Sgomberato l’Alberti occupato: ancora polizia e denunce contro gli studenti

Solidali con gli studenti sgomberati al Liceo Alberti: il vero volto della scuola e delle istituzioni emerge sempre nei momenti di conflitto, quando ci sono contrasti e non si seguono “le procedure” delle varie burocrazie, come all’Isa pochi giorni fa. Quello che certi soggetti comprendono e che utilizzano per farsi intendere,  resta sempre l’uso della forza. In classe, come fuori.

Di seguito il comunicato del collettivo della scuola e quello della Rete dei Collettivi. Oggi è previsto un presidio alle 8 di fronte al Liceo.

 CONTRO OGNI FORMA DI REPRESSIONE, L’ALBERTI NON CEDE!

Giovedi 19 Novembre il Liceo Leon Battista Alberti di Firenze ha occupato l’edificio della sede di via San Gallo.
Contro una didattica fondata sul nozionismo sterile,contro presidi gendarmi, contro scuole di seria A,B eZ; contro un annichilirsi progressivo del senso critico,noi ci siamo ripresi i nostri spazi.
In continuita’ con un percorso di lotta già’ iniziato dal Liceo artistico di Porta romana, scegliamo di occupare non più’ adoperando la prassi che trasforma un gesto di protesta, in un atto di normale amministrazione che ne appiattisce i toni.
Dopo un’assemblea straordinaria terminata con un’occupazione, c’è stato chiesto di garantire lo svolgimento delle attività’ amministrative tramite un documento che sanciva inoltre il blocco della didattica. Ma la mattina seguente le porte dell’Istituto sono state trovate chiuse in seguito ad una decisione collettiva degli occupanti. Questo con la volontà’ di portare la protesta a più realtà’ fiorentine. Di fatto questo gesto ha portato maggiore visibilità’.
Le aggressioni fisiche di Venerdi mattina su alcuni studenti, le denunce contro gli studenti individuati come responsabili.
Le continue contrattazioni e minacce da parte della dirigenza non hanno intimorito gli animi degli occupanti, i quali anche nei giorni seguenti non hanno ceduto, continuando tra assemblee e laboratori artistici.

Oggi, 23 Novembre 2015, gli studenti erano disposti a permettere l’entrata del personale strettamente necessario a svolgere gli incarichi urgenti, ma la dirigenza non volendo scendere a compromessi con gli studenti ha fatto si che terminasse il dialogo con una risposta da parte degli studenti, che gridando “Non molleremo mai” hanno sottolineato il fatto di non voler chinare la testa di fronte alle intimidazioni. Intorno alle ore 14, ben dodici agenti della Digos sono entrati con prepotenza all’interno dell’edificio,identificando i presenti e facendoli uscire uno ad uno.
All’esterno della scuola erano presenti due camionette della celere.
Gli studenti, a poche decine di metri,hanno intonato un coro di protesta contro la polizia.
Una situazione del genere è inaudita.
La REPRESSIONE si è fatta sentire presumibilmente a causa della posizione strategica del Liceo, a meta’ strada tra questura e Palazzo Vecchio, dove il 25 Novembre si terra’ la riunione del vertice NATO.

Firenze deve reagire a questa provocazione di stampo fascista. Non si può’ accettare un fatto del genere. Oggi tocca agli studenti medi,domani potrebbe toccare agli studenti universitari, in lotta contro il nuovo ISEE. Abbiamo ricevuto massima solidarietà’ da parte di molte realtà’ fiorentine e non solo.

Rilanciamo per domani (martedì), alle ore 8, un presidio allargato a tutte le realtà’ presenti, davanti alla sede di via San Gallo in solidarietà’ e in condanna al gesto di repressione utilizzato troppo spesso per far tacere i sintomi di una rivolta’!!

ALBERTI OCCUPATO

SOLIDARIETA’ ALL’ALBERTI OCCUPATO

Oggi intorno alle ore 15 è stata sgomberata la sede di Via San Gallo del liceo artistico “Leon Battista Alberti” in cui gli studenti portavano avanti un’occupazione con blocco della didattica da giovedì scorso. Sono irrotti nell’edificio dodici agenti della digos che, dopo aver individuato e schedato gli studenti occupanti, li hanno costretti ad abbandonare la loro scuola poco prima dell’inizio dell’assemblea fissata per oggi pomeriggio.
All’esterno della scuola erano presenti anche due camionette della polizia a scortare gli agenti entrati in azione.

L’occupazione dell’Alberti è solo uno dei risvolti della lotta contro il modello “buona scuola” che ci propone un’aziendalizzazione della stessa e un’istruzione basata sullo sterile nozionismo e proiettata al mondo del lavoro che porterà inevitabilmente all’annichilirsi del senso critico negli studenti. Gli studenti dell’Alberti hanno seguito il modello di occupazione portata avanti dal liceo artistico di porta romana ISA, svolta nelle due settimane passate, ed hanno quindi deciso di riappropriarsi legittimamente dei propri spazi, bloccando la didattica per sostituire il confronto studentesco al quotidiano metodo di insegnamento frontale. Gli studenti non si sono abbassati a nessun compromesso con la dirigenza restando forti sulle proprie posizioni: stamattina hanno proposto di permettere l’ingresso solamente al personale ata e ad alcuni professori per svolgere alcune attività burocratiche, specificando comunque di non avere alcuna intenzione di permettere lo svolgimento dell’attività didattica regolare. Dopo il rifiuto di questa soluzione da parte della presidenza la risposta della repressione è giunta immediata e siamo perfettamente consapevoli dei motivi per cui è stata attuata.

E’ infatti evidente la connessione con il vertice NATO che si svolgerà in Palazzo Vecchio nella giornata di mercoledì 25/11, data per la quale non si può permettere la presenza di una scuola del centro occupata, in posizione peraltro strategica (la sede di san gallo è nei pressi della questura), da cui potrebbero partire o convergere forme di mobilitazione.

Come “Rete dei collettivi fiorentini” dimostriamo la nostra totale solidarietà agli studenti dell’Alberti vittime di repressione e rilanciamo il presidio lanciato davanti alla sede di San gallo alle ore 8.00.
Tutti uniti per ribadire a gran voce :

FUORI LE DIVISE DALLE NOSTRE SCUOLE!

Rete dei Collettivi

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