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Archivio per marzo 2010

IL NOSTRO ANTIFASCISMO E’ UNA FIAMMA CHE NON HA MAI SMESSO DI ARDERE

26 marzo 2010 Nessun commento

Martedì 23 marzo al fianco dei parenti delle vittime e di alcuni partigiani, abbiamo dato vita a una commemorazione notturna per rircordare i 335 caduti delle Fosse Ardeatine. E con essi quelle migliaia di romani: antifascisti, ribelli, soldati, civili, donne e uomini delle borgate che combatterono al prezzo della loro stessa vita per la libertà del nostro paese e l’emancipazione del popolo. 335 fiaccole volanti si sono librate in cielo, ciascuna per ogni caduto nell’eccidio. Queste fiamme che hanno squarciato l’oscurità della notte stavano a simboleggaire lo spirito ardito e mai domo di tutti coloro che hanno combattuto per un avvenire migliore. Con essi abbiamo ricordato i settanta partigiani della formazione combattente “Bandiera Rossa”, le decine di caduti di “Giustizia e Libertà” e tutti gli altri dissidenti e oppositori al regime. Che il loro sacrificio non sia stato vano, e illumini il nostro futuro cammino. INSORGERE RISORGERE.

Vai alla galleria foto “Fosse Ardeatine – Presente Commemorativo”

ONORE AI MARTIRI DELLE FOSSE ARDEATINE

18 marzo 2010 3 commenti

FOSSE ARDEATINE sito

“Desidero che le molte verità insabbiate per cinquant’anni vengano finalmente a galla e che alle giovani generazioni siano restituite conoscenze fondamentali per la loro cultura e per il loro senso civico. Infatti ritengo che solo attraverso una limpida e approfondita cognizione dei fatti, un vivo e indelebile ricordo delle atrocità della dittatura e dei sacrifici patiti da migliaia di militari, partigiani e civili, si possa imparare a scorgere i rischi di nuove insidie alla libertà e alla giustizia.
Noi partigiani sopravvissuti che abbiamo sofferto e versato tanto sangue con tanti sacrifici stiamo per sempre con gli acciacchi e le cicatrici che ci hanno inferto nazisti e fascisti.
Ce ne andiamo con rammarico perché con noi scompare la prima Repubblica, ma quello di cui vi supplico, in nome anche di tutte le persone che sono morte, è di lottare affinchè non venga perduta la libertà che vi abbiamo dato.
Fate in modo che non continuino a vincere il falso, il vigliacchio, l’arguto sorriso del disonesto.
Fate in modo che non continuino a trionfare le trame, l’assassinio e il latrocinio.
Noi vecchi che, lo ripeto, stiamo per andarcene vi abbiamo lasciato un bene prezioso: la libertà. Difendetela con tutti i mezzi e ricordatevi che per essa perirono milioni di esseri umani.”

- Franco “Felice” Napoli, comandante militare della cosiddetta “Banda del Gobbo”

Il giorno mercoledì 24 Marzo 2010 si celebrerà il 66esimo anniversario dell’Eccidio delle Fosse Ardeatine, il massacro compiuto a Roma dalle truppe di occupazione della Germania nazista il 24 marzo 1944, ai danni di 335 civili e militari italiani, come atto di rappresaglia in seguito ad un attacco partigiano contro le truppe germaniche avvenuto il giorno prima in via Rasella.
Come era ormai consuetudine da un po’ di anni a questa parte, i bambini delle scuole elementari della zona, si sarebbero dovuti recare nel mausoleo eretto in onore delle vittime dell’infame rappresaglia per lanciare 335 palloncini colorati rappresentanti i caduti lì sepolti in una giornata finanziata e organizzata dalle istituzioni di Roma, città medaglia d’oro alla Resistenza.

Purtroppo però, proprio dalle vuote parole pronunciate lo scorso anno dal più importante rappresentante di queste istituzioni, il sindaco Gianni Alemanno, si capiva ciò che sarebbe stato il modus operandi:

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ONORE AL COMANDANTE ARGO SECONDARI

17 marzo 2010 3 commenti

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“Nel corso avventuroso della mia vita, da quando avevo 12 anni e percorrevo gli oceani sulle navi o mi abbeveravo di libertà nelle foreste del Brasile, lontano dalle famiglia, completamente solo, fino ad oggi, dopo quattro anni di guerra vissuta giorno per giorno in trincea, io non ho avuto che una sola forza, in me stesso: una fede senza limiti per tutto ciò che trascende l’attimo fuggente e fida in un avvenire più sano e più umano.”
- Argo Secondari

Ricorre oggi l’anniversario della scomparsa, causata dall’infame viltà squadrista, del Comandante Argo Secondari. Ci riempie di orgoglio, oggi, poter ricordarne la vita e le gesta affinchè, per chi avrà cuore di leggerle, suonino come meravigliosa esortazione all’azione pura, decisa, audace.

Noi non dimentichiamo l’esempio e il martirio di questo solitario Spirito Libero. Il tuo sogno, Comandante, è il nostro sogno. Forza, Bellezza, Giovinezza e Ardimento: Onore a te Immortale Fiamma Nera!

Argo Secondari nasce a Roma il 12 Settembre 1895. Di estrazione sociale borghese è il quinto di sette figli. Dopo la prematura morte della madre, sebbene giovanissimo, viene fatto imbarcare come mozzo in una nave in partenza per il Sud America, dove, fatte perdere le proprie tracce, vive di espedienti. Tra le varie professioni esercita anche quella di pugile ed entra in contatto con i circoli sovversivi dell’emigrazione italiana. E’ sicuramente questa scuola di vita che forgia il suo carattere barricadero, generoso e ribelle e che, allo scoppio del conflitto mondiale, lo conduce, al pari di molti sindacalisti rivoluzionari a fare ritorno in Italia per arruolarsi -assieme ai fratelli- nella guerra contro gli imperi centrali.
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DAX ODIA ANCORA

16 marzo 2010 Nessun commento

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16 MARZO 2003, LA NOTTE NERA DI MILANO

Alcuni compagni usciti dal pub Tipota si scontrano con tre neofascisti armati di coltelli che li colpiscono ripetutamente, ferendone gravemente due. Uno sarà operato d’urgenza mentre Davide “Dax” non arriverà vivo in ospedale. Sul uogo sopraggiungono invece numerose pattuglie di polizia e carabinieri che, ostruendo la circolazione stradale, contribuiscono a ritardare i soccorsi. Poco dopo la partenza delle ambulanze arriva anche un reparto di celere con caschi e manganelli, respinti subito dalle grida indignate dei presenti…un avvertimento…

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Secondo incontro con i Compagni russi

11 marzo 2010 Nessun commento

(clicca per ingrandire)

buon 8 marzo

8 marzo 2010 Nessun commento

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L’otto marzo di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale della Donna, festività ormai di mero stampo commerciale per molti; viene spessa celebrata dalle istituzioni e dai suoi rappresentanti in maniera rituale, come se fosse qualche vecchia tradizione da rispettare, scordando, o meglio ignorando, il reale significato di tale data e di cosa realmente è la Giornata Internazionale della Donna.

La prima giornata della donna si tenne il 29 febbraio 1909 negli Stati Uniti, dopo che il Partito Socialista americano raccomandò a tutte le sezioni locali di riservare tale data per l’organizzazione di una manifestazione in favore del diritto di voto femminile; in Europa viene indetta per la prima volta come giornata della donna il 19 marzo 1911 su scelta del Segretariato internazionale delle donne socialiste; quella data fu scelta perché, in Germania, il 19 marzo 1848 durante la rivoluzione il re di Prussia dovette per la prima volta riconoscere la potenza di un popolo armato e cedere davanti alla minaccia di una rivolta proletaria. Tra le molte promesse che fece allora e che in seguito dimenticò, figurava il riconoscimento del diritto di voto alle donne.
In Russia si celebrò per la prima volta a San Pietroburgo il 3 marzo 1913 per iniziativa del Partito Bolscevico, con una manifestazione che fu interrotta dalla polizia zarista con numerosi arresti.
In Germania fu tenuta per la prima volta l’8 marzo 1914, giorno d’inizio di una «settimana rossa» di agitazioni proclamata dai socialisti tedeschi, mentre in Francia si tenne con una manifestazione organizzata dal Partito socialista a Parigi, il 9 marzo 1914.

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