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Archivio per la categoria ‘Scuola / Università’

REDSTAR PRESS

16 marzo 2012 Nessun commento

E’ nata la “Red Star press”, un coraggioso esperimento editoriale interamente proteso alla riscoperta, alla difesa ed alla divulgazione del materiale ideale, umano e di lotta del movimento antagonista e conflittuale in Italia e nel mondo intero. Una casa editrice militante impegnata nella difesa della storia -passata e presente- e delle tradizioni del movimento operaio internazionale. A ridosso del prossimo 25 aprile, verrà nuovamente pubblicato il testo de “La legione romana degli Arditi del popolo“, in una versione completamente riveduta e corretta; seguiranno testi su partigiani, teoria comunista, storie di militanze sospese tra passato e presente. Nomen sunt omen…
Di seguito un intervista a Cristiano Armati principale animatore del progetto:

intevista a cura di affaritaliani, link - http://affaritaliani.libero.it/cult…

Armati, cosa sarà “Red Star Press”? Ha ancora senso una casa editrice “di sinistra” nel 2012?
“Red Star Press sarà una casa editrice che tenterà di ‘assaltare il cielo’. Una bella frase che, applicata al genere di libri che intendiamo dare alle stampe, si tradurrà nel tentativo di offrire ai nostri futuri lettori la possibilità di riscoprire i grandi classici del pensiero politico con la collana ‘I libretti rossi’, di alimentare la domanda di conoscenza pubblicando, nella collana ‘Unaltrastoria’, libri di storia, costume e cronaca nera destinati a durare nel tempo e di dare spazio alla contestazione e all’espressione con la memorialistica e la narrativa di movimento nella collana ‘Tutte le strade’. Una linea editoriale orientata a sinistra, è vero. Ma animata da una convinzione: superati gli anni Dieci di questo nuovo millennio sono cambiate tante cose. Ma non è mai venuto meno il bisogno di trovare un’identità forte attraverso la quale rapportarsi al mondo. In effetti viviamo circondati da prodotti, che siano di natura culturale o meno, disposti a tutto pur di conquistare una propria identità e, di conseguenza, una visibilità, una ragion d’essere. Noi abbiamo la fortuna di avere alle spalle una storia importante e quindi un’identità forte: un’appartenenza di cui siamo orgogliosi e a cui non abbiamo nessuna intenzione di rinunciare”.

La prima uscita sarà “Il libretto rosso della Resistenza”: quanti titoli all’anno pubblicherete? Può anticipare quali saranno le uscite di punta dei prossimi mesi?
“Pubblicheremo circa venti titoli all’anno. Dopo ‘Il libretto rosso della Resistenza’, nelle librerie per la festa della Liberazione, ci sarà ‘Il libretto rosso dei comunisti’, basato su un testo di Friedrich Engels, e quindi la nuova edizione riveduta e ampliata de ‘La Legione Romana degli Arditi del Popolo’ di Valerio Gentili. Più avanti, con l’arrivo dell’estate, usciranno le prime monografie dedicate ai protagonisti della storia criminale italiana e, via via, testi dedicati ai Paesi Baschi, a Cuba, all’Irlanda e alla Palestina”.

Vi concentrerete solo sulla saggistica e la manualistica, o ci sarà spazio anche per la narrativa?
“Ci sarà spazio anche per la narrativa. In una prima fase privilegeremo il memoir, ma stiamo trattando alcuni titoli stranieri assolutamente interessanti e di cui, per il momento, non possiamo ancora parlare”.

In un momento di rallentamento del mercato librario e di difficoltà per molti piccoli editori, ci vuole coraggio a lanciare una nuova casa editrice… Pensate di colmare “un vuoto”? A quale target guardate?
“È stato detto che se è grande il disordine sotto il cielo allora la situazione è eccellente… crediamo in questa affermazione perché pensiamo senz’altro di poter rilanciare un patrimonio di testi classici tutto da esplorare e, per quanto riguarda il target di riferimento, perché sappiamo di poter contare su uno zoccolo duro di lettori, un pubblico di riferimento a cui andremo incontro nelle piazze, e non solo nelle librerie”.

Pubblicherete anche e-book?
“Certamente. Stiamo lavorando a un portale dedicato al commercio elettronico che speriamo di varare entro settembre”.

L’anno scorso lei ha pubblicato (per Giulio Perrone) il pamphlet “Cose che gli aspiranti scrittori farebbero meglio a non fare ma che invece fanno”. A quando il suo prossimo libro?
“In questo momento sto lavorando a due piccoli libri dedicati, rispettivamente, a un grande rapinatore e a un grande poeta… questi testi usciranno tra luglio e novembre di quest’anno. Al tempo stesso raccolgo materiali per altri due progetti più ambiziosi e faticosi. Un nuovo libro sulla storia partigiana e un testo molto complesso dedicato alla violenza politica. Spero di completare al più presto queste opere, anche se la strada che porterà alla loro pubblicazione è ancora lunga”.

APPUNTI DEL SECONDO SEMINARIO DI ECONOMIA

20 dicembre 2011 Nessun commento

Pubblichiamo gli appunti degli incontri del secondo seminario di approfondimento sull’attuale crisi sistemica del capitalismo internazionale (vedi locandina accanto); per comprendere e formulare la lotta sull’analisi – Senza teoria non c’è azione!

Scarica il terzo documento in formato pdf
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(Non esiste un documento per il quarto incontro, inquanto al quarto appuntamento si è fatto un riassunto dei precedenti tre).

APPUNTI DEL PRIMO SEMINARIO DI ECONOMIA

8 dicembre 2011 Nessun commento

Pubblichiamo gli appunti dei primi due incontri del seminario di approfondimento sull’attuale crisi sistemica del capitalismo internazionale (vedi locandina accanto); per comprendere e formulare la lotta sull’analisi – Senza teoria non c’è azione!

Scarica il primo documento in formato pdf
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Scarica il secondo documento in formato pdf
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CASA – LAVORO – ISTRUZIONE SONO DIRITTI DI TUTTI
NON PRIVILEGIO DI POCHI

10 novembre 2011 Nessun commento

Assemblea cittadina ore 17 in via dei Reti 39 (San Lorenzo) alla nuova occupazione.

Mentre l’unica preoccupazione della classe politica italiana sembra quella di non deludere le aspettative dei banchieri e degli speculatori finanziari stranieri che hanno gettato il nostro paese nella crisi, esplode il dramma sociale di una gioventù cui è negato il proprio futuro.

Nella nostra città un giovane su 2 è disoccupato, gli altri sempre più spesso costretti ad una vita di ricatti ed incertezze tra lavoro precario o nero senza tutele, diritti, garanzie. Pochi soldi in tasca e ancora meno speranze di avere una casa, una famiglia, una vita dignitosa.
Quotidianamente, l’Europa delle banche esige il suo tributo di sangue: chiudono gli impianti produttivi, si tagliano servizi, decine di migliaia di posti di lavoro cancellati, la scuola pubblica fatta a pezzi, chirurgicamente.
Proprio a ridosso del 11 novembre, storica giornata internazionale di mobilitazione studentesca, apriamo il nostro fronte di lotta sui bisogni essenziali negati alla gioventù: casa, lavoro, istruzione.

Stanchi delle false promesse dei privilegiati in doppio petto che siedono nel Palazzo e che nulla hanno fatto per la gioventù e che -oggi- temendo la sua giusta ira invocano leggi speciali per criminalizzarne preventivamente il dissenso.
Memori del fatto che, in anni e anni di dominio incontrastato, il neoliberismo ha prodotto soprattutto guerre, sofferenze, squilibri sociali, piegando gli uomini alle sole esigenze del denaro.
Consapevoli che solo attraverso la lotta otterremo la forza necessaria per prenderci da soli ciò che ci spetta di diritto e ci viene negato.

Iniziamo dal quartiere, occupando un edificio fatiscente di tubi e lamiere, da 30 anni simbolo di abbandono, disinteresse e degrado.
Basta carovita, basta caro affitti e speculazioni edilizie.

OGGI SAN LORENZO, DOMANI LA CITTA’
RIPRENDIAMOCI IL FUTURO

San Lorenzo: occupata la Sala Cinema Palazzo in piazza dei Sanniti

18 aprile 2011 1 commento

I cittadini/e di San Lorenzo hanno occupato la Sala Cinema Palazzo in piazza dei sanniti per rivendicare la destinazione d’uso culturale dello stabile.
Il cinema teatro “Palazzo” in piazza dei Sanniti, nel quartiere popolare di San Lorenzo, ha una lunga storia e tradizione iniziata nei primi decenni del ’900, alla fine dei quali l’intera struttura ha ospitato una sala biliardo e una sede del Bingo. Tale trasformazione ha pian piano svilito ed umiliato questa tradizione legata al mondo della cultura che nel corso degli anni ha coinvolto artisti di dichiarata fama primi tra tutti Ettore Petrolini e Romolo Balzani.

Attualmente è in corso un’altra ristrutturazione da parte di una Società privata, dell’intera struttura per ospitare ed allestire un Casinò con tanto di slot machine e giochi virtuali. L’ennesimo esempio di una cultura non cultura legata solo al gioco d’azzardo e all’impoverimento e alla mortificazione delle potenzialità artistiche e culturali dell’intera città di Roma.

Invitiamo quindi tutte le risorse culturali ed artistiche, esponenti politici, Enti Teatrali a personaggi legati al mondo della cultura e dello spettacolo del Paese, a partecipare ed a discutere insieme sull’utilizzo delle risorse da destinare ai fini culturali ed al fine di scongiurare l’ennesimo scempio speculavo e di creare un centro/laboratorio di una scuola romana di teatro e danza aperta alle aspirazioni di tanti giovani e non, che ancora credono alla cultura come espressione massima o per la società e per l’uomo che ha da sempre creato una coscienza ed un pensiero autonomo fondativo di una coscienza civile libera da ogni imposizione.

ONORE AI MARTIRI DELLE FOSSE ARDEATINE

19 marzo 2011 2 commenti

24 marzo 1944 l’eccidio delle Fosse Ardeatine: 335 romani sono fucilati dai nazi-fascisti, 335 romani cadono nella lotta per la Libertà.
24 marzo 2011, a 67 anni dal martirio, la loro memoria sarà infangata, ancora una volta, come accade di frequente negli ultimi anni, la nostra città si appresta a fare da ribalta per neonazisti, revisionisti di ogni specie e persecutori di partigiani. In questo caso, per l’appunto il 24 marzo, lo sponsor di questi signori sarà niente meno che l’Università Roma Tre, pronta a patrocinare un convegno-farsa sul futurismo con un manifesto sul quale campeggia in bella mostra il faccione di Benito Mussolini. Bel modo di rendere giustizia ai caduti antifascisti, ai caduti di Roma. Sia chiaro, dicendo questo non intendiamo piagnucolare per la scarsa sensibilità mostrata dalle Istituzioni (municipali e culturali) sulla questione memoria, oramai, ci abbiamo fatto il callo e non proviamo nessuna fiducia per chi ha gettato sul lastrico il museo della Liberazione di via Tasso, sabotato le commemorazioni dei rastrellamenti nazisti nei quartieri ed alle stesse Ardeatine. Ci piace, invece, che tutti sappiano che fine abbia fatto il “ribellismo” dei vari futuristi, Casapound ed amichetti assortiti pronti a gettare la maschera della sovversione per i trenta denari di Alemanno & co. Ai fa$cisti del III° milennio, ai loro protettori in doppiopetto, alla giunta comunale del clientelismo, dei Mokbel, degli Andrini, dei Lucarelli risponderemo facendo librare, il 23 sera, 335 lanterne volanti nel cielo di Roma affinché le fiamme dei caduti antifascisti illuminino a giorno la nostra città strangolata dalle trame nere, che il loro sacrificio non sia stato vano.
ROMA E’ STATA, E’, SEMPRE SARA’ ANTIFASCISTA.

<<Chi si pone per obiettivo quello di accendere i cuori degli altri con la sua fiamma interiore, costui getta una sfida al mondo dell’incomprensione, della negazione, al mondo ostile. Solo la lotta, infatti, ha un senso nella vita.>>
- Ernst Thalmann

questa rabbia è l’unico futuro che abbiamo!

15 marzo 2011 Nessun commento

Molti hanno scritto sul 14 dicembre, rispolverando termini pensati per altre proteste, scorgendovi analogie nelle dinamiche, descrivendo le forme della rivolta per dargli un significato e trarne le prospettive di lotta futura.

La varia umanità presente in piazza: studenti, salariati, persone comuni esasperate dalla totalizzante precarizzazione di ogni aspetto della propria vita, dalle ipoteche sul proprio futuro, dalla mancanza di risposte alle richieste fatte a una classe politica autoritaria, unanimamente rifiutano il becero tentativo di ricondurre la manifestazione a mera esplosione di violenza cieca e distruttiva, a cui far seguire l’approvazione di nuove norme repressive.

Mentre i media mainstream demonizzano la piazza, facilitando il potere nel non dare risposte agli interrogativi e ai bisogni riaffermati il 14 a Roma, probabilmente la migliore replica alle loro menzogne sono le immagine dirette di quel pomeriggio.

un nemico, un fronte, una lotta!

29 gennaio 2011 Nessun commento

sciopero-generaleTante le manifestazioni che hanno attraversato il paese quest’oggi, al di fuori di Torino, che era simbolicamente la piazza politicamente significativa, vista la vertenza e lo scontro in atto attorno Mirafiori. In tante città si sono svolti cortei partecipati e presidi simbolici, nella necessità di dar prova di un impegno e di una solidarietà/appoggio nazionale.

Le manifestazioni, in particolare, si svolgono dove ci sono stabilimenti del gruppo Fiat (Torino, Cassino, Pomigliano, Termini Imerese, Melfi e Lanciano) e di aziende in cui sono in corso lotte per difendere i posti di lavoro. Molto alta la partecipazione nello stabilimento Fiat di Cassino, dove mai era successo che uno sciopero della sola Fiom ottenesse un’adesione del 70%. Nello stabilimento frusinate del Lingotto lavorano quasi 4.500 operai. Le piazze di tutta Italia sono state luogo di unità tra operai, studenti e realtà politiche e sociali, tutti unti sotto l’insegna del no al metodo Marchionne e Gelmini e alla richiesta di Sciopero Generale.

Torino: Migliaia di lavoratori partecipano al corteo della Fiom aTorino, partito alle 9 dalla stazione di Porta Susa. Quaranta pullman sonoarrivati da tutto il Piemonte. Aprono la manifestazione gli striscioni «Mirafiori, l’accordo della vergogna». Tra le presenze significative quelle dei lavoratori della Bertone, della De Tomaso, della Powertrain. In corteo anche le realtà autorganizzate, i No Tav, gli studenti delle scuole e dell’università, i sindacati di base. Negli interventi finali, la piazza ha lanciato più volte, sommergendo la Cgil quando parlava, la richiesta di “sciopero generale subito”!

Pomigliano: Nella provincia di Napoli si è tenuto un corteo della Fiom, vista la valenza che il centro Fiat è andato ad assumere dal referendum in poi, a Pomigliano, a Torino e altrove.Cassino. Anche dal Lazio è arrivato forte e deciso l’impegno e l’appello per lo “sciopero generale subito”, attraverso un corteo di 7mila persone e la presa di parola della piazza. Un gruppo di operai ha occupato la stazione ferroviaria in solidarietà con gli studenti bloccati da Trenitalia a Colleferro, che a loro volta hanno occupato la viabilità ferroviaria per far pressione per la ripartenza. La Cgil ha sbloccato la situazione.
Ancona: Una grande fotografia del segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, e di quello della Uil, Luigi Angeletti, con la scritta ”Servi!” e ”Le mosche del capitale” hanno aperto il corteo a cui hanno partecipato tute blu arrivate da tutte le Marche. Manifestazione che si è diretta verso il porto, nella “zona rossa”, bloccandolo!
Genova: In migliaia hanno partecipato al corteo, manifestanti che si è contraddistinto per diverse azioni lungo il percorso: lancio di oggetti e cassonetti in fiamme davanti la sede di Confindustria, sacchetti di immondizia contro libreria di estrema destra.
Melfi: Presidio sotto la pioggia in un altro dei centri nevralgici dell’attacco Fiat, presenza davanti lo stabilimento di Melfi.
Termini: 8mila persone hanno attraversato la manifestazione regionale della Fiom, in un altro dei punti caldi della protesta Fiom.
Milano: Davanti la sede della blindatissima Assolombarda gli studenti hanno lanciato peterdi e fumogeni, sanzionando poi la sede Edison, diversi istituti scolastici privati, una sede dell’Università Cattolica ed una sede della Uil. Partecipati i due spezzoni della manifestazione, uno della Fiom e l’altro studentesco.
Firenze: Diverse migliaia di persone ha partecipato al corteo.
Roma: Studenti medi e Cobas sono partiti da piazza della Repubblica per il corteo romano nel giorno dello sciopero metalmeccanico.
Cagliari: Sotto la pioggia 3mila persone hanno partecipato alla manifestazione regionale.

fonte: infoaut

Inseriamo il comunicato della Sapienza al riguardo del treno da Roma diretto a Cassino bloccato a Colleferro: www.ateneinrivolta.org/rivolta/sapienza-comunicato..
Seguono foto del corteo a Cassino

MARIO LIBERO – LIBERI TUTTI

21 gennaio 2011 Nessun commento

Durante la prima udienza per il Processo contro 5 delle 26 persone rinviate a giudizio tra i fermati del 14 dicembre a Roma, il Tribunale di Roma ha confermato le misure di restrizione della libertà per tutti gli imputati. Mario continua ad essere costretto agli arresti domiciliari senza poter vedere nessuno, se non i genitori, né comunicare con l’esterno. Lo studente di 16 anni (giudicato l’altro giorno al tribunale minorile) rimarrà ai domiciliari fino a giugno e l’unica concessione è stata il poter andare a scuola la mattina. Agli altri è rimasto l’obbligo di firma 2 volte al giorno.

Non è stata concessa nessuna attenuante alle restrizioni, adducendo come motivazione il “clima di tensione sociale”: una chiara scelta politica da parte dei magistrati nei confronti di chi si ribella alla crisi che i padroni vogliono imporre e all’offensiva del governo Berlusconi.

Il comune di Roma si costituisce parte civile contro tutte quelle persone che hanno nei capi di imputazione il “danneggiamento”. Una decisione chiaramente intimidatoria del fascista Alemanno, che è tanto bravo nel dare i numeri, quanto incapace nel considerare le questioni sociali della città, ormai ridotta ad una discarica dopo di due anni di sua amministrazione.

I magistrati hanno dimostrato di essere rimasti fortemente intimoriti dalle sparate dei vari Alemanno, La Russa e Gasparri e dagli atti intimidatori del governo tramite il Ministro Alfano che, dopo le udienze di convalida degli arresti, ha inviato gli ispettori del ministero, per far capire che aria tirava per chi non seguisse il volere del capo.

Il 14 Dicembre c’è stata una sacrosanta esplosione di rabbia popolare, un tumulto contro uno stato e una classe politica marcia e corrotta, che ha continuato a mostrare il suo vero volto dentro al parlamento tramite la compravendita dei parlamentari a vantaggio della maggioranza per superare la mozione di sfiducia al governo.

Quel giorno a Roma è scesa in piazza una parte di quell’Italia vessata e offesa da anni di Berlusconi e di politiche neoliberiste sottomesse agli interessi degli industriali e degli speculatori; quell’Italia con cui il governo non parla, non tratta, non media: esperienze di lotta che il governo non ascolta, ma che gestisce esclusivamente attraverso la repressione.

I terremotati dell’Aquila, i dannati della monnezza di Terzigno, le tante altre lotte del territorio contro le nocività e le speculazioni, gli studenti e i ricercatori dell’Università e i lavoratori di tutto il mondo della scuola da anni in lotta contro i tagli, i senza casa e senza lavoro, gli occupanti di casa e dei centri sociali, le persone migranti che non cedono al ricatto dello sfruttamento e si ribellano fuori e dentro i CIE per non essere internate e deportate, i metalmeccanici a cui Marchionne e confindustria stanno imponendo il ricatto del lavorare come schiavi o la chiusura degli stabilimenti, un’intera generazione precaria a cui è negata qualsiasi prospettiva di presente e di futuro: nei loro confronti, nei giorni e nei mesi scorsi, l’unica risposta è stata quella dei manganelli e delle denunce giudiziarie.

Il 14 Dicembre è stato un giorno di rivolta popolare e malgrado i tentativi di criminalizzazione, le sparate dei giornalisti e le becere analisi sociologiche, i movimenti e tutti quei singoli che vogliono lottare non hanno ceduto alla logica “buoni e cattivi”, ma hanno rivendicato quella forza espressa nelle strade come loro rabbia e loro dignità, come rabbia e dignità di ciascuno di noi. Quella rivolta ha fatto scrollare di dosso la paura che stato e capitale vogliono imporre e restituisce la consapevolezza che l’unica fiducia che si può avere è quella nei propri mezzi.

Sosteniamo e solidarizziamo con tutti gli arrestati, tutti i rastrellati, tutti i denunciati di quella giornata e delle lotte sociali di questi mesi.

Mario Libero – tutti Liberi
LUNEDI’ 24 GENNAIO ORE 9:30 PRESIDIO A PIAZZALE CLODIO DAVANTI AL TRIBUNALE