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Archivio per 2011

FOTO CONCERTO NON SERVIUM
11/06/11 C.S. Brancaleone (Roma)

8 luglio 2011 1 commento

Report Fotografico della commemorazione del 90° anniversario degli Arditi del Popolo

26 giugno 2011 2 commenti

COMPAGNI PERDUTI e RESISTENZE DIMENTICATE

10 giugno 2011 3 commenti

Sabato 25 giugno 2011, un giorno intero di celebrazioni in via dei Volsci in occasione del 90° anno dalla fondazione, nella capitale, degli Arditi del Popolo.

I muri ricordano: la manifestazione avrà inizio, dalla mattinata, con la realizzazione di stencil e murales commemorativi della Resistenza, della lotta di Liberazione e della storia di San Lorenzo.
La storia attraverso le immagini: appena farà sera, l’iniziativa continuerà con la proiezione, in anteprima nazionale, del film documentario “Il Ribelle” di Giancarlo Bocchi, la storia dell’Ardito del Popolo Guido Picelli, l’eroe dimenticato delle barricate di Parma caduto in Spagna nella guerra contro il franchismo.

Al termine della proiezione seguirà dibattitto con il regista  e lo storico Eros Francescangeli.
Nel corso della giornata, verranno esposte mostre fotografiche sugli Arditi del Popolo, saranno, inoltre, operativi stand politico-culturali.

COMITATO “ROMA ANTIFASCISTA”

Per gli antifascisti militanti, la Resistenza al regime mussoliniano è cominciata ben prima del 8 settembre 1943, nello specifico, oltre vent’anni addietro. Di questa prima Resistenza, sul versante della memoria istituzionalizzata, poco si è detto e ancora meno si è scritto, i precedenti scomodi esercitano sempre un certo grado di timore sui custodi delle verità ufficiali e formali.
90 anni fa nascevano a Roma gli “Arditi del Popolo”, un inedito tentativo di contrapporre alla dilagante violenza dello squadrismo fascista un’efficace risposta in campo operaio. Sotto il vessillo dell’arditismo popolare si radunarono migliaia di lavoratori ed ex soldati già protagonisti, nel cosiddetto “biennio rosso”, di aspre battaglie per il diritto alla casa, contro il carovita e la disoccupazione. A Roma, si costituì, in ogni rione popolare, un battaglione di Arditi e, in particolar modo nei quartieri di san Lorenzo e del Trionfale, gli Arditi del Popolo furono protagonisti di un’efficace resistenza alla violenza invasiva delle milizie fasciste. Memorabili, in tal senso, le difese vittoriose della cintura periferica capitolina in occasione del congresso di fondazione, novembre 1921, del PNF (partito nazionale fascista), con le squadracce mussoliniane di tutta Italia costrette alla ritirata dopo aver cercato invano di espugnare, armi in pugno, i rioni sovversivi. Dinamica ripropostasi durante il congresso fascista laziale dell’aprile 1922 e, ancora, nel maggio seguente, in occasione della cerimonia funebre per Enrico Toti, quando, alla testa del popolo di San Lorenzo, gli Arditi respinsero l’assalto al quartiere di diverse migliaia di camicie nere.

Perfino nei giorni della marcia su Roma, col fascismo ormai trionfante grazie al placet regio, i rioni di San Lorenzo, Trionfale, Testaccio e Trastevere resistetter
o come una trincea insuperabile agli assalti congiunti di squadristi, guardie regie e forze di polizia.

IL FILM:
Il film “Il Ribelle” racconta l’avventura di un uomo nobile, libertario, che visse da protagonista la storia d’Italia e d’Europa del ’900. Guido Picelli, si battè senza sosta per l’affermazione della giustizia sociale in tutta l’Europa. Convinto pacifista decise di impugnare le armi per difendere gli oppressi e si oppose a ogni forma di totalitarismo.

Teorico della guerriglia, antesignano di Che Guevara, sconfisse con i suoi 400 Arditi del Popolo diecimila fascisti durante i cinque giorni della Battaglia di Parma.
Primo sostenitore in Europa dell’idea del “Fronte popolare”, autore di gesti eroici e clamorosi, sfidò il regime fascista inalberando la bandiera rossa sul palazzo del Parlamento italiano.
Sfuggì agli agguati mortali fascisti tentando di far insorgere l’Italia contro Mussolini e giunto in URSS fu emarginato e perseguitato dagli stalinisti.

Durante la Guerra di Spagna, alla testa del Battaglione Garibaldi, ottenne importanti vittorie sul fronte di Madrid. Mentre preparava un attacco contro il nemico franchista, il 5 gennaio 1937, una pallottola lo fulminò, colpendolo alle spalle, all’altezza del cuore.Attraverso documenti segreti e filmati inediti, questo film racconta, per la prima volta, la storia di un eroe scomodo, dimenticato, di un “ribelle” la cui morte è rimasta fino ad ora avvolta nel mistero.

4 GIUGNO 1944

5 giugno 2011 Nessun commento

Venerdì 2 giugno 1944 dai microfoni di Radio Londra viene trasmessa in tutta Roma la parola “Elefante”: si tratta del messaggio in codice che segnala alla Resistenza italiana che ha inizio l’attacco finale per la liberazione della città.

E’ ormai evidente che l’esercito tedesco ha intenzione di abbandonare Roma senza combattere, e addirittura si allontana velocemente dalla città, pure rinunciando a dar corso alla serie di distruzioni che erano state anticipatamente predisposte, con una serie di mine, collocate in alcuni punti nevralgici della città. Le SS nella notte tra il 3 e il 4 abbandonano la storica sede di via Tasso, bruciando buona parte dei documenti, e apprestandosi a portare con sé alcune decine di prigionieri.
Tutto intorno a Roma la battaglia continua duramente: le retroguardie tedesche, che hanno il compito di frenare l’avanzata alleata si scontrano con le bande partigiane in tutti i comuni circostanti.

Alle prime luci dell’alba di domenica 4 giugno un contingente di canadesi che fanno parte delle avanguardie alleate e di partigiani di Bandiera Rossa (brigata partigiana comunista laziale), si apprestano ad entrare nella capitale attraverso la Casilina: le SS rimaste ripiegano malamente, abbandonando anche un autocarro carico di prigionieri, che riusciranno quindi a salvarsi, grazie all’aiuto della Resistenza cittadina.
Un altro autocarro, carico di prigionieri, viene fatto fermare dagli ufficiali sulla Cassia, e i 14, partigiani e prigionieri alleati, vengono fatti allineare lungo un sentiero e uccisi: sono Bruno Buozzi, Piero Dodi, Eugenio Arrighi, Saverio Tunetti, Lino Eramo, Enrico Sorrentino, Vincenzo Conversi, Edmondo Di Pillo, Borian Frejdrik, Luigi Castellani, Libero De Angelis, Alberto Pennacchi, Alfio Brandimarte, John Armstrong.

La sera del 4 giugno, dopo nove mesi di occupazione tedesca, Roma è una città libera, grazie alle azioni di Resistenza portate avanti dai partigiani, che hanno spianato la strada all’arrivo degli alleati.
In quei terribili nove mesi, infatti, la Resistenza laziale (che tra l’altro si trova ad operare a poche decine di chilometri dal fronte), ha reso impossibile il disegno strategico tedesco, che voleva fare di Roma, dei suoi nodi stradali e ferroviari, dei suoi servizi, un comodo transito e un rifugio per i mezzi e le truppe da e per il fronte di Cassino e di Anzio, una tranquilla base per i suoi alti comandi, il luogo dove permettere un piacevole ristoro ai suoi soldati impegnati sul fronte.
I partigiani romani, ma la cittadinanza tutta, con una capillare rete di solidarietà, mettono seriamente in difficoltà i progetti militari e di gestione metropolitana dei tedeschi, tanto che lo stesso ufficiale Kappler, boia delle Fosse Ardeatine, sarà costretto ad ammettere, durante il processo al termine della guerra, che Roma è “una città esplosiva”.

fonte articolo: infoaut

Verso il 90° anniversario della fondazione degli Arditi del Popolo

3 giugno 2011 2 commenti

Un pò di storia in attesa dell’iniziativa sugli Arditi del Popolo del 25 giugno in via dei Volsci, a breve il programma ufficiale della giornata.

“Compagni perduti e Resistenze dimenticate”
Giugno 1921 – giugno 2011: i 90 anni degli Arditi del Popolo.

Per gli antifascisti militanti, la Resistenza al regime mussoliniano è cominciata ben prima del 8 settembre 1943, nello specifico, oltre vent’anni addietro. Di questa prima Resistenza, sul versante della memoria istituzionalizzata, poco si è detto e ancora meno si è scritto, i precedenti scomodi esercitano sempre un certo grado di timore sui custodi delle verità ufficiali e formali. In occasione del 90° anniversario dalla nascita, riproponiamo parte dello Statuto originario dell’organizzazione. La parola, dunque, agli Arditi:

“L’Associazione nazionale degli Arditi del Popolo è una Milizia Nazionale Volontaria che si propone:
- La difesa e la redenzione dei lavoratori del braccio e del pensiero.
- La difesa delle organizzazioni operaie e delle conquiste fatte dal proletariato nel campo sociale, politico ed economico, contro ogni forma di violenza e di sopraffazione, da qualunque parte essa venga.
- La lotta contro il nazionalismo fascista, prepotente e sopraffattore.
- La lotta contro il militarismo imperialista delle nazioni plutocratiche, le quali mirano al soffocamento delle nazioni più piccole e più deboli.
- L’affratellamento di tutti i lavoratori del braccio e del pensiero che siano decisi a passare dal campo delle teorie a quello dell’azione.
-L’associazione è completamente libera da ogni vincolo di dipendenza dai partiti politici e dalle organizzazioni proletarie, si propone però di mantenere i migliori rapporti con essi per il raggiungimento dei fini comuni”.

90 anni fa nascevano a Roma gli “Arditi del Popolo”, nel giugno 1921, dal seno della sezione romana dell’ANAI (Associazione Nazionale Arditi d’Italia) gli Arditi del Popolo, rappresentano un inedito tentativo di contrapporre alla dilagante violenza dello squadrismo fascista un’efficace risposta in campo operaio.
A fronte dell’incapacità dei partiti di classe di comprendere il piano nuovo, quello della violenza politica organizzata secondo un preciso criterio scientifico e militare -sul quale, a partire dalla fine del 1920, il fascismo mussoliniano traspone i tradizionali e legalitari criteri del confronto politico- ambienti del combattentismo organizzato romano (quelli più sensibili alla questione sociale spalancata in Italia da biennio rosso) si organizzano per contrastare le camice nere nella lotta di strada e per strappare ad esse la tanto propagandata egemonia sui combattenti.
Prosegui la lettura…

11/6 NON SERVIUM A ROMA

21 maggio 2011 1 commento

Rash Roma & Brancaleone sono lieti di presentare:
Il concerto più temuto e aspettato dell’anno…

NON SERVIUM
http://www.myspace.com/nonservium16
Unica data italiana negli ultimi 7 anni… Finalmente ufficializzata!

I Non Servium sono un gruppo Street Punk/Oi! di Móstoles (Madrid), Iniziarono a farsi conoscere alla fine degli anni ’90. Il nome deriva dalla frase latina Non Serviam (non ti servirò) tratta dalla Bibbia e detta da Satana a Dio quando fu espulso dal regno dei cieli.
Il loro stile è caratterizzato dall’essere veloce e aggressivo, un furioso Street Punk virante all’Hardcore con tratti e assoli di matrice Metal. La loro ideologia dichiaratamente antifascista e i testi strettamente politicizzati suonati con la rabbia e l’enfasi che li contraddistingue han fatto sì che diventassero una vera e propria band ‘cult’ degli Skinheads antifascisti di tutto il mondo.
I Non Servium hanno pubblicato tre album: “Orgullo Obrero”, “N.S.A. La Santa Familia” e “El Imperio Del Mal”. Vi è una leggera differenza di stile fra il primo album e gli altri che sono caratterizzati da un suono più forte e vicino all’Hardcore. Songs come “El espíritu del Oi!”, “Punks y Skins”, “Antinazis”, “Nosotros somos la Venganza” (Versión de Animales Muertos ), “Cambio de Orden” o “Lágrimas de Sangre” si può dire siano diventati dei veri e propri slogan nella scena Punk/HC mondiale.

Di spalla:
- S-MOLEST (Anti-fascist Oi! core, dalla capitale. Diversi tour estero all’attivo, una band oramai affermata nella scena. http://www.myspace.com/smolest)
- ENNECIBBI (Oi!, da Modena. Ultimo concerto ufficiale! http://www.myspace.com/ennecibbi)
- 06 SKINS (Puro Oi! dalla capitale. Presentazione del loro nuovo, primo CD.)

“…Romperemos los esquemas de esta puta sociedad!..”

INGRESSO CONCERTO: 10 € – Ore 22:00
C.S. BRANCALEONE  - Via Levanna, 11 (Montesacro) – Roma

prima presentazione del libro
BASTARDI SENZA STORIA

11 maggio 2011 Nessun commento

Bastardi-Senza-Storia-locandin

La nascita e la storia dell’antifascismo militante in Europa attraverso la vita e le gesta di uomini e organizzazioni condannati all’oblio dalla damnatio memoriae. La nascita del saluto a pugno chiuso e l’adozione del logo a tre frecce, l’opposizione armata al fascismo e al nazismo, la guerra civile in Spagna e la Resistenza. Vecchie e nuove ANTIFA in Inghilterra e Germania, i combattenti rossi e il Fronte di Ferro, gli Arditi del popolo in Italia, i Gruppi d’azione a Parigi, lo Schutzbund austriaco e le milizie di autodifesa in Belgio.
Dalle fangose trincee della prima guerra mondiale alle lucenti strade delle grandi metropoli sul finire del secolo, una vicenda scomoda che la storiografia ufficiale ha scelto di tacere.

Sabato 21 maggio presso i Magazzini Popolari Casalbertone (via Baldassarre Orero 61) dalle ore 18: presentazione del libro “Bastardi Senza Storia” insieme all’autore Valerio Gentili, a seguire dibattito, proiezione di filmati e aperitivo

9 MAGGIO 1945 GIORNO DELLA VITTORIA!

9 maggio 2011 1 commento

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9 Maggio 1945: la capitolazione della Germania nazista.
La bandiera rossa sventola sul Reichstag, rossa del sangue di 7 milioni di soldati sovietici caduti, di 10 milioni di vittime tra la popolazione civile, di un quarto della popolazione bielorussa sterminata dalle truppe d’occupazione naziste, di 5 milioni di antifascisti internati nei campi di concentramento cui nessuno fa mai cenno nelle “giornate della memoria” ultimamente tanto in voga…

DAX ODIA ANCORA!

6 maggio 2011 1 commento

16 Marzo 2003. Davide Cesare, meglio noto con il soprannome di Dax, uscendo da un bar di Milano assieme ad alcuni compagni del Centro Sociale O.R.So, viene brutalmente assalito da tre individui e colpito da tredici coltellate che gli causeranno la morte nel corso della notte; le forze dell’Ordine intanto aggrediranno gli amici accorsi all’ospedale San Paolo.

Maggio 2009. Dopo un vile tentativo di catalogare l’omicidio come il “degenerare di una rissa tra balordi”; arrivano le condanne ai compagni di Dax per i fatti del San Paolo, nonostante le testimonianze dei compagni presenti, dei medici e dei pazienti, le istituzioni intendono nascondere la verità sui fatti di quella notte. Le Forze dell’ordine vengono assolte, gli antifascisti condannati.
Pesanti sentenze del tribunale costringono i compagni a risarcire allo Stato decine di migliaia di euro. Questi compagni hanno, oggi, bisogno del nostro sostegno attivo.
Dax è morto per mano di fascisti perché militante antifascista.

13 Maggio 2011. Ad 8 anni di distanza da quell’infame giornata, per onorare Dax e chi come lui ha perso la vita a causa di simili atti di viltà, abbiamo il dovere di parlare ancora di quanto accaduto, di far sentire ai suoi amici, alla sua famiglia, alla figlia che non sono soli, che c’è chi difenderà la sua memoria e portare vivo il suo ricordo nel cuore.
Abbiamo il diritto e il dovere di continuare a lottare con ogni mezzo in nostro possesso contro i nuovi fascismi, contro i nostalgici di una dittatura che ha logorato il nostro ed altri Paesi, contro uno Stato che offre protezione e riparo all’estrema destra.
La lotta certo non sarà facile e priva di delusioni, visti i sempre maggiori spazi che gli vengono concessi all’interno delle città , vista la protezione fornitagli quasi quotidianamente dalle Forze dell’Ordine per tutelare sedi e occupazioni, vista la tolleranza diffusa nei confronti di simboli come croci celtiche e svastiche un tempo portatrici di morte e distruzione, ma non per questo possiamo arrenderci.
Siamo di fronte ad un nemico codardo, vigliacco, che non esce dai suoi loculi se non in branco, che non difende le idee in cui dice di credere se non a colpi di coltellate e bastonate, che non occupa spazi se non ha la sicurezza di avere subito dopo la protezione di quegli uomini in divisa che poi si vanta di insultare allo stadio.
Un nemico dal quale bisogna stare attenti a causa della sua infamità, unica arma con la quale riesce a ferire, ma del quale non bisogna avere paura.

Siamo dalla parte del giusto, siamo contro chi discrimina, contro i vecchi e i nuovi fascismi e anche quest’anno ricordiamo Dax morto perché antifascista, ucciso da chi, seppure in carcere, gode ancora del privilegio di respirare e da quella ideologia fascista che tuttora serpeggia a Roma, Milano e molte altre città.
Invitiamo le realtà romane e non a prendere parte all’iniziativa che si terrà il giorno Venerdì 13 Maggio, dalle ore 19, presso lo Strike spa, in via Partini 21, per ricordare ad 8 anni di distanza Dax.