livorno, conosciuto ormai per essere una macchina assolutoria per i poteri forti della città, ancora una volta dimostra il suo DNA.

da redazione Senzasoste, 19 novembre 2015

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Di seguito l’articolo di http://www.infoaut.org sulla sentenza e la conferenza stampa di stamani

Livorno. Sentenza politica per l’assalto alla Prefettura: 34 anni totali per 21 imputati

E’ stata letta questa mattina la sentenza per i 22 imputati nel processo i “fatti della Prefettura” risalenti al 2 dicembre 2012. Tre giorni di mobilitazione sociale in città osteggiati dall’arbitrio e dalla provocazione poliziesca culminarono nel pomeriggio del 2 dicembre in un un corteo di un migliaio di persone, per lo più giovanissimi, che, partendo da Piazza Cavour, si è diresse verso la questura per poi dare l’assalto al palazzo della Prefettura. L’impianto accusatorio del PM ha tentato di imbastire un teorema che vedeva gli imputati come responsabili di una preordinazione degli avvenimenti occorsi tra il venerdì e la domenica: le cariche di venerdì al molo crociere in occasione della contestazione a Bersani e le violente cariche a freddo di sabato in piazza Cavour. Sebbene sia caduta questa ulteriore provocazione le condanne in primo grado restano pesanti: un’assoluzione e condanne tra i 6 mesi e i 3 anni per 21 imputati per un totale di 34 anni totali. 30mila euro in totale i risarcimenti ai poliziotti rimasti coinvolti durante i fatti in oggetto.

Un centinaio di partecipanti al presidio di solidarietà fuori dal tribunale di Livorno si sono poi diretti verso il comune per una conferenza stampa. “Il 30 novembre faremo un’assemblea cittadina per programmare le iniziative di solidarietà. Questa condanna non ci metterà mai a tacere” dichiarano gli appartenenti al comitato “Livorno non si piega”. “Questo primo grado si è concluso in questa maniera perché gestito con gravi irregolarità, sia al livello di istruttoria che di dibattimento. Irregolarità che sono state segnalate – continua il comitato – dai nostri avvocati in dibattimento e che sicuramente saranno corrette in secondo grado. E’ stato smontato il teorema dei tre giorni preordinati da parte degli imputati o parte di essi. Se c’è stato qualcosa di preordinato è stato fatto da chi ha difeso un blocco di potere che ha ridotto Livorno in questa condizioni.”

Si tratta insomma di una sentenza tutta politica, orientata a colpire gli esponenti delle realtà militanti livornesi più che ad accertare le responsabilità giuridiche degli avvenimenti assolvendo contestualmente il governo della città dalle proprie responsabilità politiche. Dall’assemblea del 30 novembre si moltiplicheranno le iniziative di solidarietà e di mobilitazione per respingere questa sentenza e ribaltarla nei gradi successivi di giudizio.

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