Post Tagged with: "USA"

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Operazione Bluemoon: eroina di Stato in nome della “pace sociale”

da http://www.umanitanova.org/ Pubblichiamo, in anteprima, con autorizzazione dell’autore, che ringraziamo, uno stralcio inedito, della seconda edizione del libro Full Time Blues. Un diario cronaca degli anni Settanta, di Antonio Festival, in cui si discute dei dati emersi recentemente sui retroscena dell’inondazione di eroina che colpì l’Italia, e gli USA, alla fine degli anni Settanta. Ciao Tonì‭… ‬È da qualche mese che mi vedo spesso con Tonino‭ ‘‬A [...]

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Un libro sull’imperialismo “britannico”, la City ed il Brexit

Una recensione di “The City – London and the global power of finance”, di Tony Norfield – di Michael Roberts Tony Norfield ha avuto un esperienza ventennale nelle sale operative della City di Londra, per 10 anni, come direttore esecutivo e responsabile globale della strategia in una delle maggiori banche europee. Ha conseguito un dottorato in ricerca in scienze economiche al SOAS [...]

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Usa – Dentro i workers’ centres di Chinatown

di DAWID KRAWCZYK, da Political Critique – Krytyka Polityczna, da http://www.connessioniprecarie.org/ Traduciamo e pubblichiamo l’inchiesta di Dawid Krawczyk diKrytyka Polityczna sui workers’ centres di Chinatown, a New York, perché offre uno sguardo lucido sulla sfida globale dell’organizzazione contemporanea del lavoro. Questi «sportelli» e community centres danno supporto tanto giuridico quanto organizzativo a lavoratori e lavoratrici nel loro faccia a faccia col padrone e sono in prima linea nelle [...]

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L’eterno ritorno della crisi mondiale

di Andrea Ferrario Qui è possibile leggere la seconda parte: L’eterno ritorno della crisi mondiale (Parte 2) Nonostante i tentativi di esorcizzarlo con enormi iniezioni di liquidità lo spettro della crisi mondiale continua a riemergere. In questa prima parte del nostro panorama della situazione economica a inizio 2016 affrontiamo il caos mondiale, la crisi cinese, la parabola discendente degli altri paesi [...]

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The Big Short, sipario sul sogno americano

Enrico Giammarco Lo sguardo di Jared Vennett, investitore per Deutsche Bank, è sveglio e ammiccante. Il ruolo di narratore interno, deputato a rompere la quarta parete, gli sta a pennello; eppure è proprio Vennett a mettere subito le cose in chiaro, durante i primi minuti de La grande scommessa: non è un eroe, nemmeno un antieroe, è solo uno che racconta [...]

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L’asse segreto Usa-Arabia Saudita

Manlio Dinucci Tratto da: http://ilmanifesto.info/ Nome in codice «Timber Sycamore»: così si chiama l’operazione di armamento e addestramento dei «ribelli» in Siria, «autorizzata segretamente dal presidente Obama nel 2013»: lo documenta una inchiesta pubblicata domenica dal «New York Times». Quando è stata incaricata dal presidente di effettuare questa operazione coperta, «la Cia sapeva già di avere un partner disposto a finanziarla: l’Arabia Saudita». Insieme [...]

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Airbnb come Uber: nuove tecnologie, vecchia economia

La settimana scorsa si è svolta la United States Conference of Mayors, un evento annuale che riunisce centinaia di sindaci americani e che, oltre a  richiamare l’attenzione dei media, svolge un importante ruolo politico, in quanto può contribuire a uniformare le scelte di un gran numero di amministrazioni locali. La Conferenza di quest’anno è stata, fra le altre cose,teatro di un [...]

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Usa – La milizia dell’Oregon e il mito della Frontiera

Nel XXV capitolo del Capitale, Marx, nel corso di una polemica sulle cause del ritardo (erano altri tempi!) del capitalismo americano nei confronti di quello europeo, richiama l’attenzione sull’enorme disponibilità di terra che le vaste regioni inesplorate del continente mettevano a disposizione dei coloni disposti a correre rischi per strapparla ai nativi e metterla a frutto. Perché, si chiede, la gente [...]

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Armi da fuoco negli Usa – La propaganda alla prova dei fatti, parte 2

Questo articolo è il proseguimento ideale del pezzo “La propaganda alla prova dei fatti” apparso su Umanità Nova numero 31 anno 95 (20 ottobre 2015 – questo blog). Razza, classe, genere e Gun Control Nel suo discorso di inizio anno il presidente statunitense Obama ha annunciato una serie di misure atte a rendere più difficile l’accesso alle armi a soggetti [...]

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Siria – La macchina di morte di Bashar al-Assad

di Benjamin Barthe, da A l’encontre Il 15 dicembre 2015, il segretario di Stato americano, John Kerry,incontrava a Mosca, per la seconda volta in quest’anno, Vladimir Putin e il Ministro degli esteri, Sergei Lavrov.Formalmente si trattava di preparare la riunione del 18 dicembre 2015 a New York, del Gruppo di lavoro internazionale sulla Siria. Il Cremlino sostiene, appoggiandosi sul suo intervento militare in Siria da settembre a sostegno di Bashar al-Assad, la formazione di una grande coalizione, formalmente sotto mandato ONU, con un invito rivolto al governo siriano. È in atto una vasta operazione di riposizionamento delle influenze delle potenze imperialiste, internazionali e regionali. Si esprime una convergenza: «Noi tutti combattiamo i criminali di Daesh», che sono effettivamente tali. La coalizione militare contro Daesh, che dovrebbe riunirepiù strettamente la Russia, l’Iran, gli Stati Uniti, la Francia e il regime di Assad risponde, se si può usare il termine, a un voto di Daesh. In altre parole, Daesh potrebbe sostenere che è«lasola a battersi contro tutte queste forze per proteggere la comunità sunnita ». In questo contesto, all’Arabia Saudita impantanata in una guerra criminale allo Yemen, chefavorisce e nutre la presenza dei gruppi Al Qaida e Stato islamico a Aden e nell’est del paese è stato chiesto dagli Stati Uniti di mettere assieme una pretesa coalizione di 34 Stati, che diconotutti di appartenere al sunnismo. Sull’altro versante, la mullah – crazia dell’Iran, che apporta il suo appoggio militare sul terreno a quel che resta dell’esercito di Bashar al- Assad,gioca la stessa carta, ossia cerca di rivestire la difesa dei propri interessi con un manto religioso settario sciita. E questo è un calco del marketing politico-militare e wahabita del Regno dei Saud. Ora, per porre fine alle [...]

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