Sullo sgombero dello stabile di via Ponte di Mezzo: scandali e bufale di palazzo

http://www.inventati.org/cortocircuito/wp-content/uploads/2015/06/1512321_438039449730539_2655644321882476976_n.png“LA VERITA’ TI FA MALE, LO SO…”
sullo stabile di via Ponte di Mezzo, scandali e bufale di palazzo

Giovedì mattina, mentre si insediava il “nuovo” Consiglio Regionale della Toscana, il inquilini e sfrattati contestavano la giunta Rossi e l’assessore Saccardi per le indegne politiche abitative messe in campo durante lo scorso mandato. Nella periferia, dodici famiglie in emergenza abitativa occupavano uno stabile vuoto di proprietà dell’Asl, costruito nel 2010 per non essere mai utilizzato.

Lo stabile, originariamente destinato a pazienti psichiatrici, è al centro di uno scandalo che ha portato sei dirigenti a processo per falso e truffa. La Regione Toscana, infatti, acquisto dalla New Abitare (che non ne era ancora proprietaria) lo stabile per oltre 4 milioni di euro. La New Abitare lo acquistò solo il giorno dopo a poco più di 1 milione. Il risultato sono 3 milioni di euro (pubblici!) bruciati.
E’ proprio per coprire lo scandalo, sfuggire dalle proprie responsabilità politiche e evitare di confrontarsi con la richiesta avanzata dagli occupanti di un affitto sociale proporzionato al proprio reddito che vari esponenti del Partito Democratico hanno iniziato a diffondere vere e proprie BUFALE.
Già dal pomeriggio viene diffusa ai giornali la notizia che l’immobile occupato sarebbe destinato all’emergenza profughi (nella prima versione questi sarebbe arrivati la sera stessa dell’occupazione…) e il movimento si starebbe macchiando di un “indecente atto di guerra tra poveri”. Inventata la bufala, lo sgombero è servito (nonostante La Repubblica smentisca la notizia dopo una verifica sull’elenco degli stabili destinati a tale uso stilata da Comune e Prefettura).
All’alba di venerdì il solito esercito di poliziotti sgombera militarmente l’occupazione tra minacce e violenze che porteranno due donne a dover ricorrere al 118 a causa di malori. Un occupante sale sul tetto per protesta.

Quando le famiglie sgomberate danno vita ad una protesta sotto la sede del Partito Democratico – responsabile dell’indecente gestione delle risorse pubbliche – la polizia interviene con la forza per impedire al presidio di montare simbolicamente delle tende.
Sperperano soldi dei cittadini, mentre si tagliano i servizi paventando la mancanza di risorse. Lasciano interi edifici vuoti nel pieno di un emergenza abitativa drammatica. Ma non basta: anche la libertà di manifestazione viene sacrificata in nome della difesa dell’immagine pubblica di un Partito Democratico sempre più indifendibile.

Che si trattasse di una bufala noi l’abbiamo sempre sostenuto con convizione. Ma a confermarlo è la stessa Sara Funaro (assessore alle politiche sociali del Comune di Firenze) dichiarando DOPO LO SGOMBERO: “stiamo lavorando all’idea di utilizzarlo per l’Housing Sociale (…). Ma è una soluzione che va studiata, al momento non posso dire con certezza che avrà quell’uso”. (da la Nazione del 27 giugno 2015)

Meno di 24 ore prima la stessa Sara Funaro, invece, aveva sostenuto la tesi dei rifugiati in imminente arrivo nella struttura: 

«E’ inopportuno e paradossale che gli occupanti abbiano preso di mira proprio una struttura destinata all’emergenza abitativa. Qui nei prossimi giorni sarebbero dovuti arrivare tre nuclei familiari in fuga dalla guerra. Faccio appello al buon senso degli occupanti affinché lascino spontaneamente l’immobile». (da corrierefiorentino.corriere.it)

Al di là delle chiacchiere, dopo lo sgombero lo stabile è stato murato e barricato di tutto punto lasciando intuire che resterà a marcire per un bel po’, andando incontro allo stesso destino degli altri stabili sgomberati negli ultimi mesi. E a guardare la realtà gli unici profughi coinvolti sono quelli sgomberati. All’occupazione, infatti, insieme a famiglie sfratta partecipavano anche 5 richiedenti asilo.

L’immagine finale ci restituisce una fotografia pietosa delle giunte PD, dalla Regione al Comune, incapaci di confrontarsi con i bisogni sociali e di assumersi la responsabilità politica degli scempi prodotti negli anni a danno dei cittadini. Le illazioni dell’Assessore Funaro che accusa il Movimento di “organizzare a tavolino” lo “sfruttamento della disperazione” e di mettere in pericolo di vita di migranti e giovani sta dentro a questa patetica volontà di non confrontarsi con la realtà. Perchè la realtà parla di un insofferenza crescente verso le istituzioni responsabili della distruzione di diritti e e dignità sociale. Un insofferenza che si inizia ad organizzare e a produrre lotte e resistenze…
Insomma, non c’è nessuna regia occulta, caro Assessore. Ti stupisce così tanto che ci siano persone disposte a lottare, anche rischiando, per non rimanere senza un tetto sulla testa?

La gente è stanca di voi, delle vostre politiche, dei vostri eserciti di polizia.

Benvenuta nella realtà.

il Movimento di Lotta per la Casa di Firenze

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