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Archivio per 2010

natale con i tuoi capodanno con n’oi!

28 dicembre 2010 Nessun commento

skapodanno2011

NESSUNA FIDUCIA PER IL VOSTRO SISTEMA

15 dicembre 2010 Nessun commento

nocrisi

La giornata di ieri ci consegna alcune indicazioni di fondo rispetto alla forza del movimento degli studenti e la sua capacità di rispondere alla crisi che ci avvolge. Oggi, davvero, “noi la crisi non la paghiamo” si fa programma tradotto in atto.

Ancora una volta, bisogna fare qualche fermo immagine per raccontare la giornata di lotta di questo ben-venuto 14 dicembre romano.
Da un lato le rissette in aula dei parlamentari, un po’ papponi, un po’ venduti al soldo infame; dall’altro una piazza che ben conosce la distanza tra la rappresentazione di Tg e quotidiani e la nuda realtà.
Da un lato chi dice che la crisi ce la stiamo lasciando alle spalle e che può continuare a governare perché ha dietro un “governo saldissimo”; dall’altro chi vede di fronte a sé un futuro nero senza prospettive e i primi effetti di tagli che atterreranno ogni possibilità di futura mobilità sociale.
La sfiducia a Berlusconi non c’è stata nei palazzi del potere ma la si è conquistata nelle strade e nelle piazze di Roma. Il governo “saldo e fermo” dovrà fare i conti – da domani – con queste soggettività e le loro insorgenze a venire.

Londra chiama, Roma risponde!
Neanche una settimana fa era l’auto dei reali a incrociare – per sbaglio, come un errore di sistema – uno dei tanti sciami che attraversavano le strade della capitale inglese. Oggi qualche auto blu in uscita da Montecitorio ha faticato ha portare a casa il politico di turno.
E così, col passare delle ore, le diatribe auto-referenziali dei parlamentari hanno lasciato spazio alla materialità di un reale che oggi ha fatto la sua irruzione sulla scena politico-mediatica, con tutta le sue asprezze e le salutari paure per chi sta lassù in alto.
(da infoaut)

Esprimiamo la nostra piena solidarietà a tutti i manifestanti fermati, e in particolar modo al ragazzo col giubbetto beige accusato da media e social network di essere un infiltrato.

PER UNA SFIDUCIA DAL BASSO

12 dicembre 2010 Nessun commento

14novembre

report concerto sabato 4 dicembre

8 dicembre 2010 Nessun commento

Ringraziamo tutti i presenti al concerto di sabato, il quale nonostante la mancanza dei Non Servium ha visto la partecipazione di circa 400 persone.
Contiamo di continuare sul percorso intrapreso, organizzando presto altri concerti e serate per tenere viva la scena musicale romana.

Alla prossima!

Alla faccia di chi ci vorrebbe malati ma vivi per sempre. Ciao Mario!

30 novembre 2010 Nessun commento

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SABATO 4 NOVEMBRE – NON SERVIUM A ROMA

28 novembre 2010 Nessun commento

16 Novembre – COMPAGNO KOSTOLOM PRESENTE!

15 novembre 2010 1 commento

A un anno dalla morte di Ivan Khutorskoy, portiamo avanti la sua memoria, e in suo nome l’impegno a batterci per un mondo migliore.

Il 16 Novembre 2009 a Mosca è morto un compagno.

Ivan Khutorskoy, anche conosciuto come “Kostolom”, era un antifascista, ed è morto per i suoi ideali.
Ivan era uno dei fondatori del movimento antifascista militante russo.
Era uno di quei pochi ragazzi che si opposero alle orde neo-naziste che dominavano la scena punk/hardcore negli anni 90 e inizio anni 2000.
Mentre la maggior parte della scena scendeva a compromessi con i nazisti, Kostolom e I suoi amici più stretti cominciarono a cacciare i fascisti dai concerti e le iniziative. Presto Ivan divenne il fondatore e il rispettato leader della RASH Mosca.
Con il passare degli anni combatté senza tregua la feccia neo-nazista per le strade, organizzando la sicurezza ai concerti punk/hc, prendendo parte attiva alle manifestazioni, addestrando ragazzi e ragazze nell’autodifesa e nelle arti marziali.
I nazisti odiavano Ivan, lo temevano e consideravano uno dei loro nemici più pericolosi. Le sue foto, i suoi indirizzi insieme a tante minacce di morte erano stati pubblicati su numerosi siti internet neo-fascisti.
Era stato attaccato tante volte, vittima di varie imboscate sotto casa, aggredito da numerosi nemici con coltelli, mazze e cacciaviti. Era abituato oramai a essere ricoverato per settimane negli ospedali, spesso in equilibrio fra la vita e la morte. Ma rimase sempre fedele ai suoi credi e ai suoi ideali.
Sempre in prima linea, sempre pronto a combattere il nemico, anche quando in forte minoranza numerica. Il suo soprannome era Kostolom, in russo significa spaccaossa.

Ivan è stato assalito vicino casa. I codardi gli hanno sparato due volte dietro la nuca, troppo codardi per affrontalo anche con una pistola nelle mani.
Ha vissuto come un guerriero ed è morto come un vero eroe.

Riposa in pace Ivan “Kostolom” Khtorskoy, continueremo per te la tua battaglia!

Vai alla galleria foto “Solidarietà Internazionale ai Compagni Russi” (2009)

Aò the Festival 2010

10 novembre 2010 Nessun commento

Villaggio Globale – LungoTevere Testaccio 1 – Roma
www.vglobale.biz

LE SOLITE TESTE RASATE – Red and Anarchist Skin Head

29 ottobre 2010 1 commento

La RASH Roma presenta LE SOLITE TESTE RASATE – Red and Anarchist Skin Head, un progetto fotografico di Massimo Nolletti.

www.massimonolletti.com

Affacciarsi sulla seconda metà di via dei Volsci significa entrare in una di quelle strade della città dove le regole sono ribaltate: un numero civico dopo l’altro in cui realtà completamente diverse, tutte ai margini della società riconosciuta, riescono bene o male, a convivere.
La sede della R.A.S.H. Roma è al civico 26. Una parte di muro coperta dai graffiti, colorata e precisa, con i simboli principali degli Skinheads di S. Lorenzo, i quali, si capisce, non vogliono passare inosservati.
Capelli rasati, jeans stretti o pantaloni mimetici, anfibi, bretelle, polo: inutile precisare chi sono gli skinheads. L’espressione impassibile c’è, la voglia di farsi giustizia da soli con ogni mezzo pure, ma i valori che li uniscono sono totalmente opposti ai naziskin. Generalizzare credendo che lo skinhead sia necessariamente un naziskin è un banale luogo comune.
Assistere ad una riunione dei R.A.S.H. è un misto di divertimento e di stupore. Si ritrovano al “26”, il centro sociale che hanno rioccupato, dopo anni di abbandono: quando sono entrati era tutto distrutto e ognuno di loro si è dato da fare per risistemare, decorare e dotare lo spazio di tutto ciò che serve per farne un luogo vivibile.
Si riuniscono una volta a settimana, quelli che hanno fondato la R.A.S.H. Roma 5 anni fa: discutono delle spese e della necessità di trovare fondi per andare avanti, organizzano dibattiti, manifestazioni in memoria di personaggi caduti nella lotta al fascismo e di ragazzi periti ingiustamente sotto i manganelli della polizia. Parlano concitati, gesticolano, le battute si sprecano e qualche volta si perde il discorso. Ogni tanto si alza la voce e ci si parla sopra, in modo accorato ma non minaccioso. Chiedono il parere l’uno dell’altro, si consultano, si consigliano e decidono quanto più democraticamente possibile.
La diffidenza che porta molti a considerarli solo un gruppo di estremisti si perde osservando l’impegno che viene messo nel lottare per le cause in cui credono, la fermezza che si legge negli occhi e nei gesti.
Se vuoi sopravvivere per strada la violenza è una necessità, dicono. “Quando ti attaccano in gruppo non puoi fare a meno di combattere. Quando la divisa diventa repressione violenta e ingiusta, bisogna reagire”.
Essere uno skinhead vuol dire non accettare più i compromessi, a costo di essere discriminato. Diventare un membro della R.A.S.H. Roma vuol dire decidere un giorno che non ci si riconosce più nei metodi di lotta degli altri gruppi di attivisti,diventa istintivo ribellarsi.
Per ognuno di loro è stato lo stesso: un giorno ti rendi conto che quello che stavi già facendo non basta e stufo di lottare senza ottenere niente, ti guardi intorno in cerca di un punto di riferimento più forte. Incontri la cultura skin, decidi che ti piace e che te la senti addosso, decidi che d’ora in poi i fascisti avranno del filo da torcere. Non importa quello che pensa la gente: essere definito un estremista è solo un complimento.
Frequentando il quartiere, prima o poi ti riconosci,è inevitabilmente, diventi un gruppo: è così che è nato il 26.
Ciò che li accomuna non è solo un’idea politica: “Politica è una cosa, skin è un’altra”. Fra di loro ci sono comunisti, socialisti e anarchici, ognuno ha mantenuto le sue idee, ma i confronti politici spesso si concludono con una bevuta e le casse dell’impianto a tutto volume, uniti dall’essere skin.
Colonna sonora di ogni serata vissuta insieme e segno distintivo di un modo di essere, il genere “Oi!”, nato dalla fusione tra street punk e cultura skin, è quello più ascoltato in assoluto. Nei testi delle canzoni si racconta di lotta all’oppressione, di vita di strada, con il ritmo veloce e graffiante delle sonorità di fine anni ‘70.
La R.A.S.H. Roma suona come un vecchio disco di musica Oi!.

testo di Massimo Nolletti e Ines Della Valle

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