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Il Reichstag brucia?

20 dicembre 2009

 CUI PRODEST?

reichstag

“Il Reichstag brucia?” Questo era il titolo di un volantino diffuso, pochi giorni dopo il 12 Dicembre di quaranta anni fa, in Piazza Fontana e davanti alle più importanti fabbriche di Milano nel momento di massima criminalizzazione del movimento antagonista. Il testo del volantino, esempio solitario di immediata comprensione della strategia paragolpista che sottintendeva alle bombe del 12 Dicembre, anticipava coraggiosamente quello che l’opinione pubblica democratica” avrebbe scoperto, in parte, solo alcuni mesi più tardi. Così recitava l’incipit del testo:

Di fronte al montare del movimento rivoluzionario, malgrado la metodica azione di recupero dei sindacati e dei burocrati della vecchia e nuova “sinistra”, diviene fatale per il Potere rispolverare ancora una volta la vecchia commedia dell’ordine, giocando questa volta la falsa carta del terrorismo, nel tentativo di scongiurare la situazione che lo costringerà a scoprire tutto il suo gioco di fronte alla chiarezza della rivoluzione

 40 anni dopo, in un clima sociale e politico profondamente mutato e a fronte alla rotta senza fine del movimento operaio organizzato, il governo più reazionario che la storia repubblicana ricordi trasforma un episodio isolato ed estemporaneo, il lancio di una STATUETTA al primo ministro, in un pericoloso PARADIGMA, addirittura il prodromo di una rinnovata e possibile minaccia terroristica scientemente pianificata (col gran rispolvero iperbolico degli epiteti tanto cari al giornalismo dei ’70, “ANNI DI PIOMBO”-”CATTIVI MAESTRI” ecc. ecc.), innescata dall’INSANO modo di concepire la politica di quelle aree che si mostrano, legittimamente peraltro, poco o nulla ossequiose e/o accomodanti verso le politiche governative. Quello che oggi il governo può temere non è certo una fantomatica minaccia rivoluzionaria quanto l’accrescersi e il saldarsi dei numerosi focolai di protesta sociale che già da tempo covano rabbiosi sotto la cenere dell’imbavagliamento mediatico. Il POPOLO sembra cominciare a stancarsi di essere turlupinato, stufo, più in generale, di una CLASSE politica oscenamente trasversale. La REALTA’ rischia seriamente di superare la FANTASIA: quando l’ottimistica sequela di spot propagandati dai quattro quinti dei TG nazionali morderà la polvere, a quale ARMI ricorrerà questo esecutivo ammalato di popolarità, immeritata, ad ogni costo? Nel frattempo meglio cercare di chiudere i conti preventivamente con quelle aree che possono rappresentare un imminente PERICOLO, meglio trasformare l’isolato Tartaglia, nonostante le indagini dicano altro, nella punta di diamante di una ILLIBERALE COSPIRAZIONE ORGANICA, ricorrendo per decreto alla chiusura di quei siti che propagandano VIOLENZA (in base a quale criterio? Quello politico?) limitando il sacrosanto diritto alla protesta di piazza (se verrà impedita la contestazione dei comizi altrui, si arresteranno per intero i presidii antifascisti che impediscono le manifestazioni dei NAZISTI di FORZA NUOVA? Dov’è la COSTITUZIONE?). Tutto questo mentre a gran voce dai microfoni di RADIO PADANIA i militanti leghisti (la LEGA, la spina dorsale del GOVERNO DELL’AMORE) chiedono a gran voce la BASTONATURA dei ragazzi dei centri sociali. L’ODIO che oggi sembra tanto inorridire Berlusconi e la sua corte dei miracoli è la “qualità” specifica con cui la Destra due anni fa ha vinto le elezioni in questo paese, fomentando gli istinti peggiori contro le minoranze politiche, religiose, etniche. La Destra che oggi ambisce ad essere il “partito dell’amore” è la stessa che ha introdotto pochi mesi fa, nella Patria forgiata dal sangue versato in nome di uomini come Garibaldi e Mazzini, il REATO DI CLANDESTINITA’ (che si legge REATO DI POVERTA’), che a livello locale partorisce abominii come il WHITE CHRISTMAS, che vanta tra i suoi più insigni esponenti, figuri che da un lato vagheggiano nuove “MARCE SU ROMA” (di centinaia di migliaia di camicie, da nere diventate verdi), dall’altro augurano a quella Sinistra che si mostra poco accomodante e concertativa di “ANDARE A MORIRE AMMAZZATA”! E’ la stessa Destra che a livello locale, nella capitale, spalleggia e foraggia economicamente i nazisti di Casapound (e non solo, anche di quelli, più spudorati, che promuovono convegni sulle WAFFEN SS), apponendo sui loro manifesti lo scudetto comunale (ROMA, CITTA’ MEDAGLIA D’ORO ALLA RESISTENZA) .

In questo quadro schizofrenico si inseriscono ad arte le campagne mediatiche, pompate sulle inesistenti minacce bombarole, si tirano in ballo ancora una volta gli anarchici, con la stessa infamità di 40 anni fa.
E’ TEMPO CHE IN QUESTO PAESE TORNINO A SUONARE LE CAMPANE A STORMO E LE FORZE SANE, PURE DELL’OPPOSIZIONE SOCIALE RIALZINO LA GUARDIA

l’Ardito rosso.

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