Il 19 e 20 Ottobre presso l’Expocentre di Mosca si è tenuto Atomex 2016, forum e mostra internazionale dei fornitori dell’industria nucleare, giunto all’ottava edizione. Il forum e l’esposizione “Atomex” sono una piattaforma di business per fornitori e clienti nel settore dell’industria nucleare. L’organizzatore è la società statale “ROSATOM”, mentre “Atomexpo” agisce in qualità di operatore. L’industria nucleare russa opera [...]
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Detto e non detto delle elezioni in Russia
Quanto proponiamo qui sono alcune considerazioni sulle recenti elezioni parlamentari in Russia, tenutesi lo scorso settembre. Come dimostra la dinamica di protesta che si è accesa in questi ultimi giorni in Marocco, dopo che elezioni poco partecipate avevano apparentemente premiato forze moderate e protettrici dell’ordine esistente, processo elettorale e dinamica sociale possono anche stridere sonoramente. Cosa che sembra essere tanto [...]
Read more ›OPEC: Il debole accordo di Algeri
Tratto da: http://nena-news.it/ di Francesca La Bella A fine settembre è stato raggiunto ad Algeri un accordo tra i Paesi OPEC per il taglio della produzione petrolifera. L’intesa, che dovrà essere formalmente ratificata e messa in atto dopo l’incontro di Vienna del 30 Novembre, prevede una riduzione di circa 740 mila barili al giorno (bpd) portando la produzione dagli attuali 33,2 milioni di [...]
Read more ›Armi in vendita, militarismo senza fine
tratto da http://www.umanitanova.org/ Il SIPRI, Stockholm International Peace Research Institute, è un ente indipendente di ricerca che si occupa di peace studies, cioè di indagini scientifiche che hanno come scopo finale la costruzione di tecniche e di procedure per la risoluzione pacifica dei conflitti e per il mantenimento di una pace stabile. Il SIPRI è stato fondato nel 1966: ha dunque appena [...]
Read more ›La crisi del capitalismo Russo
tratto da http://www.laragione.org/ Spesso accade di leggere o di ascoltare commenti a dir poco entusiasti sulla saggezza e sulla forza di Vladimir Putin, sul successo delle politiche del presidente russo, ma poco si conosce della profonda crisi del capitalismo russo, travolto dal crollo del prezzo del petrolio e delle materie prime, e, di conseguenza, dalla svalutazione del rublo. Questi processi, ampiamente [...]
Read more ›Le proteste e gli scioperi che scuotono la Russia
Pëtr Bizjukov, Gazeta, Russia – traduzione a cura di Internazionale Con l’aggravarsi della crisi, lavoratori di regioni e settori diversi hanno cominciato a organizzare mobilitazioni comuni. È il segno che le tensioni sociali sono in aumento Gli osservatori della società russa sono confusi: il paese è nel mezzo di una grave crisi, l’economia sta crollando, il rublo perde valore e [...]
Read more ›Russia 2015: l’anno della spirale discendente
da http://www.communianet.org/ Il sistema costruito dal presidente russo Putin vuole apparire immodificabile: è infatti basato sulla “stabilità”, cioè l’illusione che non esista alternativa alla sua politica e autorità. Le numerose profezie apocalittiche degli analisti che segnalano un crollo imminente sono il rovescio della medaglia di tale “stabilità”. Lo scorso anno è stato testimone della fine della “stabilità”, ma non si è [...]
Read more ›Siria – La macchina di morte di Bashar al-Assad
di Benjamin Barthe, da A l’encontre Il 15 dicembre 2015, il segretario di Stato americano, John Kerry,incontrava a Mosca, per la seconda volta in quest’anno, Vladimir Putin e il Ministro degli esteri, Sergei Lavrov.Formalmente si trattava di preparare la riunione del 18 dicembre 2015 a New York, del Gruppo di lavoro internazionale sulla Siria. Il Cremlino sostiene, appoggiandosi sul suo intervento militare in Siria da settembre a sostegno di Bashar al-Assad, la formazione di una grande coalizione, formalmente sotto mandato ONU, con un invito rivolto al governo siriano. È in atto una vasta operazione di riposizionamento delle influenze delle potenze imperialiste, internazionali e regionali. Si esprime una convergenza: «Noi tutti combattiamo i criminali di Daesh», che sono effettivamente tali. La coalizione militare contro Daesh, che dovrebbe riunirepiù strettamente la Russia, l’Iran, gli Stati Uniti, la Francia e il regime di Assad risponde, se si può usare il termine, a un voto di Daesh. In altre parole, Daesh potrebbe sostenere che è«lasola a battersi contro tutte queste forze per proteggere la comunità sunnita ». In questo contesto, all’Arabia Saudita impantanata in una guerra criminale allo Yemen, chefavorisce e nutre la presenza dei gruppi Al Qaida e Stato islamico a Aden e nell’est del paese è stato chiesto dagli Stati Uniti di mettere assieme una pretesa coalizione di 34 Stati, che diconotutti di appartenere al sunnismo. Sull’altro versante, la mullah – crazia dell’Iran, che apporta il suo appoggio militare sul terreno a quel che resta dell’esercito di Bashar al- Assad,gioca la stessa carta, ossia cerca di rivestire la difesa dei propri interessi con un manto religioso settario sciita. E questo è un calco del marketing politico-militare e wahabita del Regno dei Saud. Ora, per porre fine alle [...]
Read more ›Guerre e terrore come prodotti del capitalismo
Dal n. 36 di “Alternativa di Classe” La situazione sta precipitando in Siria. Russia e Francia bombardano, la Gran Bretagna di Cameron, con la “neutrale complicità” dei laburisti, pur guidati da Corbyn, noto leader “di sinistra”, si sta preparando ad intervenire militarmente. Gli aerei della Raf sono pronti per la guerra, nella base britannica di Akrotiri a Cipro. Sono arrivate [...]
Read more ›Rompere la gabbia della guerra
da http://photostream.noblogs.org/ In anteprima il mio pezzo sul prossimo numero di Umanità Nova (n 38 anno 95) Rompere la gabbia della guerra La forte concentrazione di contingenti militari di stati con interessi diversi e contrastanti in Siria ha portato all’inevitabile: uno scontro diretto. L’abbattimento di un SU-24 russo da parte di un F16 turco, con una dinamica ancora da chiarire, e il successivo [...]
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