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La servitù volontaria

Vi è mai capi­tato di fare uno stage o un tiro­ci­nio gra­tuito? Vi è mai suc­cesso, insomma, di lavo­rare gra­tis? E avete accet­tato la cosa come dolo­rosa, ma neces­sa­ria, vero?! Vi suc­cede mai di ascol­tare qual­che “capo”, a qual­siasi livello e, nono­stante i tanti dubbi, di obbe­dire? Vi capita di con­ti­nuare a seguire regole senza senso,

Sacrosanta Frocessione

Per secoli le gerar­chie reli­giose hanno domi­nato la società, deru­bato i  con­ta­dini, bru­ciato «stre­ghe», «giu­dei» ed «ere­tici», fatto il bello e il  cat­tivo tempo, e ancora oggi gli alti eccle­sia­stici sen­tono una viva nostal­gia per i bei tempi andati. Così, basta che il Comune di Bolo­gna ammetta nella Con­sulta per la fami­glia anche asso­cia­zioni non

Per una camera del lavoro autogestita

Come labo­ra­to­rio sul lavoro — nato all’interno del movi­mento degli “insol­venti” bolo­gnesi sulla pro­po­sta di costruire una Camera del Lavoro auto­ge­stita — stiamo ragio­nando sulle pos­si­bi­lità di creare un luogo auto­ge­stito in cui affron­tare le espe­rienze della con­di­zione di vita e lavoro, pre­ca­rietà o disoc­cu­pa­zione di chi affronta que­sto periodo. La prio­rità è quella di

All’assalto di Equitalia

Atti­lio Befera è sicu­ra­mente uno dei volti più rap­pre­sen­ta­tivi della inter­di­pen­denza fra capi­ta­li­smo finan­zia­rio e appa­rato buro­cra­tico dello stato. Pre­si­dente di Equi­ta­lia SPA, la società con­ces­sio­na­ria del ser­vi­zio di riscos­sione delle impo­ste, dopo aver speso una vita nei con­si­gli di ammi­ni­stra­zione delle c.d. ban­che d’affari (quelle che come clienti hanno solo le grandi imprese), è

Costruire il presente dell’antifascismo

Quella da sabato 20 a sabato 27 novem­bre è stata una set­ti­mana che ha visto anche a Bolo­gna il rie­mer­gere delle for­ma­zioni fasci­ste. La crisi, il governo Monti e, pro­ba­bil­mente, la neces­sità di rilan­ciare la loro posi­zione all’interno del PdL in via di ristrut­tu­ra­zione post­ber­lu­sco­niana sono i motivi di insieme di que­sta riap­pa­ri­zione. Sabato 20

Why do we occupy? Sull’occupazione dell’Istituto d’Arte

Nel quasi gene­rale silen­zio dei media main­stream tra otto­bre e novem­bre diverse scuole bolo­gnesi sono state occu­pate dagli stu­denti in segno di pro­te­sta con­tro la cre­scente opera di deva­sta­zione dell’educazione pub­blica e del diritto allo stu­dio, ma anche per denun­ciare l’attacco fron­tale con­tro tutti – stu­denti, lavo­ra­tori, pre­cari, disoc­cu­pati – che le poli­ti­che di auste­rity

Autogestiamo la società!

Non può man­care in que­sto numero un pezzo sulla mani­fe­sta­zione romana del mese scorso, una sorta di spar­tiac­que di que­sto ini­zio d’autunno, gior­nata impor­tante, che ci ha mostrato una radi­ca­lità non comune, ma che sta a tutti noi non far spe­gnere né sva­nire. Diamo conto del dibat­tito interno, in maniera sin­te­tica e volu­ta­mente aperta, non

Verso l’11 Novembre e oltre

L’assemblea di gio­vedì scorso [3 novem­bre] in Sala Borsa è stata par­te­ci­pata, così come tutte quelle che si sono tenute in città dopo il 15 otto­bre, e si sono espressi come sem­pre diversi punti vista. Alcuni con­cetti però sono risul­tati di primo piano. È stato sot­to­li­neato come man­chi ancora la pre­senza di tante e tanti,

Perché siamo antimilitaristi

È una sto­ria ormai mono­tona quella degli stati che per esi­stere, soprat­tutto all’interno del sistema eco­no­mico capi­ta­li­stico, hanno biso­gno di fare la guerra. Ed è così che men­tre poli­tici e mili­tari par­lano di mis­sioni di pace e di difesa della demo­cra­zia ci tro­viamo in un per­ma­nente stato di guerra. Lo stato di guerra mette in

Ieri, oggi, domani. Riflessioni intorno al 15 Ottobre

Il lungo 15 otto­bre faceva appena in tempo a finire che già si sca­te­nava in rete una incre­di­bile ondata giu­sti­zia­li­sta, di con­danna e, infine, dela­to­ria. Migliaia e migliaia di com­menti, di post, anche su siti e por­tali di movi­mento con­dan­na­vano “senza se e senza ma” gli scon­tri di piazza S.Giovanni, chie­de­vano di arre­stare e “but­tare