IV MARCIA COMMEMORATIVA

“Questa storia, sporca e violenta, tutta odio e passione mal si concilia con la ricostruzione d’accademia e i manuali scolastici ma ha l’indubbio merito di rinverdire il modello di un antifascismo molto diverso da quel “mito” resistenziale propagandato nelle sonnacchiose celebrazioni ufficiali: per gli antifascisti dell’azione la resistenza al fascismo cominciò ben prima dell’8 settembre 1943, un ventennio innanzi per l’esattezza.
Antifascisti, partigiani e più genericamente resistenti al regime mussoliniano non furono alteri dinosauri politici, vissuti in qualche remota era geologica ma molto spesso -e per lo più- giovani comunisti, anarchici, socialisti e ribelli senza bandiera che combatterono il fascismo sognando di sconfiggere insieme ad esso un ordine sociale ingiusto.
Le cose avrebbero finito per prendere un’altra direzione e la storia, come spesso accade, con questa strana razza di vinti tra i vincitori, si sarebbe rivelata impietosa.

Rimossa per lunghi decenni, l’esperienza dell’arditismo popolare può oggi fornire a chi avrà cuore di avvicinarla e non fermarsi al solo dato storiografico, stimoli e suggestioni per trovare nell’antifascismo non un cadente monumento scrostato ma il cuore vivifico e pulsante della secolare lotta anticapitalista”.

cit. La legione romana degli Arditi del popolo (ed. 2012)

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