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PRECARI IN ARRESTO 08/05/2006
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Parigi, ville galère

Centinaia di persone dall'Italia hanno raggiunto Parigi il primo maggio. La MayDay parigina, infatti, aveva un gusto speciale, dopo la vittoria dei movimenti contro il CPE, il contratto che avrebbe precarizzato per legge il primo impiego degli under26 francesi.
Ma non tutti sono tornati da Parigi: Nicola e Federico, partiti da Modena e Bologna, sono stati arrestati al termine del corteo e sono ancora nelle galere francesi, accusati di violenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. Chi c'era racconta di un arresto anomalo, e di una premeditata ostilita' da parte della polizia e dei magistrati. L'aggravante di resistenza non e' giustificata, vista la tranquillita' dell'arresto; il video che li accusa non si trova piu', il loro riconoscimento e' dubbio; non hanno potuto nemmeno nominare un avvocato che li difendesse nella prima udienza del processo per direttissima. La prossima si terra' il 29 maggio e Nicola e Federico trascorreranno questo periodo in carcere, nonostante le garanzie di reperibilita' presentate.
Per chiedere la scarcerazione di tutte le persone arrestate durante le manifestazioni contro la precarieta' in Francia e altrove, dopo un presidio a Parigi il 4 maggio, gli studenti e i precari delle universita' e delle scuole italiane in movimento lanciano una giornata, il 10 maggio, di mobilitazione e un appello internazionale. All'appello hanno gia' risposto in tantissimi, da diverse citta'. Per aderire, bisogna mandare una mail a anomalia51@hotmail.com. Per sostenere economicamente le spese legali, le istruzioni si trovano al sito della campagna "MayDay Libera Tutti".

Mobilitazione :: appello it en fr es de | Bologna | Roma | Torino | Palermo
Solidarieta' :: Crash (BO) | CAM (MO)

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IL BRACCIO VIOLENTO DELLA LEGGE 01/04/2006
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Muri puliti, strade sporche di sangue

Un ragazzo di origine cingalese si trova in coma in seguito ad una grave ferita alla testa causata da un colpo di pistola esploso da un agente della polizia locale di Como che lo aveva fermato. Il vigile urbano appartiene ad una squadra speciale anti-graffiti fortemente voluta dal sindaco Bruni.
Il continuo aumento, recentemente accellerato, di vigili, vigilantes, guardie giurate (tutti armati) ha cosi' provocato l'ennesima vittima di questo clima da caccia alle streghe in cui le "forze dell'ordine" si sentono autorizzate a qualsiasi gesto in nome della sicurezza, appoggiati in questo da sentenze che sembrano legittimare ogni loro azione (ultimo esempio la sentenza sui fatti del San Paolo).
E' da anni che l'emergenza sicurezza satura le cronache locali e nazionali. Un termine che, mutuato dalle logiche dell'estrema destra americana (vedi Rudolph Giuliani) assume sempre più i contorni di una situazione gestibile attraverso la militarizzazione sicuritaria della società. Il patto sociale del 900, basato su di un concetto di sicurezza inteso come un insieme di istituti di protezione sociale, si è rotto. Oggi destra e sinistra rincorrono il paradigma sicuritario della destra estrema statunitense, che vede i "diversi" come feccia da spazzare via. Con ogni mezzo. Anche con le pistole. In questo modo immigrati, barboni, writer, occupanti di case, diventano il nuovo target dell'ansia di sicurezza, il nuovo nemico da abbattere per rendere le strade "sicure".

Già nel pomeriggio nella città di Como si sono verificate proteste e manifestazioni spontanee [1 - 2 - 3]
Corrispondenze dal corteo

Aggiornamenti
Sospesa la squadra anti-writers


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IL BRACCIO VIOLENTO DELLA LEGGE 02/03/2006
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Sassuolo chiama Ferrara...

Il 28 dicembre in provincia di Modena si è verificato l'ennesimo pestaggio da parte delle forze dell'ordine. Solitamente impuniti, questa volta i picchiatori sono stati immortalati nel video amatoriale di un testimone che li riprende mentre eseguono il loro dovere nei confronti dello sfortunato extracomunitario di turno, prendendolo a pugni e calci, fino a saltargli sulla cassa toracica.
Il gravissimo fatto ci riporta al settembre 2005 e alle indagini in corso sulla morte del diciottenne Federico Aldrovandi, vittima anch'egli di un inspiegabile e ingiustificabile "intervento" delle forze dell'ordine.
Poche settimane piu' tardi, ad Aversa, tra le proteste di chi osserva la scena, Federico Palumbo muore nelle mani di due agenti della polizia penitenziaria che lo avevano immobilizzato a terra.
Questo filmato dimostra che le ripetute violenze, le sopraffazioni e gli abusi di potere ad opera delle forze dell'ordine -nelle strade, come nelle carceri- sono eventi di ordinaria amministrazione e si susseguono impuniti. Ma dimostra anche che l'informazione puo' essere un'arma di cui servirsi contro la repressione.

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IN BUONE MANI... 27/02/2006
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Morto a 18 anni nelle mani della polizia

La notte del 24 settembre a Ferrara un ragazzo di 18 anni, Federico Aldrovandi, muore nelle mani della polizia. Lo lasciano per 5 ore sull’asfalto, nascondendo inizialmente la verità alla madre che lo cerca. La versione degli agenti parla di una chiamata dei residenti, allarmati dal comportamento strano del ragazzo che una volta fermato avrebbe dato in escandescenze. Se sia vero non si sa. La polizia nega la responsabilità della morte sostenendo che si sia ferito da solo e sia deceduto per overdose in seguito all'assunzione di droga. Gli esami tossicologici smontano la favola dell'overdose. I dettagli emersi dai referti medici, non ancora ufficializzati a 4 mesi dall’accaduto, parlano di numerosi segni di percosse su tutto il corpo, una ferita lacero contusa alla testa, le strisce viola delle manette ai polsi e lo scroto schiacciato. La madre racconta di aver riavuto i panni di Federico letteralmente imbevuti di sangue. La notizia rimane insabbiata per mesi. Solo in questi giorni il silenzio viene rotto da un blog della famiglia che chiede si faccia luce sulla vicenda.

Aggiornamenti:
La perizia di parte ha provato che la morte di Federico è avvenuta per asfissia posturale, dovuta alla posizione a pancia in giù in cui è stato ammanettato e alla pressione esercitata sulla sua schiena da almeno una persona. L'autopsia eseguita dal medico legale della procura è stata depositata come previsto all'inizio della settimana, nonostante il pm ne avesse chiesto la proroga di 30 giorni per rifare gli esami tossicologici. Non è ancora dato conoscere i dettagli ma si sa che e conclusioni presentano divergenze rispetto alla periza di parte. Per rispondere ai tentativi di nascondere la verità dei fatti, la madre di Federico ha pubblicato la fotografia del figlio dopo il pestaggio. E' un'immagine particolamente cruda e diretta.

Prossimi appuntamenti: a Ferrara e Bologna mercoledì 1 Marzo e martedì 7

Traduzioni: |en|

Approfondisci: Leggi tutti gli aggiornamenti e ascolta le interviste

Casi simili: Soffocato dalla polizia ad Aversa | Sul caso di Aversa

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SOLIDARIETA' INTERNAZIONALE CONTRO IL WTO 27/02/2006
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I poveri non si mettono in prigione

Il Doha Round è cominciato nel 2001 in Qatar con la cosiddetta agenda per lo sviluppo del Wto. L'obiettivo è estendere le privatizzazioni, rafforzare le multinazionali e incrementare i loro profitti - non certo difendere l'ambiente o favorire il sostentamento degli abitanti.
Nel dicembre del 2005, molte persone contrarie a queste politiche hanno protestato a Hong Kong [1 - 2 ] in occasione della sesta Conferenza Ministeriale del WTO. Per zittire queste voci critiche sono stati effettuati in quei giorni oltre 1200 arresti. 14 persone sono rimaste in carcere fino all'11/01/2006, giorno in cui si sono svolte in diversi paesi manifestazioni di solidarieta' nei confronti degli arrestati e azioni dirette contro le politiche del WTO. Due persone sono in carcere ancora oggi e rischiano condanne fino a 5 anni.
Il gruppo di supporto anti-WTO di Hong Kong ha lanciato in loro sostegno l'idea di una "Settimana di azione e solidarieta' internazionale" dal 27 febbraio al 5 marzo, ma l'appello non sembra essere stato recepito negli altri paesi.

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G8 EVIAN 15/02/2006
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Assolta la polizia svizzera

Si è concluso con un'assoluzione il processo contro la polizia svizzera che ha quasi ucciso due attivisti tagliando la corda da cui erano appesi per bloccare l'autostrada durante il G8 di Evian nel 2003. Più di 25 testimoni, compreso il capo della polizia svizzera e gli attivisti presenti sul ponte hanno deposto per una settimana sugli avvenimenti presso la Corte Correttiva di Nyon.
La polizia, giudicata per lesioni corporali causate da negligenza, è stata assolta nonostante le prove schiaccianti del video girato dagli attivisti di Indymedia.

Vari attivisti internazionali hanno manifestato il loro dissenso per il verdetto dei giudici annunciato ieri mattina al tribunale di Nyon. Continua cosi l'impunità della polizia in Svizzera, un paese dove solo il 3% degli incidenti che coinvolgono le forze dell'ordine vengono portati a processo e dove non si ricorda da 20 anni un caso in cui la polizia viene ritenuta responsabile.

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Aggiornamenti:
Comunicato stampa di Martin e Gezine sul verdetto dei giudici
aubonne group | agenzie
LIMITROFO A CHI? 27/01/2006
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Imc sicilia si autosospende

Ci risiamo.
Indymedia Sicilia (o meglio, attivisti definiti "limitrofi" ad essa) e' stata accusata per l'ennesima volta di non essere in grado di "gestire il newswire". Non e' la prima volta.
Vani, fin ora i tentativi di spiegare il funzionamento e la policy che Indy s'e' data come network (e che quindi non dipende dai singoli admin): invece di confrontarsi su pratiche e metodi, c'e' chi da tempo preferisce pretendere comportamenti che poco hanno a che vedere con indymedia e i suoi principi fondanti.
Nell'attesa che chi ha minacciato di aggredire fisicamente gli "attivisti limitrofi" capisca che non esistono gestori ne' redazioni di indymedia, abbiamo condiviso il problema con tutto il network e scelto di sospendere la categoria Imc Sicilia...

:: Continua in Imc Sicilia ::
MAKE YOUR MEDIA 12/01/2006

Come muore un italiano

Dal newswire: post di Vittoria

Vi faccio vedere come muore un italiano: muore di freddo nelle case popolari a Cremona perché la sua misera pensione d'invalidità sul lavoro (360 euro) non gli permette di pagare il gas e la luce e loro bloccano immediatamente la fornitura, muore nei cantieri edili dove magari lavora pure in nero, muore nelle aziende in cui è assunto con contratto precario e non adeguatamente formato, muore come carne da macello perché ha inalato amianto senza le minime protezioni (salvo un bicchiere di latte al giorno), nonostante fin dal 1911 esistessero esami sulla sua nocività (Breda, fucine di Sesto san giovanni, Monfalcone), muore tra atroci tormenti per pvc a Marghera, muore a causa dell'uranio impoverito (militari in Kosovo) perché non è informato e non ha le adeguate protezioni troppo costose, muore perché avrà mangiato merendine prodotte con cereali contenenti sostanze altamente cancerogene (di Casillo, re dei cereali, scrive il gip Nardi: "... un disprezzo che potrebbe portare danni incalcolabili a una moltitudine di persone"), muore per il latte contaminato (Nestlè...), muore lentamente con i suoi lavori precari, sottopagati (500 euro al mese rinnovabili ogni 3 mesi) perché la malattia non è pagata e allora è difficile fermarsi e curarsi.
Muore lentamente perché è impossibile costruirsi un futuro (mutuo per la casa, maternità, pensione), muore con i suoi 1000 euro al mese garantiti (anche meno perché si sciopera per chiudere un contratto che non sia di sopraffazione da più di un anno), perché non si arriva alla quarta settimana, perché se accade un imprevisto (la macchina con cui si raggiunge il posto di lavoro si rompe, problemi ai denti...) ci si indebita con le finanziarie e alla fine non vale più la pena provare a tirare a campare, muore perché si ha uno sfratto esecutivo e nessun posto dove andare, muore...
Ma chi spara a questi tanti piccoli eroi quotidiani che lottano per sopravvivere in maniera dignitosa e onesta?
Chi sono gli avidi, arroganti, violenti ASSASSINI che speculano e si arricchiscono sempre più (in questo periodo di crisi gli unici beni che hanno incrementato i loro fatturati sono quelli di altissima e costosissima categoria) sulla vita di migliaia di innocenti?
Sono forse i grandi impreditori, la cui unica capacità aziendale consiste nello sfruttare, sottopagare, delocalizzare e magari andare a inquinare (dopo aver ridotto i nostri fiumi, mari e coste in maniera vergognosa e insalubre) là dove le leggi sono più permissive, meglio ancora inesistenti, sia per quanto concerne lo sfruttamento umano che quello ambientale (inquinando le falde acquifere e mettendo a tacere i sindacalisti che chiedono un minimo di diritti come la Coca Cola, spargendo pesticidi sulle coltivazioni di banane mentre i bananeros lavorano)?
Voglio che i tg, i politici, la stampa mi mostrino tutti i giorni come muore un italiano e VOGLIO VEDERE LE FACCE IMMORALI E AVIDE DEI LORO ASSASSINI.

Sempre dal newswire:
Ecco come muore un italiano
Nomentano, operaio italiano muore in un cantiere

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STRATEGIA DELLA TENSIONE 22/11/2005
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Mamma le bombe!!

Bombe e pseudoattentati con un chiaro scopo politico-mediatico: distogliere l'attenzione dai motivi che creano conflitto sociale e dividere i vari movimenti di protesta.
I media mainstream come al solito non hanno perso tempo nello struttare ognuno di questi gesti in mala fede valutati "spettacolari" per agitare strumentalmente lo spauracchio della bombe sotto il naso delle anime belle.
Nella delirante e faziosa ricostruzione degli eventi fatta ad uso di un pubblico che si vorrebbe passivo cofferati si trasforma da sceriffo a martire, la protesta popolare in val susa farebbe meglio a difendersi da pericolose infiltrazioni armate e gli studenti in protesta andrebbero guardati con un po' piu' di sospetto...
Un maldestro e puzzolente tentativo di distogliere il sempre crescente consenso popolare che le lotte sociali e ambientalistiche stanno riscuotendo.
Il 2 dicembre infatti il Ministro Pisanu in Parlamento, riferendosi alla lotta anti TAV sentenzia che "La situazione in Val Susa è esplosiva". Le sue dichiarazioni vengono subito riprese dal Corriere [1]- [2] e da Repubblica.

Approfondimenti

I pacchi non sono graditi
PACCO BOMBA O BOMBA PACCO?
[NoTav] puntualissimo, arriva il pacco bomba ad alta velocità
Susa, pacco infame e dichiarazioni di chi non aspetta altro
articolo di un INFAME
Lettera aperta al movimento NO-TAV
..FUORI I TERRORISTI DI STATO DALLA VALSUSA..

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VIETATO PENSARE 28/11/2005
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Teoremi inquisitori

Il 30 novembre inizia a Roma il processo "Cervantes" a carico di nove compagni anarchici (otto dei quali in carcere): uno dei tanti processi preventivi, privi di indizi e prove certe, fondati sul nulla, anzi su teoremi precostituiti e assurde intercettazioni di ogni tipo, senza nè capo nè coda. Un filone aperto dal Processo al "Sud Ribelle" che, a partire dai fatti di Napoli e Genova del 2001, mira a colpire in maniera repressiva le diverse anime del movimento e a ridimensionare smisurati soprusi e gravi responsabilità: i pestaggi nella scuola Diaz, le sevizie nelle caserme Raniero e Bolzaneto, le cariche brutali e l'uso di armi da fuoco, fino all'assassinio di Carlo Giuliani.
Un mosaico impressionante di ritagli episodici, ricomposti ad arte per colpire gli attivisti, facendo gravare su di loro il capo d'accusa preferito dalla nuova Inquisizione: cospirazione politica mediante associazione al fine di

1. turbare l'esercizio delle funzioni del governo;
2. effettuare propaganda sovversiva;
3. sovvertire violentemente l'ordinamento economico costituito nello stato.

Processi preventivi, dovuti alla paura da parte del sistema di dominio che la lotta condotta a viso aperto contro questo ordine sociale - capace solo di sfruttamento, precarietà e disoccupazione dei lavoratori e di fasce crescenti di popolazione, sempre piu' in difficoltà a "svoltare" il mese -, possa cortocircuitare con le autonome istanze di liberazione della classe che in prima persona subisce gli effetti del capitalismo.
Lo stato sguinzaglia i propri apparati repressivi perseguendo e imprigionando gli individui in conflitto con l'ordine vigente, chiamando allo stesso tempo alle armi il proprio apparato mediatico per celebrare e giustificare il suo operato in nome della "guerra al terrorismo". In questa fase di crisi, lo stato di belligeranza è ormai dichiarato esplicitamente. L'imposizione di una condizione di terrore permanente e la creazione di un generalizzato "complesso dell'assedio", legittimano qualsiasi mezzo di controllo sociale al fine di stanare ed eliminare i nemici interni ed esterni, rendendo allo stesso tempo accettabile la prospettiva di una mera sopravvivenza come unica aspirazione esistenziale.
Oggi più che mai la guerra è lo spauracchio evocato per compattare il fronte interno sull'imperativo di una sicurezza che altro non è se non la difesa militare dello stato di cose attuale, nonché per inibire e stroncare sul nascere ogni manifestazione della crescente e diffusa insofferenza a questo ordine di sfruttamento e coercizione.
Oltre ai facilmente individuabili "soggetti sovversivi ", l'offensiva poliziesco-giudiziaria investe ormai ogni forma di disturbo ai sempre più precari equilibri socio-economici: dalla detenzione e deportazione su vasta scala dei migranti, alla criminalizzazione e repressione sistematica degli scioperi non concertati e delle lotte in difesa del territorio, dalla devastazione industriale all'intensificazione degli sgomberi di spazi occupati e di campi nomadi.
CITTÀ FRANCESI IN RIVOLTA 13/11/2005
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Le periferie scoppiano

Dalla fine di ottobre Parigi e altre città della Francia sono coinvolte in proteste e scontri, innescati dalla morte di due ragazzi che cercavano di sfuggire alla polizia. Le rivolte, partite dal quartiere dei due ragazzi, si sono estese a tutto il Paese e proseguono nonostante oltre 2000 arresti e il coprifuoco adottato in decine di citta'. Piu' di 6000 autovetture (dato dell'11/11/05) sono state date alle fiamme. La mobilitazione che interessa i quartieri piu' poveri di Parigi dura da piu' di due settimane e potrebbe avere esiti imprevedibili.
Nel reprimere le proteste spontanee la polizia, che ha incontrato notevole resistenza da parte degli insorti, ha avuto dalla sua parte le leggi emanate negli ultimi anni, che il ministro dell'interno Sarkozy ha intenzione di continuare ad usare e che conferiscono alle forze dell'ordine poteri smisurati. La risposta dello Stato francese passa anche attraverso l'eliminazione delle voci scomode: tre giovani commentatori dissidenti sono stati arrestati e i loro blog sono stati sequestrati. Ma la repressione nelle strade e sulla rete, l'adozione di ossessive misure di sicurezza da ostentare e spettacolarizzare non risolve i reali problemi delle minoranze, ghettizzate socialmente e prese di mira culturalmente.
Quella che Sarkozy chiama guerra è una guerra scatenata da lui stesso dal momento della sua nomina. Dalle proposte di radere al suolo i quartieri difficili, fino a chiamare "feccia" i loro abitanti, Sarkozy ha ingaggiato una battaglia per recuperare consensi nella destra lepenista in vista delle elezioni 2007. Le giornate francesi sanciscono la sconfitta di tutti coloro che, dagli architetti ai governanti, immaginavano una periferia diversa, confondendo la "politica di integrazione" con la reale capacità di far sentire "cittadini" tutti, siano essi di prima, seconda, terza, millesima generazione...

UPDATE - 13/11 : A Parigi e Lione e' stata vietata qualsiasi riunione pubblica. In Francia ogni notte centinaia di auto vengono date alle fiamme, e ci sono notizie anche da Atene, Bologna, Brema, Berlino, Rotterdam, Liegi, Charleroi, Bruxelles. Tutti gli aggiornamenti nel post dinamico:

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REPRESSIONE DIGITALE 20/10/2005
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Zarzis : la storia degli internauti in galera.

Un processo senza fondamento probatorio, teatro di un attacco incondizionato ai diritti di espressione, informazione e comunicazione. Condanne dai 19 ai 26 anni a 9 ragazzi e al loro professore per aver scaricato da internet alcuni documenti ritenuti sovversivi.

L'accusa per gli internauti di Zarzis (dal nome della cittadina tunisina dei ragazzi) - è di aver cercato di stabilire un contatto con Al Qaida per progettare un attentato terroristico.

Proprio a Tunisi dal 16 al 18 novembre si svolgerà il WSIS, il Summit Mondiale delle Nazioni Unite sulla Società dell'Informazione. Sarà quella la sede per ribadire che il diritto di espressione e la libertà di comunicazione si esprimono anche attraverso la libera circolazione dei saperi, compresi quelli digitali. Il WSIS sarà il momento per chiedere ancora una volta la liberazione degli internauti di Zarzis e per ricordare che nel mondo sono ancora tantissimi i casi di repressione e persecuzione di chi si esprime attraverso il Web.

Appello Associazione Indipendente di Giornalisti Lettera 22.

Firma la petizione.

Giornalino indipendente? al muro! 12/10/2005
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Vietato informare, vietato autogestirsi

Il giornalino studentesco SITe.it/TIESTI ha sollevato, in questi ultimi giorni, un polverone all'interno del liceo scientifico di Avezzano "M. Vitruvio Pollione".
Tutto inizia alcuni giorni dopo la distribuzione del foglio ciclostilato che riportava la notizia della nascita del Comitato Phon che sta proponendo una campagna di sbattezzo collettivo.
All'interno del liceo questa notizia è stata considerata offensiva (?) scatenando una serie di reazioni repressive prontamente denunciate in un'edizione straordinaria del SITe.it/TIESTI, in cui i redattori si sono appellati al Dirigente Scolastico, Angelo Bernardini, "affinchè vigili sul rispetto delle libertà costituzionali […]”. Il preside, dal canto suo, ha risposto a questo appello minacciandoli di querela.

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INGHILTERRA: LEGGI SPECIALI 10/10/2005

Vietato pedalare

In Inghilterrra Blair ha recentemente introdotto un pacchetto di leggi che da alla polizia la possibilita' di creare zone rosse temporanee ed arrestare facilmente chi sta protestando. Si chiama Serious Organised Crime and Police Act ed e' entrato in vigore il 1 agosto 2005. Il parlamento britannico sta valutando se poter arrestare e detenere un sospetto terrorista per tre mesi anche se non ci sono prover a suo carico.

Dall'entrata in vigore di questa legge, in tutta l'area di Westiminster non e piu possibile manifestare. La legge è stata applicata anche contro le proteste contro la fiera delle armi DSEI, ed ora la vogliono usare anche contro la critical mass. La polizia ha distribuito ai partecipanti alla ultima critical mass un volantino minacciando di arrestare chiunque sia Critical Mass.

La critical mass londinese non ci sta e annuncia una enorme pedalata collettiva l'ultimo venerdi di ottobre al grido "noi non creiamo traffico: siamo il traffico"

Approfondimenti e documentazione
Critical Mass Italia | Massa critica

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ANTIMILITARISMO 24/09/2005
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Antimilitarismo in Europa

Dal 13 al 16 Settembre si e' svolta a Londra la DSEi (Defence Systems and Equipment International - Sistemi di Difesa e Equipaggiamento Internazionale). Si tratta della fiera più grande del mondo ed avviene ogni due anni al ExCel exhibition centre a Londra, organizzata da una compagnia di Richmond Spearhead Exhibitions Ltd. L'appuntamento ha suscitato proteste [1] - [2] attorno al East End docklands che quest'anno vengono anche dal Council del Borough di Newham e dal sindaco di Newham. Gli eventi contro la fiera delle armi includono due contro-conferenze, reports alla stampa, training di azione diretta, un Reclaim the Streets Party, marce e blocchi e un'azione di disturbo alla cena dei delegati. [ video 1 - 2 ]
Nonostante l'intimidazione, le molestie e l'inflessibile sorveglianza da parte della polizia, azioni e proteste sono iniziate all'apertura della fiera.
Martedì 8, attivisti contro la fiera han fatto visita agli uffici degli organizzatori di DSEi Reed Elsevier a Kidlington, Oxford, per sensibilizzare la gente sul coinvolgimento delle compagnie nell'organizzare e promuovere la fiera delle armi.
Sabato 10, un Beat the Bombers - Party for Peace si è svolto per le strade dell'East London.
Domenica 11, sono state prese di mira alcune compagnie del sud-est dell'inghilterra coinvolte nell'esibizione alla fiera delle armi con azioni di disturbo contro i loro immobili.

[Riferimenti: Indymedia UK]

Tutto questo accade mentre in Olanda Turi Vaccaro, attivissimo contro la lotta dei missili a Comiso negli anni Ottanta, è sotto processo per aver compiuto un’azione diretta fracassando con un martello portato da Assisi due aerei F16 nella base militare olandese di Woensdrecht, con un danno stimato di alcuni milioni di dollari.
Alla base olandese fanno riferimento venti ordigni nucleari quattordici volte più potenti dell’ordigno sganciato su Nagasaki. L’azione è stata compiuta il 10 agosto 2005, ma probabilmente Turi è entrato nella base il 9 di agosto, proprio a sessant’anni dall’attacco nucleare a Nagasaki.
Chi è Turi
Già attivista a Comiso contro gli euromissili (inizio anni Ottanta), Turi si rifà alla esperienza dei Ploughshares, il movimento internazionale, cui aderiscono attivamente anche suore americane, che si propone di “Trasformare le spade in aratri” ricorrendo all’azione diretta. Azione sempre alla luce del sole e autodenunciata.
La situazione attuale.
Turi è in sciopero della fame dal 10 agosto. Turi non sciopera per sè stesso, ma in solidarietà con tutte le vittime del militarismo.
In passato Turi ha realizzato numerosi digiuni, uno dei quali presso Comiso (Sicilia, Italia) nel 1982. Questo digiuno durò 35 giorni ed era volto a persuadere il Papa ad emanare un comunicato contro la collocazione di nuove armi nucleari (gli Euromissili) in Europa.
Al momento, Turi è in "isolamento medico" perché si è rifiutato di permettere che gli venissero fatti i raggi X. Questo significa che non può ricevere visite, e non può incontrare il suo avvocato. Questo fatto è davvero preoccupante, perché il suo avvocato esperto in diritto internazionale e in leggi correlate agli armamenti nucleari, ha assunto l'incarico recentemente e non ha potuto ancora parlargli.

AGGIORNAMENTI: Turi è stato condannato

per maggiori informazioni: aggiornamenti sul sito Mother Earth (in inglese)
Support Group Turi Vaccaro
info:
+31(0)6-20112411
Financial support for Turi: bankreknr. 907288952 in the name of "G.Doeven te Deventer", mention "ondersteuning Turi"

Riferimento Italia per informazioni:
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ANARCHICI 11/09/2005
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Libertà per Danilo e Valentina!

Non esistono prove per dire che Lucia, Mattia, Elsa, Tirteo, Danilo, Marco e Valentina, i sette anarchici arrestati lo scorso 26 maggio, abbiano costituito un'associazione con finalità di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico [articolo 270 bis del codice penale].
Né che alcuni di loro siano responsabili dell'ordigno di via dei Terribilia del 18 luglio 2001 a Bologna e dei plichi inviati sempre nel luglio 2001 ai carabinieri e al prefetto di Genova, al Tg4, alla Benetton di Treviso e al sindacato degli agenti di polizia penitenziaria spagnola (Catac).
E c’è di più: secondo i magistrati la federazione anarchica informale non esiste.


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PACCHETTO SICUREZZA 12/07/2005
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Emergenza, come al solito

Il fiasco delle leggi anti-terrorismo inglesi sembrava abbastanza lampante, dopo le bombe del 7/7 esplose 5 mesi dopo la loro introduzione. Eppure, il governo italiano torna alla carica con l'innovativa proposta della legislazione di emergenza: espulsioni facili e maggiori poteri alla polizia, tanto per cambiare. E, tanto per cambiare, gli eredi del PCI appoggiano questa nuova "linea della fermezza", come gia' avvenne per l'"emergenza" degli anni Settanta, quando anche il PCI votava contro l'abrogazione della legge Reale. Anche le nuove misure anti-terrorismo, infatti, mettono d'accordo tutti nella repressione dell'immigrazione e del dissenso: dal fascista che vorrebbe una societa' piu' pura e sicura, all'imprenditore perbene che vuole lavoratori piu' docili e ricattabili, con le buone di un permesso di soggiorno o con le cattive di un Tonfa.

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SORVEGLIANZA 'ANTI TERRORISMO' 10/07/2005
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Ma allora cosa state controllando ?

Il 7 luglio a Londra quattro esplosioni causano 50 morti e centinaia di feriti. 1500 poliziotti londinesi sono altrove, in Scozia, impegnati a reprimere con altre migliaia di agenti le manifestazioni contro il G8. Anche in Inghilterra le migliaia di telecamere di videosorveglianza che da anni [1 | 2 | 3] invadono ogni spazio della capitale inglese e della privacy dei suoi abitanti non hanno evitato bombe, incidenti e panico generalizzato. La carta d'identità obbligatoria e la creazione di centri di detenzione extralegale per individui sospetti dimostrano di essere misure di sicurezza solo sul piano dell'illusione, mentre sul piano della realta' rimangono concrete violazioni delle liberta' personali. Le possibilita' di spostarsi, comunicare, dissentire sono state ristrette ovunque dall'11 settembre 2001 in poi, ma i grandi sforzi messi in campo contro i potenziali attacchi terroristici si sono dimostrati completamente inutili. Inutili, costosissimi e maldestramente condotti, visto che il principale motore di ricerca della rete pubblica da settimane dettagliate fotografie di basi militari e obiettivi sensibili.
Blair ha sostenuto che "è ragionevolmente chiaro che gli attacchi siano avvenuti in coincidenza del summit di Gleneagle", ma anche che "gli inglesi non verranno intimiditi per le esplosioni che hanno colpito i trasporti della capitale". Ovvero si continuera' a definire "libertà e democrazia" la guerra portata in quei paesi di cui occorre assumere il controllo, a chiamare "eroi" i lutti tra i propri elettori e a spostare altri milioni di euro dallo stato sociale ad apparati di controllo che non mettono al sicuro da alcunche'. In Italia, il premier meno credibile del mondo ha dichiarato che e' stato raggiunto un alto livello di rischio, mentre negli Usa il ridicolo indicatore semaforico del "rischio terrorismo" è stato portato al colore arancione. La politica della paura cresce affinche' la politica della guerra cresca ancora meglio.

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G8 SCOZIA GLENEAGLES 03/07/2005
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MAKE G8 HISTORY

Quest'anno i G8 hanno scelto di incontrarsi a Gleneagles in Scozia. I governanti di Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti Canada e Russia, si stanno incontrando per discutere di: cambiamento climatico, immigrazione, giustizia commerciale, sviluppo economico dell'Africa, situazione in medio oriente, non proliferazione nucleare. Contemporaneamente, così come negli anni scorsi a Genova,Evian, Kananaskis, migliaia di persone affolleranno le strade e le piazze con decine di azioni e blocchi. Il nodo Britannico di Indymedia ha allestito un Media Center per diffondere informazioni dal basso e senza censure sul vertice G8.

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ANCORA GENOVA 01/07/2005
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Nessun colpevole per le lesioni a Bolzaneto...

Mentre si paventa l'imminente invio di avvisi di chiusura indagini per fatti di strada e 50 imputazioni per devastazione e saccheggio nei processi sulle contestazioni al vertice del G8 di Genova, la procura chiede l'archiviazione per 126 degli indagati per le violenze nella caserma di Bolzaneto.

Potrebbe pagare quindi la strategia scelta, fatta a suo tempo, di presentare fotografie sbiadite o datate, che in molti caso hanno reso il riconoscimento dei tutori dell'ordine molto difficile se non impossibile.

Tra le persone per le quali i pm hanno chiesto l'archiviazione parziale c'è anche Alessandro Perugini, che era il numero due della Digos, e Anna Poggi, commissario capo in servizio a Torino ma distaccata a Genova nei giorni del G8. Entrambi però prenderanno parte al processo che inizierà il 12 ottobre per le violenze denunciate dai manifestanti a Bolzaneto. 45 tra poliziotti, agenti penitenziari, infermieri e medici dovranno rispondere di: abuso d'ufficio, abuso d'autorità su arrestati, violenza privata, lesioni personali, percosse, ingiurie, minacce e falso ideologico.

Intanto continuano anche gli altri due tronconi di processi legati ai fatti di Genova: quello per le irruzioni notturne nella scuola Diaz e nel mediacenter Pascoli la notte del 21 luglio e quello contro i manifestanti accusati di devastazione e saccheggio.

:: Risorse ::
Post riassuntivo su i fatti di Bolzaneto|| supportolegale.org || Pillola rossa || Comitato Verità e Giustizia per Genova || Raccolta di agenzie Ansa sul processo

PROCESSI 15/06/2005
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In diretta dai processi genovesi

Sono in arrivo 190 avvisi di chiusura indagini per fatti di strada e 50 imputazioni per devastazione e saccheggio nei processi sulle contestazioni al vertice del G8 di Genova.
La Procura genovese ha infatti voluto blindare i procedimenti giudiziari a carico dei manifestanti del 2001: i pm Anna Canepa e Andrea Canciani sono stati incaricati di seguire esclusivamente i procedimenti che riguardano le denunce contro i manifestanti, venendo esonerati da ogni altro impegno.
I risultati di questa scelta arrivano in fretta: 190 indagini per fatti di strada e danneggiamenti sono in procinto di essere chiuse con la richiesta di rinvio a giudizio, mentre altri 50 manifestanti saranno processati per devastazione e saccheggio.
Tutto questo a fronte di denunce contro aggressioni e violenze da parte di PS, CC e compagnia cantante che giacciono tra le scartoffie dei PM e di due processi, per la Diaz e per Bolzaneto, che per cambi di collegio giudicante, biblicità di tempi tecnici e burocrazia stanno marciando verso la prescrizione.
Uno degli elementi più importanti è che in alcuni casi i nuovi procedimenti colpiscono persone che per l'identico episodio avevano precedentemente sporto denuncia per violenze subite da parte delle forze dell'ordine. Un atto che ha un sapore intimidatorio che dovrebbe causare qualche turbamento anche nelle assopite coscienze "democratiche".

Comunicato stampa di Supportolegale | Audio 1- 2 | Print informativo sulle nuove denunce

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REPRESSIONE 27/05/2005
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Ondata repressiva

Non si ferma la nuova ondata repressiva che ha portato a 22 arresti e quasi 200 perquisizioni in una settimana. I reati contestati sono tutti a riconducibili all'articolo 270: di nuovo si tenta di ridefinire le lotte sociali "associazione sovversiva" ed "eversione", con intercettazioni che rasentano il ridicolo.
Il movimento ha risposto, per ora, con due grandi manifestazioni sabato 21: a Lecce e a Bologna. Un altro corteo si è svolto il 28 maggio a Cagliari [ 1 - 2 ].
Si torna a parlare dei pacchi bomba della Federazione Anarchica Informale, che sfociano in nuovi arresti, perquisizioni e fermi; uno dei filoni di indagine della procura di Bologna , quello sulle lettere bomba a Prodi, e' lo stesso per cui nell'ottobre 2004 l'fbi intervenne per sequestrare il server di Indymedia Italia
Nello stesso tempo vengono sequestrati la pagina web di Crocenera ospitata da filiarmonici (di nuovo on-line grazie ai primi mirror) e 2 caselle di posta elettronica, con l'accusa di essere il centro di smistamento dei comunicati della stessa Federazione Anarchica Informale.
Tutto questo, mentre dilaga la protesta nei Cpt di Milano e Torino per le espulsioni arbitrarie e i trattamenti inumani all'interno delle strutture.

Cosa accade dove:
Lecce | Bologna | Torino | Milano | Cagliari | Volantino da Viterbo | Comunicato Filiarmonici [english version] | Comunicato A/I | Comunicato Isole nella Rete

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ANARCHICI IN ARRESTO A LECCE 13/05/2005
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270bis, ter, quater...

Cinque arresti in Puglia e oltre venti perquisizioni in tutta Italia, per l'accusa di un'associazione "finalizzata al compimento di atti di violenza a fini di eversione dell'ordine democratico". Questo il risultato di un'operazione portata a termine da 150 agenti nella mattina del 12 maggio su richiesta del PM Giorgio Lino Bruno. Le persone arrestate sono accusate non solo di aver organizzato o istigato le proteste contro il Cpt "Regina Pacis" di San Foca (Lecce), ma anche un gran numero di danneggiamenti e azioni contro multinazionali, banche ed istituzioni militari. Con tale ipotesi, i magistrati hanno potuto invocare l'articolo 270bis, la famigerata "associazione sovversiva", e ottenere la collaborazione del Servizio Centrale Antiterrorismo (diretto da Franco Gratteri, uno dei responsabili del raid alla Diaz a Genova nel 2001) e addirittura della Direzione Distrettuale Antimafia.
Per l'ennesima volta in pochi mesi, quindi, le autorita' gettano su un movimento la piu' pesante delle accuse possibili, aggravando con l'associazione e con la sovversione le denunce contro le lotte sociali: con le bacchette magiche di magistrati come Vitello, Ionta o Bruno, le occupazioni delle case sfitte si trasformano "associazioni a delinquere", le manifestazioni contro la precarieta' "rapine aggravate", e persino un'azione contro una macelleria o una telefonata durante un corteo puo' giustificare "associazione sovversiva".

Solidarietà amici anarchici | Cobas Brindisi | avamposto degli Incompatibili

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DECRETO CONTRO IL WEB: GOVERNO BOCCIATO IN COMMISSIONE
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Autovelox. Sul Corriere della Sera la mappa italiana
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SABATO 21 OTTOBRE CORTEO DELLA LEGA CONTRO IL MEZCAL SQUAT ISLAND DI COLLEGNO-TO
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continua occupazione all'albertelli - anche plinio stamattina mobilitato
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Bergamo: venerdì 20 ottobre SENTENZA PER I 14 IMPUTATI PER LA MANIFESTAZIONE ANTICARCERARI
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