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((( i ))) 08/10/2006
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Film sui network indipendenti che fecero la cronaca della lotta in Argentina

“ i ” è una riflessione sul rapporto tra media e potere sullo sfondo della drammatica situazione che sta vivendo buona parte della società argentina.
Omicidi, collasso economico e sconvolgimento politico.
Il film di Andres Ingoglia sottolinea l’importanza dello sviluppo di network indipendenti capaci di fare (contro) informazione e coordinare le numerose realtà sociali che lottano per i propri diritti.
Tra questi network indymedia, esperienza su cui il film sviluppa la propria riflessione.

Appuntamenti :

- Lunedi 27 Novembre Torchiera Senzacqua Milano
- Martedi 28 Novembre Boccaccio Monza
- Mercoledi 29 Novembre CSA Pacì Paciana Bergamo
- Giovedi 30 Novembre Shake Milano

Guarda il trailer e leggi il testo
Scarica il film
Ripensare ad Indymedia come ad uno strumento che consente di comunicare

Leggi le altre date e i luoghi in cui il film verrà presentato
Telefono Fucsia 30/10/2006
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Sportello telefonico in difesa degli operatori sociali

Nasce il Telefono Fucsia.
Il primo sportello telefonico di autodifesa legale e messa in rete di relazioni e conoscenze per operatori sociali.
Le domande e le proposte dell'operatore sociale saranno accolte oltre che da un’attenta equipe di esperti (avvocati, giuristi del lavoro, etc..) anche da un gruppo di operatori e operatrici sociali, insofferenti al controllo e talvolta irrequieti.
Si metteranno in campo meccanismi di solidarietà attiva per una risoluzione virtuosa e “chirurgica” dei conflitti in atto, tutelando la posizione specifica del'operatore sociale.
Si costruiranno i nuovi OperaiSociali rappresentandoli direttamente per ciò che sono e non per come vorrebbero che siano.
Né Santi, nè missionari e tanto meno volontari: sono lavoratori.
Uomini e donne con dei bisogni e dei sogni che si sono messi in rete per realizzarli.

Iniziative

- Sabato 11 Novembre: cascina autogestita Torchiera senz’acquadalle ore 19.00 sino a tarda ora: Notte degli OperiSociali
- Presentazione del progetto: Telefono Fucsia pronto OperaiSociali & Aperitivo e Sound di autofinanziamento.
- Ritratti, Disegni, Immagini ed immaginazioni di operatori sociali Autorganizzati.

MoreInfo: Operai sociali


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AgainstTheirWar 30/10/2006
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La parata dei disertori

Il 4 novembre si celebra la vittoria italiana nella I guerra mondiale, una enorme tragedia a cui avrebbero fatto seguito gli eventi più drammatici del XX secolo. Da quel massacro sgorgherà il fiume nero che aprirà la strada in Italia al fascismo,il quale ricorrrerà alla retorica vittoriosa di quel conflitto per sostenere le proprie bellicose ambizioni, fino all'esplosione della II guerra mondiale.
Oggi, celebrare questa "vittoria" è tanto più odioso considerato l'impegno dell'esercito italiano nello scenario di guerra mediorientale.
Quest'anno, a Bergamo, contemporaneamente alla parata militare, la città sarà attraversato dalla Parata dei Disertori, un no alla guerra chiaro e inequivocabile.
Continua...

Scarica il flyer

Scarica il manifesto

comunicato post-parata

foto della contestazione

rassegna stampa
Sentenza 11 Marzo a Milano 27/08/2006
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L'assurdo continua

Sabato 11 marzo la manifestazione contro il corteo di Fiamma Tricolore a Milano si trasforma in scontri tra le forze dell'ordine e manifestanti.
Delle 45 persone fermate quel giorno 25 sono trattenute in carcere per oltre quattro mesi e accusate di devastazione e saccheggio, con le sole prove di una loro presenza alla manifestazione.
La sentenza conferma la tesi fantasiosa dell'accusa e condanna 18 persone a 4 anni di carcere con rito abbreviato, concedendo con magnanimità i domiciliari.
Il 9 Agosto gli avvocati hanno chiesto la scarcerazione perchè in previsione di un'applicazione dell'indulto la loro pena non diventa più rilevante al punto da giustificare i domiciliari.
La richiesta non è andata a buon fine.
Si attende il ricorso al Tribunale del riesame.

Aggiornamenti:
11 Marzo: Continua l'accanimento

Leggi le motivazioni della sentenza di primo grado
Leggi il comunicato dei genitori
Leggi la ftr sui fatti e sul processo

Iniziative:
9 e 10 Settembre a Reggio Emilia: "La seduzione autoritaria” 2 giorni su diritti civili e repressione del dissenso.
campagna dovevadoevado
Liberi Tutt* - un fumetto antifascista
Campagna SupportoLegale OltreIlMuroDelSuono

Materiali legali:
Estratti dall'ordinanza di arresto
L'ordinanza del tribunale del riesame
Rigetto dell'istanza di scarcerazione del 08.04.2006
Come contattare le persone in carcere
Aperta inchiesta sulla manifestazione della Fiamma Tricolore



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REGGAE OMOFOBICO 18/06/2006
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Boicotta Buju Banton, boicotta la musica omofobica!

Torna a Milano e in Italia il reggae che non vogliamo ascoltare: quello sessista ed omofobo di Buju Banton.
Un "artista" bandito in tutta Europa per i contenuti espressi dai suoi testi; un artista che alle parole ha fatto seguire i fatti, sottraendosi alle proprie responsabilità con un silenzio assordante.
Nonostante tutto questo, vorrebbero riproporcelo nuovamente in un concerto dal vivo, il 28 giugno a Milano, il 29 a Roma e il 30 a Lecce.

Approfondimenti:
- Informazioni su Reggae, sessismo, omofobia.
- Trasmissione di Radio Onda Rossa sulla Campagna di Boicottaggio a Buju Banton.

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CORTEO NAZIONALE ANTIFA 31/05/2006
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Liberiamo le nostre vite: Liber* Tutt* Liber* Subito

E' da tre mesi che il carcere ha inghiottito 25 persone arrestate l'11 marzo durante gli scontri avvenuti tra le forze dell'ordine e chi si opponeva alla sfilata fascista.
Il dispositivo giuridico utilizzato per rigettare ogni richiesta di scarcerazione è assai più che inusuale e gli imputati non rispondono di fatti specifici, ma vengono ritenuti colpevoli e pericolosi per il semplice fatto di aver tentato di partecipare al presidio/conferenza stampa che avrebbe dovuto tenersi alle ore 12:00 in Porta Venezia.
Porta Venezia luogo da cui tre ore dopo sarebbe partito il corteo della formazione nazifascista Fiamma Tricolore, partito politico legittimato dalla destra istituzionale che si definisce democratica ma sembra molto di più populista e reazionaria. Corteo sul quale c'è stato il silenzio completo di tutte le forze politiche e della società civile.
L'unica risposta possibile a questo ritornello di riesami respinti,durato per l'intera campagna elettorale delle amministrative e proseguito per le comunali milanesi, è una battaglia di libertà.
In gioco ci sono le nostre vite e non solo quelle di 25 persone rinchiusi in carcere.

Apriamo una battaglia di libertà che si può esprimere forte e prorompente al corteo nazionale di sabato 17 giugno a Milano.
.
:: verso milano ::
Treno da roma
Treno da napoli
Da Cremona
Da Bergamo
Da Bologna
Da nordest

:: iniziative, assemblee e appelli ::

appello dei genitori || Critical Mass... Scateniamoli! || studenti in piazza || appello per la scarcerazione || il manifesto del corteo
progetto dovevadoevado campagna di sostegno agli arrestati
Liberi Tutt* - un fumetto antifascista

continua + adesioni al corteo[...] || per le adesioni al corteo liberetutti@inventati.org ||
EUROMAYDAY 006 28/04/2006
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Mayday: Il Primo Maggio dei Precari d'Europa in Rivolta

Per il sesto anno consecutivo, il primo maggio è chiamata a raccolta la città precaria che lavora a tempo parziale o determinato, la metropoli terziarizzata del lavoro flessibile, dei call center e dei megastore, dei lavoratori della Scala e dello spettacolo, dei precari del settore pubblico in agitazione, degli operatori sociali, dei ricercatori precari per istituti e università, degli studenti in stage gratuito e dei contratti a progetto senza rete, dei montatori di fiere e sfilate senza indennità, dei centri sociali e dei mediattivisti red, black, pink o green, dei ciclisti critici e dei queer ribelli, dei sindacati di base e di tutta la sinistra radicale, eretica, libertaria.

Il 14 aprile, una conferenza stampa congiunta seguita da una serie di azioni nel centro nevralgico dell'eurocrazia a Bruxelles ha lanciato l'EURO MAYDAY 006 in venti città europee, rivendicando e proponendo nuovi diritti sociali per tutti i precari, nativi o migranti, d'Europa.
La rete mayday lotta contro il workfare e ogni soluzione inegualitaria e coercitiva alla crisi del welfare fordista, vuole gettare le premesse per un nuovo welfare, come precondizione per una società orizzontale e democratica, dove il lavoro flessibile, immateriale, nei servizi e nella cultura non sia più più sottoposto al ricatto della precarietà, all'impossibilità di esprimersi e di vivere.

Il 1° maggio rivendichiamo nella mayday parade diritti sindacali, maternità pagata, continuità di reddito x tutte/i. Con la mayday lottiamo per nuovi diritti sociali, per una politica abitativa vera e il libero accesso a mobilità e conoscenza, ma soprattutto ci battiamo per il diritto a un nuovo sindacalismo, sociale, diffuso ed autorganizzato, capace di confliggere intelligentemente e radicalmente contro le minacce della precarietà: crediamo profondamente nella civiltà del conflitto, nella sua capacità di rigenerazione e innovazione, soprattutto in una società gerontocratica e stagnante come quella italiana.

Milano è la capitale italiana delle precarietà. Qui almeno due assunzioni su tre avvengono oggi con contratti precari. Nella metropoli milanese, nei suoi confini più ampi, transregionali, l’unica cosa a tempo indeterminato è la precarietà. E' questa la condizione che spiega la crescente povertà urbana di donne single con figli e giovani famiglie in generale. Sono almeno mezzo milione i precari che ogni giorno fanno Milano ricca. Se riuscissimo a unirci tutte e tutti saremmo un blocco sociale temibile. Diamoci da fare. Organizziamo manifestazioni, scioperi, presidi, picchetti. Blocchiamo la città che sfrutta la precarietà.
MAYDAY MAYDAY

EURO MAYDAY 006 Milano MayDay Parade
Porta Ticinese (pzza XXIV maggio) ore 15


ciclomayday: appuntamenti critical-mass
_ sabato 29 aprile 006 - *criticalmass vs. transpotec logitech* - ciclomassa liberatoria fino alla nuova fiera di rho/pero - ore 14.00, piazzale cimitero maggiore, milano
_ lunedi' 01 maggio 006 - *euro MAY DAY 006* - cicloprecari alla deriva davanti/dietro/attraverso la grande parata precaria - ore 15.00, porta ticinese

MATERIALI: audio conferenza stampa 27 aprile || testo integrale appello Euromayday || appello studenti ||

COMUNICAZIONE: poster mayday || Lotteria Mayday || cartoline mayday [ 1 ] - [ 2 ]

NEWS+LINK: sito Euromayday || IMBATTIBILI || chainworkers ||

IN ITALIA: aquila | firenze | milano | napoli | palermo | torino

MAYDAY! MAYDAY!
Milano e l’Italia si ribellano contro la precarietà


Aggiornamenti: Articolo imbattibile | foto euromayday006 | rassegna stampa

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Iniziative antifa a Bergamo 23/04/2006
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Bergamo? Resiste!


Il 21 aprile avrà inizio il I anniversario alternativo della Liberazione. Si tratta di un progetto inedito, sviluppato intorno ad un'analisi collettiva che ha messo a confronto per la prima volta buona parte delle individualità e realtà cittadine autorganizzate nella costruzione di 4 giornate antifa, in cui le variegate sensibilità dell'antagonismo sociale intrecceranno i propri percorsi, col proposito di consegnare la memoria della Resistenza all'attualità del presente e, attraverso di essa, rilanciare le lotte di quel futuro che comincia adesso.
continua


Il programma

VENERDI' 21 - rassegna stampa
ore 21.00 scenari di guerra permanente e migrazioni

SABATO 22 - rassegna stampa - Report incursione no copy right e interposizione
ore 08.00 letture d'evasione
ore 16.00 interposizione!
ore 18.00 percorsi della memoria

DOMENICA 23
ore 11.00 torneo di calcio antirazzista

LUNEDÌ 24 - (scarica lo spot)
ore 21.00 Bergamo e Milano: Tuttoantifà!
ore 23:00 Los Fastidios in concerto

MARTEDI' 25 - (scarica lo spot di tonino carotone)
ore 09.30 scorribanda antifascista in città
ore 12.30 pranzo della Liberazione

- Foto della scorribanda: 1 - 2

- Bilancio sociale delle 4 giornate

- Quiz distribuito ai partecipanti del corteo istituzionale - Volantino distribuito al corteo istituzionale


Rassegna stampa post-scorribanda: Il Nuovo Giornale di Bergamo - Il Bergamo

STORIA CAPOVOLTA 22/03/2006
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Bombe di stato scoppiate nelle piazze e anarchici distratti caduti giù dalle finestre...

La notte del 18 marzo il comune di Milano, con un blitz notturno voluto dal sindaco Albertini, si è impossessato della lapide in memoria di Giuseppe Pinelli.
Pinelli, ferroviere anarchico, venne sequestrato il 12 dicembre 1969 dopo la strage di Piazza Fontana e nella notte tra il 15 ed il 16, "volò'" giù da una finestra del quarto piano della Questura di Milano e mori' poco dopo in ospedale. Nella stanza erano presenti tre poliziotti, un carabiniere e il commissario Luigi Calabresi.
Subito dopo la morte, la polizia e i media raccontarono la favola del suicidio di Pinelli, mentre gli anarchici e tutto il movimento sostennero che l'anarchico era stato defenestrato. La sentenza di Gerardo D'Ambrosio (1975) concluse salomonicamente che a causare la morte di Pinelli fu un "malore attivo" (sic!) e non il suicidio o l'omicidio.
Ora il comune di Milano ha deciso di sostituire la targa in sua memoria che recitava "ucciso innocente", con una nuova su cui si legge "innocente morto tragicamente".
Il momento nel quale avviene questa operazione revisionista è sicuramente stato scelto provocatoriamente e senza neppure l'approvazione del Consiglio Comunale: d'altra parte siamo in piena campagna elettorale e Milano vive un momento delicato dopo i fatti di sabato 11 marzo.


.:: Leggi i comunicati ::.
Federazione Anarchica Italiana | Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa: dossier piazza Fontana

Leggi la Rassegna stampa

- Iniziative -
giovedì 23 marzo: la vera lapide tornerà al suo posto
- Aggiornamenti -
23/03/2006 - Rimessa la lapide originale: vedi le fotografie

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02/03/2006
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DAX VIVE NELLA LOTTA

Il 16 marzo 2003: una notte nera per Milano. In via Brioschi nel quartiere Ticinese, un gruppo di nazi-fascisti aggredisce a coltellate alcuni compagni ferendone tre. Uno di loro, Davide “Dax” rimane a terra, assassinato.
Gli amici e i compagni accorsi all’ospedale San Paolo per avere notizie trovano ad aspettarli numerose pattuglie di polizia e carabinieri, che si lanciano in brutali cariche sia all’interno che all’esterno del pronto soccorso.
Dopo le lame fasciste (in palese consequenzialità a queste) sono intervenuti i manganelli dello Stato e al sangue si è sommato sangue.
Una notte di lame, di sangue, di botte, di terrore. La notte in cui abbiamo perso Dax.
Nel terzo anniversario si vuole continuare a ricordare quei fatti perché rimangano impressi nella memoria di tutti. Ma non basta fermarsi a quella notte.
Per non dimenticare Dax, per rendere onore alla sua memoria bisogna dare continuità all’antifascismo, alle idee di libertà e lotta contro le ingiustizie sociali che animavano i suoi passi.
Ai compagni e le compagne di Dax non resta che aprire le iniziative di marzo e la loro costruzione a tutte le soggettività e le realtà che sentano proprie le idee e le lotte che erano di Dax, per dimostrare che esse sono più vive che mai e che nessuno potrà portar via il ricordo di Davide, ad esistere nei cuori e nelle lotte, ogni giorno.

Calendario:
Sabato 11 marzo: Manifestazione Antifascista contro il corteo annunciato dalla Fiamma Tricolore.
Lunedì 13 Marzo: Ore 21.30 presentazione di due video“Barbarie e Resistenza in Iraq” e “Interessi economici italiani in Iraq” a seguire dibattito su Guerra e Resistenza, con la presentazione del materiale prodotto sulla guerra in Iraq dai compagni e le compagne di Dax.
Giovedì 16 Marzo: ore 9:00 presidio presso il Tribunale: requisitoria finale del processo del S.Paolo. Dalle ore 20:00 saremo presenti in via Brioschi, luogo dell’omicidio. costruendo una dimensione collettiva di partecipazione attraverso rappresentazioni teatrali. Da lì partiremo per raggiungere via Gola, dove Dax ha vissuto.
Venerdì 17 Marzo:ore 18:30 aperitivo all'Orso con presentazione di un video realizzato dal progetto AMARA MILANO
Ore 21:00 proiezione di un video e incontro con i compagni tedeschi antifascisti.
Sabato 18 marzo: presidio sotto il carcere di S. Vittore. Dalle ore 22:00 presso l’Orso festival hard core, benefit per la figlia di Dax.
Domenica 19 Marzo: Ore 16.00 Manifestazione a Rozzano. da via G. Rossa, davanti alla scuola superiore, al cimitero di Rozzano. Ore 17.30 Alla Cascina Grande.Presentazione del libro: "La resistenza di oggi", raccolta dei testi vincitori del concorso letterario “Davide Cesare”. Ore 19.30 Cena popolare presso lo spazio Aurora. Ore 21.00 Spettacolo teatrale di Walter Leonardi.
Giovedì 23 Marzo: ore 9:00 presso il Tribunale, SENTENZA del processo sui fatti del S. Paolo.

sottoscrizioni per la figlia di dax: contobancoposta nr. 40965907

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San Paolo 31/10/2005
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Processo San Paolo

Nella notte fra il 16 e il 17 Marzo 2003 a Milano un gruppo di nazi-fascisti aggredisce a coltellate alcuni compagni. In quella notte nera Davide "Dax" muore assassinato.
Dax era appena morto quando la polizia e i carabinieri chiudevano l'ingresso dell'ospedale San Paolo dando il via a feroci cariche sia all'interno che all'esterno dell'ospedale, una vera e propria caccia all'uomo con mazze da baseball, tubi di ferro ed estraibili.
Lo scenario di quella notte rievoca tristemente le cronache dell'irruzione alla scuola Diaz a Genova, di quel terzo battaglione Lombardia che, sempre a Genova, utilizzò manganelli non d'ordinanza o la brutalità poliziesca a Napoli, ma le cariche della polizia questa volta hanno coinvolto indiscriminatamente, oltre agli amici di Dax, il personale di assistenza , i pazienti e i loro parenti.
Stampa e televisione hanno tentano di ridurre l'aggressione squadrista di quella notte a un episodio di banale rissa tra balordi, cercando di mettere sullo stesso piano vittime e aggressori. Similmente, le ricostruzioni di questure e prefettura hanno cercato, come al solito, di deformare la verità dei fatti.
Giovedì 3 Novembre ci sarà la prima udienza che vedrà come imputati quattro compagni e tre agenti delle Forze dell'Ordine.

Aggiornamenti:
-Leggi le udienze
-Leggi i comunicati e le sintesi del processo

Rassegna stampa:- Manifesto 21 Genn - Metro 11 Febb - Manifesto 18 Febb - Manifesto 21 Febb - Corriere 24 Febb - Il Giorno 24 Febb - Corriere 30 Marzo - Il Giorno 30 Marzo -Manifesto 31 marzo

Leggi la sentenza

.::Approfondimenti::.
Leggi la controinchiesta!
G8: Le spranghe d'ordinanza a Genova

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SERPICA NARO. COSPIRAZIONE PRECARIA 15/02/2006
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Se la precarietà è di moda, inspira conflitto e cospira precario: Serpica Naro non sfilerà

E' passato un anno dalla settimana memorabile in cui la stilista dell'immaginario e della complicità precaria ha fatto il suo ingresso nella kermesse modaiola all'urlo di "Lascerò Milano senza parole". Ora Serpica Naro torna all'azione.
Per tutto quest'anno ha continuato a tramare con pazienza e costanza, lavoro certosino e meticoloso, ora è pronta ad assaltare la città, intessendo creazioni&immaginari. Il progetto è stato presentato il 23 febbraio in una "conferenza stampa. Il marchio Serpica Naro, è stato liberato: sara' liberamente utilizzabile con una licenza ad hoc e attraverso una community virtuale dove sara' possibile scambiare liberamente i prodotti della propria intelligenza. Un luogo dove poter mettere in comune i propri saperi, le proprie conoscenze e il reale piacere di fare.
Ma Serpica Naro non sara' solo questo, come l'anno scorso invadera' la città con la sua creatività, e le sue capacità cospirattive.


gioiosamente ingovernabili


[Appuntamenti] ::

+ Venerdi 17 febbraio 2006 ore 18.00
P.zzale Cadorna Ago&Filo-visionarie modificazioni urbane - Foto gallery
Testata Serpica Daily
*Martedì 21 febbraio Coveri under attack - Foto gallery
+ Giovedi 23 febbraio 2006 ore 11.00
CasaMorigi8, Via Morigi 8 Conferenza Stampa . Cartella stampa
+ Sabato 25 febbraio 2006 ore 15.00
P.zza dei Mercanti -- Milano--flash mob (meeting point) istruzioni Infoline: 328 1343540
Capi Serpica Flash mob
Autogrill
LIMITROFO A CHI? 27/01/2002
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Imc sicilia si autosospende

Ci risiamo.
Indymedia Sicilia (o meglio, attivisti definiti "limitrofi" ad essa) e' stata accusata per l'ennesima volta di non essere in grado di "gestire il newswire". Non e' la prima volta.
Vani, fin ora i tentativi di spiegare il funzionamento e la policy che Indy s'e' data come network (e che quindi non dipende dai singoli admin): invece di confrontarsi su pratiche e metodi, c'e' chi da tempo preferisce pretendere comportamenti che poco hanno a che vedere con indymedia e i suoi principi fondanti.
Nell'attesa che chi ha minacciato di aggredire fisicamente gli "attivisti limitrofi" capisca che non esistono gestori ne' redazioni di indymedia, abbiamo condiviso il problema con tutto il network e scelto di sospendere la categoria Imc Sicilia...

:: Continua in Imc Sicilia ::
Siamo e restiamo qui 25/01/2006
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Qui sono, qui resto.

Il 27 gennaio il Leoncavallo, storico centro sociale milanese occupato per la prima volta nel 1975, sarà ancora una volta sotto sgombero.
L’aerea occupata, ha gia subito negli anni tre sgomberi e dal 1999 è stata a rischio sgombero ben due volte dopo che chi ne rivendicava il possesso si è rivolto ai giudici.
Anche se la sentenza del Tribunale di Milano fu appellata in cassazione e non esiste concretamente ancora una sentenza definitiva la destra in preeelezioni cerca di legittimare questo nuovo rischio sgombero.
Contro il nuovo annuncio di sgombero gli occupanti hanno organizzato un presidio antisgombero dalle ore 7.00.
La parola d’ordine è: "Siamo e restiamo qui”.
La constatazione è che i centri sociali diventano sempre più luoghi pubblici per tutta la città tranne per chi la governa e cerca di spostare il consenso attraverso lo scontro.

Aggiornamenti: Sgombero rinviato il 13 novembre

:: Rassegna stampa Aggiornata al 23 settembre

:: Comunicati Aggiornati al 25 settembre

Approfondimenti:

Leggi Le giunte passano i centri restano
Leggi 30 anni di Leo

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Occupazione migrante a Milano 24/11/2005
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Più case per tutti

Nella notte tra il 15 e il 16 di novembre una comunità di circa 300 persone composta per la maggior parte da rifugiati politici eritrei, sudanesi e somali, ha occupato uno stabile in via lecco 9.
Questa occupazione e' nata dalla volonta' di persone in possesso di regolare permesso di soggiorno per motivi umanitari, di vedere riconosciuti i propri diritti rimasti finora solo sulla carta.
Gli occupanti hanno chiesto una soluzione definitiva al problema abitativo che permetta loro di condurre una vita dignitosa, lontano dal degrado e dalla precarietà conosciuti finora; un problema sentito da molti e ormai non più rimandabile: comunità di migranti, giovani, famiglie a reddito di sopravvivenza aspettano da anni che vengano proposte delle soluzioni a un fenomeno che è in espansione e che non si può affrontare rimandando all'infinito interventi sociali.
Il comune non ha perso tempo e in una seduta straordinaria ha votato con una maggioranza trasversale una delibera che ha imposto alla prefettura l'immediato sgombero dell'edificio, abbandonato da più di 10 anni.
Ancora una volta una situazione umanitaria gestita come un problema di ordine pubblico.
Solamente dopo la decisione della prefettura di rimandare lo sgombero a data da destinarsi, il comune aveva accettato di aprire una trattativa, rimanendo però su posizioni molto distanti da quelle che sono le richieste degli occupanti e continuando d'altro canto a spingere per lo sgombero.
Il 27 Dicembre lo stabile di Via Lecco e' stato sgomberato. Dopo aver passato una notte all'addiaccio, i migranti sono stati portati via dal presidio fuori lo stabile e "temporaneamente" trasferiti in container (tra l'altro insufficienti per capienza), ma non smettono di rivendicare un posto dignitoso in cui vivere.


Aggiornamento:
Nella notte tra il 10 e l'11 di gennaio i 62 migranti di origine sudanese hanno attraversato la frontiera con la Svizzera per rivendicare il loro diritto alla casa presso la sede di Ginevra delle Nazioni Unite. Intercettati dalla polizia cantonale, sono stati condotti presso la sede della protezione civile di Castel san Pietro dove, grazie ad uno sciopero della fame, sono riusciti ad ottenere un incontro con un funzionario dell'ONU. A causa delle prese di posizione delle istituzioni milanesi e del totale disinteresse del governo italiano, sollecitato ad intervenire dalle autorità svizzere, la situazione rimane bloccata e i migranti continuano a rifiutare il rimpatrio. Nel frattempo il gruppo di rifugiati di origine eritrea dopo aver rifiutato l'ennesima proposta inaccettabile da parte del comune di milano, il 16 gennaio sono stati cacciati dallo stabile di via Pucci.

Interpellanza parlamentare sull'occupazione

Rassegna stampa

Raccolta Post e Rassegna stampa dal giorno dello sgombero:
27.12. | 28.12.

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BULK 16/12/2005
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"Happy birthday Mr. Bulk!"

Ebbene sì... Il Deposito Bulk compie otto anni di vita. La prima comparsa del nome risale infatti all'occupazione del 12 Dicembre 1997. Questi otto anni di vita sono stati tutt'altro che tranquilli: molte le occupazioni e moltissimi gli sgomberi.
Il Bulk è già stato sgomberato dalla sede "storica" di Via Don Sturzo nel Gennaio 2000 e si è quindi trasferito nell'attuale di Via Niccolini. Qui convive con una situazione di precarietà: elettricità tagliata, minacce di sgombero, decreto giudiziario di sequestro dell'area... In questi giorni il collettivo del Bulk rilancia e si dice disposto a lasciare l'area di Niccolini in cambio di un nuovo spazio. Viene occupata una proprietà comunale abbandonata in Via Piranesi 74 [Corriere || RadioPop ].
La giunta di destra, in piena guerra elettorale, chiede l'immediato sgombero tra gli strepiti dei vari De Corato e Manca. Lo sgombero avviene in meno di 24 ore [Corriere || Il Giorno || Il Manifesto || Il Giornale]
Molto anni '80. Peccato che siamo nel 2005...Il Bulk prosegue le sue iniziative.

Leggi: Deposito Bulk 1997-2006 - Una storia semplice
CRITICAL MASS 15/12/2005
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Supereroici in città

Sabato 17 dicembre è San Lazzaro. E' giorno di gioiosa resurrezione...alle 15.00 a Milano, in piazza Graziano Predielis (gia' piazza dei Mercanti) si celebrera' l'ennesimo miracolo: Graziano Predielis il supereroico dara' assalto della citta'. Con lui, dietro di lui 10.000 bici, ruote, ingranaggi, invaderanno Milano al grido di NO TAV - NO CAR.

+kaos

...::: Contribuisci! :::...
Adesioni - Aggiungi la tua entità ciclica di riferimento
Post dinamico - Inserisci direttamente gli aggiornamenti sui miracoli di Graziano Predielis
LA CULTURA FA PAURA 07/12/2005
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Autorganizzati dello spettacolo (trasfor/misti e miste della cultura, moda e comunicazione)

Il 12 novembre era andata in scena la morte-finanziaria e le sue vittime. I tagli alla cultura, il finanziamento allo spettacolo dal vivo (FUS), nel corso degli ultimi anni ha subito vari tagli. Nella finanziaria del centro destra 2006, in un colpo solo, il FUS viene decurtato del 40%. Risulta oramai evidente che al disinteresse già dimostrato da vari governi di questo paese verso la Cultura in genere si sta sostituendo un atteggiamento peggiore, di ostilità palese, che nella pratica favorisce l'impoverimento di tutte le forme di spettacolo e il dilagare della sottocultura dell'ignoranza. La precarizzazione aumentera'.Il percorso degli autorganizzati dello spettacolo è proseguito e si è incrociato con gli studenti della statale e gli operatori sociali il 25.25 novembre allo Sciopero Generale, con il karaoke lirico. Il 7 dicembre il presidio alla Scala, con precar* e student* e anti-TAV
Info
Te lo do' io l'Ambrogino [I Lavoratori autorganizzati del Teatro alla Scala] || Cio' che per alcuni e' la fine per altri e' il principio: una proposta || flyer

Contribuisci
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NO AL CARCERE 17/11/2005
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Repressione a Bergamo

Sabato 12 novembre, si è tenuta a Bergamo una manifestazione contro il sistema carcerario e la repressione . Al tentativo da parte dei manifestanti di raggiungere la casa circondariale di via Gleno (quartiere Celadina) il corteo è stato disperso dalla polizia con lacrimogeni e cariche. durante gli scontri 26 persone sono state fermate, per 14 di queste (di cui 3 straniere) in serata, il fermo si è tramutato in arresto. Le accuse vanno dall'adunata sediziosa aggravata al travisamento e dalla partecipazione di più persone all'uso di artifizi esplodenti e partecipazione a manifestazione non preavvisata, possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere, violenza, lesioni e resistenza aggravata a pubblico ufficiale. Nella notte tra sabato e domenica due banche bergamasche sono state colpite dal lancio di molotov e da alcuni colpi di mazza. Mercoledì 16, dopo 4 giorni e dopo un interrogatorio di 8 ore, le persone detenute sono state liberate [1-2].

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OPERATORI SOCIALI 17/11/2005

IMMAGINANDO UN ALTRO MONDO NECESSARIO

Pensando alla figura dell’operatore sociale, oggi, comunemente si è assalit* da un turbinio di luoghi comuni e falsi miti. S’immaginano schiere di crocerossin* zelanti che con senso del sacrificio, marciano compatt* verso l’assistenza dei così detti: meno fortunati.
Ebbene siamo altro.
Siamo uomini e donne, soggetti sociali , lavoratrici e lavoratori , precarie e precari con dei bisogni e dei sogni .
Abbiamo deciso di metterci in rete perché non ci sentiamo tutelati professionalmente, perché crediamo che non si possa tacere di fronte alle politiche sociali sciagurate, portate avanti indiscriminatamente dal centro destra come dal centro sinistra, che condizionano imprescindibilmente il nostro operato e ne stravolgono il senso. il disagio, invece di diminuire, si cronicizza Immaginiamo un altro mondo necessario
NO CPT 18/10/2005
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CORELLI IN TRIBUNALE

Si è concluso il procedimento giudiziario iniziato il 31 maggio e che aveva visto come imputati 21 immigrati detenuti nel cpt di via Corelli accusati di danneggiamento aggravato e incendio per la rivolta scoppiata la notte del 23 maggio.
L’ultima udienza, il 22 settembre si è conclusa con 16 condanne e cinque assoluzioni.
E’ il secondo procedimento giudiziario [qui trovate il riassunto delle udienze] a Milano nel giro di pochi mesi, che mette in discussione l’esistenza di lager moderni dove gli immigrati senza permesso di soggiorno vengono rinchiusi in attesa di essere deportati fuori i confini della fortezza europea.

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